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Hawking: «Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli»

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Hawking: «Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli»

Messaggioda franz il 25/04/2010, 20:06

La posizione dello scienziato in un documentario
Hawking: «Gli alieni? Esistono,
ma sarebbe molto meglio evitarli»

L'astrofisico britannico: «Il contatto con la vita extraterrestre potrebbe essere disastroso»

MILANO - Gli alieni? Certo che esistono, è quasi sicuro. Parola di Stephen Hawking, l'astrofisico britannico famoso per le sue tesi spesso anticonformiste. Lo scienziato però avverte: l'umanità non deve in nessun caso entrare in contatto con loro - ciò potrebbe essere devastante. La star della fisica presenta in un nuovo documentario tv i suoi pensieri sull'universo e le forme di vita extraterrestri.

RAZIONALE - In un universo con cento miliardi di galassie, ciascuna contenente centinaia di milioni di stelle, è improbabile che la Terra sia l'unico luogo dove si sia evoluta la vita. È ciò che sostiene Stephen Hawking, 68 anni, matematico e fisico con un quoziente intellettivo di 160, fino all'anno scorso titolare a Cambridge della cattedra lucasiana di Matematica e Fisica, carica ricoperta anche da Isaac Newton. Hawking, che soffre di atrofia muscolare progressiva - costretto a vivere su una sedia a rotelle e a comunicare con un sintetizzatore vocale - è uno dei cosmologi più noti. Ebbene, da ricercatore qual è ha spiegato che «per il mio cervello matematico i numeri da soli fanno pensare che è perfettamente razionale l'esistenza di alieni», riporta il Sunday Times. Le teorie del ricercatore verranno presentate in una serie di documentari che dai prossimi giorni andranno in onda sull'emittente britannica Discovery Channel.

RISORSE DELLA TERRA - La vita extraterrestre, spiega lo studioso, è concepibile nei modi come la conosciamo - dal microbo al bipede intelligente. Le forme più probabili di vita potrebbero essere microrganismi e animali semplici; in fin dei conti, queste specie avrebbero dominato anche la Terra per milioni di anni. Ciò nonostante, Hawking mette in guardia l'umanità dal possibile incontro con forme di vita intelligente: «Il contatto con la vita aliena potrebbe essere disastroso per la razza umana». Il motivo? Gli alieni potrebbero tentare di sfruttare la nostra Terra per le sue risorse, per poi proseguire. Lo scienziato paragona tale situazione con la quella della scoperta dell'America nel 1492: «Quando Colombo sbarcò in America, le cose non sono più andate così bene per gli indigeni». Hawking ha in mente degli alieni-nomadi che, dopo aver esaurito tutte le risorse del proprio pianeta, vanno a caccia attraverso le galassie di altri pianeti da sfruttare. Oltretutto, immagina l'esperto: «Questi esseri potrebbero sottomettere e colonizzare i pianeti a bordo di navi giganti». E sottolinea: «Basta guardare a noi stessi per vedere come potrebbe svilupparsi la vita intelligente in qualcosa che non vorremmo incontrare».

PRUDENZA - Già in precedenza l'astrofisico aveva messo in guardia dagli incontri ravvicinati con gli altri inquilini dello spazio. «Se mai vi dovesse capitare di incontrare un alieno, state attenti: potreste essere contagiati da un virus contro il quale non possedete alcun anticorpo», aveva sostenuto Hawking in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo della Nasa.

Elmar Burchia
25 aprile 2010
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Re: Hawking: «Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli»

Messaggioda franz il 25/04/2010, 20:40

I piu' curiosi di voi si saranno chiesti, alla dipietro, "che c'azzeccano gli alieni con le discussioni sul nostro forum".

Ebbene, per me ci azzeccano, perché possono essere utili a capire molte cose.
Non credo che gli amici di Ravenna abbiano timori a commerciare, in concorrenza, con gli amici di Livorno. E viceversa.
Ormai siamo abituati al fatto che in talia non ci sono dazi e limiti.
Lo stesso, anche se è dura da digerire, vale per l'Europa ed i mobili Ikea ci fanno risparmiare un sacco di soldi. Che possiamo usare in altre cose. Non solo ma anche gli svedesi ora che vendono mobili, invece delle sole fiocine per Balene, hanno soldi per farsi eventuali ferie in Italia.

