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Rosarno: abbiamo le nostre banlieue

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Rosarno: abbiamo le nostre banlieue

Messaggioda franz il 08/01/2010, 13:58

Il commissario prefettizio: situazione tesa. un uomo spara in aria per disperdere migranti
Rosarno: ripresi gli scontri
Una delegazione di immigrati ricevuta in municipio. Sassaiola contro giornalisti del Tg2


ROSARNO - Venerdì mattina ci sono stati altri scontri a Rosarno, ma molto meno gravi di quelli di giovedì sera (14 arresti e una ventina di feriti leggeri) provocati dalla protesta degli immigrati africani dopo che uno di loro era stato ferito da colpi di fucile ad aria compressa (secondo gli investigatori un episodio non ricollegabile alla 'ndrangheta). Alcune centinaia di extracomunitari, tra i quali alcuni giunti dalle zone vicine, scortati in testa e in coda dalle forze dell'ordine hanno raggiunto in corteo il municipio scandendo slogan di protesta. Una loro delegazione è stata ricevuta dal commissario prefettizio, in quanto il Comune è stato sciolto nel 2008 per infiltrazioni mafiose. Dopo l'incontro, i migranti sono tornati nelle strutture di ricovero in cui sono ospitati («ai limiti del sopportabile», secondo molte testimonianze). Il commissario ha poi ricevuto anche una delegazione di cittadini di Rosarno, i quali chiedono l’immediato allontanamento degli immigrati

SPARI E SASSAIOLA - In precedenza alcuni abitanti di Rosarno avevano raggiunto la zona antistante il municipio ed erano venuti a contatto con gli immigrati. Un uomo ha sparato dal terrazzo della sua casa due colpi di fucile in aria per difendere la moglie e le figlie che guardavano dal balcone, contro le quali erano stati lanciati sassi da alcuni immigrati che stavano transitando in corteo. Dopo i colpi, alcuni immigrati sono entrati nell'abitazione ma per protestare vivamente. Sassi anche contro una troupe del Tg2 e il giornalista Francesco Vitale, senza conseguenze.

INCIDENTI - La situazione è molto tesa e viene seguita con molta attenzione da polizia e carabinieri. Ci sono stati momenti di tensione tra un gruppo di abitanti e le forze dell'ordine dopo che un giovane era stato fermato perché stava litigando con un immigrato davanti al municipio. Gli animi si sono calmati dopo che il giovane è stato rilasciato. I negozi e le scuole sono rimasti chiusi dopo gli atti vandalici della sera scorsa. Dopo la battaglia di venerdì sera, agli immigrati si sono aggiunti altri gruppi provenienti dai centri vicini.

IL COMMISSARIO PREFETTIZIO - «La situazione è grave, è pesante», ha ammesso il commissario prefettizio Domenico Bagnato ai microfoni di CNRmedia . «Ho parlato con i migranti e ho detto loro che faremo tutto il possibile per proteggerli. Ma ho anche specificato che non devono confondere l'attacco da parte di singoli con l'atteggiamento di tutta la cittadinanza». Bagnato ha aggiunto che un nuovo incidente potrebbe innescare nuove tensioni. «Sono preoccupato per la reazione violenta degli immigrati, che vengono sfruttati con l'alibi che la crisi dell'agricoltura non permette di utilizzare manodopera regolare».

La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno La rivolta degli immigrati a Rosarno

CONDIZIONI DI DEGRADO - «Il problema degli immigrati è collegato a quello della 'ndrangheta», ha detto don Pino Demasi, vicario generale della diocesi di Oppido-Palmi e referente in Calabria dell'associazione antimafia Libera di don Ciotti. «C'è uno sfruttamento pilotato da parte della criminalità e questo a causa dell'assenza dello Stato, che deve tornare a intervenire. Qui c'è una gara quotidiana di solidarietà da parte dei cittadini per aiutare gli immigrati, ma la carità non basta: dà un conforto ma non risolve i problemi alla radice». Don Carmelo Ascone, parroco da 25 anni di Rosarno, dice: «I luoghi in cui vivono gli immigrati sono veri e propri gironi danteschi. Queste persone vivono in condizioni disumane e disperate».

