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Le violenze a Berlusconi: a chi giovano?

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Re: Le violenze a Berlusconi: a chi giovano?

Messaggioda disallineato il 05/01/2010, 16:11

pianogrande ha scritto:
disallineato ha scritto:Cara Dottoressa,
devo concedarmi mio malgrado. E' stato un piacere conversare con Lei. Spero di poter proseguire questo dibattito nei giorni prossimi.
Intanto Le auguro una buona serata e se domani non dovessi avere il piacere di scambiare altri post con Lei, colgo l'occasione di augurarLe una felice serata per domani sera e un buon capodanno a Lei e ai Suoi cari.
Cordialità sincere e non beffeggianti.


Mi permetto di rivolgermi al moderatore (Loredana Poncini mi scusi dell'intromissione).
Non ravvisi, per caso, una mancanza di rispetto per l'interlocutore in questo linguaggio che pur non contenendo offese od insulti diretti appare davvero indisponente ed arrogante?



Caro Piano,
non confondere l’educazione con la mancanza di rispetto. L’impressione è spesso soggettiva. Se tu cmq ti senti dileggiato dall’interlocutore, puoi farlo presente direttamente a colui con il quale stai dibattendo. Sicuramente se il tuo interlocutore è educato, eviterà in futuro di usare parole o atteggiamenti che ti hanno infastidito. Fra persone adulte si puo' parlare direttamente.
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Re: Le violenze a Berlusconi: a chi giovano?

Messaggioda disallineato il 05/01/2010, 16:12

moderatore ha scritto:
pianogrande ha scritto:Mi permetto di rivolgermi al moderatore (Loredana Poncini mi scusi dell'intromissione).
Non ravvisi, per caso, una mancanza di rispetto per l'interlocutore in questo linguaggio che pur non contenendo offese od insulti diretti appare davvero indisponente ed arrogante?

La moderazione interviene subito in casi fortemente oggettivi, dove i dubbi sull'insulto sono palesi ed evidenti.
Quello che appare è soggettivo e va valutato con calma.
La moderazione usualmente si dà 24 ore di tempo per affrontare casi dubbi ma visto il periodo festivo spero ci sia concesso un tempo piu' lungo.
Nel frattempo invitiamo disallineato a evitare toni cerimoniosi ed untuosi, in quanto possono essere percepiti come canzonatori di aperta derisione. Nella discussione in rete infatti non conta solo quello che si vuole dire ma come questo viene percepito da chi riceve il messaggio (e sono tanti) e chi comunica deve quindi farsi carico anche di questo aspetto.



Grazie del Suo preziosissimo intervento sig. Moderatore, perché mi dà modo di chiarire un concetto importante con gli amici del forum. Credo che se dovessimo interpretare il pensiero di tutti come viene cioè percepito ciò che si dice, arriveremmo a fare tutti scena muta, in quanto tutto può essere travisato soggettivamente. Può essere travisato il “caro/a”, “amico/a”, “ragazzo/a”, addirittura il “Lei”.
Potrei io stesso travisarne il senso, quando qualcuno mi ha dato dell’”intruso”, della “spia”, del “troll” o chiedendomi arrogantemente “cosa ci sei venuto a fare in questo forum”?.

Ma non sono mai andato a chiedere aiuto al sig. Moderatore nemmeno quando poteva essere palese il cattivo gusto, perché voglio credere non ci sia mai stata malafede e cattiveria negli amici forumisti e continuo a pensare che il dibattito, anche se talvolta condito con momenti di aspro confronto, può essere sempre positivo perché confrontare le opinioni (che sono il succo del forum stesso) è il sale della democrazia ed un opportunità di crescita personale.

Quindi se la mia educazione dovesse essere talvolta fraintesa e mi venisse fatto notare dall’interessato o da un suo delegato, sarà mia cura non usare più quelle parole o quei toni verso il soggetto stesso che ha travisato considerandole offensive o dileggianti, perché la stima ed il rispetto sono per me prioritari. Infatti è ciò che ho riferito anche all’amico Pianogrande nel post precedente.
RingraziandoLa ancora per il Suo utile contributo, la saluto cordialmente.
Professor Luchetti
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Re: Le violenze a Berlusconi: a chi giovano?

Messaggioda disallineato il 05/01/2010, 16:18

Stefano'62 ha scritto:
disallineato ha scritto:è per quello che occorre diventare antiberlusconiani nei fatti e smettere di parlare dell'uomo di arcore con fobie e ossessioni.....

Ecco.....
considerando che lui non lo vuoi contestare in piazza,poi però non lo vuoi contestare nemmeno sui forum,di sicuro non vuoi limitarti a criticarlo e se è successo me lo sono perso,ora salta fuori che non vuoi proprio parlarne.....
Diamine !
Sono proprio curioso di sapere in cosa consisterebbe il tuo antiberlusconismo fattivo.