Qualche problema magari inizia con la Cina e qui non sono pochi i padroncini del nord italia che chiedono protezionismi, trovando orecchie attente nei movimenti populisti (Lega, PdL).
Ma estendendo il concetto, se da noi arrivassero degli alieni (con una tecnologia avanzata, tale da permettere loro di arrivare qui) sarebbero o rapinatori colonialisti oppure abili commercianti. Credo che sul piano evolutivo, i primi si estinguano rapidamente a causa dei conflitti che questo comportamento genera.
Inoltre il commercio rende di piu' che la guerra di rapina.
Quindi con maggiore probabilità arriverebbero dei commercianti con beni e servizi da proporci (magari nel campo della sanità, dei trasporti, della tecnologia) ed ansiosi di sapere cosa noi possiamo offrire.

Perché abbiamo paura e perché il messaggio di Hawking sembra di buon senso?
Perchè se arrivassero gli alieni siamo abbastanza sicuri che loro sarebbero tecnologicamente piu' avanzati di noi ed inoltre non siamo affatto sicuri che avremmo qualche cosa di valido da vendere loro.
Inoltre per ora siamo sempre stati noi a cercare gli altri. Colombo in america, Marco Polo in Cina.
Si sapeva cosa cercare e cosa commerciare. Sapevamo cosa cercare (oro, spezie, pietre preziose) e cosa dare (al limite ....perline).

Il fatto di subire una eventale conquista (se fossero altri a scoprire noi e non noi a scoprire gli alieni andando da loro) ci mette in difesa e genera insicurezza. Cosa che Hawking rende benissimo.

Puo' darsi pero' che gli alieni che girano in lungo ed in largo la galassia abbiano proprio per questo imparato che il commercio arricchisce e quindi tendano ad offire cose cose sono un valore per noi in cambio di cose che sono un valore per loro. Qui io non escludo sorprese. Magari il nostro viagra è per loro un potente antitumorale. O viceversa.

Scusate il tono leggero ma io sono molto più ottimista di Hawking.
Reputo che il vantaggio del commercio tra diversi (Ravenna con Livorno, Italia con la Svezia, Cina con Europa) sia così evidente che valga anche per Beltegeuse con Terra. E se loro arriveranno, lo avranno già imparato.

Anche il ragionamento sui virus è avvincente ma presuppone che i sistemi biologici siano compatibili.
Un virus alieno infatti per riprodursi nel nostro corpo ha bisogno di usare la nostra biologia (se cosi' non fosse non sarebbe un virus) e questo presuppone un minimo di compatibilità. Già oggi sappiamo che un virus per windows non puo' infettare un Mac e mi meraviglio che Hawking non lo abbia preso in considerazione.

Franz
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Re: Hawking: «Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli»

Messaggioda pianogrande il 26/04/2010, 8:43

Mi era piaciuto molto un raccontino in cui gli alieni erano api evolute che venivano sulla Terra a cercare i loro fratelli e per i quali gli umani erano solo "orribili mostri".
Bellissima la scena dell'arrivo dell'astronave sulla Terra con contemporaneo arrivo di nuvoloni di api mentre gli "orribili mostri" accorsi anche loro, tra cui capi di stato etc. venivano polverizzati in pochi secondi.
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Re: Hawking: «Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli»

Messaggioda franz il 30/04/2010, 23:25

pianogrande ha scritto:Mi era piaciuto molto un raccontino in cui gli alieni erano api evolute che venivano sulla Terra a cercare i loro fratelli e per i quali gli umani erano solo "orribili mostri".
Bellissima la scena dell'arrivo dell'astronave sulla Terra con contemporaneo arrivo di nuvoloni di api mentre gli "orribili mostri" accorsi anche loro, tra cui capi di stato etc. venivano polverizzati in pochi secondi.

Si', ricordo qualche cosa del genere ma poi un uomo vestito di nero, con gli occhiali neri, mi ha flashato qualcosa sugli occhi e non ricordo nulla. :lol:
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Re: Hawking: «Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli»

Messaggioda pianogrande il 02/05/2010, 1:01

Quella se "c'è vita su Marte", sicuramente, la sapete tutti.
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Re: Hawking: «Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli»

Messaggioda franz il 02/05/2010, 10:02

Barzellette a parte, ....
Hawking ha in mente degli alieni-nomadi che, dopo aver esaurito tutte le risorse del proprio pianeta, vanno a caccia attraverso le galassie di altri pianeti da sfruttare. Oltretutto, immagina l'esperto: «Questi esseri potrebbero sottomettere e colonizzare i pianeti a bordo di navi giganti». E sottolinea: «Basta guardare a noi stessi per vedere come potrebbe svilupparsi la vita intelligente in qualcosa che non vorremmo incontrare».