«SIAMO STUFI» - «Quello che sta succedendo a Rosarno è intollerabile e la cittadinanza non lo accetta più», ha detto l'ex assessore alla Protezione civile Domenico Ventre. «A Rosarno gli immigrati sono continuamente assistiti e aiutati e la loro reazione di fronte all'episodio isolato che è successo giovedì è assolutamente sproporzionata. Non possiamo accettare che queste persone devastino il nostro paese suscitando paura tra gli abitanti. La cittadinanza ha gli stessi diritti degli immigrati».

REAZIONI POLITICHE - Molte le reazioni politiche sugli avvenimenti di Rosarno, tra le quali quelle del ministro dell'Interno, Roberto Maroni: «In questi anni è stata tollerata l'immigrazione clandestina che ha alimentato la criminalità e ha generato situazioni di forte degrado».

08 gennaio 2010
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Re: Rosarno: abbiamo le nostre banlieue

Messaggioda franz il 08/01/2010, 13:59

ROSARNO (REGGIO CALABRIA) - Alta tensione stamane a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, dopo i disordini di ieri quando gli immigrati hanno dato vita ad una guerriglia urbana dopo che due di loro sono stati feriti da sconosciuti con alcuni colpi di carabina ad aria compressa. Migliaia di extracomunitari si sono radunati per le strade e nella piazza del comune. Un abitante ha sparato in aria. Un gruppo di immigrati è venuto a contatto con un centinaio di abitanti. E' di 34 feriti il bilancio dei disordini scoppiati ieri. Arrestati sette extracomunitari. La Cgil: nel 2007, in tutta la Calabria, a fronte dei 6.400 autorizzati, si stima vi siano stati circa 20 mila lavoratori stranieri stagionali impiegati nel settore agricolo.

Maroni. "In tutti questi anni è stata tollerata, senza fare nulla di efficace, una immigrazione clandestina che ha alimentato da una parte la criminalità e dall'altra ha generato situazioni di forte degrado, come quella di Rosarno". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ai microfoni de "La Telefonata", su Canale 5, rispondendo a una domanda di Maurizio Belpietro sui disordini avvenuti ieri nella cittadina calabrese. "Stiamo intervenendo - ha sottolineato il ministro -, intanto ponendo fine all'immigrazione clandestina, agli sbarchi che hanno alimentato il degrado, e a poco a poco porteremo le situazioni alla normalità, questo è il nostro impegno".

H.9.00. Intanto la situazione a Rosarno è sempre più preoccupante. I negozi e le scuole sono rimasti chiusi. Per questa mattina è stata organizzata una manifestazione di protesta degli immigrati della Piana di Gioia Tauro (sono circa in 15mila gli immigrati presenti in questo territorio) che ieri sera hanno dato vita ad una guerriglia urbana dopo che due di loro sono stati feriti da sconosciuti con alcuni colpi di carabina ad aria compressa.


H.9.30. A Rosarno è in corso un concentramento, al momento sarebbero circa duemila gli immigrati, secondo la polizia, radunati davanti al comune. Gli immigrati stanno scandendo slogan di protesta e hanno chiesto che una loro delegazione incontri il commissario prefettizio del Comune, Francesco Bagnato. La tensione è alta, danneggiate le vetrine di alcuni negozi e qualche cassonetto è stato rovesciato. Un gruppo di abitanti di Rosarno ha raggiunto la zona antistante il Municipio, c'è preoccupazione e malumore.

H.9.45. Si stanno unendo agli immigrati anche altri gruppi di extracomunitari provenienti dai centri dell'hinterland. Non si conoscono ancora le intenzioni dei manifestanti, né quanti se ne stanno raccogliendo nelle strade di Rosarno. Da ieri hanno chiesto di parlare con il commissario prefettizio Domenico Bagnato (che regge il Comune) per esporre le loro problematiche. Fonti investigative fanno sapere che circa duecento immigrati hanno attuato due blocchi stradali, uno a nord e uno a sud dell'abitato di Rosarno, sulla statale 18, impedendo alle auto di transitare.

H.10.00. Gli immigrati stanno protestando, anche con spranghe, bastoni e oggetti contundenti. Molti sono ubriachi e stanno seminando il panico in città: una donna a bordo di una Grande Punto è stata aggredita e salvata grazie a polizia e carabinieri che in massa tentano di arginare le proteste.