Caro Stefano,
è già un po’ di tempo che ci scambiamo post e penso che tu abbia capito quanto non mi appassioni l’antiberlusconismo fatto di critiche fini a se stesse. A me interessa parlare del dopo berlusca. Le critiche sarebbero infinite e poi su questo forum non ti sembra un po’ banale essere antiberlusconiani? Ovvio che lo siamo tutti, ma le solite tiritere preferisco lasciarle alla piazza.

Per soddisfare la tua curiosità, ma non è una notizia scoop perché l’ho ripetuto tante volte, posso dirti che il mio antiberlusconismo consiste nel pensare a cosa si potrebbe proporre a quegli elettori che la volta scorsa hanno dato la preferenza al berlusca, per poter avere questa volta la loro fiducia. Fermo restando che i sinistri doc, voteranno sempre sinistra (magari occorre cercare di prendere anche quei voti invece di farli disperdere verso la sinistra estrema, rifondarola, verdi, noglobal , dipietrini ) e che quella parte di elettorato a cui la sinistra rimane sui maroni a prescindere non voterà mai per noi, ecco che il nostro obiettivo è quello di attirare quei voti sono suscettibili di cambiare secondo le convinzioni del momento e senza preconcetti ideologici e quindi quei tanti elettori che erano rimasti ammaliati dal berlusca per promesse o spot convincenti e che questa volta sono delusi. Il vero antiberlusconismo fattivo, ( o perlomeno è quello che io intendo come tale) è fatto di iniziative tipo le 1000piazze del PD. Far conoscere alla gente i nostri programmi, le nostre proposte. Divulgare quello che noi avremmo fatto al posto dell’attuale governo. Se c’è qualcosa che condividiamo e perché, se ci sono cose le quali contrastiamo e perché con quali proposte alternative. Cercare di mostrarsi all’elettorato come partito moderato, senza gli eccessi violenti dipietristi o le cazzate di DeMagistris sull’esilio del berlusca, o le uscite inopportune della Bindi (“non faccia la vittima”)
Questo è il mio antiberlusconismo. Poche chiacchere, risposte secche su cio’ che non condividiamo senza attaccare la persona ma il contenuto. Possibile caro Stefano che non abbiamo ancora capito che silvio si nutre e si alimenta a proprio vantaggio degli insulti, delle critiche offensive e dei pettegolezzi gossippari specialmente quelli che poi risultano falsi o gonfiati? Sembra che tutto gli torni a suo favore quanto più cerchiamo di sollevare il fango che lui stesso produce. Il mio antiberlusconismo è quello di Bersani. Concretezza.

Non volevo farlo, ma incentivato da te ho deciso di aprire un argomento su berlusconi e i suoi difetti ( secondo la mia opinione) così cerco di raccogliere in unico contenitore ciò che penso, che poi non è molto diverso da quello che pensano molti altri forumisti o elettori del centrosinistra. Lo faccio in tuo onore.
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Re: Le violenze a Berlusconi: a chi giovano?

Messaggioda pianogrande il 05/01/2010, 23:48

Caro Piano,
non confondere l’educazione con la mancanza di rispetto. L’impressione è spesso soggettiva. Se tu cmq ti senti dileggiato dall’interlocutore, puoi farlo presente direttamente a colui con il quale stai dibattendo. Sicuramente se il tuo interlocutore è educato, eviterà in futuro di usare parole o atteggiamenti che ti hanno infastidito. Fra persone adulte si puo' parlare direttamente.
Cordialità


Sapevo benissimo che avresti letto.
Non sono abituato a parlare alle spalle di nessuno.
Era chiarissimo (credo) a tutti che il "dileggiato" non ero io.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: Le violenze a Berlusconi: a chi giovano?

Messaggioda disallineato il 06/01/2010, 12:05

pianogrande ha scritto:Caro Piano,
non confondere l’educazione con la mancanza di rispetto. L’impressione è spesso soggettiva. Se tu cmq ti senti dileggiato dall’interlocutore, puoi farlo presente direttamente a colui con il quale stai dibattendo. Sicuramente se il tuo interlocutore è educato, eviterà in futuro di usare parole o atteggiamenti che ti hanno infastidito. Fra persone adulte si puo' parlare direttamente.
Cordialità


Sapevo benissimo che avresti letto.
Non sono abituato a parlare alle spalle di nessuno.
Era chiarissimo (credo) a tutti che il "dileggiato" non ero io.



Certo che era chiaro. Ma la diretta interessata non ha posto il problema, lo hai posto tu e a te ho risposto.
Sono convinto che sei una persona corretta che non parla alle spalle di nessuno. Anche per questo mi piace dibattere con te.
Cordialità e buona festa.
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