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L'isolamento della CGIL

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Re: L'isolamento della CGIL

Messaggioda franz il 27/11/2009, 9:46

antonio bianco ha scritto:Non so fino a quando Angeletti e Bonanni riusciranno a prendere per il culo gli iscritti.

Sempre a livello di dati oggettivi, CISL e UIL insieme hanno più iscritti della CGIL e la quota di pensionati è inferiore. Si parte dal presupposto, spero, che siano tutti maggiorenni e vaccinati, sia chi è iscritto alla CGIL sia gli altri e che quindi adombrare un popolo di deficenti che si fa prendere per il culo dai rispettivi dirigenti sia il modo migliore per isolarsi.

Iscritti CGIL 5'734'855 : il 52% è costituito da pensionati (SPI = 2'994'946)
Iscritti CILS 4'507'349 (i pensionati sono 2'200'000 pari al 49% circa)
Iscritti UIL 2.164.276 (i pensionati sono 565'110 pari al 26% circa)

In somma abbiamo che CISL e UIL hanno 936'000 iscritti in piu' del CGIL e che togliendo i pensionati e considerando solo i lavoratori hanno 1'166'000 iscritti in piu'.

Bisognerebbe anche esaminare l'andamento storico degli iscritti.
Vedo che la CGIL è aumentata tra il 2007 ed il 2008 dello 0.5% e la CILS nello stesso periodo dell' 1.81%.
LA UIL ha visto un aumento del 2.6% tra il 2007 ed il 2008 e del 2.27% nel 2009.

Di positivo c'è che gli iscritti aumentano e che sono in totale quasi 12 milioni e mezzo, anche se la metà sono pensionati.
Non ho trovato la stratificazione per età ma visto che la metà son pensionati direi che il sidacato italiano è nel suo complesso "vecchio". Se poi si fanno anche predere per il culo, come sospetta antonio bianco, non lo so.

Franz
Ultima modifica di franz il 27/11/2009, 16:31, modificato 1 volta in totale.
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Re: L'isolamento della CGIL

Messaggioda disallineato il 27/11/2009, 10:39

Stefano'62 ha scritto:
disallineato ha scritto:E' di oggi la notizia che la CGIL ha indetto uno sciopero generale della funzione pubblica per 11 dicembre.
Non ho avuto notizia delle adesioni degli altri sindacati maggiormente rappresentativi. Spero che queste manifestazioni siano concordate in modo unitario, altrimenti si rafforzerebbe ancora di più l'ipostesi dell'isolamento del maggior sindacato rispetto agli altri.
Le divisioni sindacali non hanno mai aiutato i lavoratori.
Se questa notizia fosse vera, temo che il sindacato tipicamente rosso, voglia arrivare ad una rottura sostanziale con gli altri. I sindacati devono stare uniti. La deve smettere Epifani di gridare allo scandalo se gli altri sindacati firmano accordi.
.......................................
Considerando i buoni rapporti che ci sono con le tante personalità del PD, spererei che qualche nostro politico più incline alla mediazione, riporti il segretario della CGIL ed il suo staff, a ragionare senza impuntarsi troppo.


Quello che danneggia i lavoratori non sono le divisioni sindacali,ma gli inciuci e le cene private.
Una divisione sindacale che faccia chiarezza su chi è che inciucia e chi no,non è una divisione,è pulizia.
Curiosa l'esortazione ad un partito politico di imporre una linea ad un leader sindacale (magari durante un'altra bella cena ?) che per statuto dovrebbe invece rispondere solo ai lavoratori.

L'unità sindacale è una spina nel fianco ai soliti noti.
La si può rompere con manovre e manovrine più o meno sotterranee,offrendo soldi e poltrone agli anelli deboli e interessati (durante cene esclusive più o meno private),poi basta ribaltare il tutto per nascondere l'inciucio,mettendosi a frignare perchè quei brutti asociali della CGIL non si presentano al banchetto (magari bastava invitarli).
E il gioco è fatto,e così questa stupidaggine si sposta dalla bocca dei collusi alle orecchie degli utenti di un forum come il nostro.


Sono daccordo che l'unità sindacale è una spina nel fianco di chi avrebbe interesse ad avere sindacati divisi.
Però non possiamo accusare solo chi tenta colpevolmente di dividerli per scopi politici o interessi personali. Penso che una colpa grave sia anche della CGIL che spesso ha avuto atteggiamenti di chiusura verso gli altri sindacati. Tutti hanno delle colpe ovviamente, e la CGIL essendo il più grosso sindacato in termini di tessere ha anche maggior responsabilità.
Ai tavoli di discussione, quando batti i pugni e dici o così o pomi', non contribuisci al dialogo. Qualche volta la CGIL non è stata invitata (forse) altre volte ha rifiutato di andarci perchè le premesse non erano quelle che avrebbe voluto il sindacato rosso.