H.10.45. Un cittadino ha sparato due colpi di fucile in aria a scopo intimidatorio per disperdere un gruppo di immigrati che si era concentrato davanti la sua abitazione. L'uomo ha esploso i colpi dopo essere salito sulla terrazza della casa. Gli immigrati successivamente sono entrati nell'abitazione dove c'erano la moglie e i due figli dell'uomo, dove però si sono limitati ad urlare e protestare e si sono poi allontanati.

H.10.50. Un gruppo di immigrati è venuto a contatto con un centinaio di abitanti di Rosarno. La situazione al momento, anche se molto incandescente, è tenuta sotto controllo dalle forze di polizia.

H.10.55. Momenti di tensione tra un gruppo di abitanti di Rosarno e le forze dell'ordine dopo che un giovane era stato fermato perchè stava litigando con un immigrato che stava partecipando alla protesta davanti al Municipio. Gli animi si sono calmati dopo che il giovane, che era stato bloccato, di fronte alle proteste degli abitanti, è stato rilasciato. La situazione, comunque, resta assai tesa.

H.11.02. "Il problema degli immigrati va riallacciato a quello della 'ndrangheta. C'è uno sfruttamento pilotato da parte della criminalità e questo a causa dell'assenza dello Stato, che deve tornare a intervenire". Così Don Pino Demasi vicario generale della diocesi di Oppido-Palmi e referente di 'Libera'in Calabria.

H.11.10. E' terminata la protesta degli immigrati davanti al comune di Rosarno, ora si stanno dirigendo verso il centro della città. Intanto una delegazione di immigrati ha incontrato il commissario prefettizio, Francesco Bagnato, a cui ha chiesto una maggiore vigilanza e l'arresto degli aggressori che ieri hanno scatenato la feroce protesta. Lo stesso commissario prefettizio ha assicurato un suo intervento e una maggiore vigilanza da parte delle forze dell'ordine della struttura che ospita gli immigrati.

H.11.15. Una delegazione di cittadini di rosarno sta incontrando il commissario prefettizio del comune per chiedere l'immediato allontanamento degli immigrati presenti nella cittadina della Piana di Gioia Tauro. La tensione tra gli abitanti di Rosarno continua a salire, mentre gli immigrati in corteo si stanno dirigendo, attraversando il centro del paese, verso le loro abituali dimore.

H.11.18. "La situazione è grave, è pesante. Ho parlato con i migranti e ho detto loro che faremo tutto il possibile per proteggerli. Ma ho anche specificato che non devono confondere l'attacco da parte di singoli con l'atteggiamento di tutta la cittadinanza". Lo ha detto ai microfoni di CNRmedia Domenico Bagnato , commissario prefettizio a Rosarno. "Ho detto loro - continua Bagnato - di non confondere l'azione delinquenziale di pochi dalla disponibilità della maggioranza degli abitanti di Rosarno. Ora la situazione è grave perché un qualsiasi altro incidente potrebbe innescare nuove tensioni. Il problema qui è che questi migranti vengono sfruttati con l'alibi che la crisi dell'agricoltura non permette di sfruttare manodera regolare".

"Il nostro problema è fornire una assistenza di carattere sanitario a queste persone e negli ultimi mesi abbiamo fatto tutto il possibile, fornendo bagni chimici, container collegati con la rete idrica e le fogne. Ma rimane una tensione altissima con la popolazione", conclude Bagnato.

H.11.20. "Quello che sta succedendo è intollerabile e la cittadinanza non lo accetta più". Lo ha detto l'ex assessore alla Protezione civile del comune di Rosarno, Domenico Ventre, sciolto nel gennaio del 2008 per infiltrazioni mafiose. "Gli immigrati che vivono nel nostro comune - ha aggiunto Ventre - sono continuamente assistiti e aiutati e la loro reazione di fronte all'episodio isolato che è successo ieri è assolutamente sproporzionata. Non possiamo accettare che queste persone devastino il nostro paese suscitando una situazione di paura tra gli abitanti. Mi auguro che tutto questo si concluda al più presto e che si capisca che la cittadinanza ha gli stessi diritti degli immigrati".

