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Primo trimestre, bene il Pil italiano

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Primo trimestre, bene il Pil italiano

Messaggioda franz il 05/06/2010, 15:29

A trainare la timida crescita sono esportazioni E IMPORTAZIONI
Primo trimestre, bene il Pil italiano

Crescita dello 0,5% dopo il -0,1% dell'ultimo trimestre
del 2009. In Eurolandia il dato resta stabile a +0,2%


A trainare la timida crescita sono esportazioni E IMPORTAZIONI

MILANO - Resta stabile il Pil di Eurolandia nel primo trimestre 2010: secondo Eurostat la crescita è stata dello 0,2%, come negli ultimi tre mesi dello scorso anno. Stesso risultato per la Ue-27. L'Italia ha fatto registrare un balzo dello 0,5%, dopo il -0,1% dell'ultimo trimestre 2009: meglio di Francia (+0,1%), Germania (+0,2%) e Regno Unito (+0,3%). Torna il segno più anche davanti al Pil della Spagna (+0,1%). Come prevedibile, la Grecia resta in recessione (-0,8%).

IMPORT-EXPORT - A trainare la timida crescita della zona euro nei primi tre mesi dell'anno sono state soprattutto le esportazioni (+2,5%) e le importazioni (+4%). La spesa per i consumi delle famiglie è invece diminuita dello 0,1%. In calo anche quella per investimenti (-1,1%). Su base annua, nel primo trimestre 2010 il Pil dell'Eurozona torna positivo dopo mesi di segno meno, aumentando dello 0,6% rispetto al -2,3% degli ultimi tre mesi del 2009. Il secondo e terzo trimestre 2009 avevano fatto segnare un vero e proprio crollo del Pil (-4,3% e -5,1%).

Redazione online
04 giugno 2010 www.corriere.it
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Re: Primo trimestre, bene il Pil italiano

Messaggioda franz il 05/06/2010, 17:25

Al corriere della sera (o nella sua redazione on-line) non lo sanno ma pare che nei testi di macroeconomia ci sia scritto, a pagina uno, che il PIL è così calcolato.
PIL = C + I + G +(X-M)
dove ...
* PIL è il Prodotto interno lordo;
* C + I + G sono, rispettivamente, i consumi, gli investimenti lordi e la spesa delle amministrazioni pubbliche;
* X - M, differenza tra esportazioni e importazioni, è il saldo delle sottosezioni "beni" e "servizi" del Conto corrente della bilancia commerciale (vedi Banca d'Italia).

Le importazioni non possono trascinare la crescita. Infatti vanno detratte.
Vanno detratte perché il PIL significa Prodotto Interno Lordo.
Le Importazioni, che sono le esportazioni di altri, aumenteranno il PIL di altre nazioni, non dell'Italia.
A trascinare la crescita sono i Consumi (ma sono lo -0.1%) e gli Investimenti (opps: -1.1%).
A trascinare la crescita è la differenza tra eXport ed iMport (quando è positiva).
Sostanzialmente se la nostra bilancia dei pagamenti fosse stata in pareggio (X-M=0), il fatto che le esportazioni aumentano del 2.5% e le importazioni aumentano del 4% significa che ora la differenza tra X e M è diventata negativa. Quindi il PIL non è nemmeno trainato da quello (e la nostra bilancia dei pagamenti è già in passivo: le importazioni superano le esportazioni.
Vedere: http://it.wikipedia.org/wiki/Bilancia_dei_pagamenti

Ma allora .... fermi tutti! Se calano i consumi, calano gli investimenti, cala anche il contributo netto tra import ed export ed abbiamo che il totale mostra un incremento dello 0.5% allora quale è l'unico parametro su cui la redazione online del corriere della sera tace e che è aumentato tanto da far quadrare i conti?

Ma è G: la spesa delle amministrazioni pubbliche.

Svelato quindi il mistero di questo radioso successo del nostro caro premier, in perfetto stile Koreano.
La spesa pubblica sta salendo piu' dei consumi, degli investimenti, del saldo commerciale.
Si stanno preparando alle elezioni?

Franz
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Re: Primo trimestre, bene il Pil italiano

Messaggioda annalu il 05/06/2010, 18:29

franz ha scritto:Al corriere della sera (o nella sua redazione on-line) non lo sanno ma pare che nei testi di macroeconomia ci sia scritto, a pagina uno, che il PIL è così calcolato.
PIL = C + I + G +(X-M)
dove ...
* PIL è il Prodotto interno lordo;
* C + I + G sono, rispettivamente, i consumi, gli investimenti lordi e la spesa delle amministrazioni pubbliche;
* X - M, differenza tra esportazioni e importazioni, è il saldo delle sottosezioni "beni" e "servizi" del Conto corrente della bilancia commerciale (vedi Banca d'Italia).
...
Ma è G: la spesa delle amministrazioni pubbliche.

