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Il Pres. del Consiglio è vecchio è ora di cambiarlo

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Re: Il Pres. del Consiglio è vecchio è ora di cambiarlo

Messaggioda cardif il 17/12/2009, 0:18

Iafran ha scritto:non trovo interessanti i tuoi post!


sono arrivato prima io (a pag.17 di di Pietro: meglio perderlo) :lol: :lol:
spero proprio che ci arrivino anche altri, che incomincia a sembrarmi una stupidaggine 'sta storia
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Il Pres. del Consiglio è vecchio è ora di cambiarlo

Messaggioda disallineato il 17/12/2009, 9:46

Riprendendo le considerazioni di Iafran

.."Idem come sopra, uguale a tiritera: un'originale tiritera, di un originale forumulivista che ripete, ripete, ripete ...
Questa è l'ultima volta che mi permetto di fartelo notare, a te non importerà tanto ma è significativo il motivo: non trovo interessanti i tuoi post!..."


Mica devono piacerti per forza. Le opinioni critiche sono spesso scomode. Io, per educazione non lo faccio. Ma ognuno è libero di dire quello che vuole.
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Re: Il Pres. del Consiglio è vecchio è ora di cambiarlo

Messaggioda Iafran il 17/12/2009, 12:11

cardif ha scritto:
iafran ha scritto:non trovo interessanti i tuoi post!

sono arrivato prima io (a pag.17 di di Pietro: meglio perderlo) :lol: :lol:
spero proprio che ci arrivino anche altri, che incomincia a sembrarmi una stupidaggine 'sta storia

Te lo riconosco solo ora perché con quel tuo finale consolatorio "Ma tant'è. Non si può avere tutto nella vita" lasciavi intendere che potevi sopportare qualche sacrificio. ;)
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Re: Il Pres. del Consiglio è vecchio è ora di cambiarlo

Messaggioda Iafran il 17/12/2009, 15:49

pierodm ha scritto:Abbiamo scoperto che il problema è un Ma: non quello che segue la congiunzione, ma la congiunzione stessa.

I sovversivi sono allevati evidentemente da piccoli, appena svezzati: se ne vedono gironzolare nei giardinetti, col ciuccio penzoloni, che ciangottano ma-ma , ma-ma.
E c'hanno pure la bava alla bocca.

pierodm, il nostro amico l’ho associato a tanti, ma adesso per il martellare che fa, "infierendo" sui nostri esponenti, mi rapporta a due miei conterranei, passati alla storia per lo spregio di ogni regola cavalleresca (rispetto dell’avversario inerme): Maramaldo, che ha infierito su Francesco Ferrucci, e Gregorio Trentacapilli, opportunista capitano borbonico, che ha infierito con maldicenze, ingiurie e spari probabilmente alle spalle (senza ricevere offese, e accaparrandosi, probabilmente, i preziosi ritrovati addosso) sul gruppo di persone al seguito di Gioacchino Murat (*) e sulle sue idee di libertà, a Pizzo Calabro.

Ma non bisogna andare così indietro nel tempo, il capo e tutti i suoi affiliati martellano continuamente contro il pericolo rosso (puro stillicidio), per convincere anche i più resistenti.
Quando il TG ha dato la notizia dell’aggressione, ero a Taranto e gli amici (Cdx) che mi ospitavano sono stati, a dir poco, sconvolti, anzi, se la sono sentita come offesa personale. Hanno perso la calma e non volevano sentire nemmeno un timido riferimento al clima infuocato creato ad arte dal loro capo (responsabile unico), a meno di esasperarli ulteriormente.
Taranto è particolare: prima si è fatta amministrare da Giancarlo Cito, esponente della società civile e proprietario di una rete televisiva, poi da Rosanna Di Bello (FI), che, provocando un buco di circa 2 milioni di euro, ha favorito l’avvento di una giunta di Cs.
Un candidato di Cdx si è presentato alle scorse elezioni, dopo la fallimentare amministrazione Di Bello, con uno slogan su un megamanifesto (5x3), da me fotografato, che era tutto il suo programma: “Comunista mai”. Non so se sia stato eletto. Ma se non lui, gli altri non si allontaneranno dal suo "programma" e intanto i tarantini ... stanno pagando le loro malefatte precedenti!

