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"Compagne e compagni..."

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

"Compagne e compagni..."

Messaggioda franz il 21/06/2010, 7:58

LA POLEMICA
"No alla parola compagni"
la protesta dei giovani Pd

Dopo la manifestazione del palalottomatica contestato il vocabolario comunista. Bersani: "Solo un pretesto"
di GIOVANNA CASADIO

ROMA - Colpa sua, di Fabrizio Gifuni, che ha interpretato tra l'altro Alcide De Gasperi in tv ma che sabato - invitato da Bersani alla mobilitazione anti-manovra del Pd al Palalottomatica - ha concluso un appassionato discorso sui tagli alla cultura con le antiche parole d'ordine della sinistra: "Compagne e compagni...è tanto che volevo dirlo!". Liberatorio. I militanti democratici presenti si sono spellati le mani. Eccetto quelli che ieri hanno deciso di protestare.

Un gruppo di giovanissimi ha scritto a Bersani una lettera di fuoco. Per noi "nativi del Pd", cioè estranei alla tradizione comunista e a quella democristiana, "le parole compagni, festa dell'Unità, sono concetti che rispettiamo per la tradizione che hanno avuto ma che non rientrano nel nostro pensare politico e che facciamo fatica ad accettare... questo trapassato non ha noi come destinatari". Luca Candiano, uno dei firmatari (con Veronica Chirra, Matteo Cinalli, Sante Calefati e Marino Ceci, ventenni o poco più, giovani Democratici) sostiene che "è un'aria che si respira dall'inizio della segreteria Bersani" e che li fa sentire "fuoriposto", anche se non è una minaccia ad andarsene. Fanno eco Lucio D'Ubaldo, senatore, e Giorgio Merlo: per entrambi, ex Ppi, "con i Gifuni di turno il Pd si disegna un ruolo di eterna opposizione".

Anche il veltroniano Stefano Ceccanti su Facebook apre un dibattito sul tema: "Il leader dei cristiano sociali Gorrieri, agli stati generali del 1998 in cui nacquero i Ds, suscitò proteste chiedendo che la si smettesse di chiamarsi "compagni" così che ciascuno si sentisse a casa propria. Noi qui - commenta Ceccanti - torniamo al Pds e al Pci. Se l'avesse fatto un operaio nostalgico... ma lo dice Gifuni, è l'estremismo dei ricchi e uno specchio delle difficoltà del Pd destinato a essere minoranza".

Gifuni trasecola: "Pensavo che fossero parole ancora pronunciabili, né volevo suggerire linea o nostalgie. Ci si chiama così anche nella vita, mi è venuto dal cuore. Non ho tessere di partito, neppure del Pd". Dopo l'applauditissimo intervento, si sono complimentati con lui: "Bravo, hai avuto coraggio". Coraggio di denunciare "il genocidio culturale", credeva l'attore, figlio di Gaetano, ex segretario generale del Quirinale. Invece il coraggio gli serve ora che è finito nel tritacarne delle divisioni del Pd e degli attacchi del Pdl. Gasparri gli consiglia di occuparsi dei "parenti giardinieri". "Che tristezza", replica lui. "La parola compagno esiste", aveva assicurato Bersani a un operaio sardo. E adesso dalla segreteria sull'intera vicenda affermano: "È solo un pretesto". Pure Prodi non disdegnava parlare di "compagni". E Ivan Scalfarotto sbotta: "Lasciateci chiamare compagni che è parola piena di sentimento e solidarietà. La mancanza di innovazione sta nel fatto che D'Alema e Marini siano ancora dirigenti dai tempi di Pci e Dc. Gifuni è stato bravissimo". Debora Serracchiani: "Io voglio che al Pd vengano a dire amici, fratelli, compagni e che noi ascoltiamo cosa dicono".

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Re: "Compagne e compagni..."

Messaggioda lucameni il 21/06/2010, 10:48

(Matthelm, la diatriba sui "compagni" sta qui, non dove si parla di tassazione.
Peraltro se chiamassero me "compagno", ex elettore pli, pri e dc, ci sarebbe solo da ridere.
Non sono però d'accordo - come al solito - con Merlo.
Se non si vincono le elezioni è proprio per la presenza di politicanti come Merlo, per i quali PD è solo un PDL senza L, e non tanto per la presenza, pur molto discutibile dei "compagni" generalizzati anche a coloro che non gradiscono affatto il nomignolo).
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Re: "Compagne e compagni..."

