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Che ne dirà Strasburgo del "processus interruptus"?

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Che ne dirà Strasburgo del "processus interruptus"?

Messaggioda cardif il 01/12/2009, 1:15

Anche se l'argomento sembra non interessare (meno male, cos' non si riproducono anche qui insopportabili disallineamenti, dissociazioni dalla linea editoriale del sito) voglio aggiungere una considerazione sulla legge in discussione "sul processo breve".
Io ho capito che questa legge non impone l'emissione di una sentenza, ma la fine del processo di primo grado dopo due anni, anche in assenza di sentenza.
Quindi chi ha subito un torto e fa una denuncia può correre il rischio di non avere giustizia, a causa dell'inefficienza dovuta alla mancanza di magistrati, cancellieri, mezzi, e quant'altro necessario, di cui è responsabile lo Stato italiano.
Ho già fatto un esempio ed ipotizzato una possibile reazione di chi subisce, oltre al torto, anche questa frustrazione (certo, chi il torto lo ha fatto apprezza e ringrazia).
Voglio adesso aggiungere che a me pare venga leso il diritto di avere giustizia, diritto che credo sia uno di quelli fondamentali dell'uomo.
Per questo penso che potrebbe ricorrere alla Corte di Strasburgo, competente sul rispetto dei diritti umani.
Certo ci vorranno anni: due per il processo senza sentenza; tre per la sentenza della Corte.
Ma se questa, come penso, dovesse dare ragione al ricorrente, condannerà ancora una volta lo stato italiano.
Posso sbagliare? Chissà.
Adesso il Sommo Ministro della Giustizia Alfano ritiene necessaria la legge per ridurre le condanne che l'Italia subisce, a causa della lungaggine dei processi.
Ma se sarà come penso, vorrei vedere Alfano (diventato ministro della somma ingiustizia), ancora ospite di Ballarò (se ancora ci sarà questa trasmissione) fare le sue solite mossette nel vedersi inquadrato, ed arrampicarsi sugli specchi per negare che questa legge ha prodotto l'effetto opposto.
Va bè che, come ho già scritto, lui è abituato a fare il ragionamento opposto.
cardif
Ultima modifica di cardif il 21/01/2010, 12:07, modificato 1 volta in totale.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Che ne dirà Strasburgo?

Messaggioda pianogrande il 01/12/2009, 2:31

Cardiff.
Questi ci stanno portando fuori dall'Europa ed ora gli hai dato un motivo in più.
Qualcuno può spiegarmi se sbaglio quando dico che più che processo breve si dovrebbe parlare di prescrizione breve?
Due anni.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Che ne dirà Strasburgo?

Messaggioda Iafran il 01/12/2009, 15:01

cardif ha scritto:Quindi chi ha subito un torto e fa una denuncia può correre il rischio di non avere giustizia, a causa dell'inefficienza dovuta alla mancanza di magistrati, cancellieri, mezzi, e quant'altro necessario, di cui è responsabile lo Stato italiano.
Ho già fatto un esempio ed ipotizzato una possibile reazione di chi subisce, oltre al torto, anche questa frustrazione (certo, chi il torto lo ha fatto apprezza e ringrazia).
Voglio adesso aggiungere che a me pare venga leso il diritto di avere giustizia, diritto che credo sia uno di quelli fondamentali dell'uomo.
Per questo penso che potrebbe ricorrere alla Corte di Strasburgo, competente sul rispetto dei diritti umani.
Certo ci vorranno anni: due per il processo senza sentenza; tre per la sentenza della Corte.
Ma se questa, come penso, dovesse dare ragione al ricorrente, condannerà ancora una volta lo stato italiano.

"La politica dell’uovo oggi" dei nostri attuali governanti (i più euroscettici, se non addirittura i nemici dell’EU) fa prendere decisioni unilaterali a scapito di qualsiasi regola di democrazia occidentale.
Tu dici bene che le parti lese saranno defraudate della giustizia, ma le parti lese saranno sempre secondarie, sono una conseguenza dei prevaricatori.
I primattori della nostra società sono senza regole, anzi si sono arrogati il diritto di dettare legge e che leggi … ad uso e consumo dell’illegalità e degli interessi personali. Hai visto che hanno fatto sul divieto dell'affissione del Crocifisso negli spazi pubblici!
Solo l’UE può salvare gli italiani, se i governanti dell’Italia non decidano diversamente.
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Re: Che ne dirà Strasburgo?

Messaggioda pianogrande il 01/12/2009, 15:20

Solo l’UE può salvare gli italiani, se i governanti dell’Italia non decidano diversamente.
In pratica se i governanti dell'Italia non riescono a tirarsi fuori.
Povera Italia!
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Che ne dirà Strasburgo?