Cmq hai ragione quando dici che alcune volte gli altri sindacati sono stati troppo accondiscendenti con il potere.
Poi ognuno giudica l'operato dei sindacati come meglio crede. Mi preoccupa vederli divisi.
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Re: L'isolamento della CGIL

Messaggioda ranvit il 27/11/2009, 12:02

Purtroppo.....perchè tante altre volte in questi anni di frequentazione dei forum di Cs ho dette suppergiù le stesse cose, concordo con quanto dice disallineato.

La Cgil cosi' come buona parte della sinistra storica ha contribuito, con la grande partecipazione della Chiesa e cioè della Dc, del Pci e di importanti settori confindustriali, al mancato sviluppo civico e sociale dell'Italia.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L'isolamento della CGIL

Messaggioda pianogrande il 27/11/2009, 14:52

L'aumento della percentuale di pensionati, secondo me, è dovuto al fatto che, nel mondo del lavoro, sempre meno si riesce ad essere iscritto ad un sindacato e "passarla liscia".
Pensate ad un precario che magari si metta a fare l'attivista sindacale.
Sui grandi numeri, questa condizione pesa.
Forse, i pensionati, per ovvii motivi, non sono dei grandissimi attivisti ma contribuiscono a mantenere in piedi un sindacato dal punto di vista economico.
Questo progressivo sganciamento dalla realtà lavorativa che tipo di sindacato ci sta preparando?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: L'isolamento della CGIL

Messaggioda pierodm il 27/11/2009, 17:24

Cazzate.
Fantasiose e caleidoscopiche cazzate.
La CGIL come Di Pietro, come la "demonizzazione", come i "giudici rossi", come il "traditore" Montanelli, come l'Italia dei "coglioni comunisti".

Sempre la vecchia storia di un paese levantino, conformista e gesuitico, nel quale chiunque si esprime con un giudizio netto è un pericoloso estremista.

La colpa della CGIL è, semmai, quella di essere stata troppo permissiva negli anni del governo di centro-sinistra, non opponendosi con la dovuta energia al degrado in direzione del precariato e del lavoro in affitto, che sono diventati una squallida vergogna.

Quanto a Disallineato, basta con gli scherzetti e con le battute: il modo con il quale interviene, i suoi argomenti, i termini che usa hanno francamente rotto le palle, e non hanno niente a che fare con una robusta e sana critica che pure il sindacato merita, compresa la CGIL.
E non hanno niente a che fare con quello che qualcuno potrebbe definire una "posizione moderata", o centrista, o di ex-craxiano in cerca di revanche: sono i dettagli quelli che tradiscono una natura incompatibile con l'appartenenza o la vicinanza ad un partito come il PD, che pure non rappresenta un'idea di sinistra massimalista o ideologicamente filo-sindacale: dettagli come il palpabile schifo con il quale Disallineato pronuncia le parole "sindacato rosso".
Sarebbe assai preferibile che il nostro frequentasse questo forum dichiarando apertamente la propria natura e la propria posizione politica.
pierodm
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Re: L'isolamento della CGIL

Messaggioda disallineato il 28/11/2009, 9:53

Caro amico esagitato, riporto in nota le tue affermazioni per provare a fare qualche riflessione insieme:

".........Cazzate.
Fantasiose e caleidoscopiche cazzate.
La CGIL come Di Pietro, come la "demonizzazione", come i "giudici rossi", come il "traditore" Montanelli, come l'Italia dei "coglioni comunisti".....

Sempre la vecchia storia di un paese levantino, conformista e gesuitico, nel quale chiunque si esprime con un giudizio netto è un pericoloso estremista.

La colpa della CGIL è, semmai, quella di essere stata troppo permissiva negli anni del governo di centro-sinistra, non opponendosi con la dovuta energia al degrado in direzione del precariato e del lavoro in affitto, che sono diventati una squallida vergogna..."