H.11.27. Durante gli scontri a Rosarno è stata aggredita una troupe del Tg2 e il giornalista Francesco Vitale: un gruppo di immigrati alla vista della telecamera ha lanciato sassi contro il giornalista e il suo operatore. La troupe e lo stesso cronista hanno già ripreso il loro lavoro.

H.11.34. "Un uomo di Chiesa non può fare altro che chiedere che termini la violenza e si torni alla ragionevolezza e, pur nel ritorno all'ordine, si cerchi di andare al fondo dei problemi e di capire le ragioni degli uni e degli altri. E' necessario il dialogo, anche se questa può sembrare inflazionata, ma è l'unica strada per cercare la soluzione a problemi difficili in un contesto di crisi che tutti conosciamo". E' quanto ha detto monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per i Migranti e gli Itineranti, in merito ai gravi disordini ancora in corso a Rosario fra immigrati e popolazione locale.

H.11.38. "E' necessario impedire la guerra tra immigrati sfruttati e cittadini onesti. Il ministro Maroni anziché ripetere il copione della propaganda faccia qualcosa per combattere la criminalità che sfrutta gli immigrati e continua a tenere in ostaggio parte del territorio calabrese". Lo afferma Livia Turco, capogruppo del Pd nella commissione Affari sociali della Camera. "Il governo applichi la Direttiva europea che prevede proprio sanzioni gravi nei confronti dei datori di lavoro che sfruttano gli immigrati", conclude la parlamentare.

H.11.42. Nel 2007, in tutta la Calabria, a fronte dei 6.400 autorizzati, si stima vi siano stati circa 20 mila lavoratori stranieri stagionali impiegati nel settore agricolo. Queste le ultime cifre sul fenomeno dell'immigrazione e della stagionalità nel settore primario nella regione, rese note dalla Cgil, che proprio a Rosarno ha svolto la prima conferenza regionale sui migranti nelle scorse settimane.

H.11.48. "Bisogna tornare alla ragione e mettere da parte le esasperazioni da una parte e dall'altra". Lo ha detto don Carmelo Ascone, conosciuto come don Memè, parroco da 25 anni di Rosarno, e profondo conoscitore della realtà del paese. "I luoghi in cui vivono gli immigrati - ha aggiunto don Memè - sono dei veri e propri gironi danteschi. Queste persone vivono in condizioni disumane e disperate. L'anno scorso c'erano stati altri episodi di intemperanza, ma siamo riusciti a superarli grazie al senso di civiltà che poi è prevalso. Adesso bisogna comportarsi allo stesso modo". Secondo don Memè "gli abitanti protestano giustamente, ma l'esasperazione e la rabbia non possono trasformarsi in intolleranza".

H.11.50. E' di 34 feriti il bilancio dei disordini scoppiati ieri a Rosarno. Secondo i dati diffusi dalla Polizia di Stato, sono ricorsi alle cure dei medici degli ospedali della zona due cittadini extracomunitari, 14 cittadini italiani, dieci poliziotti e otto carabinieri. Gli uomini del Commissariato di Gioia Tauro hanno arrestato sette extracomunitari per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, devastazione e danneggiamento.

La rivolta ha avuto inizio ieri pomeriggio, quando un immigrato che stava tornando dal lavoro è stato colpito da un colpo esploso da un'arma ad aria compressa in via Nazionale, sulla Ss 18 a Gioia Tauro. L'attentatore, rimasto sconosciuto, passava a bordo di un'automobile. L'extracomunitario ferito guarirà in dieci giorni dalla "ferita da arma da fuoco sovra pubica".

H.11.54. "Abbiamo bisogno di protezione perchè contro di noi ci sono continue violenze che sono frutto di razzismo". Lo dice ai giornalisti Sidiki, un immigrato africano di 25 anni, che viene a Rosarno di frequente per lavorare nei campi. "Subiamo continuamente - ha aggiunto Sidiki - atti di intolleranza, ma noi siamo lavoratori onesti che vengono qui solo per guadagnarsi il pane e non diamo fastidio a nessuno. Piuttosto, sono intollerabili le condizioni in cui ci fanno vivere perchè avremmo bisogno di più igiene e dignità. Non possono prendersela sempre con noi perchè non abbiamo nessuna colpa. Adesso ci devono garantire sicurezza perchè questo è razzismo".

