Avevo cominciato a scriverlo, ma ho lasciato perdere: la presenza di un Disallineato ha fatto male al clima del forum.
La prova è Ranvit, che da qualche giorno sta peggiorando: prima le sue stravaganze continuavano ad avere un sapore comunque compatibile con un partito come il PD, o in generale con una coalizione di centro-sinistra, mentre adesso scapicollano a ruota libera.
Entrando nel merito, è inutile discettare ad infinitum sul ruolo e il comportamento dei magistrati, soprattutto se si ragiona facendo finta che il contesto sia un contesto "normale".
Non è l'ipotetica "visibilità" dei magistrati che conta, o il loro preteso "protagonismo" - sul quale ci sarebbe poi largamente da discutere - e tanto meno il loro diritto di avere ed esprimere idee politiche o tecniche sui codici e le procedure, ma il fatto che la megistratura deve supplire all'indifferenza e alle omissioni di tutti gli organi pubblici e privati, dei dirigenti della P.A., dei partiti, della società civile e del corpo elettorale stesso.
Non si tratta nemmeno di una supplenza cercata e voluta, ma di un fenomeno oggettivo: non essendoci filtri, non essendoci una coscienza etica, o diciamo semplicemente quell'indefinibile ma essenziale "senso della vergogna" che mette un freno al malaffare, che spinge anche solo per senso dell'opportunità a emarginare i furbastri e i truffatori, o chi non ha un'immagine decente, non essendoci tutto questo, inevitabilmente tutta la schiuma infetta finisce per arrivare all'attenzione della magistratura, ossia tutto finisce per trasformarsi in un evento penale.
Non è un caso, infatti, che la grandissima parte di coloro che sono accusati di reati politici e amministrativi, non parlano mai di stornare da sé l'eventuale "colpa", ma solo di appellarsi al fatto che un certo comportamento non è "reato": il senso di colpa, la coscienza stessa della colpa, della responsabilità, la rettitudine, la deontologia professionale, sembrano valori assolutamente lontani dalla sfera mentale, prima ancora che morale, di tutta questa gente, ma anche di una gran parte della gente che forma la cosiddetta "società civile" - ricordate Previti, che senza esitare dichiarò di essere un evasore fiscale per miliardi, pur di scansare un reato più compromettente sul piano strettamente penale, alla faccia del "senso dell'onore" che ci si sarebbe dvuto aspettare da un avvocato di successo e da un esponente politico di spicco?