Riecco il grazioso Pierodm che ci sollazza con le Sue illuminate opinioni. Ma cosa sarebbe questo forum senza il suo apporto? Lo dico senza retorica o ilarità, sebbene non sia proprio facile sforzarsi di non ridere.
Provo a calarmi nel Suo ragionamento. Dunque, chi ha scritto su questo argomento ha praticamente enunciato delle minchiate plateali e avrebbe fatto meglio a leggersi Marx o altri libri da intelluali.
Infatti chi critica l’isolazionismo del sindacato “rosso” (forse il nostro eloquente forumista non sapeva che viene definito così, non tanto in forma dispregiativa, ma per caratterizzarlo dagli altri che sono meno rossi. Mica è una colpa. Come pure la CISl è quello bianco. Che problemi ci sono?) non è degno di poter discutere con l'eccellentissimo forumista.
Ma se proviamo a fare due chiacchere seriamente, anche tu caro amico dovrai ammettere che la CGIL non abbia sempre fatto l'interesse dei lavoratori. Magari il proprio si, ma non quello di chi li paga la tessera. Sedersi ad un tavolo per la trattativa, significa poter avanzare le proprie richieste e fare proposte. Se al tavolo non ci vai, e non perchè non sei invitato ma perchè pretendi di metterti a sedere solo dettando le tue condizioni, poi non puoi arrabbiarti se le decisioni le prendono senza di te. Ed inoltre affermare che è scandaloso che ci si accordi senza il maggior sindacato. Certo che non è auspicabile che vengano prese decisioni senza i rappresentati del sindacato che vanta maggior numero di iscritti, ma come ti ho detto e ripetuto (forse ti era sfuggito) nessuno può avere diritto di veto, altrimenti nn sono gli altri che ti isolano, sei tu che ti metti fuori gioco.
Cordialità e buon sabato amico del forum
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Re: L'isolamento della CGIL

Messaggioda Stefano'62 il 28/11/2009, 13:36

disallineato ha scritto:forse il nostro eloquente forumista non sapeva che viene definito così, non tanto in forma dispregiativa, ma per caratterizzarlo dagli altri che sono meno rossi.

Da chi viene definito così ?
Da libero ?

Io non lo so se le opinioni di Piero siano illuminate o meno,ma so che sono anche le mie;e so che sono le opinioni di chiunque lavori per davvero,sudando per quattro soldi,pregando OGNI GIORNO di riuscire a tornare a casa tutto intero,non invece facendosi le pippe mentre aspetta un grasso assegno a fine mese.
E non c'è bisogno di andarsi a leggere Marx per sapere che se anche la loro percentuale è diminuita da quei tempi,comunque esistono ancora oggi quelli sulla cui pelle il resto del mondo vive e prospera.
Fare come gli struzzi non li aiuterà,e la scusa tipica di chi sta bene e DEVE pensare di esserselo meritato (per evitare fasitidiosi sensi di colpa e continuare ad infischiarsene),cioè il credere che magari se si sono ridotti così è a causa di chissà quali scelte sbagliate in gioventù,non servirà a pulirvi le coscienze.

Ha proprio ragione Piero:cazzate !
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Re: L'isolamento della CGIL

Messaggioda pierodm il 29/11/2009, 0:37

Disallineato, la risposta ai tuoi "argomenti" ti è stata già data, in piccola parte da me, nel modo migliore da altri amici del forum.
Quello che vorrei darti è un consiglio, utile per meglio svolgere la tua missione.
Quando entri in uno spazio politicamente caratterizzato, non devi inanellare una serie di argomentazioni tutte sistematicamente contrarie alla logica di quel determinato spazio.
La cosa migliore è dare un colpo al cerchio e uno alla botte: in questo modo anche le sparate più eterodosse risultano più credibili, o meglio, risulta più credibile la tua natura politica e la tua dichiarata appartenenza, sia pure un'appartenenza "disallineata".
Inoltre, sarebbe opportuno che tu mettessi a punto un linguaggio, uno stile di pensiero, e concetti che - pur fortemente critici - non somigliassero in modo singolare a discorsi e articoli che provengono dalle posizioni politiche opposte: un'accortezza, questa, particolarmente opportuna quando tutta la manfrina avviene in uno spazio di sinistra, e la ragione è molto semplice da spiegare.
Infatti, ciò che evidentemnte ti sfugge è che a sinistra la critica feroce e spietata verso gli errori e i limiti dei propri dirigenti e dei propri partiti sono un esercizio assiduamente e intensamente praticato, e dunque siamo tutti abbastanza esperti nel riconoscere anche le più piccole sfumature di critiche e autocritiche indigene.
Un po' come quando si tratta della propria lingua-madre: qualcuno potrebbe credere che lo strano accento italiano di Luttwak sia dovuto al fatto che è napoletano, o barese, o livornese?

E poi, pure la pastorella ... ma va là.
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Re: L'isolamento della CGIL

Messaggioda disallineato il 30/11/2009, 10:51

Riporto le riflessione dell''amico Stefano:

...Da chi viene definito così ?
Da libero ?

