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Ratzinger piglia tutto

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Ratzinger piglia tutto

Messaggioda pianogrande il 15/01/2010, 23:07

Benedetto XVI riceve i partecipanti alla plenaria della congregazione per la Dottrina della Fede
Appello al mondo scientifico e politico impegnato sulla manipolazione genetica dell'embrione e del Dna
Bioetica, l'appello del Papa a politica e scienza
"La legge morale vale anche per non credenti"

CITTA' DEL VATICANO - La legge morale naturale, dalla quale la Chiesa fa derivare le proprie convinzioni in materia di bioetica, "non è esclusivamente o prevalentemente confessionale", ma è "iscritta nel cuore di ogni uomo" e "interpella ugualmente la coscienza e la responsabilità dei legislatori", anche se non credenti. Benedetto XVI riceve, con queste parole, i partecipanti alla plenaria della congregazione per la Dottrina della Fede. Indicando una via che vale per temi "delicati ed attuali, come la procreazione e le nuove proposte terapeutiche che comportano la manipolazione dell'embrione e del patrimonio genetico umano". Un appello al mondo scientifico e politico impegnato sul fronte della manipolazione genetica dell'embrione e del Dna, affinchè ascolti anche le argomentazioni della fede e il rispetto di ogni essere umano.

"La Chiesa, nel proporre valutazioni morali per la ricerca biomedica sulla vita umana - aggiunge il Pontefice - attinge infatti alla luce sia della ragione che della fede, in quanto è sua convinzione che 'ciò che è umano non solamente è accolto e rispettato dalla fede, ma da essa è anche purificato, innalzato e perfezionato".

Benedetto XVI ha affrontato anche un nodo interno alla Chiesa. Quello dei rapporti dei problemi dottrinali con la Fraternità di San Pio X, il gruppo dei lefebvriani. Auspicando il superamento delle difficoltà. "Il raggiungimento della comune testimonianza di fede di tutti i cristiani - dice Benedetto XVI - costituisce pertanto la priorità della Chiesa di ogni tempo, al fine di condurre tutti gli uomini all'incontro con Dio. "In questo spirito confido in particolare impegno perché vengano superati i problemi dottrinali che ancora permangono".

Da Repubblica

(15 gennaio 2010)

Hop - là!
Le religioni sono tante ma la "legge morale naturale" (ja, naturlich) è una sola.
E quale religione, tra le tantissime, la realizza?
Ma la religione cattolica romana!
I "non credenti" credevano di esseresela cavata allegramente. con i loro discorsi laicisti.
Ben gli sta!
Come sfuggire alla legge morale naturale?
Impossibile.
La chiesa, infatti, attinge "alla luce sia della ragione che della fede".
E così siamo fregati.
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Re: Ratzinger piglia tutto

Messaggioda trilogy il 16/01/2010, 0:09

E' dal 1200 con Tommaso d'Aquino che lo dicono, ogni tanto rilanciano l'argomento.
ciao
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Re: Ratzinger piglia tutto

Messaggioda pianogrande il 16/01/2010, 0:32

Una volta la filosofia (che , per me, assomiglia abbastanza alla ragione), era ancilla fideis (al servizio della fede).
Se ribaltassero il concetto sarebbe un passo avanti rivoluzionario.
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Re: Ratzinger piglia tutto

Messaggioda cardif il 16/01/2010, 2:06

Questo è un argomento di quelli che, se lo si prende di punta, può portare a discussioni che finiscono come gli scontri tra nuvole (cioè scontri di idee, opinioni, interpretazioni, significati diversi, seppur affini, tra le parole, passando per Aristotele, Kant e Popper, che producono fulmini e saette).
Senza andare più indietro nel tempo, la legge morale di Bush gli ha fatto dire che faceva la guerra in nome del Dio cristiano, portando morte e distruzione in Iraq. E il Papa tacque.
Qual è la legge morale della chiesa cattolica?
Perché se è quella che ha mosso Bush ed anche Buscetta, altro grande cattolico, ne voglio stare molto lontano.
"La legge morale naturale è iscritta nel cuore di ogni uomo". Iscritta da qualcuno?
Se è vero che qualcuno ha "iscritto nel mio cuore" la mia legge morale, mi sembra una mano molto diversa.
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Ratzinger piglia tutto

