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Ranvit:visto che più o meno hai letto quello che ho scritto, più o meno mi hai invitato a darmi alla lettura (e l'avevo previsto), più o meno mi hai fatto una domanda (più o meno perché è retorica, almeno nell'intento), ti rispondo.
Certo ognuno ha diritto di definirsi come vuole, ma quello è un punto di vista; poi ci sono quelli degli altri.
Per esempio tu ti definisci pragmatico, ma a me sembri invece molto assiomatico: le opinioni le esponi come assiomi, verità indiscutibili. Infatti non rispondi nel merito delle domande (ma non per fare polemica: per capire meglio).
Tu dici: mandiamo a casa questo PdC unendoci a Casini; ma sei tu che non dici come, né spieghi come intende farlo Casini.
Tu dici: "Non sono affatto convinto che il Pd perda voti se fa una coalizione con l'Udc....e con chi altri sennò?"
Io, pragmaticamente, ho chiesto chiarimenti proprio per capire se c'è un modo proposta da Casini; purtroppo non l'ho capito, visto che si allea alle regionali col PdL; visto che l'altro ieri al tg ha detto: "non c'è nessun problema col PDL; è con la Lega che non c'è possibilità di accordo". Non ha mai detto che non ha problemi col PD, ma ha detto che è il maggior oppositore di Di Pietro.
Allora si può concludere che Casini non ha le idee chiare su come far cadere il governo?
Se si allea in Piemonte col PD, manda a casa questo PdC?
Se non se la sente di ipotizzare un'alleanza col PD alle prossime politiche, come pensa, lui, di mandare a casa questo PdC?
Casini non risponde a queste domande. Perciò secondo me sbraita, urla, si dimena, fa casino e basta. E peccato per chi gli crede.
Questo non significa che il PD non debba fare accordi con lui; è lui che non ci sta (o meglio ci sta solo a livello locale; e poi uno fa il maligno e dice che lo fa per una poltrona in più).
Allora su che base credere ed accettare le sue grida al vento sul mandare a casa qualcuno?
Fosse per me, manderei a casa questo governo con il voto alle prossime elezioni.
L'opposizione faccia meglio il suo lavoro, questo sì.
Sappia scegliere i suoi candidati; oggi alle regionali, per esempio.
Capire che la tv influenza, e saperla usare. Un lavoro, anche lungo, di comunicazione.
Capire che nei dibattiti non serve cercare di convincere l'antagonista (come Bersano con Bondi l'altra sera a Ballarò), ma rivolgersi agli ascoltatori.
Non ripetere, come ha fatto Fassino, che la legge sul "processo breve" serve a salvare questo PdC. Dirlo serve solo a dare la possibilità di ribattere con la solita accusa di anti-B. e non chiarisce il danno che la legge fa a chi aspetta giustizia.
E altro, naturalmente, fino a poter arrivare alle prossime elezioni con la convinzione di poter anche vincere.
Ma mica posso fare tutto io. Lo sai a che ora mi sono svegliato stamattina?
Scusa la battuta e scusa la lunghezza.
cardif
Ah, un'ultima cosa: più pessimista di così nell'invitare al suicidio di massa!