Cosa si può fare con questo annebbiamento totale delle menti?
Solo tenere duro, e difendersi dagli insulti e dalle provocazioni, anche da quelle che si ricevono su questo forum (Si ripetere giova … a detta del nostro violentatore forzasilviota), perché l’obiettivo è martellare, martellare, martellare ... per guadagnarsi le simpatie sonanti del capo (il Trentacapilli fece una carriera folgorante, fino a diventare Governatore di Reggio Calabria).
Basta non leggere e non commentare!

(*) http://www.pizzocalabro.it/Guida_turist ... _murat.htm
http://www.murat.it/Dati/Murat_la_cadut ... apizia.pdf
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Casini: Il dopo Berlusconi è già iniziato

Messaggioda franz il 19/12/2009, 18:32

Il leader dell'Udc all'assemblea nazionale delle Regioni
Casini: «Troppo odio e veleno in chi guida il Paese. Il dopo Berlusconi è già iniziato»
«Non possiamo lasciare il nord alla Lega che alimenta paure. Grandi riforme, anche con una costituente»


ROMA - «Basta con la caccia alle streghe, ai colpevoli. Ciascuno tolga le ali ai propri falchi, ce ne sono tanti in giro, non c'è solo l'odio militante di Di Pietro ma quello di tanti squadristi giornalistici». Pier Ferdinando Casini attacca chi in queste settimane ha seminato odio, e non risparmia critiche al presidente del Consiglio: «Se Berlusconi pensa di trascinare il Paese sulla strada dell'avventura e delle elezioni anticipate in un attacco dissennato al Quirinale e alla Consulta, dall'Udc avrà le risposte inedite che si merita. Il dopo Berlusconi è già iniziato: o grandi riforme o un grande galleggiamento che porterà il suo bagaglio di odio e rancori».

ODIO - Casini ha accusato chi governa il Paese di avere «troppo veleno». «Abbiamo sentito per troppo tempo il linguaggio delle divisioni del Paese: parole come ronde, medici spia, white christmas, caccia all’extracomunitario, insulti a Tettamanzi, i 100 mila fucili padani di Bossi: questo fa parte dell’armamentario ideologico del passato che genera odio e dà alibi a chi vuole seminare odio», ha aggiunto Casini. «Il nostro è un partito che non ha mai confuso l’avversario politico con il nemico. C’è troppo veleno da parte della classe dirigente che guida il Paese». Per Casini Berlusconi deve inaugurare una stagione che «non preveda la distribuzione di odio, l’accanimento contro gli avversari ma una fase contrassegnata dal rispetto reciproco. Sta a lui scegliere quale strada vorrà intraprendere: le spallate non servono, le scorciatoie nemmeno, noi lavoriamo per una democrazia normale».

NIENTE NORD ALLA LEGA
- Sulle alleanze per le regionali della prossima primavera, il leader dell'Udc attacca l'idea di lasciare il nord in mano alla Lega. «Non svendiamo il Nord alla Lega, non accettiamo la decapitazione di Galan e del prefetto di Venezia. Chi guida il Paese non può amplificare le tensioni. Non può essere grancassa delle paure, della pancia che è anche dei nostri elettori. La Lega interpreta questo stato d'animo che c'è. La sinistra non capisce, perché contesta il presupposto che invece c'è». Sulle alleanze: «Vogliamo affrontare le regionali con molta serenità. Non abbiamo alcuna volontà di arruolarci in due eserciti che vogliamo sconfiggere. In molte regioni andremo da soli, in molte faremo alleanze perché non daremo soddisfazione a chi ci vuole ovunque da soli anche dove siamo in condizione di definire chi vince e perde. Andremo da soli dove ci pare, dove lo riteniamo opportuno, e in compagnia dove riteniamo ci siano le condizioni politiche».