Messaggioda Loredana Poncini il 16/01/2010, 12:44

Né atea né devota nè affetta, come cattolica, da papolatria, cerco di capire cosa significa il titolo di questo 3d.
"Ratzinger" anziché Benedetto XVI, e fin qui tutto bene (perché poi viene allineato a Bush, laicamente ...) ; ma è il "pigliatutto" che non capisco, forse perché non ho studiato La Summa dell'Aquinate e neppure ho investigato sul "credo quia absurdum".
Spero chiarimenti :P
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Re: Ratzinger piglia tutto

Messaggioda gabriele il 16/01/2010, 12:52

Allego il documento di quanto richiamato da "La Repubblica":

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UDIENZA AI PARTECIPANTI ALLA SESSIONE PLENARIA DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE , 15.01.2010


UDIENZA AI PARTECIPANTI ALLA SESSIONE PLENARIA DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

Alle ore 12 di questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI riceve in Udienza i partecipanti all’Assemblea Plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa rivolge ai presenti:

# DISCORSO DEL SANTO PADRE

Signori Cardinali,

Venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio,

Carissimi fedeli collaboratori,

è per me motivo di grande gioia incontrarvi in occasione della Sessione Plenaria e manifestarvi i sentimenti di profonda riconoscenza e di cordiale apprezzamento per il lavoro che svolgete al servizio del Successore di Pietro nel suo ministero di confermare i fratelli nella fede (cfr Lc 22, 32).

Ringrazio il Signor Cardinale William Joseph Levada per il suo indirizzo di saluto, nel quale ha richiamato le tematiche che impegnano attualmente la Congregazione, nonché le nuove responsabilità che il Motu Proprio "Ecclesiae Unitatem" le ha affidato, unendo in modo stretto al Dicastero la Pontificia Commissione Ecclesia Dei.

Vorrei ora brevemente soffermarmi su alcuni aspetti che Ella, Signor Cardinale, ha esposto.

Anzitutto, desidero sottolineare come la Vostra Congregazione partecipi del ministero di unità, che è affidato, in special modo, al Romano Pontefice, mediante il suo impegno per la fedeltà dottrinale. L’unità è infatti primariamente unità di fede, sostenuta dal sacro deposito, di cui il Successore di Pietro è il primo custode e difensore. Confermare i fratelli nella fede, tenendoli uniti nella confessione del Cristo crocifisso e risorto costituisce per colui che siede sulla Cattedra di Pietro il primo e fondamentale compito conferitogli da Gesù. È un inderogabile servizio dal quale dipende l’efficacia dell’azione evangelizzatrice della Chiesa fino alla fine dei secoli.

Il Vescovo di Roma, della cui potestas docendi partecipa la Vostra Congregazione, è tenuto costantemente a proclamare: "Dominus Iesus" - "Gesù è il Signore". La potestas docendi, infatti, comporta l’obbedienza alla fede, affinché la Verità che è Cristo continui a risplendere nella sua grandezza e a risuonare per tutti gli uomini nella sua integrità e purezza, così che vi sia un unico gregge, radunato attorno all’unico Pastore.

Il raggiungimento della comune testimonianza di fede di tutti i cristiani costituisce pertanto la priorità della Chiesa di ogni tempo, al fine di condurre tutti gli uomini all’incontro con Dio. In questo spirito confido in particolare nell’impegno del Dicastero perché vengano superati i problemi dottrinali che ancora permangono per il raggiungimento della piena comunione con la Chiesa da parte della Fraternità S. Pio X.

Desidero inoltre rallegrarmi per l’impegno in favore della piena integrazione di gruppi di fedeli e di singoli, già appartenenti all’Anglicanesimo, nella vita della Chiesa Cattolica, secondo quanto stabilito nella Costituzione Apostolica Anglicanorum coetibus. La fedele adesione di questi gruppi alla verità ricevuta da Cristo e proposta dal Magistero della Chiesa non è in alcun modo contraria al movimento ecumenico, ma mostra, invece, il suo ultimo scopo che consiste nel giungere alla piena e visibile comunione dei discepoli del Signore.

Nel prezioso servizio che rendete al Vicario di Cristo, mi preme ricordare anche come la Congregazione per la Dottrina della Fede nel settembre 2008 ha pubblicato l’Istruzione Dignitas personae su alcune questioni di bioetica. Dopo l'Enciclica Evangelium vitae del Servo di Dio Giovanni Paolo II nel marzo 1995, questo documento dottrinale, centrato sul tema della dignità della persona, creata in Cristo e per Cristo, rappresenta un nuovo punto fermo nell’annuncio del Vangelo, in piena continuità con l’Istruzione Donum vitae, pubblicata da codesto Dicastero nel febbraio 1987.

