La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Illegalità cinese dilagante: cosa vorrei dal PD

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Illegalità cinese dilagante: cosa vorrei dal PD

Messaggioda disallineato il 25/11/2009, 18:09

Cari amici del forum,
vorrei aprire un dibattito sul problema dell'illegalità cinese e sul ocmportamento di tante amministrazioni comunali.
Io vivo in una città simbolo per questo problema. Prato ove vive la più grossa comunità cinese in relazione agli abitanti.
A fronte di una popolazione censita di circa 170.000 abitanti, si stima una comunità di circa 20.000 cinesi legalizzati ed altrettanti illegali.

Il loro radicamento ha soppiantato e distrutto l'economia pratese. Purtroppo è stato un problema sottovalutato, sottostimato e affrontato con negligenza e colpevole distrazione ideologica.
lo dico a malincuore, ma in questo caso devo riconoscere delle colpo gravissime al centrosinistra che ha governato per 60anni. Infatti in questa ultima legislatura, un caposaldo rosso come era la mia città, ha ceduto il passo al centrodestra. Sicuramente si è trattato di un voto di protesta che verrà sovvertito alle prossime elezioni, ma oggi è così. E devo dire che un punto del programma per il quale il centrodestra ritengo abbia vinto (per pochi punti) è proprio sulla sicurezza e sull'illegalità. Devo anche dire, ad onore del vero che quei punti per i quali si erano fatti forte, li stanno rispettando in pieno perchènon passa giorno che non ci siano controlli nei magazzini e nelle attività gestite da cinesi e ovviamenti non passa giorno che non ci siano sequestri. Finalmente.

Dovevamo aspettare il centrodestra per fare questi controlli?
Mi sembra opportuno ricordare alcune cose. La comunità cinese ha iniziato l'invasione di Prato da circa una 20ina di anni, anche se all'inizio non vi erano problemi in quanto il numero era irrisorio.
Intorno la metà degli anni 90, la situazione era già grave ed era evidente che la comunità gialla si stava allargando creando notevoli problemi di integrazione e di illegalità. I cittadini e gli artigiani chiedevano all'amministrazione comunale di intervenire con controlli sanitari e fiscali presso quella comunità che tutti sapevano essere alcova di reati vari.
Gli artigiani in particolar modo chiedevano degli interventi per spezzare la cocnorrenza sleale ed illegale che si stava verificando.
Purtroppo per la sottovalutazione del problema e per un fattore ideologico, ci veniva risposto che i cinesi facevano comodo agli industriali che sfruttavano la manodopera a basso costo dei cinesi, quindi in pratica cdovevamo protestare con chi stava guadagnando con la comunità cinese. Bene, se un amministrazione comunale è al corrente di questo, non dovrebbe intervenire con controlli mirati? Se c'è un impresa italiana che sfrutta la manovalanza cinese in modo illegale, a chi spetta sanzionare quella azienda? Al cittadino? E se l'amministrazione comunale è al corrente della condizione igenico-sanitaria di tanti locali ove abitavano-lavoravano i cinesi, a chi tocca intervenire e cercare di stroncare quei sistemi? Agli artigiani?
Siccome protestare contro l'illegalità dei cinesi, sembrava un tema leghista e della destra, per contrapposizione la nostra pessima amministrazione comunale si è riempita la bocca con termini tipo "accoglienza" "razzismo" "integrazione" "xenofobia". Tutto per pura cecità ideologica. erano gli anni del sindaco Fabrizio Mattei, che è stato il peggior sindaco che Prato ha avuto (e forse nonsi meritava) che con il suo lassismo ha contribuito che un piccolo tumore diventasse metastasi. Ha sbagliato anche scelte di urbanistica e viabilità sul centro cittadino che hanno fatto si che il centro di Prato si vuotasse dei cittadini e si riempisse di extracomunitari ( irregolari ).
Purtroppo su questi temi il centrodestra ha battuto forte ed ha trovatoil consenso della gente.
Oggi stanno cercando di contrastare le irregolarità, con i sistematici controlli che vi parlavo pocanzi. Logicamente non sarà sufficiente, ma i cittadini vogliono vedere questi interventi.

Vio ho raccontato questo perchè sto assistendo ad alcuni errori, a mio modo di vedere, da parte del PD locale. Invece di appoggiare la politica del contrasto all'illegalità cinese, si iniziano ad ascoltare delle velate proteste ritirando fuori temi come "razzismo". Ma possibile che non abbiamo imparato nulla dalla catastrofica gestione di Mattei?
La gente non ne può più dei cinesi. Ma non perchè hanno gli occhi a mandorla o il muso "giallo". Non sopportiamo che la stragrande maggioranza delle imprese cinesi non paghino la tassa sui rifiuti, non rispettino gliorari notturni per i lavori, abbiano a libro paga 2 dipendenti e ci lavorino in 10.
Io vorrei che il PD, dopo la sconfitta elettorale qua a Prato (ma questo conta poco, le elezioni si vincono e si perdono) ma sopratutto dopo la distruzione della filiera tessile, si mostrasse alla sua gente ed ai suoi cittadini come partito in grado di contrastare l'illegalita cinese.
Sopratutto ora che sta inziando una "guerra" sottile e subdola da parte del consolato cinese, il quale ha già "ammonito" la nostra città a non persistere con i controlli sistematici nella comunità cinese, perchè altrimenti si potrebbe prefigurare discriminazione etnica. Mi sembra di sentire l'ex sindaco Mattei con quelle fobie ideologiche che hanno permesso la metastasi cinese.
Il console ci ha ammoniti e "minacciati" invitandoci a riflettere su cosa sarebbe Prato oggi senza la comunità cinese.
Per chi non vive questa nostra drammatica realtà, traduco: Sicocme molti attività sono in mano ai cinesi, affitti di case, capannoni, magazzini, se tutti icinesi se ne andassero, a chi verrebebro affittati?
Sarebbe un sogno, dico io. La mia Prato senza cinesi. Un sogno, uno stupendo sogno, potersi riappropriare della nostra città artigiana per eccellenza, polo tessile più importante in europa fino alla fine degli anni 90. Distrutta dal lassismo e dalla negligenza di un amministratozione cieca e sorda all'evolversi della situazione. E purtroppo quell'amministrazione era del centrosinistra.
Non vorrei si ripetessero gli stessi errori. Gli amministratori di oggi, che sono all'opposizione, devono lavorare insieme alla maggioranza e dimostrare ai cittadini pratesi che la sicurezza, l'illegalità è un tema che sta a cuore anche al centrosinistra e che gli slogan del razzismo e xenofobia son sono armi valide in realtà dove le vere vittime sono i cittadini pratesi.