A parte il meccanismo mentale antropocentrico che costruisce un cosmo ad immagine e somoglianza del comportamento umano, la conoscenza dei meccanismo dello sviluppo economico e dell'innovazione dovrebbe far capire che il nomadismo ha delle limitazioni che gli impediscono di arrivare a quel grado di progresso tecnologico che permette i viaggi spaziali. Ed è sostanzialmene per lo stesso motivo che noi europei siamo andati in America e non viceversa. Dice Hawking: "Gli alieni potrebbero tentare di sfruttare la nostra Terra per le sue risorse, per poi proseguire." Essenzialmente Hawking ha in mente un modello economico fisso e limitato, dove le cose finiscono e l'alternativa al declino è andare altrove a cercarle. Invece già sul nostro pianeta abbiamo imparato che sostituiamo le cose che finiscono con altre cose piu' energetiche e adatte. Abbiamo quindi l'età della petra, del ferro, del rame, dl bronzo .... abbiamo usato legna da ardere ed in assenza di quella si usa anche sterco di cammello. Abbiamo usato carbone dilegna ed ora carbon fossile, gas, petriolio, uranio. , vento, sole. Fra 100 anni useremo le altre nuove fonti che l'innovazione ci darà e che non possiamo nemmeno immaginare.

Sono quindi stupito dalle ingenue affermazioni di Hawking. Egli è un noto matematico e cosmologo. Si occupa quindi delle teorie sulla nascita dell'universo, buchi neri e cose simili. Ovvio che non sia esperto di commercio intergalattico :D

Il mio stupore tuttavia si è placato quando ho ricordato un brano, che vi ripropongo nell'originale e tradotto:

Scrive Harry Frankfurt:
Bullshit is unavoidable whenever circumstances require someone to talk without knowing what he is talking about. Thus the production of bullshit is stimulated whenever a person's obligations or opportunities to speak about some topic are more excessive than his knowledge of the facts that are relevant to that topic. This discrepancy is common in public life, where people are frequently impelled -- whether by their own propensities or by the demands of others -- to speak extensively about matters of which they are to some degree ignorant.

In italiano si puo' tradurre così:
Le stronzate sono inevitabili ogniqualvolta le circostanze impongano a qualcuno di parlare senza sapere di cosa stia parlando. Quindi la produzione di stronzate è stimolata ogniqualvolta gli obblighi o le opportunità che una persona ha rispetto al parlare su un certo argomento eccedano la sua conoscenza dei fatti rilevanti. Questa discrepanza è comune nella vita pubblica, dove le persone sono frequentemente costrette -- per loro propensione o perche' richieste da altri -- a parlare in maniera estesa su questioni sulle quali sono in tutto o in parte ignoranti.

Ora è ovvio che i politici sono i piu' soggetti alla produzione di "Bullshit", in quanto stimolati a produrre affermazioni su una vasta marea di temi. Alcuni si documentano e procedono coi piedi di piombo, altri, soprattutto se famosi e autorevoli in un certo campo, perdono ogni precauzione e si lanciano in affermazioni avventate.

Questo puo' succedere, a quanto pare, anche a noti scienziati, ma almeno in questo caso c'è motivo di riflettere.
Le tesi di Hawking quindi, pur a mio avviso clamorosamente sbagliate (e speriamo di non essere mai smentito) sono l'occasione per analizzare lo sviluppo ed il progresso in un contesto che esca (teoricamente ... almeno per ora) dal nostro piccolo pianeta. Interessante poi questa nostra visione degli altri che rispecchia inconsapevolmente la visione che abbiamo di noi stessi.

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Re: Hawking: «Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli»

Messaggioda annalu il 02/05/2010, 10:37

Argomento "divertente", ma anche molto attuale.
Da una parte, come tutte le storie di fantascienza e come dice Franz, Hawking illustra bene le paure attuali degli umani, e devo ammettere che da lui non me lo sarei aspettato. Stiamo vivendo un periodi storico nel quale si affacciano alla scena politica paesi (cosidetti emergenti) che prima venivano tenuti in scarsa considerazione, e allo stesso tempo assistiamo ad invasioni "pacifiche" delle nostre città e campagne da parte di popoli con usanze, costumi e spesso anche aspetto fisico che ci paiono alieni: i leghisti ne sono apparentemente i più impauriti, ma evidentemente nemmeno un uomo di cultura come Hawking, affetto da una patologia che in un certo senso gli deve far sentire tutti gli altri umani come alieni, non è immune dalla paura del "diverso".

