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PRODI: la crisi e le riforme

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: PRODI: la crisi e le riforme

Messaggioda pierodm il 03/01/2010, 14:58

Butto un sasso nell'acqua, sperando di non sbagliare mira e non cogliere qualcuno in testa - mi riferisco allo scambio tra Annalu e Loredana.

Forse le donne più giovani non hanno così tanto da fare da non poter partecipare ad un forum.
Forse - "mediamente", come si usa dire - non gliene frega niente, dei forum e della politica, o di fare conversazione.
Lo so che sarò sommerso da smentite, ma questo è il mio sospetto ... del resto si parlava di scetticismo come male italiano, no?

Per altro, sullo scetticismo non sono per niente d'accordo con Prodi: essere scettici probabilmente è la più consistente forma di realismo a disposizione degl'italiani ragionevoli.
E poi, quel giudizio di Prodi che altro è se non una manifestazione di scetticismo?
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Re: PRODI: la crisi e le riforme

Messaggioda disallineato il 05/01/2010, 16:00

annalu ha scritto:
Loredana Poncini ha scritto: ... mi aiuta a pensarci ancora un po' su prima di aderire al partito degli astensionisti, che mi pare si stia allargando sempre più, in Italia. [...] impaziente come sono, ed incapace di rassegnazione come mi ritrovo, son davvero tentata di buttare alle ortiche il mio ormai logoro certificato elettorale... 8-)

Pensaci, Loredana: buttare il certificato elettorale significa, a mio parere, fare carta straccia anche della democrazia; per favore, non farlo!
Con questo, non voglio certo dire che al presente i partiti mi stiano bene come sono, Pd compreso, ma non voglio rinunciare al diritto di voto per causa loro! Io il diritto di voto me lo tengo caro, anche se a volte capita anche a me, in questo periodo, di non sapere per chi votare.
Se la delusione dovesse prevalere, penso che potrei optare per un voto di protesta. Forse potrei anche arrivare a votare Di Pietro (mi ha convinto disallineato, pensa un po', che non sarebbe una cosa poi così sciocca). Di Pietro è uomo di destra, il suo partito certo non mi piace, ma il suo unico obiettivo dichiarato è eliminare Berlusconi dalla scena politica. Quindi, in caso disperato, finché c'è Berlusconi PdC Di Pietro ha un ruolo positivo, che ovviamente cesserebbe di avere il giorno in cui Berlusconi dovesse andarsene.
Oppure non so, dipende dalle liste che trovi nel tuo collegio, ma gruppetti che dissentono dalla partitocrazia attuale ce ne sono, ed il voto a loro, solo e soltanto in questo preciso momento, ha un significato di voto di protesta.
Io alla fine penso che voterò ancora Pd, quello che ho detto vale solo per chi medita di astenersi dal recarsi a votare.
Perché votare per dare un segnale di protesta ha senso (a mio parere), mentre rinunciare al voto, direi proprio di no.

annalu

PS. Vorrei dirti ancora una cosa: io di anni sto per compierne settanta, e ti assicuro che mi dispiace essere nata sotto una dittatura, e trovarmi ora a doverne combattere un'altra potenziale. Ma nulla mi indurrà a rinunciare a qualcosa come il diritto di voto, conquistato con tanta fatica e tanto dolore.
E un'altra cosa vorrei dirti. Il tuo nome, Loredana, mi è molto caro. Quando ero bambina mi chiamava così un partigiano amico di mio padre, per ricordare una ragazza - uccisa dai tedeschi - che faceva la staffetta per il suo gruppo, ed aveva scelto Loredana come nome di battaglia.
Tanti auguri, Loredana.