Svelato quindi il mistero di questo radioso successo del nostro caro premier, in perfetto stile Koreano.
La spesa pubblica sta salendo piu' dei consumi, degli investimenti, del saldo commerciale.
Si stanno preparando alle elezioni?

Franz

Bella spiegazione, molto chiara ed esauriente, grazie.

Avevo già letto che quel 0,5% in più non era cosa di cui vantarsi troppo, ma avevo capito che, col calo dei consumi delle famiglie, ci fosse stato anche un calo delle importazioni, mentre le esportazioni rimanevano invariate.
A quel fattore G non avevo proprio pensato.
Speriamo bene!

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Re: Primo trimestre, bene il Pil italiano

Messaggioda pianogrande il 05/06/2010, 21:29

Posso pensare che l'aumento della spesa pubblica rientri nei consumi delle "famiglie"?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Primo trimestre, bene il Pil italiano

Messaggioda franz il 05/06/2010, 23:51

pianogrande ha scritto:Posso pensare che l'aumento della spesa pubblica rientri nei consumi delle "famiglie"?

No. Sono due spese separate e nei consumi delle famiglie non è compreso il consumo dei servizi pubblici.
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Re: Primo trimestre, bene il Pil italiano

Messaggioda franz il 06/06/2010, 9:07

Le cose sembrano piu' chiare qui, su Repubblica


EUROSTAT
Il Pil italiano nel primo trimestre
cresce più della media euro

Aumento dello 0,5% sul trimestre precedente, contro lo 0,1 francese, lo 0,2 tedesco e lo 0,3 inglese. Su base annua Francia e Germania molto meglio di noi

ROMA - Il prodotto interno lordo in Italia è aumentato dello 0,5% nel primo trimestre del 2010. E' quanto risulta dai dati Eurostat, secondo cui quello francese è aumentato dello 0,1%, quello tedesco dello 0,2%, quello britannico dello 0,3%. Nell'ultimo trimestre dello scorso anno, il dato italiano era stato negativo, con un -0,1%. Su base annua l'aumento è dello 0,6%, rispetto al +1,2% della Francia, al +1,5% della Germania e al -0,2% del Regno Unito.

Il Pil dell'intera area euro è salito dello 0,2% nel primo trimestre rispetto al trimestre precedente. Stessa percentuale di crescita per l'Ue a 27. Nel quarto trimestre del 2009 i tassi di crescita del Pil si erano attestati a +0,1% nell'area euro e +0,2% nell'Ue a 27. Rispetto al primo trimestre del 2009, nel primo trimestre del 2010 il Pil è salito dello 0,6% nell'Area Euro e dello 0,5% nell'Ue a 27.

La Grecia nel primo trimestre è stata ancora in crescita negativa: -0,8%; Spagna +0,1%, Regno Unito +0,3%.

In Europa la crescita è stata guidata soprattutto dalla ricostituzione delle scorte e dall'aumento della spesa pubblica. I consumi della famiglie hanno registrato una contrazione pari a -0,1%, gli investimenti pari -1,1%, le esportazioni sono salite del 2,5%, molto meno delle importazioni (+4%). La spesa pubblica è invece salita dello 0,6%. La crescita dello 0,2% del Pil ha visto il contributo positivo delle scorte per 0,8 punti e della spesa pubblica per 0,1 punti. Negativo il contributo dei consumi -0,1 punti, degli investimenti -0,2% e delle esportazioni nette -0,5 (esportazioni +0,9 punti, importazioni -1,4 punti).

Sempre nel primo trimestre il Pil americano è aumentato dello 0,8% dopo +1,4% nel quarto 2009; il Pil giapponese +1,2% dopo +1%. Rispetto al primo trimestre 2009, Usa +2,5% dopo +0,1%, Giappone +4,2% dopo -1,4%.


Da notare che si fa una grande confusione tra dati Italiani e dati UE-27
Quei dati su consumi in calo (-0.1%) etc riguardano tutta l'Europa, non l'Italia (a cui invece va attribuito il solo dato del +0.5% di PIL nel primo trimestre 2010).
La Spesa Pubblica quindi è cresciuta (dello 0.6% secondo alcuni calcoli) in Europa non è dato a sapere quanto sia aumentata in Italia.
Insomma a fare le pulci a quello che scrivono i giornali si scopre che sbagliano (le importazioni fonte di crescita del PIL) e che scrivono in modo confuso, non contestualizzando i numeri indicati. E noi dove dovremmo informarci?

