annalu ha scritto:disallineato ha scritto:Che berlusconi sia un anomalia nel panorama politico italiano mi sembra un ovvietà in questo forum che ci trova tutti daccordo. Però fino a quando ha il consenso, l'anomalia non è più tale, ma diventa legittimazione popolare.
Bella frase: una perfetta antinomia!
Berlusconi è e resta un'anomalia grave, da denunciare ogni giorno, senza compromessi.
Se bastasse il consenso a superare l'anomalia, dovremmo dire che il fascismo ed il nazismo erano governi assolutamente legittimi, dato che certo non mancavano di consenso.
Certo, fascismo e nazismo non erano regimi democratici, ma penso che per disallineato questo abbia poca importanza: avevano il consenso, e tanto basta. Ma allora perché criticare lo stalinismo o simili, se l'unica cosa che conta è il consenso? Poi, cosa importa come questo consenso è ottenuto?
Certo Berlusconi ancora non fa uccidere e imprigionare gli avversari, però monopolizza l'informazione, e sta cercando di zittire tutte le voci dissidenti: se continuiamo a esagerare con bon ton e pacatezza, penso che tra poco avremo leggi e tribunali speciali, come in altri tempi.disallineato ha scritto: Certamente il suo ruolo di vittima (vera non come ironizzato dalla Bindi)
Se c'è tra noi una persona che sa cosa significhi essere vittima del terrorismo, quella persona è proprio Rosy Bindi, che ha visto uccidere sotto i suoi occhi il professor Vittorio Bachelet col quale lavorava. Ricordo bene quel giorno: ero anch'io dentro la Città Universitaria, anche se in un altro edificio.
Berlusconi è stato ferito leggermente (per fortuna) da uno squilibrato: siamo su un altro piano, anche se i berluschini tentano di trasformare questo incidente in un terribile attentato progettato su istigazione delle opposizioni.
Che Bersani sia andato a salutare Berlusconi in ospedale, può essere un bel gesto. Ma adesso basta: si torni ad attaccare Berlusconi ed i berluschini con la dovuta decisione, senza indulgenze verso le "aperture" in stile Latorre.
annalu
PS. Per la moderazione: Non sarebbe possibile modificare il titolo di questo thread, visto che continua ad essere attivo?
Il titolo attuale: "Le violenze a Berlusconi: a chi giovano?" sembra dare per scontato e dimostrato che Berlusconi sia stato vittima di "violenze" al plurale, oltre all'idea implicita che queste "violenze" derivino da un preciso disegno.
Dato che queste opinioni sono del tutto personali di disallineato, proporrei di cambiarlo in qualcosa di più neutro.
Cara sig.ra Annalu',
ora siamo arrivati al punto di decidere se un titolo è gradito oppure no?
Quell'argomento che mi sono onorato di aprire, parla al plurale riguardo le violenze perchè non si volevano riferire solo all'attentato che mi sembra talmente banale, come è banale ricordare la solidarietà a silvio. Tutti noi persone di buon senso siamo solidali con chi viene aggredito fisicamente, che si chiami pinco o pallino o berlusca.
Parlavo di violenze riferendomi per esempio alle contestazioni atte a non farlo parlare durante il comizio o le varie accuse di collusione con le stragi mafiose. Sono violenze e vanno riconosciute come tali anche se si tratta di un avversario politico.
E comunque cara signora se legge il post, vedrà che il tema non è tanto la descrizione delle violenze in se, ma a chi possono giovare ed infatti io ho ipotizzato che quello che ce ne guadagna è proprio silvio.
Lo scopo dell'opposizione seria non è quello di essere contro qualcuno, ma a favore dei cittadini e per far questo occorre saper dire agli elettori come intendiamo governare il paese appena ne avremo la possibilità ( io credo fermamente all eprox elezioni).
Anche su questo mi ritrovo in linea con Bersani: no insulti e proposte concrete.
Una domanda alla cara signora: hai saputo dell'iniziativa delle 1000 piazze? Non pensi che questa iniziativa valga più di un agiornata contro berlusconi o delle contestazioni sotto il suo palco? Queste sono iniziative, a mio modo di vedere che ci fanno guadagnare consensi. Stare in mezzo alla gente e proporre, proporre, proporre.
Urlare, urlare, urlare lo sa fare bene DiPietro e non possiamo competere con lui.
Cordialità anche a te Anna