Cara Annalu,
sono contento se “alla fine” voterai ancora PD perché malgrado non ti possa sembrare così, il tuo sarà un gesto antiberlusconiano concreto. Uno di quei gesti poco eclatanti, che fanno poco rumore ma che contribuiscono a sconfiggere l’avversario (non il nemico o il demone ) nell’unica maniera legittima e democratica. Certo che una bella manifestazione di piazza contro il berlusca o le invettive durante il suo comizio cercando di zittirlo sarebbero più sceniche, ma inutili.
Quindi non votare nauseata, ma con quella fiducia che una persona della tua età dovrebbe insegnare a chi è più giovane. La tua generazione, anche se non proprio direttamente, sa cosa è una dittatura e il disastro della guerra, pertanto se il nostro paese ce l’ha fatta a rialzarsi dopo quei drammi, a maggior ragione occorre confidare che ce la può fare a superare anche questa crisi di moralità oltre che economica.
La rinuncia al diritto di voto o il voto di protesta a DiPietro indebolirebbero il nostro partito che è l’unico il quale può aspirare a guidare il paese dopo il tramonto del berlusca, il quale è politicamente moribondo. La prossima legislatura vedrà il PD al governo, se anche tu, Loredana e tanti altri elettori non molleranno. Resistere, resistere, resistere alle tentazioni populiste di Didietro, allo scoraggiamento, al pessimismo.
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Re: PRODI: la crisi e le riforme

Messaggioda Loredana Poncini il 05/01/2010, 20:09

Un lapsus freudiano, Disallineato, aver cliccato "Didietro", anziché "DiPietro " ? :lol:
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Re: PRODI: la crisi e le riforme

Messaggioda franz il 05/01/2010, 20:59

Loredana Poncini ha scritto:Un lapsus freudiano, Disallineato, aver cliccato "Didietro", anziché "DiPietro " ? :lol:

Molto probabile, visto che in ogni tastiera tra la P e la D c'è una distanza ragguardevole. :lol:
Mi chiedo pero' quale lapsus .... cioè cosa nasconda. :roll: :?:
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Re: PRODI: la crisi e le riforme

Messaggioda annalu il 05/01/2010, 21:34

disallineato ha scritto:
annalu ha scritto:Se la delusione dovesse prevalere, penso che potrei optare per un voto di protesta. Forse potrei anche arrivare a votare Di Pietro (mi ha convinto disallineato, pensa un po', che non sarebbe una cosa poi così sciocca).

Cara Annalu,
sono contento se “alla fine” voterai ancora PD perché malgrado non ti possa sembrare così, il tuo sarà un gesto antiberlusconiano concreto. Uno di quei gesti poco eclatanti, che fanno poco rumore ma che contribuiscono a sconfiggere l’avversario ...

Ho l'impressione che disallineato legga i post altrui in modo piuttosto superficiale, altrimenti non mi avrebbe certo risposto come ha fatto.
Infatti avevo scritto che il mio orientamento positivo verso Di Pietro, al punto da cominciare a pensare di votarlo, lo devo in parte proprio a lui, ai suoi continui attacchi per motivi che non condivido.
Esiste una logica dei contrari: se una persona verso la quale hai poca stima ti consiglia di fare una certa cosa, nella mia mente comincia ad insinuarsi il dubbio che fare quella determinata cosa sia sbagliatissimo.
Nello specifico, i continui attacchi di disallineato contro Di Pietro perché fa opposizione dura (oibò) uniti ai discorsi troppo concilianti verso Berlusconi e il Pdl di alcuni dirigenti Pd come Letta e D'Alema (e Bersani tace!) mi fanno passare la voglia di votare Pd. Per esempio, a Roma per le regionali potrei votare Bonino, che stimo molto anche se non stimo molto Pannella. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Lucameni, col quale mi capita spesso di trovarmi d'accordo.

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No stima, no party

Messaggioda franz il 05/01/2010, 22:19

annalu ha scritto:Esiste una logica dei contrari: se una persona verso la quale hai poca stima ti consiglia di fare una certa cosa, nella mia mente comincia ad insinuarsi il dubbio che fare quella determinata cosa sia sbagliatissimo.