H.12.00. Ci sono stati scontri tra un gruppo di abitanti di Rosarno e alcuni carabinieri e poliziotti. L'episodio si è verificato mentre gli immigrati facevano rientro nei centri di ricovero in cui sono ospitati. Alcune persone di Rosarno hanno tentato di raggiungere alcuni degli immigrati, ma sono stati bloccati dalle forze dell'ordine. La reazione degli abitanti, anche in previsione di qualche fermo che poteva essere disposto dalle forze dell'ordine, è stata immediata con grida e insulti verso le forze dell'ordine. "Dovete picchiare loro - ha detto un giovane - e non noi, perché sono loro i veri criminali". La situazione si è poi risolta senza ulteriori conseguenze. In paese, comunque, resta un clima di intolleranza da parte degli abitanti nei confronti degli immigrati che suscita preoccupazioni tra le forze dell'ordine.

H.12.08. E' da alcuni mesi attivo su Facebook un gruppo intitolato 'Gli africani salveranno Rosarno'. Al momento vi aderiscono 1500 persone. Scopo del gruppo è quello di una sorta di osservatorio invernale sulla raccolta degli agrumi nella Piana di Gioia Tauro, mantenere alta l'attenzione, contrastare ogni forma di razzismo, informare correttamente, sfatare i luoghi comuni sul fenomeno dell'immigrazione, promuovere percorsi di integrazione.

H.12.10. Allo stato attuale delle indagini non risulta un coinvolgimento della criminalità organizzata nel ferimento di alcuni extracomunitari con un fucile ad aria compressa, l'atto che ha scatenato la guerriglia urbana di Rosarno: è questa, finora, l'opinione concorde degli investigatori di carabinieri e polizia che si stanno occupando del caso. Nella zona di Rosarno le cosche della ndrangheta dominanti, Pesce e Bellocco, sono dedite ad affari illeciti di vario genere, ma tra queste non c'è lo sfruttamento dei braccianti agricoli extracomunitari, che il più delle volte tendono ad auto-organizzarsi.

H.12.11. "Vi invito alla calma e vi assicuro che avrete adeguata protezione". E' quanto ha detto il commissario prefettizio del Comune di Rosarno, Francesco Bagnato, alla delegazione di immigrati che ha attuato stamattina la protesta davanti al Comune. "Vi garantiremo - ha aggiunto Bagnato - presidi di sorveglianza davanti ai centri di ricovero. Cercheremo, inoltre, di migliorare le condizioni igieniche in cui vivete, dandovi nuovi container per dormire e bagni chimici. Cercheremo, in sostanza, di darvi una condizione più umana, ma voi dovete tornare alla calma".

H.12.20. Cinque persone, fra ieri sera e stamattina, sono finite al pronto soccorso dell'ospedale di Polistena per ferite riportate durante gli scontri a Rosarno. Si tratta di due extracomunitari e tre persone di Rosarno e alcuni paesi vicini. L'ultimo, un uomo di Giffone, è arrivato questa mattina riferendo di essere stato aggredito, come riferiscono fonti del pronto soccorso. Nelle stesse condizioni anche un altro ragazzo del posto: entrambi, con ferite lievi, sarebbero stati medicati e già mandati a casa. Tra i feriti due extracomunitari, colpiti da pallini di carabina. Sempre ieri sera una donna ultraquarantenne di Rosarno è stata medicata al pronto soccorso per ferite lievi. La paziente, riferiscono gli operatori sanitari, ha raccontato di essere finita in mezzo agli scontri a bordo della sua macchina. L'auto è stata presa di mira dagli immigrati in rivolta, lei è riuscita a uscire dalla vettura ed è stata colpita riportando ferite lievi al braccio.

H.12.27. Gli immigrati nella Piana di Gioia Tauro vivono in "condizioni degradanti; condizioni che hanno un serio impatto sulla loro salute". Lo afferma Loris De Filippi, coordinatore dei progetti di Medici senza frontiere Italia. L'organizzazione lavora da tempo sul posto gestendo le attività di assistenza sanitaria attraverso una clinica mobile. De Filippi sottolinea che l'equipe di Msf ha "ripetutamente contattato le autorità nelle regioni dove abbiamo lavorato in questi anni, inclusa la Regione Calabria, per sottolineare la grave situazione umanitaria e i bisogni dei lavoratori migranti che vivono in Italia e la necessità di prendere provvedimenti urgenti per migliorare la loro situazione".

