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Litigano davvero....

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Litigano davvero....

Messaggioda ranvit il 19/04/2010, 9:36

Si, onore a Gianfranco Fini, ma il problema per noi è la situazione di decadimento del Pd.

Le ragioni le ha ben indicate Scalfari.

Vittorio
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Re: Litigano davvero....

Messaggioda Robyn il 19/04/2010, 19:22

Franz
Negli Usa il presidente è eletto direttamente ma non ha il potere di legiferare.Il potere di legiferare ce l'ha il congresso.In Italia si pensa a qualcosa di diverso dal modello Usa peraltro non adottabile in un paese europeo perche le democrazie europee sono più articolate e mal si adatta un modello semplicistico che funziona negli Usa.In italia si cerca solo di spogliare il parlamento della legislazione.Ma così facendo si spoglia il corpo elettorale e le fasce popolari della loro voce e delle loro decisioni che essi esercitano attraverso i loro rappresentanti in parlamento.In Francia il parlamento può legiferare su tutto.Su alcune materie si stabiliscono le regole sù altre i principi della legge.Tutto quello che è al di fuori di questo perimetro è di competenza dell'esecutivo.In Spagna l'escutivo può intervenire solo sù quelle materie non regolate da nessun articolo della costituzione.Ma il parlamento può riportare queste materie sotto la propria competenza introducendo articoli costituzionali che regolano queste materie o modificando o integrando articoli che non coprono sufficentemente le materie scoperte.Per quel che riguarda Fini deve costruire una minoranza interna forte all'interno del Pdl è bonificare tutto.Dare assist al momento giusto,prendere la leadership del Pdl e sù questo ha bisogno dell'aiuto di tutte le forze democratiche che invadono la spiaggia di normandia con i reparti e quelli esistenti sotto la linea gotica.Liberiamo l'Italia e facciamone una democrazia compiuta Ciao Robyn
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Re: Litigano davvero....

Messaggioda franz il 19/04/2010, 21:26

Robyn ha scritto:Franz
Negli Usa il presidente è eletto direttamente ma non ha il potere di legiferare.Il potere di legiferare ce l'ha il congresso.

Corretto, ma appunto una cosa è il potere legislativo ed un'altra è il potere esecutivo (ed il presidente usa per esempio ha diritto di veto sulle leggi). In Itali tutti tendono ad avere tutti i poteri degli altri, glissando sui propri.
Il Governo vuole fare leggi, il Parlamento vuole stabilire le spese dello stato emendando la finanziaria e gestendo la PA, entrambi vogliono comandare i magistrati.
Eppure poteri diversi devono poter essere letti separatatamente e vanno chiariti (questo mi pare ovvio) i rispettivi compiti.
Non è difficile da capire ed il fatto che tutti i poteri tendano a soverchare gli altri non è un alibi convincente per procrastinare la divisione dei poteri ed una loro sovrana autonomia.
Franz
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Re: Litigano davvero....

Messaggioda ranvit il 20/04/2010, 16:35

Pdl, nasce la corrente di Fini
"Berlusconi accetti il dissenso"
Da Alemanno e altri 74 documento "contro"
Alla riunione col presidente della Camera oltre cinquanta parlamentari. Firmato documento. "Fase nuova, è il momento di rischiare". No a scissioni: "Non tolgo il disturbo". Su Saviano: "Come si fa a dire che aiuta la Camorra?". Rispondono il sindaco, La Russa, Meloni e Gasparri che fanno firmare un loro testo

http://www.repubblica.it/
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Re: Litigano davvero....

Messaggioda ranvit il 20/04/2010, 17:49

http://www.libero-news.it/news/392520/F ... erve_.html

Fini. Quel signornò serve.

Di Filippo Facci-

Ci fosse un cane che, invece di fare la mera conta dei deputati e dei senatori, avesse anche voglia di discutere se le ragioni addotte al divorzio Fini-Berlusconi abbiano o no qualche fondamento, qualcuno che voglia cioè discutere la ripartizione dei torti e delle ragioni non soltanto sulla base dei rapporti di forza. A me, per esempio, non importa nulla del divorzio in sé, m’importa che probabilmente andrà a catafascio anche il banalissimo assunto secondo il quale il partito più grande del dopoguerra dovrebbe avere delle pluralità al proprio interno, quelle identità che corrispondono alle mille sfumature della società e la cui sintesi, un tempo, era il motore della politica. Detto in termini medici: Fini potrebbe aver torto nella terapia, e magari andarsi presto a schiantare: ma la sua diagnosi è proprio tutta sbagliata? Sicuri che i problemi da lui posti siano soltanto dei pretesti per reclamare fette più generose di potere?
Detto in termini medici: Fini potrebbe aver torto nella terapia, e magari andarsi presto a schiantare: ma la sua diagnosi è proprio tutta sbagliata? Sicuri che i problemi da lui posti siano soltanto dei pretesti per reclamare fette più generose di potere?