RIFORME - «Per le riforme vogliamo una sede legittimata dal Parlamento nella quale ciascuno si assuma le proprie responsabilità, non una conventicola o un cenacolo privato». Lo ha detto un combattivo Pier Ferdinando Casini, nel corso del suo intervento all'assemblea nazionale delle Regioni a Roma, rilanciando l'idea di un'assemblea costituente: «Chiamiamola come vogliamo, non possiamo impiccarci sulle formule».

19 dicembre 2009
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Re: Il Pres. del Consiglio è vecchio è ora di cambiarlo

Messaggioda ranvit il 19/12/2009, 18:43

Bravo Casini!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Casini: Il dopo Berlusconi è già iniziato

Messaggioda annalu il 19/12/2009, 18:48

franz ha scritto:ODIO - Casini ha accusato chi governa il Paese di avere «troppo veleno». «Abbiamo sentito per troppo tempo il linguaggio delle divisioni del Paese: parole come ronde, medici spia, white christmas, caccia all’extracomunitario, insulti a Tettamanzi, i 100 mila fucili padani di Bossi: questo fa parte dell’armamentario ideologico del passato che genera odio e dà alibi a chi vuole seminare odio»,

Stavo per postarlo io quest'articolo, per fortuna ho visto che lo avevi già inserito.
Comunque, volevo sottolineare ciò che ho evidenziato dell'articolo di Casini: sta a vedere che ora ci facciamo superare a sinistra anche da lui!
Possibile che certe cose noi non le si possa dire chiaramente, altrimenti rischiamo di sembrare "antiberlusconiani"?

E adesso che succede?
I maggiorenti del Pd tenderanno la mano al premier in difficoltà, o cercheranno di unirsi a chi lo contrasta?
Stiamo a vedere.
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Re: Il Pres. del Consiglio è vecchio è ora di cambiarlo

Messaggioda ranvit il 19/12/2009, 18:54

Dal Cs è stato detto tante volte.....ma dette da Casini hanno una valenza diversa : evidenzia la spaccatura tra la destra populista e quella "normale" europea.
Dette da Casini fanno presa su parte degli elettori di Berlusconi.....quel tanto che basta a farlo preoccupare...

Vittorio
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Re: Il Pres. del Consiglio è vecchio è ora di cambiarlo

Messaggioda annalu il 19/12/2009, 19:04

ranvit ha scritto:Dette da Casini fanno presa su parte degli elettori di Berlusconi.....quel tanto che basta a farlo preoccupare...

Molto giusto.
Quello che preoccupa me, è che in contemporanea a queste dichiarazioni nette di Casini ci siano quelle fumose di Latorre e di D'Alema.
Siccome altre volte Berlusconi è stato in difficoltà, e subito ci hanno pensato D'Alema o Veltroni ad accorrere in suo aiuto, non vorrei che succedesse ancora.
Per questo è necessario stare molto vigili ed attenti.

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Re: Il Pres. del Consiglio è vecchio è ora di cambiarlo

Messaggioda lucameni il 19/12/2009, 19:14

Se lo hanno fatto per 15 anni non vedo perchè debbano aver cambiato atteggiamento adesso.
Tempo fa bazzicava un forumista col quale pensavo, sbagliando, di avere parecchie idee in comune.
Ci diceva - con grande insistenza - che il problema principare dell'Italia e del PD fosse l'antiberlusconismo e la mancanza di dialogo, non distinguendo la normale dialettica politica, con l'attuale anomalia italiana e l'inciucio.
Penso però fosse un'eccezione, come elettore PD.
I nostri dirigenti, alla D'Alema per capirci, se pensano così di mantenere potere e voti, mi sa che si sbagliano e di grosso.
Ci sarà una parte di militanti vicina a loro sempre e comunque, ma i più ormai questo infame giochetto lo conoscono bene.
Non è più questione di destra e di sinistra.
Sono categorie tutt'ora esistenti ma che - nell'Europa civile - non implicano affatto distanze abissali di valori e di reciproca legittimazione.
Solo che in Italia non è possibile, e la colpa non è certo del Cs, colpevole al più di oscillare, di non avere una sua identità, di essere stato al traino di un personaggio che altrove invece che al governo sarebbe nelle patrie galere.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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