Franz
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Consumi tornano a scendere ad aprile battuta d'arresto, -1,6

Messaggioda franz il 07/06/2010, 17:27

Inversione di tendenza nella spesa delle famiglie italiane dopo un bimestre di graduale miglioramento.
Secondo l'associazione dei commercianti "mancano gli incentivi all'acquisto"


Consumi tornano a scendere ad aprile battuta d'arresto, -1,6%
ROMA - Battuta d'arresto per i consumi delle famiglie ad aprile: il relativo indicatore di Confcommercio (Icc) segnala una diminuzione dell'1,6% in termini tendenziali che interrompe un periodo "di graduale recupero" iniziato nell'ultimo trimestre del 2009. L'inversione di tendenza della domanda appare ancora più evidente guardando al dato destagionalizzato, che mostra una riduzione dell'1,7% rispetto a marzo, dopo un bimestre di graduale miglioramento.

Sul risultato, sottolinea Confcommercio, pesa la mancanza di incentivi. Il fenomeno sembra comunque interessare anche altre economie europee sulla scia dei timori legati alla crisi greca e degli interventi sul versante della finanza pubblica. Per maggio è invece prevista una stabilizzazione.

Il dato di aprile, spiega l'ufficio studi di Confcommercio, è stato "largamente influenzato" dalla dinamica della domanda di autovetture che ha visto un ripiegamento assai sensibile. Tanto che, guardando all'indicatore, si evidenzia che dopo un periodo di decisa espansione della domanda (+13,6% nel primo trimestre dell'anno), i consumi per beni e servizi per la mobilità hanno registrato, ad aprile, una diminuzione del 14,8% rispetto ad aprile dello scorso anno e del 15,2% rispetto a marzo. Sul dato ha influito, oltre alla fine degli incentivi per l'acquisto di autovetture da parte dei privati, anche lo stop di alcuni giorni del traffico aereo nei principali aeroporti del nord.

La domanda di beni e servizi per la casa, al contrario, ha mostrato una crescita annua dell'1,1%, legata in larga parte alla dinamica registrata dagli acquisti di elettrodomestici e televisori sull'onda degli incentivi governativi. In generale, la riduzione registrata ad aprile dall'Icc rispetto ad aprile 2009 riflette un calo dei volumi acquistati dalle famiglie per i beni (-2,2% che segue il +4,4% di marzo) e un moderato aumento della domanda di servizi (+0,4%).

Per quanto concerne i consumi delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, la stima per aprile segnala una diminuzione tendenziale del 2,0% dei volumi acquistati, "confermando come il deciso aumento registrato in marzo, +4,3%, derivasse da fattori occasionali e non da un'inversione di tendenza". Anche gli articoli di abbigliamento e calzature hanno evidenziato una riduzione pari allo 0,6% rispetto ad aprile del 2009. In calo pure la domanda per servizi di ristorazione e d'alloggio, con una flessione sull'anno dell'1,3%, dato su cui può aver influito il disagio nel trasporto aereo che ha limitato l'afflusso di turisti dall'estero. La domanda per beni e servizi ricreativi ha invece mostrato, sempre rispetto ad aprile 2009, un aumento dell'1,8%, proseguendo in un trend di crescita che permane ormai da mesi. Ancora in miglioramento anche la domanda di beni e servizi per le comunicazioni e per l'Ict domestico (+2,7% tendenziale). In crescita dell'1,6% i volumi di acquisti dei beni e servizi per la cura della persona.

(07 giugno 2010) www.repubblica.it
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Re: Consumi tornano a scendere ad aprile battuta d'arresto, -1,6

Messaggioda franz il 07/06/2010, 17:31

franz ha scritto:Sul risultato, sottolinea Confcommercio, pesa la mancanza di incentivi. Il fenomeno sembra comunque interessare anche altre economie europee sulla scia dei timori legati alla crisi greca e degli interventi sul versante della finanza pubblica.

Appunto, per evitare ulteriori appesantimenti della finanza pubblica, meglio evitare di spendere soldi in incentivi, che drogano il mercato spostando il problema qualche mese piu' in là.
C'è comunque un ottimo "incentivo" in mano direttamente ai commercianti ed alla distribuzione in generale: abbassare i prezzi.

Franz
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