Messaggioda Iafran il 01/12/2009, 15:29

pianogrande ha scritto:In pratica se i governanti dell'Italia non riescono a tirarsi fuori.

Si, è come hai detto tu.
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Re: Che ne dirà Strasburgo?

Messaggioda cardif il 01/12/2009, 16:06

Iafran ha scritto:le parti lese saranno sempre secondarie, sono una conseguenza dei prevaricatori.


Già, e quindi non si può far niente?
Le parti lese sono la maggioranza nei processi; e quindi la maggioranza dell'opinione pubblica vi s'identifica.
Allora perché non sfruttare politicamente questo vantaggio numerico?
Perché non smuovere la maggioranza dell'opinione pubblica, che sarà danneggiata da questa legge?
Ne potrebbe venire un tornaconto in termini elettorali, un domani?
Penso di sì; e comunque vale la pena di tentare, e non di battere sempre sul fatto che anche questa è una legge ad unicam personam.
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Che ne dirà Strasburgo?

Messaggioda Iafran il 02/12/2009, 15:44

cardif ha scritto:
Iafran ha scritto:le parti lese saranno sempre secondarie, sono una conseguenza dei prevaricatori.


Già, e quindi non si può far niente?
Le parti lese sono la maggioranza nei processi; e quindi la maggioranza dell'opinione pubblica vi s'identifica.
Allora perché non sfruttare politicamente questo vantaggio numerico?
Perché non smuovere la maggioranza dell'opinione pubblica, che sarà danneggiata da questa legge?
Ne potrebbe venire un tornaconto in termini elettorali, un domani?

Hai ragione che il numero dei truffati, raggirati, violentati è sempre superiore al numero dei personaggi che commettono truffe e reati di ogni genere, aiutati anche dal "trucco delle scatole cinesi" a cui ricorrono con frequenza.
Solo che si appura di essere una parte lesa, sempre dopo!
In ogni modo il tasto da battere è questo … senza scordarci dell’altro, che oltre ad andare "ad unicam personam" (come dici) va a vantaggio anche del suo consistente entourage.
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Re: Che ne dirà Strasburgo?

Messaggioda cardif il 02/12/2009, 16:58

Iafran ha scritto:Solo che si appura di essere una parte lesa, sempre dopo!

La verità processuale è nota a tutti dopo la sentenza; ma ognuno sa, per quello che ha fatto, se ha subito o ha fatto un torto.
Sono ottimista; per quanto diffuso sia il malaffare, la delinquenza e tutto il resto, penso ancora che sia la minoranza a praticarle (anche se in percentuale maggiore tra chi ha potere).
Ma è la maggioranza degli italiani che ha (ancora) il diritto di scegliere. E spero che, se non altro per il proprio interesse, scelga chi non propone simili obbrobri.
Basta che ne sia a conoscenza.
E qua sta il grave: non ho ancora sentito sottolineare, nei dibattiti televisivi che più "informano" i cittadini, che dopo due anni il reato commesso (almeno in ipotesi) va in prescrizione; per cui non sarà possibile nemmeno fare ricorso in appello.
Con buona pace del ricorrente.
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Re: Che ne dirà Strasburgo?

Messaggioda Giorgio Graffieti il 02/12/2009, 22:14

Solo l'ennesima Legge che sarà spazzata via dalla Corte Costituzionale per violazione di almeno 2 articoli della Carta: il 24 e il 111...

sempre che il Presidente la promulghi...
«vedo gente, faccio cose...»
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Re: Che ne dirà Strasburgo del "processus interruptus"?

Messaggioda cardif il 21/01/2010, 12:24

E' passata al Senato indicata come legge del "processo breve", che invece è del "processo interrotto". Chi ha avuto avuto e chi ha data ha dato. E a rimetterci sarà chi chi ha ricevuto un torto
Il Sommo Ministro Alfano dice che così l'imputato sa entro quanto otterrà la sentenza, mentendo. Perché il processo si potrebbe concludere senza sentenza.
E non dice che la parte lesa non avrà giustizia. E questo è ministro della Giustizia!
Quei 163 voti favorevoli sino una vergogna. Se capitasse a loro di avere un parente vittima di omicidio colposo con l'omicida che se la cava portando per le lunghe il processo con persizie su perizie, e arrivando alla scadenza senza sentenza?
Nel Pdl c'è Enrico Musso che prende la parola per dichiarare il dissenso dal suo gruppo. "Stiamo commettendo un errore grave, quello di non ammettere pubblicamente che c'erano due obiettivi, quello della ragionevole durata dei processi e quello che è diventato una sorta di agenda nascosta, la tutela del presidente del Consiglio".
Perché Floris non lo invita in tv, al posto di Bondi? Troppo pericoloso?
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