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In attesa del ritorno della democrazia

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: In attesa del ritorno della democrazia

Messaggioda ranvit il 05/12/2009, 11:12

Pierodm : > Ovviamente, concordo con l'articolo postato da Ranvit, che ripropone in una forma limpida e rigorosa molti degli argomenti che in questi anni ho di volta in volta cercato di esporre io stesso - tra parentesi, vorrei però suggerire a Ranvit di fare tesoro dell'articolo, se non ha voglia di accordare la stessa attenzione a chi, su questo forum, oltre al sottoscritto, sostiene le stesse cose contenute nell'articolo.<

Ringrazio per il suggerimento.
Ma temo sia inutile perchè, premesso che non è detto che io condivida tutto quello che riporto, in realtà il mio modo di pensare è rivolto alla soluzione dei problemi. Il sistema dei partiti che abbiamo conosciuto nel dopoguerra in Italia ha portato alla mancata soluzione dei problemi strutturali del Paese in un crescendo di governi ogni sei mesi, fino a naufragare nella corruzione piu' becera. Era ovvio tentare altre strade. Ci ha pensato Berlusconi. La politica si è cosi' orientata verso una disgregazione dei partiti ed il sopravvento dei leader (Comuni, Regioni e infine il Governo nazionale). I risultati sono ancora una volta disastrosi, anche se una maggiore stabilità va notata. Ma troppo poco rispetto ai mali.

Forse si è passato da un eccesso all'altro!
Allora non è una cattiva idea tornare un po' indietro.....ma solo un po'.
Questo è quello che penso io.....sono dinamico e pragmatico....piero? L'opposto : statico e teorico!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: In attesa del ritorno della democrazia

Messaggioda Iafran il 05/12/2009, 11:35

ranvit ha scritto:Ringrazio per il suggerimento.
Ma temo sia inutile perchè, premesso che non è detto che io condivida tutto quello che riporto, in realtà il mio modo di pensare è rivolto alla soluzione dei problemi. Il sistema dei partiti che abbiamo conosciuto nel dopoguerra in Italia ha portato alla mancata soluzione dei problemi strutturali del Paese in un crescendo di governi ogni sei mesi, fino a naufragare nella corruzione piu' becera. Era ovvio tentare altre strade. Ci ha pensato Berlusconi. La politica si è cosi' orientata verso una disgregazione dei partiti ed il sopravvento dei leader (Comuni, Regioni e infine il Governo nazionale). I risultati sono ancora una volta disastrosi, anche se una maggiore stabilità va notata. Ma troppo poco rispetto ai mali.

Forse si è passato da un eccesso all'altro!

Ti voglio provocare! :)
Fin qui convengo con te.
ranvit ha scritto:Questo è quello che penso io.....sono dinamico e pragmatico....piero? L'opposto : statico e teorico!

Caratteristiche, suppongo, di chi pensa di avere o non avere certezze.
Immagino che mi dirai che le esperienze dovrebbero pure insegnare qualcosa (e non rimproverarmi di interpretare il tuo pensiero! ;) ), ma le aspirazioni ... sono sempre aspirazioni e non è detto che le esperienze e le analisi (teoriche) conseguenziali non possano ritornare utili per meglio realizzare quello che non si è realizzato (invece che a rinunciarci del tutto, alle aspirazioni)!
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Re: In attesa del ritorno della democrazia

Messaggioda ranvit il 05/12/2009, 12:40

Iafran ha scritto:Ti voglio provocare! :)
Fin qui convengo con te.
ranvit ha scritto:Questo è quello che penso io.....sono dinamico e pragmatico....piero? L'opposto : statico e teorico!

Caratteristiche, suppongo, di chi pensa di avere o non avere certezze.
Immagino che mi dirai che le esperienze dovrebbero pure insegnare qualcosa (e non rimproverarmi di interpretare il tuo pensiero! ;) ), ma le aspirazioni ... sono sempre aspirazioni e non è detto che le esperienze e le analisi (teoriche) conseguenziali non possano ritornare utili per meglio realizzare quello che non si è realizzato (invece che a rinunciarci del tutto, alle aspirazioni)!



Facile risponderti....ma se la teoria è accompagnata dalla staticità (non a caso ho unito le due cose), non si realizza mai niente!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: In attesa del ritorno della democrazia

Messaggioda Stefano'62 il 05/12/2009, 14:53

ranvit ha scritto:Il sistema dei partiti che abbiamo conosciuto nel dopoguerra in Italia ha portato alla mancata soluzione dei problemi strutturali del Paese in un crescendo di governi ogni sei mesi, fino a naufragare nella corruzione piu' becera. Era ovvio tentare altre strade. Ci ha pensato Berlusconi. La politica si è cosi' orientata verso una disgregazione dei partiti ed il sopravvento dei leader (Comuni, Regioni e infine il Governo nazionale). I risultati sono ancora una volta disastrosi, anche se una maggiore stabilità va notata. Ma troppo poco rispetto ai mali.

Secondo me non sono state le inefficienze del sistema partitico a farci naufragare nella corruzione,ma è successo l'opposto:
cioè è stata la corruzione sistemica che ha ingolfato il sistema partitico generando governi lampo,il cui scopo era cambiare qualcosina per non cambiare invece mai niente e continuare a rubare a mani basse.

