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Casini: "Udc come Craxi, difendiamo autonomia"

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Re: Casini: "Udc come Craxi, difendiamo autonomia"

Messaggioda ranvit il 18/01/2010, 21:18

Da repubblica.it :

Il presidente alla famiglia: "Figura che non può venir sacrificata alle sole responsabilità giudiziare"
"Uno Stato democratico non può consentirsi distorsioni e rimozioni sommarie o unilaterali"
Craxi, Napolitano scrive alla vedova
"Luci e ombre, ma è figura incancellabile"


ROMA - "Voglio esprimere la mia vicinanza personale in un momento che è per voi di particolare tristezza, nel ricordo di vicende che si sono concluse tragicamente". Comincia così la lettera che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scritto ad Anna Craxi, moglie dell'ex leader socialista. Una missiva attesa. Che arriva nell'anniversario dei dieci anni dalla morte, in esilio volontario, di Bettino Craxi. "Ho ritenuto di dover dare al ricordo della figura e dell'opera di suo marito" un contributo "per l'impronta non cancellabile che ha lasciato, in un complesso intreccio di luci e ombre, nella vita del nostro Stato democratico", scrive Napolitano. Figura discussa, quella di Craxi. Protagonista della vita politica italiana, travolto dal ciclone Mani Pulite e morto ad Hammamet, in Tunisia. Figura che ancora oggi divide e crea polemiche. Quello che è certo, spiega il presidente della Repubblica, è che la figura di Craxi "non può venir sacrificata al solo discorso sulle responsabilità sanzionate per via giudiziaria. Il nostro Stato democratico non può consentirsi distorsioni e rimozioni del genere". Domani la commemorazione al Senato, alla quale è probabile che partecipi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Tangentopoli e l'esilio volontario. Nella missiva Napolitano ripercorre le vicende che portarono il leader tunisino all'esilio volontario tunisino. Torna con la memoria ai primi anni '90, ricorda Tangentopoli e "il susseguirsi, in un drammatico biennio, di indagini giudiziarie e di processi, che condussero, tra l'altro, all'incriminazione e a una duplice condanna definitiva in sede penale" di Craxi. Che, ricorda il capo dello Stato, "decise di lasciare il Paese mentre erano ancora in pieno svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti". Fu quello, continua Napolitano un periodo "tormentato" che impone ricostruzioni "non sommarie e unilaterali". Un periodo in cui si creò un vuoto politico che ha determinato ''un brusco spostamento degli equilibri nel rapporto tra politica e giustizia'.

Le inchieste. Poi il presidente affronta la spinosa vicenda delle inchieste per cui Craxi venne condannato. Sottolinea come Craxi abbia subito "con una durezza senza eguali" il peso della responsabilità "per i fenomeni degenerativi ammessi e denunciati" dal leader socialista. Ricordando anche una pronuncia critica riguardo ai processi contro Craxi: "Non si può dimenticare che la Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo ritenne, nel 2002, che fosse stato violato il 'diritto ad un processo equo' per uno degli aspetti indicati dalla Convenzione europea".

Politica e corruzione. Ciò che resta aperta, scrive il presidente della Repubblica, è la "persistente carenza di risposte sul tema del finanziamento della politica e della lotta contro la corruzione nella vita pubblica". Napolitano ricorda le parole di Craxi alla Camera del 3 luglio '92, rilevando che attorno al sistema dei partiti "avevano finito per diffondersi 'degenerazioni, corruttele, abusi". Auspicando, infine, "una più serena e condivisa considerazione del difficile cammino della democrazia italiana nel primo cinquantennio repubblicano". E puntando alle riforme, quelle stesse che Craxi "tentò di fare senza esito".

Anna Craxi. "Viva emozione per la lettera di Napolitano". Anna Craxi reagisce così dopo aver letto le parole del capo dello Stato. "Mio marito lavorò tutta una vita per l'affermazione delle idee in cui egli ha creduto con passione ed entusiasmo per rafforzare i valori di democrazia e di libertà in Italia e nel mondo - aggiunge la vedova dell'ex leader socialista - . Egli riposa in terra di Tunisia, ma non smise mai di pensare al bene dell'Italia e dei suoi concittadini"

(18 gennaio 2010
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Casini: "Udc come Craxi, difendiamo autonomia"

Messaggioda ranvit il 18/01/2010, 21:21

da repubblica.it del 14 Apr 2007 :

l ministro dello Sviluppo fa lo strappo sul partito democratico e critica i possibili ospiti nel pantheon della politica
Bersani: "Né Berlinguer nè Craxi" "Guardiamo al futuro". Polemica Rutelli-Parisi
Il vicepremier: "Criticare è facile, sfido tutti a tirare fuori le idee"
Il ministro della Difesa: "In ogni momento mi sono messo in gioco"

ROMA - Fassino lancia la proposta di mettere anche Craxi nel Pantheon del Partito democratico e subito scatta il dibattito sull'albero genealogico. Ma un autorevole esponente della Quercia come il ministro Bersani è un po' infastidito da questa discussione sulla legittimità degli antenati. Insomma, né Craxi né Berlinguer, il problema è guardare al futuro. Il leader del Psi? Il segretario del Pci? "Non faccio questa riflessione, né su Craxi ma neanche, e guardi cosa arrivo a dire e mi costa molto, su Berlinguer. Io guarderei avanti, punto e basta", dice Bersani in tv.

