La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

"Ghe pensi mi"

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

"Ghe pensi mi"

Messaggioda franz il 03/07/2010, 17:00

c'è chi chiede un passo indietro a Brancher. lui: «non so da dove arrivi la notizia»
Pdl, aria di crisi: "Stop scontri o divisione"
Berlusconi: ghe pensi mi, andrà tutto bene

Il premier: «Da lunedì prendo in mano manovra, intercettazioni e giustizia» E accusa Fini di tradimento

MILANO - «Sono tornato e adesso mi trovo qui, con una situazione italiana che mi pare non precisamente tranquilla». Dopo le visite a Toronto, in Brasile e a Panama Silvio Berlusconi - intervistato dal Tg1 - garantisce: «Da lunedì prenderò decisamente in mano tutti i titoli che sono sul tavolo, dalla manovra finanziaria alla legge sulle intercettazioni, alla riforma della giustizia. Come dicono a Milano, "ghe pensi mi", da lunedì tutte queste cose andranno a buon fine». Il premier è poi apparso al Tg5 e ha ribadito di volontà di prendere in pugno le questioni aperte: «Quando faccio una cosa la faccio fino in fondo e con grande determinazione, con risultati concreti». Berlusconi non si è negato neppure ai microfoni del Gr1 e ha parlato del rischio di spaccature nella maggioranza: «Se qualcuno pensa che le correnti possano provocare un raffreddore, in questo caso io sono certo di evitarlo - ha detto nell'intervista che va in onda sabato mattina -. Ho trovato un po' di ebollizione a casa, ma prenderò in mano la situazione con tutti i titoli dell'agenda politica e anche i temi che riguardano i temi delle correnti dei partiti».

LO SCONTRO - Poi però, nel chiuso delle stanze e circondato dai suoi uomini più fedeli, Berlusconi si sarebbe sfogato contro la minoranza del partito e in particolare con Gianfranco Fini a cui avrebbe dato del traditore. Il premier avrebbe usato parole pesanti all'indirizzo del presidente della Camera, accusato anche di atteggiamenti folli. Ma al di là delle espressioni colorite, il dato politico è che ormai nel Pdl nessuno esclude una rottura. Anche in tempi brevi, se è vero che un ufficio di presidenza potrebbe essere convocato già la prossima settimana.

PD: GRAVISSIMO - Intanto le apparizioni a raffica del premier fanno infuriare il Pd, che fa appello alla Vigilanza. «Quello che è successo con la "berlusconeide" a reti unificate è talmente più grave della già consueta faziosità che richiede un pronunciamento urgentissimo dell'autorità competente a vigilare sul settore - afferma il senatore Vincenzo Vita, componente della commissione di Vigilanza Rai -. Per l'ennesima volta Berlusconi ha superato ogni limite». E la presidente dei democratici Rosy Bindi attacca: «Gli italiani sanno chi li governa malamente da due anni e a Berlusconi non basterà una intervista ai tg per recuperare le figuracce di queste settimane».

SCONTRO - All'interno del Pdl va avanti lo scontro tra la maggioranza berlusconiana e l'area finiana. «Al punto in cui siamo, in un lasso ragionevole di tempo, o si definiscono in modo serio i termini di una convivenza fondata su atteggiamenti positivi e costruttivi, oppure sarà più ragionevole definire una separazione consensuale». È Fabrizio Cicchitto ad affermarlo nella nota in cui il presidente dei deputati Pdl lamenta che «c'è qualcuno che ha preso come modello la litigiosità del Pd e cerca di importarla all'interno del centrodestra, dimenticando che essa è stata una delle ragioni delle ripetute sconfitte del centrosinistra. Anzi - rincara - c'è chi sembra credere che la permanente rissa verbale sia la quintessenza della democrazia interna. D'ora in avanti ci dovremo concentrare sul sostegno all'iniziativa politica e di governo di Berlusconi».

BOCCHINO - Dai finiani arriva un commento positivo al "ghe pensi mi" del premier. «La notizia che il presidente Berlusconi in persona prenderà in mano l'agenda delle questioni spinose di cui si sta dibattendo è positiva e ci rende ottimisti circa l'accoglimento delle nostre proposte di modifica sulle intercettazioni e sulla manovra» afferma in una nota Italo Bocchino, che però chiarisce: «Quanto alla proposta di Cicchitto relativa all'ipotesi di una separazione consensuale l'unica cosa certa è che mai e poi mai lasceremo il partito politico che abbiamo immaginato prima di altri e costruito con passione ed entusiasmo conferendogli un grande patrimonio storico, politico, culturale, di classe dirigente e di elettori».