Non era ovvio tentare altre strade (inesistenti),era più ovvio spalare via la merda dalla strada.
Ci ha provato Mani pulite,ma la merda era davvero troppa anche per loro.

E se adesso berlusconi ha cambiato qualcosa,è stato per dare il colpo definitivo al sistema politico,per evitare che magari in un ultimo sussulto di dignità la spuntasse sulla corruzione,e il risultato è che la merda oggi gira liberamente orgogliosa e a testa alta.
Definire questo come un aumento della stabilità,mi pare veramente grottesco:infatti anche Pinochet aveva governi stabili.

Comunque sono d'accordo sul pragmatismo e sulla necessità di FARE,il punto è che senza la teoria (cioè pensare e programmare) il 'fare' diventa un inutile sparo nel buio....'ndo cojo,cojo.
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Re: In attesa del ritorno della democrazia

Messaggioda pierodm il 05/12/2009, 16:18

Ognuno fa - dovrebbe fare - quello che sa fare meglio, senza preoccuparsi di adeguarsi alla migliore apparenza o alla moda del momento.
Inoltre, ognuno è quello che è, e sarebbe bene che interpretasse al meglio la parte che gli spetta.

Io non sono un politico, e non sto al governo.
Sono una persona senza alcun potere, se non quello di pensare, capire, partecipare alla vita politica in qualla misura che i meccanismi del sistema consentono.
Le mie doti di operosità sono molto inferiori a quelle di studio e di comprensione dei fenomeni politici, così come vedo bene che le doti di comprensione di tante persone che conosco, che leggo, che ascolto sono molto inferiori al loro dinamismo.
Tra le cose che mi risultano evidenti c'è che spesso il dinamismo ha il solo risultato di sollevare una mareggiata di merda - o più modestamente di soddisfare l'esigenza di molti a muoversi, non importa come e perché.
In via subordinata, credo anche che giocare a fare il piccolo statista. che immagina "soluzioni" e palingenesi, sia una sciocchezza, leggermente patetica: credo che sia già tanto se riusciamo a capire la metà della metà di quello che sta succedendo, e di quello che l'illusoria abbondanza d'informazione ci trasmette.
pierodm
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Re: In attesa del ritorno della democrazia

Messaggioda ranvit il 05/12/2009, 16:25

pierodm ha scritto:Ognuno fa - dovrebbe fare - quello che sa fare meglio, senza preoccuparsi di adeguarsi alla migliore apparenza o alla moda del momento.
Inoltre, ognuno è quello che è, e sarebbe bene che interpretasse al meglio la parte che gli spetta.

Io non sono un politico, e non sto al governo.
Sono una persona senza alcun potere, se non quello di pensare, capire, partecipare alla vita politica in qualla misura che i meccanismi del sistema consentono.
Le mie doti di operosità sono molto inferiori a quelle di studio e di comprensione dei fenomeni politici, così come vedo bene che le doti di comprensione di tante persone che conosco, che leggo, che ascolto sono molto inferiori al loro dinamismo.
Tra le cose che mi risultano evidenti c'è che spesso il dinamismo ha il solo risultato di sollevare una mareggiata di merda - o più modestamente di soddisfare l'esigenza di molti a muoversi, non importa come e perché.
In via subordinata, credo anche che giocare a fare il piccolo statista. che immagina "soluzioni" e palingenesi, sia una sciocchezza, leggermente patetica: credo che sia già tanto se riusciamo a capire la metà della metà di quello che sta succedendo, e di quello che l'illusoria abbondanza d'informazione ci trasmette.


Pierodm, ho solo risposto al tuo suggerimento.

Dopodichè anche io non sono un politico e non sto al governo.

Resta il fatto che preferisco appoggiare e difendere chi fa piuttosto che chi si limita a fare elucibrazioni senza fine.

Vittorio

Ps Visto che è tanto citata, ricordo che nella merda ci siamo arrivati grazie a chi ha gestito....in qualche modo....al governo del Paese per circa 50 anni prima di Berlusconi!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: In attesa del ritorno della democrazia

Messaggioda Stefano'62 il 05/12/2009, 16:58

ranvit ha scritto:Ps Visto che è tanto citata, ricordo che nella merda ci siamo arrivati grazie a chi ha gestito....in qualche modo....al governo del Paese per circa 50 anni prima di Berlusconi!

Concordo,
erano tutti amici suoi,e lo sono ancora.
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Re: In attesa del ritorno della democrazia

Messaggioda pierodm il 06/12/2009, 19:07

Caro Ranvit, quando andiamo a votare "appoggiamo" e appoggiamo appunto chi ha fatto o sta per fare - o dovrebbe fare, o promette che farà - qualcosa.
Quando stiamo ad un tavolo di discussione, o in un forum, o semplicemente per strada a discutere, conversare, ragionare con qualcuno, ci scambiamo idee e opinioni: questo è il nostro "fare", in queste sedi.
Che poi tu voglia definire "elucubrazioni" i ragionamenti degli altri - i tuoi, ovviamente, non lo sono - è solo un dettaglio, che ti serve soltanto per cercare di sminuire ciò che dicono i tuoi interlocutori: posso capire quando sei in feroce polemica con qualcuno, ma lo fai anche gratuitamente, anzi diciamo che lo fai sistematicamente, nel senso che tutti i discorsi che non ti piacciono sono "elucubrazioni".
Non è grave, ma è fastidioso.
pierodm
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