Nello stesso tempo, la possibilità di incontrare prima o poi forme di vita aliena si sta dimostrando una prospettiva sempre più reale ed imminente. Su un meteorite marziano si sono trovati resti che sembrano essere fossili di forme primitive di viventi marziani; l'acqua, ghiacciata o liquida, viene scoperta sempre più spesso in luoghi extraterrestri, come su asteroidi o nel sottosuolo di Marte, quindi forme di vita primitive possiamo essere certi che le incontreremo prima o poi, e forse prima che poi. Le norme di sicurezza, in previsione di un simile incontro, mi pare - da quel poco che so - che siano state prese tutte quelle che ci sono possibili. Ed è sacrosanto. Perché sarà pure vero che i virus devono essere in qualche modo compatibili con noi per infettarci, ma è possibile che la vita - almeno nel sistema solare - abbia avuto tutta la stesse origine e quindi sia, in una certa misura, compatibile. E poi, anche se non ci fossero virus immediatamente compatibili (i virus però sono forme di vita piuttosto evoluta, in quanto parassiti) possono esserci batteri o analoghi che non sappiamo in che modo potrebbero interagire con noi e con i nostri batteri, e ancor meno sappiamo come potrebbero evolversi se arrivassero vitali sul nostro pianeta.
Le precauzioni verso le forme primitive di vita aliena sono quindi d'obbligo, ma credo siano state tuttte prese in considerazione.

Diversa è la paura dell'invasione e colonizzazione da parte di alieni intelligenti e tecnologicamente avanzati. Si tratta di un evento teoricamente possibile, ma di cui per ora non mi risulta vi siano indizi, quindi si tratta di una eventualità molto remota sia nello spazio che nel tempo.
E' vero, come dice Hawking, che un semplice calcolo matematico sul numero dei corpi celesti fa pensare che le intelligenze extraterrestri debbano esistere, ma su di loro non sappiamo assolutamente nulla. Noi umani, volenti o nolenti, abbiamo mandato nello spazio informazioni su di noi da poco più di mezzo secolo, via onde radio e televisive. Da decenni potenti radiotelescopi scrutano il cosmo per captare segnali che indichino una sorgente guidata da una mente pensante, senza aver ancora mai trovato nulla, quindi il problema non mi sembra molto urgente.
Comunque, se e quando li incontreremo, non è meglio un atteggiamento aperto e collaborativo, che non una chiusura aprioristicamente ostile? E poi, aspettiamo prima di avere qualche idea su chi siano e come siano. E teniamo conto del fatto che noi, come specie civilizzata, siamo presenti sulla terra da pochissimo tempo, e non possiamo fare alcuna previsione né sulla biologia, né sul livello di civiltà di intelligenze che si sono evolute altrove.
Teniamo comunque conto del fatto che anche la Terra è destinata ineluttabilmente a diventare inospitale, quindi l'uomo per sopravvivere dovrà di certo, tra milioni o miliardi di anni, emigrare altrove e trovare altri pianeti su cui vivere. Quindi l'esplorazione dello spazio deve continuare, ed anche la ricerca di eventuali altre forme di vita evoluta.

Quanto mi piacerebbe esserci, al nostro primo incontro!
Purtroppo credo proprio che non ci saremo, né io, né nessuno di noi qui presenti, e probabilmente nemmeno i nostri figli ed i nostri nipoti.

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Re: Hawking: «Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli»

Messaggioda franz il 02/05/2010, 21:07

annalu ha scritto:Noi umani, volenti o nolenti, abbiamo mandato nello spazio informazioni su di noi da poco più di mezzo secolo, via onde radio e televisive.

Già, .... quindi è dal 1993 ~1994 che berlusconi ed i suoi discorsi sono in viaggo verso le stelle.
Ora sono arrivati a 16 anni luce da noi e comprendo perché gli alieni ancora non si siano ancora fatti vivi.
O si tengono alla larga (perché un Berlusconi è come un batterio un virus, come Montanelli ci ha spiegato) oppure stanno preparando una complessa e lunga missione di salvataggio.

Speriamo facciano in fretta.

Franz
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