ENERGIA
Nucleare, tre italiani su quattro
non vogliono centrali in 'casa'
Bisognerebbe sondare anche le opinioni attorno all'ipotesi di avere "in casa" un parco elico e confrontare le risposte.
Quanto al solare, una cosa è avere (come tutti in periferia dovrebbero avere) dei pannelli sul tetto per fare acqua calda (solare termico) ma ben altra cosa è fare la stessa cosa nei centri storici oppure avere in campagna km e km quadrati di pannelli per la produzione di energia elettrica, togliendo spazio all'agricoltura.
Sono sicuramente applicazioni piu' sicure ma non ad impatto zero e gli italiani sembrano soffrire piu' di altri popoli della sindrome del "non nel mio giardino". Vale per le disariche, per i termovalorzzatori, per le centrali nucleari ed eoliche.
Le domande cambiano molto se si passa da una domanda generica ad una specifica (vorreste questo impianto nella tua provincia, nella tua città?). Gli italiani dimostrano di rispondere in modo istintivo senza sapere nemmeno vagamente quante pale eloiche vanno installate per fornire l'energia prodotta da una centrale nucleare o quanto spazio in km2 serve per produrre la stessa potenza con il solare termico e fotovoltaico. Non parliamo poi dei costi degli impianti.
Sulla sicurezza pero' hanno ragione. Personalmente sulla qualità degli impianti e della sicurezza mi fido di quanto fanno tedeschi, francesi o giapponesi e ho molti dubbi su quanto si potrebbe fare in Italia, anche per la perdita di esperienza dovuta ad anni di stop al nucleare. Prefereirei impianti costruiti e soprattutto gestiti da un consorzio internazionale.
Ciao,
Franz