Non so se sia poi una logica tanto "logica" :shock:
Se hai poca stima di uno, meglio non fare il contrario o l'opposto di quello che dice, perché sarebbe comunque un modo per influenzarti. E lui sapendolo potrebbe indurti a fare quello che vuole (il contrario di quello che da ad intendere).
Insomma se non volesse farti votare PD, ci sarebbe riuscito. :shock:
Insomma se di uno si ha poca stima, non si fa "A" e nemmeno "non A", semplicemente lo si ignora.
Se si ha stima le cose cambiano, perché senza abdicare al proprio senso critico si possono prendere in consderazionne i consigli. Non è detto che si seguano. Si valutano. No stima, no party.
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Re: PRODI: la crisi e le riforme

Messaggioda lucameni il 05/01/2010, 22:36

annalu ha scritto:
disallineato ha scritto:
annalu ha scritto:Se la delusione dovesse prevalere, penso che potrei optare per un voto di protesta. Forse potrei anche arrivare a votare Di Pietro (mi ha convinto disallineato, pensa un po', che non sarebbe una cosa poi così sciocca).

Cara Annalu,
sono contento se “alla fine” voterai ancora PD perché malgrado non ti possa sembrare così, il tuo sarà un gesto antiberlusconiano concreto. Uno di quei gesti poco eclatanti, che fanno poco rumore ma che contribuiscono a sconfiggere l’avversario ...

Ho l'impressione che disallineato legga i post altrui in modo piuttosto superficiale, altrimenti non mi avrebbe certo risposto come ha fatto.
Infatti avevo scritto che il mio orientamento positivo verso Di Pietro, al punto da cominciare a pensare di votarlo, lo devo in parte proprio a lui, ai suoi continui attacchi per motivi che non condivido.
Esiste una logica dei contrari: se una persona verso la quale hai poca stima ti consiglia di fare una certa cosa, nella mia mente comincia ad insinuarsi il dubbio che fare quella determinata cosa sia sbagliatissimo.
Nello specifico, i continui attacchi di disallineato contro Di Pietro perché fa opposizione dura (oibò) uniti ai discorsi troppo concilianti verso Berlusconi e il Pdl di alcuni dirigenti Pd come Letta e D'Alema (e Bersani tace!) mi fanno passare la voglia di votare Pd. Per esempio, a Roma per le regionali potrei votare Bonino, che stimo molto anche se non stimo molto Pannella. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Lucameni, col quale mi capita spesso di trovarmi d'accordo.

annalu


Bè d'accordo in quanto disillusi riguardo questa opposizione e questa sinistra che di riformista ha solo il nome.
Poi credo che su altri argomenti e strategie future le diverse culture politiche si farebbero sentire (come ho già scritto più volte non è che il mio antiberlusconismo mi abbia ammorbidito su tanti spunti polemici nei confronti della sinistra italiana).
Ripeto: voto a sinistra per ripiego e credo che, pur di non intrupparmi con post-berlusconiani (nn possono cambiare) a destra forse non voterò mai più (anzi a dire il vero oltre il vecchio pentapartito non sono mai andato).
Comunque prendiamo atto che almeno tra gli elettori (non militanti) di Cs esistono sentimenti comuni che è bene non disperdere.
Cosa voterò?
La Bonino è stimabile sotto molti punti di vista ma sono distante da lei riguardo altrettanti aspetti. Per non parlare delle posizioni dei radicali nel campo della riforma della giustizia che non mi trovano affatto d'accordo.
Da quelle parti (proposte sulla giustizia) non vedo nè concretezza, nè pragmatismo ma un idealismo, qualcosa di molto astratto che rischia paradossalmente di creare non pochi danni.
E' anche vero che un elezione alle regionali non implica scelte di quel tipo, ma rimangono le mie forti riserve sul partito radicale; e non perchè sono un cattolico (un po' all'acqua di rose, perciò molto italiano).
Il PD?
Ora come ora non avrei lo stomaco, sinceramente.
Dovrei vedere il tipo di coalizione imbastita e il candidato, se decente o dalemizzato.
Altrimenti meglio un voto di testimonianza o un sano vaffa scritto sulla scheda elettorale.
Votare, ora nel 2010, è una sofferenza fisica per chi vuole essere coerente con la propria coscienza di cittadino.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: PRODI: la crisi e le riforme

Messaggioda pierodm il 06/01/2010, 3:04

La Bonino, ottima scelta.