"La storia del Novecento è già molto saputa e molto conosciuta. - fa notare il ministro dello Sviluppo - Oltrepassarla è il problema, non rinverdirla o riconsiderarla: questi sono esercizi che vanno lasciati agli storici. Ecco io vorrei leggere dei libri che si occupassero di questa vicenda, ma non vorrei fare una politica che si occupasse di questa vicenda. Vorrei fare una politica che si occupasse del domani, punto e basta. Perché - conclude Bersani - se un partito non nasce con l'ambizione di essere il partito del secolo, non vale la pena mettersi lì a lavorare".

Ma non c'è solo l'album di famiglia a tenere acceso il clima alla vigilia dei congressi di Quercia e Margherita. Anzi, tra i Dl la sfida dialettica fra Rutelli e Parisi rimane sostenuta. Il vicepremier non lo nomina, ma riserva una dura critica al ministro della Difesa. "Non ho fatto polemiche e non comincerò adesso. - dice Rutelli - Sfido però tutti coloro che sono in campo, e sottolineo tutti, piuttosto che criticare, che è facilissimo, a proporre, a tirar fuori le loro idee, a coinvolgere e ad appassionare le persone nei confronti di questo grande disegno che certamente ha bisogno dei contenuti e non solamente del dibattito sui contenitori". Quanto alle preoccupazioni di Veltroni sulla "fusione fredda", "sono quelle di tutti e anche le mie. Non basta l'accordo tra i partiti, bisogna fare una cosa molto più coinvolgente e appassionante. Noi invece vogliamo conquistare consensi".

Molto polemica la risposta di Parisi: "Non credo che Rutelli si riferisca a me. Comunque se dicesse che io di idee ne ho poche avrebbe pienamente ragione. In effetti - replica il ministro della Difesa - io cerco di mantenermi fedele alla poche idee che accompagnano da sempre il mio impegno politico. Anche per questo non risparmio critiche a chi, sostenendo di condividerle, non è coerente ad esse nei fatti. Quanto ai contenitori - spiega Parisi - è vero che questo tema è stato da sempre una mia priorità. Ma anche in questo caso nei fatti, più che nelle parole. E in ogni passaggio penso di essermi messo in gioco assieme alle cariche che in quel momento occupavo".

E tra i motivi di discussione nell'incubatrice del Partito democratico c'è la leadership. Chi lo guiderà? "Il dibattito sulla leadership del nuovo Partito democratico è abusivo. - taglia corto Rutelli - E' abusivo nel senso che si tratta di un dibattito prematuro e immaturo. A decidere la leadership sarà un confronto vero e avverrà molto più sulle idee che non sulle persone". Mentre Bersani non pensa che sarà Prodi a guidarlo: il premier "dovrà avere un ruolo importante" nell'assemblea costituente del partito, "ma non credo che si immagini come il leader".
(g. l.)

(14 aprile 2007)
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Re: Casini: "Udc come Craxi, difendiamo autonomia"

Messaggioda Iafran il 19/01/2010, 0:51

Io do ascolto al Professore Prodi: con lui ha governato la democrazia.
Facendo fallire il suo metodo, si è autorizzata una masnada di rapaci a "governare" lo Stato italiano.

Ora, per sconfiggere i rapaci si vorrebbe "un'armata" che farebbe "impallidire" quella precedente (la brancaleone)?
Il metodo "chiodo scaccia chiodo" va bene in falegnameria, nel campo sentimentale ma non pensavo si potesse concepire anche per quello politico.

Ah! dimenticavo che siamo in Italia e dimenticavo che proprio pensando agli italiani Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha scritto il suo aforisma "cambiare tutto per non cambiare nulla".
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Re: Casini: "Udc come Craxi, difendiamo autonomia"

Messaggioda pianogrande il 19/01/2010, 1:07

"cambiare tutto per non cambiare nulla".

Mi piace definirlo grande svolta a 360 gradi.
Dpodiché .... tutto riparte come prima.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Casini: "Udc come Craxi, difendiamo autonomia"

Messaggioda franz il 19/01/2010, 1:12

Iafran ha scritto:Io do ascolto al Professore Prodi: con lui ha governato la democrazia.
Facendo fallire il suo metodo, si è autorizzata una masnada di rapaci a "governare" lo Stato italiano.

Ora, per sconfiggere i rapaci si vorrebbe "un'armata" che farebbe "impallidire" quella precedente (la brancaleone)?
Il metodo "chiodo scaccia chiodo" va bene in falegnameria, nel campo sentimentale ma non pensavo si potesse concepire anche per quello politico.

Ah! dimenticavo che siamo in Italia e dimenticavo che proprio pensando agli italiani Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha scritto il suo aforisma "cambiare tutto per non cambiare nulla".