È in tal senso che si può, secondo me, essere «finiani senza Fini», e guardare con simpatia al sommovimento che aveva creato: anche se non si aveva nulla a che spartire col suo retroterra culturale, col suo passato, con le sue metamorfosi. L’ampissimo centrodestra italiano, del resto, non è diviso solo tra berlusconiani e finiani, non porta soltanto i mocassini e le giacche berlusconiane in alternativa al maledetto «cachemire» che si tende a immaginare su chiunque appaia diverso dall’archetipo che ci piace.

Io non so se Fini corrisponda a un socialismo tricolore, a una destra europea o dei diritti o delle istituzioni; so che qualcosa però si muoveva, mentre dall’altra parte c’è Berlusconi e basta. C’è lui, che non è poco, ma oltre a lui ci sono solo i suoi yesmen, i suoi oligarchi eletti con voti di lista, il Porcellum, la selezione per casting, i pigia-bottoni del Parlamento, e tanta, troppa gente euforizzata dal potere e disposta perciò a sostenere ogni cosa e pronta a obiettare che «il popolo lo vuole», anche se magari non è vero, lo vuole tizio, lo vuole Caio, lo vuole la Lega, lo vuole il Vaticano. C’è Berlusconi e sempre sia lodato, ma, a strascico, c’è anche un partito con organismi fittizi, un ufficio di presidenza pressoché inesistente, una direzione nazionale mai convocata, nessuna discussione che faccia da base all’intuizione fulminea del leader. C’è un ex movimento liberale di massa che ha ceduto il posto a una linea clericale - per fare l’esempio più facile - la quale però non è mai stata deliberata, discussa, ufficialmente decisa. C’è una truppa in panico da ricollocazione che liquida con arroganza ogni dubbio vedendolo come debolezza, gente che in mancanza d’altro ha nella fedeltà a Berlusconi la sola stella polare. Quindici anni di elaborazione del centrodestra, nato con Berlusconi, hanno dato questo: Berlusconi. L’assioma contiene tutti i pregi e i difetti del caso.

Ma, ripeto, il centrodestra non è diviso soltanto tra finiani e berlusconiani: ce n’è anche una parte - ampia, laica anche quando cattolica - che è sempre stata al posto giusto e non ha neppure avuto bisogno di innovarsi, questo mentre altri, a destra e a sinistra, annegavano nella rispettiva brodaglia ideologica. È gente che votava il pentapartito e oggi vota PdL, non c’è dubbio: ma la loro, in mancanza d’altro, dopo 15 anni, resta una delega rilasciata pressoché in bianco. La sera, in televisione, vedono Sandro Bondi o Maurizio Gasparri e si chiedono se li rappresenti: non per antipatia, ma perché non ne possono più del ring e dell’eterno referendum su Berlusconi. Forse, chissà: tra loro ci sono anche i tanti o tantissimi che alle regionali non sono andati a votare.

Molti berlusconiani non pensano che ci sia un universo a nome del quale Gianfranco Fini ha costruito un potere: pensano che ci sia un’aspirazione di potere dietro la quale Fini ha costruito un finto universo.

Molti berlusconiani non pensano che ci sia un universo a nome del quale Gianfranco Fini ha costruito un potere: pensano che ci sia un’aspirazione di potere dietro la quale Fini ha costruito un finto universo. E tutto può essere, la decrittazione immaginifica dei finiani - fatta perlopiù da sinistra - non mi entusiasma: ma i finiani esistono, come tanti altri, ed esistono a fronte di un PdL che doveva o poteva essere, date le sue dimensioni, come un crogiolo: ma che nei fatti, come si è visto, non fonde, bensì scarta, seleziona, esclude a seconda delle stagioni. In questa stagione il PdL sta appaltando la propria identità a chi ha il merito di averne una: la Lega. È la cosa migliore? Può darsi anche questo. Ma domani?

In attesa di saperlo, il PdL è un partito plebiscitario con venature populiste. Lo è perché lo si vuole così. Non ha un progetto per cui chiede voti, ma chiede voti per elaborare un progetto. Meno male che Silvio c’è. Meno male che Tremonti c’è. Eccetera. Questo non piace a tutti, e Fini su questo sfondo è divenuto il reagente di tutte le contraddizioni, lo sfiatatoio di apnee che forse duravano da troppo tempo. A molti interessa solo fare la conta, a me interessa che l’ennesima identità, quale che sia, andrà probabilmente annacquata. È davvero un peccato.
17/04/2010
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Re: Litigano davvero....