Franz, le posizioni e i discorsi di altri, dei quali non abbiamo stima, non possono essere l'unico elemento di scelta, ma aiutano a capire con chi e con che cosa abbiamo a che fare: la politica è un campo di relazioni e di relativizzazioni, e "gli altri" contano sempre.
Quando, per esempio, una certa posizione, che in teoria giudichiamo corretta, si affolla di gente che non stimiamo e che usa quella posizione per giustificare discorsi assurdi, abbiamo il dovere di interrogarci: come minimo il valore politico di quella posizione è cambiato. Cambiato oggettivamente: come l'uso della parola "libertà", per esempio, tanto per rimanere nella stretta attualità.

A proposito di parole.
Ho letto di sfuggita un tuo intervento brevissimo sul "lavoro", concetto usato elettivamente - concludevi tu - da nazisti e comunisti.
Non riesco a ritrovarlo: mi vorrei illudere che l'hai prontamente cancellata, per un soprassalto di pudore.
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Re: PRODI: la crisi e le riforme

Messaggioda disallineato il 06/01/2010, 11:31

Loredana Poncini ha scritto:Un lapsus freudiano, Disallineato, aver cliccato "Didietro", anziché "DiPietro " ? :lol:



Porca miseria, ho sbagliato. Speriamo che Tonino non mi quereli.
Grazie per avermelo fatto notare, ma la frittata è fatta!!!
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Re: PRODI: la crisi e le riforme

Messaggioda disallineato il 06/01/2010, 11:35

annalu ha scritto:
disallineato ha scritto:
annalu ha scritto:Se la delusione dovesse prevalere, penso che potrei optare per un voto di protesta. Forse potrei anche arrivare a votare Di Pietro (mi ha convinto disallineato, pensa un po', che non sarebbe una cosa poi così sciocca).

Cara Annalu,
sono contento se “alla fine” voterai ancora PD perché malgrado non ti possa sembrare così, il tuo sarà un gesto antiberlusconiano concreto. Uno di quei gesti poco eclatanti, che fanno poco rumore ma che contribuiscono a sconfiggere l’avversario ...

Ho l'impressione che disallineato legga i post altrui in modo piuttosto superficiale, altrimenti non mi avrebbe certo risposto come ha fatto.
Infatti avevo scritto che il mio orientamento positivo verso Di Pietro, al punto da cominciare a pensare di votarlo, lo devo in parte proprio a lui, ai suoi continui attacchi per motivi che non condivido.
Esiste una logica dei contrari: se una persona verso la quale hai poca stima ti consiglia di fare una certa cosa, nella mia mente comincia ad insinuarsi il dubbio che fare quella determinata cosa sia sbagliatissimo.
Nello specifico, i continui attacchi di disallineato contro Di Pietro perché fa opposizione dura (oibò) uniti ai discorsi troppo concilianti verso Berlusconi e il Pdl di alcuni dirigenti Pd come Letta e D'Alema (e Bersani tace!) mi fanno passare la voglia di votare Pd. Per esempio, a Roma per le regionali potrei votare Bonino, che stimo molto anche se non stimo molto Pannella. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Lucameni, col quale mi capita spesso di trovarmi d'accordo.

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Cara Anna
vero che certe critiche possono suscitare l'effetto contrario. Ma non per questo posso esimermi da deprecare il comportamento di Tonino. L'invito che continuo a fare a te ed ai tanti elettori moderati, è di non farsi incantare dalle sirene dell'uomo di montenero di bisaccia. sarebbero voti persi per il PD che è l'unico partito che può aspirare ad avere la guida del paese e su questo spero che converrai con me. Non ci sono altri partiti che possono dare una speranza agli italiani delusi dal centrodestra. Non disperdiamo voti che tornerebbero utili solo al centrodestra stesso.
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