Ma come si fa???

[Loredana Poncini]

Nel mio piccolissimo faccio come ho scritto poco fa in costituentedemocratica.net : mi sono associata al Centro Studi e Ricerche Economico-Sociali per lo sviluppo delle Valli piemontesi insieme a numerose persone che, come me, vogliono partecipare alla rinascita dei piccoli comuni e delle frazioni montane, affinché le risorse delle nostre montagne non inselvatichiscano del tutto ed anche gli ultimi giovani che ci vivono, non desistano !
Ci stiamo rimboccando le maniche e ci rimettiamo a zappare le nostre zolle.
SONO ROSE E FIORIRANNO ! ! !

[franz]

Nel mio piccolissimo faccio come ho scritto poco fa in costituentedemocratica.net : mi sono associata al Centro Studi e Ricerche Economico-Sociali per lo sviluppo delle Valli piemontesi insieme a numerose persone che, come me, vogliono partecipare alla rinascita dei piccoli comuni e delle frazioni montane, affinché le risorse delle nostre montagne non inselvatichiscano del tutto ed anche gli ultimi giovani che ci vivono, non desistano !
Ci stiamo rimboccando le maniche e ci rimettiamo a zappare le nostre zolle.
SONO ROSE E FIORIRANNO ! ! !

Ecco un'ottima risposta al <come si fa?>
Partire dal basso e da piccole realtà. Darsi da fare.
Ma sono sicuro che tutti noi qui già lo facciamo.
Servono rinforzi.
Franz

[pianogrande]

Il voto è un aspetto della democrazia.
Una alta e significativa e concreta espressione della democrazia.
Non è la democrazia.
Se no, dovremmo applicare lo slogan delle donne sull'otto maggio: "e gli altri 364 giorni"?

[franz]

Il voto è un aspetto della democrazia.
Una alta e significativa e concreta espressione della democrazia.
Non è la democrazia.
Se no, dovremmo applicare lo slogan delle donne sull'otto maggio: "e gli altri 364 giorni"?

La democrazia è il metodo, il voto è il suo principale strumento.
La domanda (tua) era: si puo' uscire da questa situazione con il voto?
L'estensione mia era: si puo' uscire da questa situazione con la democrazia?
La risposta ad entrambe le domande è <si>, ma solo se cambia il popolo, se gli elettori cambiano idea, comportamento.

Franz

[ranvit]

> ..... ma solo se cambia il popolo, se gli elettori cambiano idea, comportamento.<


E' una possibilità. Ma servono alcune decine di generazioni...

La Storia dice che, nella maggior parte dei casi, sono le classi dirigenti che determinano il successo o l'insuccesso di un popolo....


Vittorio

[franz]

> ..... ma solo se cambia il popolo, se gli elettori cambiano idea, comportamento.<
E' una possibilità. Ma servono alcune decine di generazioni...

Non è detto. Visto che ora siamo in una situazione 50-50 basta un mutamento significativo in una generazione o due.
Ed un piccolo ripensamento nelle generazioni attuali.
Ma come sono messe le nuove generazioni?

Franz

[Stefano'62]

Ma come sono messe le nuove generazioni?

Male,anzi malissimo.
I giovani,molti tra loro (e non solo quelli di Forza Nuova con la testa "pettinata" double face:cioè "vuota fuori e vuota dentro") non riescono nemmeno a comprendere il concetto che a volte esistano delle cose non si possono fare,e se per caso qualcuno (l'autorità) glielo fa notare la considerano come una offensiva minaccia al loro libero arbitrio;e la risposta spesso è la violenza o al limite il farlo di nascosto.
Senso civico:ZERO.
Macchè malissimo....senza speranza.

[pianogrande]

Forza nuova non mi sembra un campione significativo.
Tra l'altro è una "forza" piuttosto vecchiotta.
Una minestra riscaldata.
Le nuove generazioni saranno, loro malgrado, costrette a fare i conti con i bisogni fondamentali della vita.
Da quel momento riprenderanno energia ed il ciclo ricomincerà da capo.
Speriamo che sia (che spossa essere quella) la volta buona che qualche parte dell'umanità spicchi il volo verso sistemi di vita, di cultura e di società più nobili del nostro.
Questo non si è verificato, finora, neanche nelle mitiche socialdemocrazie del nord Europa.
Noi siamo ancora prigionieri della fase del materialismo dell'avidità.

[franz]

I giovani,molti tra loro (....) non riescono nemmeno a comprendere il concetto che a volte esistano delle cose non si possono fare,e se per caso qualcuno (l'autorità) glielo fa notare la considerano come una offensiva minaccia al loro libero arbitrio;e la risposta spesso è la violenza o al limite il farlo di nascosto.

Non vedrei questo aspetto che rilevi come un fatto del tutto negativo.
Una ribellione individuale contro l'autoritarismo (ebbene si', sto diventando un po' anarchico ) puo' far bene alla società, introducendo piu' libertà e facendo arretrare l'autorità. La stessa autorità che permette a personaggi come Berlusconi - una volta conquistata - di fare il bello e cattivo tempo (soprattutto quest'ultimo).
Il fatto che i giovani si sentano liberi di fare quello che vogliono è positivo: il fatto che non capiscano i limiti da non valicare è una nostra responsabilità, non una loro colpa, perchè significa che abbiamo educato male.
Io credo che i giovani, vivendo l'attuale precarietà, possano capire da che parte stare ma attualmente ho come l'impressione (e non so dar loro torto) che considerino piu' la sinistra responsabile della situazione disastrata del mercato del lavoro che la destra.

Franz

[Loredana Poncini]

Come si fa a far appassionare i più giovani alla politica ?
Cercherò di leggere tra le righe gli scritti di Hannah Arendt, amata docente di filosofia politica in USA ai tempi del Vietnam...
Intanto son curiosa di saper dei vostri contatti politici con i più giovani, perché i figli dei miei fratelli glissano subito quando cerco di far qualche cenno sulla nostra situazione politica attuale.
Ai miei tempi universitari (leggi : '68 !) l'utopia era al potere ; adesso pare un tabù sfiorare l'argomento "politica".
E' un segreto di Stato sapere se vanno a votare, ed una domanda impertinente chiedere : " Chi Voti ? ".
Spero che Voi siate più fortunati con i Vostri parenti, amici e conoscenti !