In temi tanto delicati ed attuali, quali quelli riguardanti la procreazione e le nuove proposte terapeutiche che comportano la manipolazione dell’embrione e del patrimonio genetico umano, l’Istruzione ha ricordato che "il valore etico della scienza biomedica si misura con il riferimento sia al rispetto incondizionato dovuto ad ogni essere umano, in tutti i momenti della sua esistenza, sia alla tutela della specificità degli atti personali che trasmettono la vita" (Istr. Dignitas personae, n. 10). In tal modo il Magistero della Chiesa intende offrire il proprio contributo alla formazione della coscienza non solo dei credenti, ma di quanti cercano la verità e intendono dare ascolto ad argomentazioni che vengono dalla fede ma anche dalla stessa ragione. La Chiesa, nel proporre valutazioni morali per la ricerca biomedica sulla vita umana, attinge infatti alla luce sia della ragione che della fede (cfr Ibid., n. 3), in quanto è sua convinzione che "ciò che è umano non solamente è accolto e rispettato dalla fede, ma da essa è anche purificato, innalzato e perfezionato" (Ibid., n. 7).

In questo contesto viene altresì data una risposta alla mentalità diffusa, secondo cui la fede è presentata come ostacolo alla libertà e alla ricerca scientifica, perché sarebbe costituita da un insieme di pregiudizi che vizierebbero la comprensione oggettiva della realtà. Di fronte a tale atteggiamento, che tende a sostituire la verità con il consenso, fragile e facilmente manipolabile, la fede cristiana offre invece un contributo veritativo anche nell’ambito etico-filosofico, non fornendo soluzioni precostituite a problemi concreti, come la ricerca e la sperimentazione biomedica, ma proponendo prospettive morali affidabili all’interno delle quali la ragione umana può ricercare e trovare valide soluzioni.

Vi sono, infatti, determinati contenuti della rivelazione cristiana che gettano luce sulle problematiche bioetiche: il valore della vita umana, la dimensione relazionale e sociale della persona, la connessione tra l’aspetto unitivo e quello procreativo della sessualità, la centralità della famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna. Questi contenuti, iscritti nel cuore dell’uomo, sono comprensibili anche razionalmente come elementi della legge morale naturale e possono riscuotere accoglienza anche da coloro che non si riconoscono nella fede cristiana.

La legge morale naturale non è esclusivamente o prevalentemente confessionale, anche se la Rivelazione cristiana e il compimento dell’uomo nel mistero di Cristo ne illumina e sviluppa in pienezza la dottrina. Come afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica, essa "indica le norme prime ed essenziali che regolano la vita morale" (n. 1955). Fondata nella stessa natura umana e accessibile ad ogni creatura razionale, la legge morale naturale costituisce così la base per entrare in dialogo con tutti gli uomini che cercano la verità e, più in generale, con la società civile e secolare. Questa legge, iscritta nel cuore di ogni uomo, tocca uno dei nodi essenziali della stessa riflessione sul diritto e interpella ugualmente la coscienza e la responsabilità dei legislatori.

Nell’incoraggiarvi a proseguire nel Vostro impegnativo e importante servizio, desidero esprimervi anche in questa circostanza la mia spirituale vicinanza, impartendo di cuore a voi tutti, in pegno di affetto e di gratitudine, la Benedizione Apostolica.

[00055-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0029-XX.01]

http://212.77.1.245/news_services/bulle ... 10&lang=it
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Re: Ratzinger piglia tutto

Messaggioda franz il 16/01/2010, 16:59

cardif ha scritto:Qual è la legge morale della chiesa cattolica?

Che domande :o È chiaro che è la Chiesa a dirlo, con le sue gerarchie ed in primis il papa.
E noi chi siamo per permetterci opinioni diverse?
Il concetto di un pluralismo di etiche e morali è alieno alla "unicità" di cui si fa riferimento nei testi.
Non parliamo poi del relativismo ed di altre cose che tendono a confondere l'uomo, deviandolo dalla retta via, minando la sua Fede.

Al pontefice andrebbe risposto che l'unica legge che vale per tutti, credenti e non credenti, è la legge dello stato, dell'uomo, sia pure imperfetta. La morale religiosa non puo' vantare alcuna superiorità, visto che in passato malgrado fosse scritta nei cuori, ha indotto e supportato massacri di indios, streghe, ebrei. Il problema è che nessuno tra i politici italiani avrebbe il coraggio di dirlo. Nemmeno il coraggioso Di Pietro.