BRANCHER - Anche il caso Brancher continua a creare dibattito all'interno della maggioranza e nel Pdl è in corso una riflessione sul suo ruolo nel governo. L'obiettivo è evitare il voto di sfiducia richiesto da Pd e Idv e in calendario l'8 luglio alla Camera. Ed è per questo motivo che il partito potrebbe chiedere al neo ministro del Decentramento di fare un passo indietro, oppure potrebbe essere lo stesso Brancher a decidere in tal senso. Questi ha incontrato Berlusconi e lo vedrà ancora domenica. «C'è una riflessione in atto, qualcosa potrebbe succedere. Non è stata presa ancora nessuna decisione» sottolineano fonti parlamentari di via dell'Umiltà.

«MAI PARLATO DI PASSO INDIETRO» - Da Brancher arriva una netta smentita dell'ipotesi di dimissioni: «Non ho mai parlato di passo indietro non so da dove arrivi la notizia - ha detto di ritorno dall'incontro con il premier -. Verificherò da quali fonti del Pdl è venuta fuori questa storia». Quindi ha confermato la sua presenza all'udienza del processo che lo vede imputato con la moglie: «Non so perché dovrei rimangiarmi quello che ho detto». E sul colloquio con il premier ha affermato semplicemente: «È andato molto bene. È stato un incontro durato un'ora e un quarto: un dialogo completo, abbiamo parlato di tutto».

Redazione online http://www.corriere.it
02 luglio 2010(ultima modifica: 03 luglio 2010)
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: "Ghe pensi mi"

Messaggioda franz il 03/07/2010, 18:11

Una volta tanto Bersani mi ha tolto le parole di bocca ... sono anni che Berlusconi "ghe pensa lu" ed il paese è nello stato che sappiamo. Lo è anche perché ha preferito Berlusconi forse come male minore o perché non vedeva alternative.
Franz


Bersani: "Berlusconi non ce la fa
pensiamo ad un'altra ipotesi"

Il segretario democratico attacca il governo: "Ghe pensi mi non è la medicina, è la malattia. Berlusconi lo dice da 7 anni e sono 7 anni che 'ghe pensa lu. Di questo si devono convincere anche i contraenti di questa maggioranza". Bonaiuti: "Governo eletto democraticamente"

ROMA - "Non si può lasciare il Paese in questa situazione. Se la maggioranza non ce la fa, se non ce la fanno, bisogna pensare a qualche altra ipotesi". All'indomani del "ghe pensi mi" di Silvio Berlusconi e dopo l'ennesimo scontro interno alla maggioranza, il segretario del Pd Pierluigi Bersani allarga lo scenario e guarda al futuro. Ipotizzando un dopo Berlusconi ben più ravvicinato rispetto alla naturale scadenza della legislatura.

Immediata la replica del governo, affidata a Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: "Prima di pensare a chissà quale altra strana ipotesi per il Paese, Bersani farebbe bene a ricordare che questo governo è il risultato di un voto libero e democratico ed ha una rotta precisa, indicata dal programma condiviso dagli elettori".

"Ghe pensi mi non è la medicina, è la malattia. E ci porta contro il muro. Berlusconi lo dice da 7 anni e sono 7 anni che 'ghe pensa lu, prima o poi di questo dovranno convincersi anche i contraenti di questa maggioranza" continua Bersani parlando a una riunione dei quadri regionali del partito lombardi. "Vorrei capire - aggiunge il segretario del Pd - che cosa è migliorato in questo Paese. Credo che andiamo di male in peggio e credo che ormai stiano impazzendo. E questo perché se un governo conservatore in Inghilterra attacca la rendita finanziaria, qui in Italia invece si attaccano le tredicesime di poliziotti e insegnanti. Tutto questo vuol dire che si è davvero persa la testa". Per questo Bersani invita Berlusconi e il governo "a darsi una rinfrescata". Oppure a prendere atto "che non sono in grado di governare la nave che è senza rotta e nel contempo ci sono una quantità di problemi".

Poi il segretario democratico entra nel merito. A partire dal federalismo "che da quello delle chiacchiere, ho l'impressione che sia diventato una truffa". Ricorda la manovra che penalizza pesantemente gli enti locali e si affida alle cifre: "Se si tolgono 14-15 miliardi dalla base finanziaria di Comuni e Regioni, il famoso federalismo vuol dire o 14 miliardi di servizi in meno o 14 miliardi di tasse in più. La Lega deve dire cosa ne pensa, perché noi il federalismo l'abbiamo preso sul serio, loro non so".

Quindi Bersani ricorda come il Pd abbia proposto "una contromanovra che vale 24 miliardi. Vogliamo una buona volta discutere di quello che propone il Pd? C'è un'altra strada perché questa è disastrosa per l'equilibrio sociale e per la crescita del Paese. Discutiamo in modo aperto in Parlamento di come cambiare radicalmente questa manovra", propone il segretario del Pd.

Infine una stoccata al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che aveva attaccato le Regioni del Sud per i fondi Ue non spesi. "Ricordo che è stato Tremonti stesso a ripianare i buchi di bilancio dei Comuni di Palermo e Catania guidati da cialtronissimi del centrodestra".

(03 luglio 2010) www.repubblica.it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58


Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 12 ospiti

cron