Il rischio Thailandia, cui fa riferimento Giorgio, non credo sia il rischio della crisi economica, ma quello di una violenta rivolta popolare, al limite dell'insurrezione. Le misure dei governi per far fronte alla crisi hanno suscitato reazioni molto forti in Grecia e stanno producendo un effetto analogo in Romania: ovvio che il Nostro Amato Leader non dorma sonni del tutto tranquilli.
Quando in altro
thread ho citato il silenzio (o quasi) sulla situazione rumena, era ad una possibile paura del "contagio" dello spirito di rivolta che mi riferivo.
Che la crisi sia mondiale lo sappiamo tutti, ma i problemi del Giappone sono meno immediatamente vicini, mentre la Romania fa pur sempre parte della UE, e la ribellione, di questi tempi, potrebbe davvero diffondersi con esiti imprevedibili.
annalu