Scusa ma mi sembri troppo ermetico o sintetico.
Per prima cosa un soggetto è sottointeso in quel "lui".
Qui in questo thread si parla di Craxi per cui il "lui" dovebbe essere .... appunto lui.
MI stai dicendo che Romano Prodi avebbe detto qualche cosa tipo "con Craxi ha governato la democrazia"?
Oppure con quel lui ti riferisci ad altri? Chiarisciti meglio, per favore.

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Re: Casini: "Udc come Craxi, difendiamo autonomia"

Messaggioda Iafran il 19/01/2010, 1:36

franz ha scritto:Oppure con quel lui ti riferisci ad altri? Chiarisciti meglio, per favore.

Hai ragione. Mi riferivo a Prodi (menzionato da altri): con Prodi al governo abbiamo avuto democrazia.
Al suo governo è subentrata una masnada di rapaci a "governare" lo Stato italiano.
Qualcuno nel forum si augura un insieme di forze politiche (con personaggi molto criticati) che possa opporsi e sconfiggere l'attuale governante.
L'antiberlusconismo per me non basta, ci vorrebbe qualcosa di più e di diverso se si vuole far diminuire il numero delle astensioni e se si vogliono consensi.
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Re: Casini: "Udc come Craxi, difendiamo autonomia"

Messaggioda Stefano'62 il 19/01/2010, 2:03

mauri ha scritto:
gabriele ha scritto:Facciamo una politica nuova che ci metta su di un altro binario. Giocare nel loro stesso modo equivale a mettersi in scia e a far sì di essere perdenti.


ad esempio quale? e come
ciao, mauri

Facile:
smettendola di seguire berlusconi sul terreno della delegittimazione dei Poteri che ostacolano il suo disegno di autarchia dispotica,ponendosi chiaramente in un'ottica di difesa AD OLTRANZA della legalità e della Magistratura,anche nei fatti.
I politici avversari si sconfiggono nelle urne,ma i delinquenti invece si sconfiggono in tribunale,ed è ora che il PD la smetta di girarci intorno.
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Re: Casini: "Udc come Craxi, difendiamo autonomia"

Messaggioda franz il 19/01/2010, 9:09

Stefano'62 ha scritto:I politici avversari si sconfiggono nelle urne,ma i delinquenti invece si sconfiggono in tribunale,ed è ora che il PD la smetta di girarci intorno.

Non mi pare che il PD ci giri in tondo. Ovvio che la delinquenza si perseguisce con la legge in tribunale ma Berlusconi è anche un avversario politico eletto (piu' volte) da una popolazione che in buona parte è pure consapevole dei suoi problemi giudiziari e malgrado questo lo vota. Al potere giudiziario spetta quanto dici, al PD ed altre forze di opposizione spetta vincere nelle urne e solo li'. Noi dobbiamo concentrarci sui problemi del paese e sulle nostre proposte di soluzione. Che uno dei problemi sia Berlusconi stesso, verrà da solo. A e pare che il PD stia lavorando in questa direzione e cosi' anche l'UDC.

Ciao,
Franz
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Re: Casini: "Udc come Craxi, difendiamo autonomia"

Messaggioda ranvit il 19/01/2010, 12:28

Abbastanza condivisibile l'editoriale di Scalfari sulla lettera di Napolitano in occasione del decennale della morte di Craxi.

http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... i-2000419/

Vittorio
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Re: Casini: "Udc come Craxi, difendiamo autonomia"

Messaggioda Stefano'62 il 19/01/2010, 14:45

franz ha scritto:
Stefano'62 ha scritto:I politici avversari si sconfiggono nelle urne,ma i delinquenti invece si sconfiggono in tribunale,ed è ora che il PD la smetta di girarci intorno.

Non mi pare che il PD ci giri in tondo. Ovvio che la delinquenza si perseguisce con la legge in tribunale ma Berlusconi è anche un avversario politico eletto (piu' volte) da una popolazione che in buona parte è pure consapevole dei suoi problemi giudiziari e malgrado questo lo vota. Al potere giudiziario spetta quanto dici, al PD ed altre forze di opposizione spetta vincere nelle urne e solo li'. Noi dobbiamo concentrarci sui problemi del paese e sulle nostre proposte di soluzione. Che uno dei problemi sia Berlusconi stesso, verrà da solo. A e pare che il PD stia lavorando in questa direzione e cosi' anche l'UDC.

Ciao,
Franz

Non sono d'accordo:
quando in un Paese capitano questo genere di cose,con uno dei Poteri Istituzionali attaccato sistematicamente e oggettivamente messo nelle condizioni di non assolvere ai propri compiti istituzionali,OGNI forza politica cui stia a cuore la Repubblica HA IL DOVERE di reagire,allo stesso modo con cui si reagisce a un qualsiasi altro tentativo di Eversione o di Colpo di Stato.
L'inattività e il silenzio configurano o la complicità e la collusione,oppure la vigliacca ritirata in un angolino,a scelta....
Stefano'62
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