H.12.30. "Mi dispiace molto che il ministro dell'Interno non abbia perso l'occasione, anche questa volta, di fare lo scaricabarile sulla famosa immigrazione clandestina". Pier Luigi Bersani, questa mattina a Reggio Calabria per portare la solidarietà al Procuratore generale della Corte d'Appello, rispondendo ai giornalisti sulla rivolta degli immigrati di Rosarno, sottolinea la gravità della situazione: "Prima bisogna fare in modo di riportare la calma, poi andare alla radice di una situazione fatta sicuramente di mafia, sfruttamento, xenofobia e razzismo".

H.12.40. E' un paesaggio in cui sono evidenti i segni della guerriglia urbana e dei danneggiamenti compiuti quello che si presenta lungo la strada che dal centro di Rosarno conduce al centro ricovero ospitato nell'ex Esac. Secondo quanto hanno riferito alcuni abitanti, gli immigrati stamattina, mentre si recavano nel centro del paese, si sono abbandonati ad atti di vandalismo danneggiando tutto ciò che trovavano lungo la loro strada. Ci sono alcune auto distrutte da incendi, cassonetti ribaltati, rifiuti bruciati sparsi lungo la strada. Alcune persone hanno riferito che un gruppo di immigrati ha lanciato pietre contro la loro abitazione provocando danni.
Sono visibili i danni provocati dal lancio di pietre su alcune finestre.

H.12.42. "La violenza non va mai giustificata. Anche chi pensa di aver ragione e poi utilizza la violenza sbaglia in quanto la violenza non è mai uno strumento per dimostrare le proprie ragioni. Attraverso la violenza si fa torto alle proprie ragioni", e tuttavia "il disagio degli immigrati è dovuto alle situazioni di sfruttamento cui vengono costretti a causa del quale fanno una vita invivibile". E' quanto afferma al Sir, l'agenzia stampa della Cei, don Ennio Stamile, direttore regionale della Caritas Calabria.

H.12.52. Dopo i fatti di Rosarno è stata costituita una task force del ministero dell'Interno, di quello del Welfare e della Regione Calabria. E' stato deciso al termine di una riunione convocata al Viminale dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni.

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Re: Rosarno: abbiamo le nostre banlieue

Messaggioda franz il 08/01/2010, 14:09

Un po' come i disordini razziali a Los Angeles negli anni 70 ed 80.
Solo che allora guardavamo le immagini lontane, pensando al razzismo amercano.
Oggi i razzisti siamo noi ed in USA c'è un presidente di colore.
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Re: Rosarno: abbiamo le nostre banlieue

Messaggioda Iafran il 08/01/2010, 14:52

Le opinioni dei due preti possono aiutare a capire un fenomeno da governare e che può interessare tante altre zone: Castel Volturno (CE), la Capitanata (FG), Piana di Sibari (CS), etc.

1) don Pino Demasi, referente in Calabria dell'associazione antimafia Libera di don Ciotti:
«Il problema degli immigrati è collegato a quello della 'ndrangheta. C'è uno sfruttamento pilotato da parte della criminalità e questo a causa dell'assenza dello Stato, che deve tornare a intervenire. Qui c'è una gara quotidiana di solidarietà da parte dei cittadini per aiutare gli immigrati, ma la carità non basta: dà un conforto ma non risolve i problemi alla radice»

2) don Carmelo Ascone, parroco da 25 anni di Rosario:
«Bisogna tornare alla ragione e mettere da parte le esasperazioni da una parte e dall'altra». «I luoghi in cui vivono gli immigrati sono dei veri e propri gironi danteschi. Queste persone vivono in condizioni disumane e disperate. L'anno scorso c'erano stati altri episodi di intemperanza, ma siamo riusciti a superarli grazie al senso di civiltà che poi è prevalso. Adesso bisogna comportarsi allo stesso modo».
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Re: Rosarno: abbiamo le nostre banlieue

Messaggioda pierodm il 08/01/2010, 16:18

Due preti. Bene.
E i politici? Il PD?
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Re: Rosarno: abbiamo le nostre banlieue

Messaggioda franz il 08/01/2010, 16:29

pierodm ha scritto:Due preti. Bene.
E i politici? Il PD?

