PD: “Caro Berlusconi, giù le tasse”

[franz]

Dato che Mastropasqua ha detto che le pensioni di anzianità si sono dimezzate ,e visto che queste ammontavano a circa 30mld di euro c'è da presupporre che in cassa dovrebbero esserci 15mld di euro.O a meno che per Mastropasqua la matematica è un'opinione.Comunque sia si tratta di capire bene quando c'è in cassa,e quando potrebbe esserci in futuro alla luce dell'onda lunga del baby boom.Sicuramente non credo che il sistema previdenziale stia bene cosi,ma al contrario,che necessiti ancora di un'ulteriore riforma Ciao Robyn

Non è detto che ci siano 15 miliardi in piu'. Bisogna vedere come è cresciuta l'altra spesa previdenziale o a carico dell'INPS (per esempio la cassa integrazione). Sulla tua ultima considerazione ... sono da tempo un fervido sostenitore di una radicale riforma previdenziale. Quindi sono d'accordo con te.
Ciao,
Franz

[Robyn]

La cassa integrazione non è un problema perche non è una spesa strutturale.La spesa strutturale è quella che dura nel tempo.In fatto di spesa sull'ala sinistra esiste ancora un problema da superare o che si stà per superare.Nei partiti classici di sinistra la spesa è lo spendi e spandi che fà lievitare il debito e il deficit .Nei partiti di sinistra moderni la spesa non è lo spendi e spandi,ma interventi selettivi che producano degli effetti.Non si tratta di smemorizzare keynes ma di applicarlo in modo diverso,non si tratta ne di tagliare la spesa sociale ne di non fare degli interventi quando servono.Se un'economia ha bisogno di un determinato numero di impiegati statali non possono essercene di più.Se un'economia cresce ed ha bisogno di più dipendenti statali,questi si possono assumere ma và rispettata quella che è la percentuale.La Grecia il Portogallo e la Spagna insegnano che il vecchio modo dello spendi e spandi delle sinistre classiche non funziona più e può produrre effetti devastanti.Nel nostro paese c'è stata la deriva populista anche per questo,perche si spendeva e spandeva si aumentavano tasse e costo del lavoro che poi hanno prodotto l'evasione fiscale e contributiva.Anche il sistema istituzionale e politico ha prodotto delle pericolose derive populiste che bisogna arginare"che arginerà Fini".Per quel che riguarda il sistema istituzionale,la sua faraginosità,per quel che riguarda il sistema politico,la sua eccessiva frammentazione le alleanze e la conseguente debolezza dei governi.Ma,credo che il partito democratico stia bene nel sistema elettorale francese,che il tempo del bicamerilismo perfetto sia finito.Sinceramente non ho mai capito perchè in Italia si preferisce il turno secco e il proporzionale.Evidentemente in ampi strati della classe dirigente e del paese alligna il conservatismo e il lassismo ideologico,le convenienze,si pensa alla fallimentare ipotesi di destrutturare il sistema politico.Se si và verso l'uninominale senza ballottaggio e con correzzione proporzionale allora noi non possiamo allearci ne con Ferrero ne con Casini,quelli dell'altra parte ne con la Lega ne con Casini,questo per garantire la governabilità.Se infatti ci alleassimo con Ferrero"di cui rispetto le idee e che sento vicino da elettore di sinistra"non potremmo governare perche ci sarebbero problemi con la politica estera,con la spesa,la riforma previdenziale,i temi del lavoro etc.E un momento in cui il partito democratico deve convergere con la minoranza interna ed in cui bisogna migliorare la comunicazione con messaggi e idee chiare all'elettorato.Sui temi del lavoro ha ragione Bersani.I contratti flessibili devono costare di più di quelli stabili.Nel PD si è determinata una maggioranza perche in qualche modo bisognava recuperare i concetti base del lavoro.Infatti se si prescinde dai concetti base non si può modernizzare.Se non si modernizza nel partito si verificherà una maggioranza diversa Fassiniana-Franceschiniana Ciao Robyn

[Robyn]

Sulla cassa integrazione mi pare che l'Inps impieghi 8 o 9 mld di euro.Quando non ci sarà più bisogno di finanziare la cassa integrazione si andrà a finanziare strutturalmente gli assegni familiari.Prima di fare la riforma previdenziale bisogna capire quali sono le entrate una volta a regime.Bisogna poi calcolare che esistono 35 mld di contributi evasi e su cui Cgli,Cisl e Uil devono impiegarsi attivamente per il recupero,con cui si potrà in parte finanziare la riduzione dei contributi stessi
Ciao Robyn

[Robyn]

Il sistema previdenziale è molto complesso.La riforma a regime prevede l'età per la pensione a 65 anni per lavoratori e a 60 anni per lavoratrici fra qualche anno.Il famoso picco del baby boom porterà la la spesa previdenziale dal 14% al 16% nel 2035 per poi ridiscendere nulla di preoccupante.Senza dubbio bisogna separare previdenza ed assistenza.Per quel che riguarda l'elevamento dell'età pensionabile si può aumentare quella femminile ,mantenerla differenziata e portarla a 62 anni.Bisogna vedere cosa ne pensano le donne.Tutto quello che si può fare si deve fare per migliorare le prestazioni del welfare Ciao Robyn

[franz]

Sulla cassa integrazione mi pare che l'Inps impieghi 8 o 9 mld di euro.Quando non ci sarà più bisogno di finanziare la cassa integrazione si andrà a finanziare strutturalmente gli assegni familiari.