Io non lo so se le opinioni di Piero siano illuminate o meno,ma so che sono anche le mie;e so che sono le opinioni di chiunque lavori per davvero,sudando per quattro soldi,pregando OGNI GIORNO di riuscire a tornare a casa tutto intero,non invece facendosi le pippe mentre aspetta un grasso assegno a fine mese.
E non c'è bisogno di andarsi a leggere Marx per sapere che se anche la loro percentuale è diminuita da quei tempi,comunque esistono ancora oggi quelli sulla cui pelle il resto del mondo vive e prospera.
Fare come gli struzzi non li aiuterà,e la scusa tipica di chi sta bene e DEVE pensare di esserselo meritato (per evitare fasitidiosi sensi di colpa e continuare ad infischiarsene),cioè il credere che magari se si sono ridotti così è a causa di chissà quali scelte sbagliate in gioventù,non servirà a pulirvi le coscienze..."



Caro Stefano,
non so se “libero” definisce così la CGIL. Non sono un lettore abituale di quel quotidiano, anche se devo dire che saltuariamente leggo un po’ tutti i quotidiani: dal manifesto al giornale, da liberazione a il foglio, dall’unità al secolo xix.

Credo che definire la CGIL sindacato rosso, non sia offensivo per nessuno e sia un modo di dire molto comune (almeno dalle nostre parti). Ma ripeto: non è offensivo, perché molti di quelli che ne iscritti ne fanno anche un vanto di questo.
Non capisco perché scaldarsi tanto per queste definizioni.
Per rimanere nell’argomento delle definizioni, pensate che oggi c’è ancora chi si definisce orgogliosamente “comunista”. Dovrebbe essere fustigato per questo? Secondo me no.
Stefano, sappiamo tutti che la situazione del mondo operaio non è fra le migliori e che le condizioni meriterebbero essere migliori. Tu sai che sono artigiano e ti ho elencato abbondantemente le difficoltà delle piccole e medie imprese, ma siamo a contatto con gli operai, con i nostri operai e conosciamo perfettamente il loro disagio.
Secondo me gli atteggiamenti del sindacato di Epifani, non fanno del bene ai loro iscritti. Come ha detto Bonanni, non si può minacciare sempre lo sciopero generale che deve essere un arma estrema, altrimenti non più efficace.

A proposito di Marx, ho letto i suoi “pensieri” e il suo manifesto. Trovo la sua filosofia molto utopica e inapplicabile. Sarà per quello che ad oggi in nessuna nazione è stato possibile attuare il suo pensiero.

Cordialità anche a te.
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Re: L'isolamento della CGIL

Messaggioda disallineato il 30/11/2009, 11:00

Caro Pierodm,
Tutto è utile per la discussione. Se non gradisci il mio modo di argomentare, non ci posso fare davvero niente. Non sono uso accomodare la polemica in funzione di chi e come la vorrebbe ascoltare. Neanche a me potrebbe non piacere il tuo modo, che talvolta mi verrebbe da definire arrogante, ma me lo tengo per me e ti accetto per come sei. Mica ci possiamo scegliere gli interlocutori come ci piacerebbero, altrimenti che contradditorio sarebbe.
Ascolto volentieri il consiglio, come li ascolto sempre da tutti perché mi servono per cercare di migliorare i difetti o rafforzare le mie convinzioni. Il tuo consiglio rientra in questa seconda casistica.
Non sono un cerchiobottista, quindi se ho da fare critiche al mio partito o agli esponenti che lo compongono, lo faccio perché ritengo al critica un incentivo al miglioramento o al limite al dibattito.
Concordo che la sinistra, come ogni parte politica, ha fra i suoi sostenitori, gente molto agguerrita e pronta a criticare. Talvolta anche troppa litigiosità non fa del bene al partito stesso.
Tu sei in diritto di criticare il mio modo di esternare, anche quando lo fai in modo arrogante. Come pure è tuo diritto giudicare quanto i forumisti sono di sinistra. Ognuno ha i suoi strumenti.
Io ritengo di essere in diritto di continuare ad esprimere le mie opinioni anche se queste ti disturbano perché ti sembrano troppo “disallineate”. Mi dispiace ma se dovrei essere più “politicamente corretto” preferirei non partecipare al forum. Ma non credo che sia questo che tu desideri.

Riguardo la “pastorella”, oramai è diventata una barzelletta per alcuni di voi e non voglio fare nulla per togliervi questo piacere.
Wall voleva addirittura smettere di frequentare questo forum per le graziose “attenzioni” che sovente le offrite. Personalmente l’ho invitata a non desistere, perché i prepotenti e presuntuosi si trovano dappertutto, nel forum come nella vita reale. E non si possono evitare sempre. Tanto vale considerarli per quello che sono.

Confidando di averti dato elementi utili alle tue riflessioni, ti auguro buon proseguimento.
Cordialità anche a te.
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