Giorgio Graffieti ha scritto:quindi, come hai scritto tu... visto che i francesi vanno in macchina come noi, cementificano meno di noi, producono come noi, se ci fosse una sostanziale differenza (come non dubito che ci sia) tra il produrre energia con il nucleare e farlo con il termico in ordine alla produzione di CO2 gli effetti globali si vedrebbero e invece non si vedono in maniera così travolgente... deduco che la ragione di dover produrre con il nucleare per abbattere le emissioni di CO2 in aggiunta al fatto che di contro si produce ben di peggio, questa ragione, ripeto, non sta in piedi.
I parigini hanno altre esigenze (per scaldarsi) dei palermitani dici... quindi produrrebbero più CO2 perché devono scaldarsi... Sciascia diceva che la linea delle palme è sempre posizionata più a nord, ma si riferiva non alla latitudine per ragioni climatiche...può essere una ragione... però sai che sono un testone....
Si, lo so. Ed anche io non scherzo.
Allora, lo ripeto ancora: la produzione di CO2 dipende solo in parte dalla produzione di energia elettrica.
Quattro calcoli: "In Europa dove il 31% della produzione elettrica è di origine nucleare, in un anno, non siano state immesse nell’atmosfera 410 milioni di tonnellate di emissioni di CO2. Pari al 10% del totale delle emissioni di CO2 del Vecchio Continente." significa che:
1) La produzione totale di CO2 è in Europa di 4'100 milioni di tonnellate.
2) Senza il nucleare questo totale sarebbe di 4'510 milioni di tonnellate.
3) 1'323 è la quota totale di tonnellate di CO2 che sarebbe imputabile alla produzione di energia elettrica, se non ci fosse il nucleare (con il nucleare diventa 912.6 milioni di tonnellate).
4) Il contributo teorico massimo della produzione di energia elettrica alla produzione globale di CO2 in europa sarebbe del 29.33% se non ci fosse energia nucleare ma con l'energia nucleare (31% dalla produzione elettrica) diventa il 22.26%.
5) ci sono, nucleare compreso, 3187.42 milioni di tonnellate di CO2 prodotte per motivi diversi dalla generazione di energia elettrica (il 77.7%). [Sono quasi sicuro che qualche errore d calcolo l'ho fatto

Il Nucleare quindi non è la panacea per CO2 e inquinamento ma allora non lo serebbe nemmeno l'eolico, il solare etc.
Sono solo, massimizzati, il 23% del problema "energia".
Ma intanto il nucleare è una parte incontestabile (10%) della lotta alla riduzione dell'inquinamento da combustione fossile (e produzione di CO2). Quindi se nel campo elettrico si riduce la quota di produzione di CO2 credo che sia di buon senso dire che è meglio cosi'. Poi la CO2 è il minore dei problemi per me, anche se è di moda oggi, perché quello maggiore è dato dalla combustione dei fossili, che produce inquinanti che causano tumori e malattie respiratorie gravi in bambini ed anziani. Non è un rischio, come per il nucleare. È una certezza.
Che poi i francesi producano come noi forse questa barzelletta la racconta Berlusconi. Un altro sorpasso in vista?
Se prendi i dati che tu stesso hai dati sulla produzione di CO2 nei due paesi e li compari con:
1 PIL: Francia 2.130.383 milioni di $ - Italia 1.814.557 milioni di $
2) POP: Francia 65.073.482 abitanti - Italia 60.200.060 ab.
Tu che in matematica sei piu' bravo di me puoi calcolare quanta CO2 per unità di PIL e quanta CO2 per abitanti.
A me pare che in entrambi gli indicatori la Francia si dimostri piu' virtuosa. Ha piu' abiatanti, produce piu' ricchezza, producendno meno CO2. Sbaglio?
Poi per la parte trasporti è chiaro che se hai energia elettrica in eccesso puoi usarne parte per produrre idrogeno (ok, non da subito) e quindi affrontare anche questo problema. Per farlo pero' occorre partire da energia pulita. Produrre idrogeno usando la combustione di fossili non è energia pulita.
Franz