Franz
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Re: Ratzinger piglia tutto

Messaggioda trilogy il 16/01/2010, 23:32

gabriele ha scritto:Allego il documento di quanto richiamato da "La Repubblica":


(..)Vi sono, infatti, determinati contenuti della rivelazione cristiana che gettano luce sulle problematiche bioetiche: la connessione tra l’aspetto unitivo e quello procreativo della sessualità(..)


Senza ritornare indietro nella notte dei tempi, un paio di anni fa sulla base di questa loro idea, negarono il matrimonio religioso a due ragazzi, vicino Roma, perchè il giovane era paraplegico a seguito di un incidente stradale, e non poteva procreare. Li sposò il sindaco in ospedale.
Accettare la discussione partendo dalla "presunta" esistenza di un diritto naturale stampato nel cuore degli uomini, è come mettersi ad un tavolo di lavoro, per organizzare la prossima sfilata di moda, con il capo che apre democraticamente la discussione chiedendo: "allora, di che colore lo facciamo l'abito rosso? "
Il diritto è CULTURA non natura.

ciao
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Re: Ratzinger piglia tutto

Messaggioda cardif il 17/01/2010, 0:46

franz ha scritto:Che domande :o È chiaro che è la Chiesa a dirlo, con le sue gerarchie ed in primis il papa.
E noi chi siamo per permetterci opinioni diverse?
Il concetto di un pluralismo di etiche e morali è alieno alla "unicità" di cui si fa riferimento nei testi.
Non parliamo poi del relativismo ed di altre cose che tendono a confondere l'uomo, deviandolo dalla retta via, minando la sua Fede.

Daccordo con te sul fatto che la Chiesa ha il diritto di dire qual è la "sua" legge morale.
Daccordo col Papa quando dice che ogni uomo ha dentro di sé una "sua" legge morale.
Daccordo con te quando dici che il concetto di un pluralismo di etiche e morali è alieno alla "unicità" di cui si fa riferimento nei testi, e quindi le leggi morali potrebbero essere diverse.
Non capisco il Papa quando dice che uno dei contenuti della legge morale iscritta nel cuore degli uomini è il valore della vita umana, visto quello che fanno della vita umana (degli altri) uomini come Bush e Buscetta. C'è o no scritta nei loro cuori questa benedetta legge morale? O forse c'è solo per un'oretta dopo la confessione della domenica mattina?
Non capisco quando tu dici ...che? .... aspetta che non lo trovo.
Solo per ragionare (e ci provo senza presunzione); non sono un mangiapreti (così indigesti), ma nemmeno un credulone.
E poi è così bello tentare di andare daccordo con tutti (nei limiti del possibile).
cardif
Ultima modifica di cardif il 17/01/2010, 7:26, modificato 1 volta in totale.
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
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Re: Ratzinger piglia tutto

Messaggioda pianogrande il 17/01/2010, 2:28

Loredana Poncini ha scritto:Né atea né devota nè affetta, come cattolica, da papolatria, cerco di capire cosa significa il titolo di questo 3d.
"Ratzinger" anziché Benedetto XVI, e fin qui tutto bene (perché poi viene allineato a Bush, laicamente ...) ; ma è il "pigliatutto" che non capisco, forse perché non ho studiato La Summa dell'Aquinate e neppure ho investigato sul "credo quia absurdum".
Spero chiarimenti :P


Solo per comodità, non per annoiare, riporto quello che ho scritto all'inizio.

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Le religioni sono tante ma la "legge morale naturale" (ja, naturlich) è una sola.
E quale religione, tra le tantissime, la realizza?
Ma la religione cattolica romana!
I "non credenti" credevano di esseresela cavata allegramente. con i loro discorsi laicisti.
Ben gli sta!
Come sfuggire alla legge morale naturale?
Impossibile.
La chiesa, infatti, attinge "alla luce sia della ragione che della fede".
E così siamo fregati.
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"Piglia tutto" nel senso che oltre alla fede (che è tutta "sua" perché proviene dalla "sua" religione) ora si impossessa anche della ragione (che è la più importante "difesa" dei poveri laici).
Si impossessa delle leggi naturali (anzi della legge naturale) che valgono per tutti.
Quello che lui dice e prescrive e comanda vale per tutti (anche per i non credenti).
Con quell'armamentario, non abbiamo scampo.
Cosa ci rimane (a noi laici, non credenti, atei e quant'altro?).
Siamo fregati.
Gli dobbiamo obbedire anche noi.
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