La cassa integrazione italiana è nettamente inadeguata rispetto a quanto erogato in Germania, Francia, USA, UK, Olanda, Belgio, Svezia,, Norvegia, Danimarca, Svizzera, Canada, Australia, ... e la finisco qui solo perché non ho voglia di elencare gli altri paesi OECD. Le necessità di finaziamento delle varie "casse" non devono essere viste come intervento pompieristco (spento un incendio passo a spegnere il prossimo) ma come intervento strutturale, sempre attivo.
Franz

[Robyn]

La cassa integrazione non riguarda la previdenza ma l'assistenza se non sbaglio.Dato che c'è stata la crisi ed è stata profonda la cassa integrazione non bastava,per cui Tremonti ha prelevato dalla previdenza ,dai contributi.Ma la crisi che si è verificata è stata un'eccezzionalità per cui si può separare previdenza ed assistenza.Per avere nuovo gettito nella previdenza non c'è solo il recupero dei 35 mld di contributi evasi.Se ad esempio la disoccupazione scendesse al limiti fisiologici,e cioè sotto il 5%,ci sarebbero nuove entrate per la previdenza da utilizzare per il welfare Ciao Robyn

[franz]

La cassa integrazione non riguarda la previdenza ma l'assistenza se non sbaglio.

No. Ne l'una ne l'altra. Non è un risparmio per la vecchiaia ma non è certo una misura assistenziale. In quasi tutto il mondo è un'assicurazione il cui premio viene prelevato dallo stipendio, mentre l'assistenza è un comparto che (anche qui in quasi tutto il mondo) è sostenuto dalla fiscalità generale. Vero che assistenza e ammortizzatori sociali in caso di perdita di lavoro sono piu' sollecitati in caso di crisi ma chi perde il lavoro non è e non deve essere un assistito ma uno che riceve una prestazione in base a premi assicurativi pagati. Cosi' come non è un assistito chi non puo' lavorare in seguoto ad infortunio e riceve una rendita. Un cosa sull'eccezionalità di questa crisi. Ci sono crisi ogni sei o sette anni. Le crisi sono una costante (prima il 2001, prima ancora il 1992-1993) e ogni tanto una è piu' grave delle altre.Il finanziamento della perdita di guadagno deve quindi rimanere alto ance nei periodi senza crisi, proprio per evitare di appesantire le casse durante.
Franz

[Robyn]

Non è che sia molto esperto di previdenza.Senza dubbio bisogna separare previdenza ed assistenza perche la confusione fra le due non fà che alimentare il lavoro nero,poichè l'assistenza è scaricata sui contributi o sui redditi dei lavoratori.L'assistenza invece và finanziata dalla fiscalità generale,la previdenza tramite i contributi dei lavoratori.Bisogna poi eliminare i contributi a carico delle aziende per quel che riguarda la maternità,perchè questo genera conflitto tra lavoratrice ed azienza,ridurre il costo dei contributi e ristabilire come obbligatoria per tutti i lavoratori"e non solo per una parte" l'assicurazione contro la disoccupazione e la cassa integrazione.Infatti secondo la costituzione le protezioni sociali per la disoccupazione spettano a tutti i lavoratori e non solo ad una parte,e qui si è violata la costituzione e sarebbe bene che la corte costituzionale intervenisse in mancanza di intervento legislativo.E vero durante i periodi di benessere servono misure anticicliche,cioè di accumulo di risparmio,per far fronte ad eventuali crisi Ciao Robyn

[Robyn]

Se l'assistenza non gravasse sul costo del lavoro,a parità di reddito netto percepito dai lavoratori,il costo del lavoro sarebbe più basso perche si potrebbe sottarre la quota relativa all'assistenza che và di regola sulla fiscalità generale.Sarebbe più facile combattere il sommerso e sarebbe più basso il costo per unità Ciao Robyn

[franz]

Se l'assistenza non gravasse sul costo del lavoro,a parità di reddito netto percepito dai lavoratori,il costo del lavoro sarebbe più basso perche si potrebbe sottarre la quota relativa all'assistenza che và di regola sulla fiscalità generale. Sarebbe più facile combattere il sommerso e sarebbe più basso il costo per unità Ciao Robyn

Chiaro, anzi il reddito netto sarebbe anche piu' elevato.
Non solo: visto che la previdenza è proporzionale (non progressiva) i bassi redditi avrebbero tutto da guadagnarci.
Ciao,
Franz