Messaggioda Stefano'62 il 21/06/2010, 12:10

Concordo.
Con tutti i problemi veri che ci sono questi si mettono a sindacare su una semplice parola,tra l'altro di significato positivo anche tra i non-comunisti,quando dall'altra parte sono ancora tutti camerati senza che nessuno brontoli,nemmeno tra i non-fascisti.
Non ci siamo.
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Re: "Compagne e compagni..."

Messaggioda matthelm il 21/06/2010, 12:53

Avevo postato questo:

...per chi non è compagno come me è come minimo imbarazzante.
Compagno per molti non è sinonimo di sano, bello, leale ... e altro, qualchevolta(!) è stato anche altro.

Ma questa è l'"era" Bersani e sappiamo tutti dove vuole andare a parare. Non è detto sia un male ma pretendere di chiamare compagni chi non lo è un po' troppo. Non vi pare?

Stiamo tornando in dietro. E' un problema per i non compagni.
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Re: "Compagne e compagni..."

Messaggioda moderatore il 21/06/2010, 13:10

matthelm ha scritto:Avevo postato questo:

Sì ma lo avevi fatto in un thread diverso, dove di parlava di transazioni finanziarie.
Messaggio annullato (quello) e ... mantenuto questo!

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Re: "Compagne e compagni..."

Messaggioda matthelm il 21/06/2010, 20:10

Stefano, Non è poi difficile da capire.
Dobbiamo respingere l'omologazione e l'identificazione, anche dal punto di vista comunicativo, del PD ad un partito che non c'è più: il DS.

Sarebbe ed è un danno enorme per chi aderisce a questo partito ma non avrebbe mai aderito, a torto o a ragione, ai ds.

La prova è pensare l'omologazione, che so, alla Margherita o ai Popolari (non ai camerati!). Ne vedresti di stracciamento di vesti.

Se poi è li che si vuol parare ognuno farà le proprie scelte.

Questo è un vizio antico inaccettabile.
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Re: "Compagne e compagni..."

Messaggioda Stefano'62 il 21/06/2010, 21:27

Ciao Matt,era un pezzo che non ci si sentiva.
Non ho capito bene quello che intendi dire (sono stanchino),ma forse nemmeno tu avevi inteso quello che volevo dire io.
Mi rendo conto che alcune anime del PD possano sentirsi schiacciate (a torto o a ragione la sensazione pare esserci) dalle altre,ma io mi limito a ribadire che aggrapparsi al preteso significato forzoso e di parte di alcuni termini,significa fare il gioco di chi quelle parole vuole continuare a utilizzarle a mò di bandiera,e dividere il mondo in amici e nemici.
Io preferisco lasciare cadere nel vuoto certi tentativi,e continuare ad usare sia il termine compagni sia quello camerati nella loro accezione reale e positiva,senza cascare nei tentativi di incasellamento politico di un'era ideologica obsoleta e senza idee.

Ciao
Stefano'62
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Re: "Compagne e compagni..."

Messaggioda franz il 21/06/2010, 23:31

Non credo che sia solo un problema di pretesti.
Le parole, soprattutto certe parole in certi ambiti, sono simboli potenti.
Se ad una assemblea della CdL uno dicesse "Camerati, ... è tanto che volevo dirlo" ecco che si aprirebbero polemiche che non definirei solo "pretestuose".
Franz

Edit: Errore di Stumpa - corretto Carmerati in Camerati
Ultima modifica di franz il 22/06/2010, 10:30, modificato 1 volta in totale.
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Re: "Compagne e compagni..."

Messaggioda matthelm il 22/06/2010, 9:39

Esatto Franz.
La "battaglia" delle parole è stata utilizzata alla grande dal "mago" Berlusconi che ne ha tratto estremo vantaggio. E noi diamo spazio a queste strumentalizzazioni con una leggerezza ed infantilismo che speravamo superati.

E poi Stefano dici a chi si lamenta di non lamentarsi. Prova a riprendere i "compagni" che ancora vivono di nostalgie che per altri sono obsolete e ...provocatorie.
Anche qui dobbiamo costruire nuove parole di comunicazione accettabili e non datate. Anche questo è importante.
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Re: "Compagne e compagni..."

Messaggioda mauri il 22/06/2010, 11:29

dice giusto la piccola Serracchiani: "Io voglio che al Pd vengano a dire amici, fratelli, compagni e che noi ascoltiamo cosa dicono".

certo che se fanno polemica per una parola è segno che hanno ben poco da dire altro che alternativa di governo siamo, che quardino alla sostanza per favore
e si discuti su cose concrete e progetti per il futuro dell'italia, non su minchiate
grazie, mauri
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