I diritti delle masse lavoratrici che oggi votano per Berlusconi?
Appunto quando le masse lavoratrici smettono la loro identità di masse lavoratrici per essere considerati popolo o peggio ggente, votano per la destra e si affidano all'uomo della Provvidenza. Non è per niente una novità. La masse informi di popolo e ggente già stavano con i monarchi assoluti contro i liberali, con il Borbone contro i repubblicani, sono stati con Mussolini e con Hitler, ecc. Il fenomeno è ben noto.
La sinistra cosiddetta radicale sono secoli che non parla più di masse lavoratrici. Appunto.
Quando il PCI e il PSI parlavano di diritti delle masse lavoratrici hanno promosso un reale ampliamento della sfera dei diritti e non soltanto per le classi lavoratrici; una effettiva modernizzazione rispetto alla base di partenza che a quanto pare è uscita dalla memoria delle persone meno giovani e non è mai entrata nel patrimonio di conoscenze dei più giovani.
La base di partenza qual era? Si potrebbero citare molte situazioni ed esempi: Ne cito soltanto uno che ancora mi commuove: Eravamo un paese dove la Televisione di Stato mandava in onda la trasmissione "Non è mai troppo tardi" dell'indimenticabile maestro Manzi per combattere l'analfabetismo per il quale avevamo il record europeo.
Anche un altro: eravamo il Paese dove il governo firmava un accordo con il governo Belga per la fornitura di minatori in cambio di carbone. E dove emigranti clandestini morivano assiderati nel tentativo di attraversare le Alpi verso la Francia.
Certo che doveva essere una rottura di balle parlare di diritti delle masse lavoratrici.