Troppo distanti dalla realtà. Penso.
Quei due preti vivono nel territorio e lo conoscono. Conoscono il problema.
Non so se siano un caso isolato, due rondini che non fanno primavera.
Non tutti i preti sono a contatto con i diseredati.
Le alte gerarchie se ne tengono adeguatamente alla larga.

Credo che il personale politico (la classe politica) stia alla larga.
In fondo i diseredati non sono elettori (sono troppo cinico?).

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Re: Rosarno: abbiamo le nostre banlieue

Messaggioda Iafran il 08/01/2010, 16:41

franz ha scritto:
pierodm ha scritto:Due preti. Bene.
E i politici? Il PD?

Troppo distanti dalla realtà. Penso.
Quei due preti vivono nel territorio e lo conoscono. Conoscono il problema.
Non so se siano un caso isolato, due rondini che non fanno primavera.
Non tutti i preti sono a contatto con i diseredati.
Le alte gerarchie se ne tengono adeguatamente alla larga.

Credo che il personale politico (la classe politica) stia alla larga.
In fondo i diseredati non sono elettori (sono troppo cinico?).

E se i non-diseredati sono elettori, perchè si scelgono (scegliamo) questa classe politica?
(franz, che mi fai dire!)
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Re: Rosarno: abbiamo le nostre banlieue

Messaggioda franz il 08/01/2010, 16:47

pierodm ha scritto:Due preti. Bene.
E i politici? Il PD?

Ecco il primo segnale: "Ed è per questo che il Pd del Senato chiede che il ministro riferisca in Aula. "
Mi pare buona la risposta di Bersani "Maroni non ha perso l'occasione di fare lo scaricabarile. Voglio ricordargli che da anni viviamo con una legge che si chiama Bossi-Fini"
Ma non è con le battute che si affrontano i problemi.


Il ministro dell'Interno lega le violenze all'immigrazione clandestina
Bersani: "Ricordo che la legge si chiama Bossi-Fini..". Farefuturo: "E' schaivitù"
Rosarno, linea dura di Maroni
"Troppa tolleranza con gli stranieri"
La Lega fa quadrato intorno al titolare del Viminale

ROMA - "A Rosarno c'è una situazione difficile come in altre realtà, perchè in tutti questi anni è stata tollerata, senza fare nulla di efficace, un'immigrazione clandestina che ha alimentato da una parte la criminalità e dall'altra ha generato situazione di forte degrado". Roberto Maroni non ha dubbi: dietro la guerriglia urbana degli immigrati per protestare per il ferimento dei loro connazionali c'è il "lassisimo" delle politiche immigratorie. Ed è chiaro il tentativo di legare le violenze a Rosarno a un più generale giro di vite sujlle politiche legate all'immigrazione.

Le parole del titolare del Viminale trovano sponda non solo tra i colleghi leghisti, ma anche in Ignazio La Russa. Allo stesso tempo, però, provocano la dura reazione dell'opposizione. A partire dal segretario Pierluigi Bersani che rimanda al mittente le accuse: "Maroni non ha perso l'occasione di fare lo scaricabarile. Voglio ricordargli che da anni viviamo con una legge che si chiama Bossi-Fini''. Ed è per questo che il Pd del Senato chiede che il ministro riferisca in Aula. Per l'Udc, inoltre, la posizione di Maroni "che scarica come sempre la colpa di tutto sugli immigrati, è troppo superficiale e semplicistica".

Polemica anche l'Idv che, per bocca dell'ex pm (ora europarlamentare) Luigi De Magistris accusa Maroni di aver "smarrito ogni minimo senso della realtà e della decenza politica. Quanto sta accadendo a Rosarno è la prova dell'inutilità delle misure razziste e crudeli volute da un esecutivo da tempo 'leghistizzato'".

Il ministro, però, trova sostengno tra le file della maggioranza. Se il leghista Borghezio lo definisce "il nostro Sarkozy", uno dei coordinatori del Pdl, Fabrizio Cicchitto lo incita ad andare avanti "sviluppando il contrastato all'immigrazione clandestina, con la piena applicazione delle leggi vigenti, e favorendo l'integrazione degli immigrati regolari".