Messaggioda Robyn il 20/04/2010, 19:12

Franz
Nel sistema Usa esiste il problema che il presidente può essere di un partito e il parlamento essere composto in maggioranza da membri del partito avversario che possono porre veti sù qualsiasi iniziativa del presidente.Nel sistema francese esiste omogeneità tra esecutivo e parlamento perche l'esecutivo è un'emanazione del parlamento e questo rende più agevole governare.Un'eventuale coabitazione tra presidente e governo non rappresenta un problema perche il presidente in Francia non ha il potere di legiferare.Per quel che riguarda i compiti parlamento ,governo è giusto.Il parlamento non può sovrapporsi alle funzioni dell'esecutivo.Nel DPEF del governo non dovrebbe essere possibile per il parlamento fare un'aumento strutturale di spesa o una diminuzione delle entrate
PS Fra le due mozioni ,quella di Fini,e quella degli ex An non ci sono differenze.L'unica differenza è che la mozione di Fini è vincente perche sottolinea lo spirito critico che dev'esserci in un partito.Ma chi sono questi dell'altra mozione?Sono parlamentari di Fini addormentati da SB.Infatti il manovratore non vuole essere disturbato Ciao Robyn
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Re: Litigano davvero....

Messaggioda Robyn il 20/04/2010, 23:44

Sicuramente nella separazione tra funzione legislativa ed esecutiva gioca molto la modifica dell'art 81 della costituzione.Non dovrebbe essere possibile aumentare le spese e diminuire le entrate.Se si aumentano le spese il deficit aumenta,se si dimunuiscono le entrate è il welfare a rimetterci Ciao Robyn
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Re: Litigano davvero....

Messaggioda pianogrande il 21/04/2010, 13:55

Robyn ha scritto:Sicuramente nella separazione tra funzione legislativa ed esecutiva gioca molto la modifica dell'art 81 della costituzione.Non dovrebbe essere possibile aumentare le spese e diminuire le entrate.Se si aumentano le spese il deficit aumenta,se si dimunuiscono le entrate è il welfare a rimetterci Ciao Robyn


Mi ripeto un po'.
Aumentare le spese o diminuire le entrate scaricando tutto sul debito pubblico si chiama "mettere le mani nelle tasche degli italiani" continuando a mentire sostenendo che le tasse non sono aumentate.
"Acquista oggi, comincerai a pagare a giugno dell'anno prossimo" recitano certe pubblicità.
mi permetto di parafrasare:
Vota Berlusconi oggi, comincerai a pagarla cara appena sarà riuscito a diventare un dittatore e/o i nodi contabili saranno arrivati al pettine.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: Litigano davvero....

Messaggioda mauri il 21/04/2010, 15:14

pianogrande ha scritto:mi permetto di parafrasare:
Vota Berlusconi oggi, comincerai a pagarla cara appena sarà riuscito a diventare un dittatore e/o i nodi contabili saranno arrivati al pettine.


questo era 2 anni fa e infatti a conferma delle tue oggi siamo al 119 e domani...

DEBOLI CONSUMI E EXPORT,INVESTIMENTI ANCORA NEGATIVI IN 2010
Come già durante la recessione, anche in fase di ripresa il governo secondo S&P continua a non avere grossi margini di manovra per spingere l'economia: il debito quest'anno raggiungerà il 119% del Pil con una spesa per interessi che supera il 10%.
http://it.biz.yahoo.com/20042010/58/ita ... 0-0-5.html

prodi era sceso al 103, sciambola... tanto i soldi sono nostri
ciao, mauri
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Re: Litigano davvero....

Messaggioda Robyn il 22/04/2010, 9:49

Sicuramente nella riforma dell'art 81 abbiamo bisogno di un qualcosa che rovesci gli interessi particolari e faccia prevalere l'interesse generale.Quando il governo fà il DPEF nel parlamento si scatena una corsa a smontare tutto,al punto che si arriva ad indebolire di molto quelle che sono le mete che si prefiggono.Certo pensare che una politica economica si aggiusti solo aggredendo il debito e una pura illusione.Bisogna rovesciare il paradigma.Bisogna stimolare la domanda interna di beni e servizi,serve protezione sociale per i lavoratori,più asili nido,aumenti consistenti degli assegni familiari,edilizia popolare,economia compatibile con l'ambiente e tutto questo si può fare senza aumentare il debito.Tutte queste cose fanno crescere l'economia e con la crescita dell'economia si ha un maggior gettito fiscale da impiegare nella riduzione del debito.Un primo passo per una giusta politica economica è fare in modo che il DPEF del governo non sia emendabile o al limite il governo può scartare gli emendamenti, per esempio quelli che riducono le entrate o aumentano la spesa parassitaria.Se aumenta la spesa aumenta il deficit e quindi aumenta il debito pubblico.Invece i tagli,che non devono riguardare lo stato sociale,ma la spesa considerata superflua,devono fare in modo che le entrate superino di gran lunga le uscite.In questo modo si crea un'attivo che man mano ridurrà il debito e quindi gli interessi.In questo modo le lobbies le corporazioni etc sono automaticamente fuori gioco.Infatti in questi anni c'è stato chi si avvicina alle finanze dello stato si toglie le tasse e fugge senza preoccuparsi delle conseguenze sullo stato sociale.Il mordi e fuggi Ciao Robyn
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