Ma la vicenda di Rosarno offrè l'occasione per un nuovo capitolo dello scontro interno al Pdl tra finiani e critici del presidente della Camera. Non a caso Giancarlo Lehner, deputato Pdl, si scaglia contro Gianfranco Fini e la sua proposta di cittadinanza breve: "I fautori di quell'idea dovrebbero chiedere scusa e darsi pubblicamente, usando il lessico di Fini dicitore, degli emeriti stronzi". All'opposto, invece, il ragionamento pubblicato da Ffwebmagazine, il periodico online della fondazione Farefuturo presieduta da Fini: "Bando ai buonismi e alle cose non dette: in italia esiste la schiavitù. In uno stato civile, moderno e democratico, non si può tollerare che migliaia di persone vivano nell'indigenza più totale, senza il minimo di dignità che dovrebbe essere garantita non tanto da leggi, fondi pubblici o piani di integrazione, quanto dalla civiltà di ognuno di noi".



Tra queste dichiarazioni, quale la piu' condivisibile?
Franz


(08 gennaio 2010)
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Re: Rosarno: abbiamo le nostre banlieue

Messaggioda pianogrande il 08/01/2010, 17:30

Ormai siamo alle solite.
Gli imprenditori, più o meno mafiosi fa poca differenza, che danno lavoro in nero, non mi sembra siano attaccati dal baldo ministro Maroni.
La colpa del degrado è delle vittime (dei deboli).
Perché Maroni e compagnia invece di parlare di lotta all'immigrazione clandestina non parla di lotta (quella dovrebbe essere durissima) al lavoro nero?
Senza il lavoro nero l'immigrazione clandestina non avrebbe molto senso.
La colpa di quello che sta succedendo è degli imprenditori disonesti o delle loro vittime?
Questo è un caso che assomiglia come una goccia di H2O a quello dei "musi gialli" di Prato.
La colpa è dei più deboli, che tra l'altro non votano (altro che cittadinanza!).
Gli immigrati, nonostante (o a causa) delle condizioni allucinanti in cui vivono, trovano la forza di ribellarsi.
Succederà sempre più spesso e quello che è un problema di assoluto cinismo e ed incapacità politica del nostro governo che mira al consenso immediato a scapito di tutto il resto, diventerà, come al solito, niente altro che problema di ordine pubblico.
Così si aggiunge violenza a violenza, ingiustizia ad ingiustizia.
La nuova politica in Italia non potrà che essere figlia di questa immigrazione ma, prima, ne succederanno di tutti i colori.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Rosarno: abbiamo le nostre banlieue

Messaggioda franz il 08/01/2010, 17:59

pianogrande ha scritto:Gli imprenditori, più o meno mafiosi fa poca differenza, che danno lavoro in nero, non mi sembra siano attaccati dal baldo ministro Maroni.
....
Perché Maroni e compagnia invece di parlare di lotta all'immigrazione clandestina non parla di lotta (quella dovrebbe essere durissima) al lavoro nero?
Senza il lavoro nero l'immigrazione clandestina non avrebbe molto senso.
La colpa di quello che sta succedendo è degli imprenditori disonesti o delle loro vittime?

Sicuramente piu' che datori di lavoro o imprenditori disonesti direi "schiavisti". Mi sembra piu' adeguato.
Negli anni '50 e '60 erano gli italiani ad essere trattati come schiavi dal caporalato, nella raccolta dei pomodoro e delle verdure.
Oggi gli italiani non ci stanno piu' a lavorare come schiavi e hanno trovato altra manodopera da sfruttare.
Ma se vogliamo fare il conto esatto delle colpe non escluderei anche i consumatori.
Siamo abituati a prezzi bassi e ci lamentiamo subito quando salgono per problemi climatici: vogliamo trovare prezzi bassi.
Come se non sapessimo che il 95% dell'agricoltura del sud è raccolta e trattata con il lavoro nero.
Poi magari compriamo le banane o il caffé del commercio equo e solidale, cosi' siamo contenti che in america latina o in africa nessuno viene sfruttato. Ma il san marzano, le cipolle, le melanzane grondano sangue.
Quanti consumatori fanno finta di non saperlo?
Se sparisse il lavoro nero in agricoltura, quanto costerebbe la spesa alimentare in Italia?

Franz
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