Forse questo è un tema che puònon interessare a molti, però vorreiinvitarvi a riflettere che la metastasi cinese potrebbe allargarsi anche allaVs città e non solo com epresenza simbolica, ma come radicamento sul territorio tale da farvi sentire stranieri a casa vostra.

Con molta preoccupazione per quanto sopra descritto, vi saluto con affetto.
disallineato
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1129
Iscritto il: 06/12/2008, 12:58
Località: Prato

Re: Illegalità cinese dilagante: cosa vorrei dal PD

Messaggioda disallineato il 25/11/2009, 18:22

Se qualcuno di voi ha l'opportunità di venire a Prato, posso segnalarvi le zone di maggior concentrazioni di cinesi, che sono vere e proprie enclave in territorio italiano.

Da un pò di tempo sono stati presi dei provvedimenti contro le insegne con scritte solo in cinese. Sono state coperte con teli oscuranti e sanzionati i datori di lavoro, fino a quando non vengano installate nuove insegne con scritte comprensibili.
In alcune attività, il giorno dopo erano stati rimossi i teli oscuranti con sprezzo dei regolamenti comunali. I cinesi son così.
disallineato
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1129
Iscritto il: 06/12/2008, 12:58
Località: Prato

Re: Illegalità cinese dilagante: cosa vorrei dal PD

Messaggioda franz il 26/11/2009, 0:32

“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Illegalità cinese dilagante: cosa vorrei dal PD

Messaggioda disallineato il 26/11/2009, 19:24

Caro Franz,
Noi ci siamo integrati nel tessuto sociale americano, o dovunque siamo andati.
La comunità cinese ha formatoun enclave. Non vorrei che questa tua battuta, diventasse un domani una giustificazione, per cui tutto viene tollerato. La situazione qua a Prato (come in altri posti italiani) è gravissima. Questa amministrazione di centro destra (ma c'era bisogno di farglielo fare a loro? Non eravamo capaci noi?) sta veramente utilizzando gli strumenti che la legge consente per provare a contrastare la metastasi gialla.
Io vorrei che anche l'opposizione di centrosinistra si unisse a questi sforzi. In parte lo sta facendo, perchè i cittadini voglionoil rispristino della legalità, ma devo anche dire che noto qualche atteggiamento strumentalmente polemico, ch enon aiuta la cittadinanza.

In un prossimo post, Vi racconterò qualche altra vicenda atta a ridare decoro al centro storico di Prato ( qui non c'entrano solo i cinesi). Per esempio i sistematici controlli nelle attività gestite anche da altri extracomunitari ( quelle poche rimaste gestite dai cittadini pratesi sappiamo bene come sono ) per esempio phone center, money center, attività alimentari scarsamente igeniche come kebab (alcuni), supermarket alimentari con forte presenza di ratti ecc.

Ai prossimi post.
Un caro saluto a tutti.
disallineato
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1129
Iscritto il: 06/12/2008, 12:58
Località: Prato

Re: Illegalità cinese dilagante: cosa vorrei dal PD

Messaggioda wall1989 il 26/11/2009, 22:03

ohhh finalmente Prof,lo sa che sembrava di averla soltanto a me la sensazione di vivere come un estranea nella mia città.
ci sono un sacco di cose che mi lasciano turbata. il dilagante strapotere della comunità cinese,lo sprezzo delle regole del vivere civile,il menefreghismo verso le leggi. sia chiaro che non è per tutti così,ci sono alcuni cinesi che piano piano hanno imparato a vivere come persone civili,ma ce ne sono troppi che fanno regole proprie.la decisione dei nostri amministratori di vietare il centro storico ad alcune attività che non fanno parte della nostra tradizione ha sollevato un sacco di critiche,ma se ascolti la gente comune è facile capire che quelle polemiche sono fatte da qualche politico che cerca visibilità. mi ha fatto ridere e piangere al tempo stesso la manifestazione "kebabbata" contro i provvedimenti del comune.eppure queste decisioni sono condivise dalla stragrande maggioranza dei cittadini di una parte o dell'altra simpatia politica. per troppo tempo la nostra città ha dovuto subire le invasioni dei cinesi prima e degli extracomunitari dopo che hanno stravolto la nostra città.logicamente Lei sa bene che non mi riferisco a quei tanti extracomunitari che sono inseriti nella nostra città, nelle nostre fabbriche,nelle nostre scuole che sono diventati come noi.parlo invece di quella malavita alla quale non eravamo abituati,ma sopratutto per l'emergenza cinesi. non c'è più un pratese che non si sia reso conto che oramai,da anni,questa è un emergenza alla quale non riusciamo più a far fronte.intollerabile e insopportabile.quando leggo i dati su questa emergenza,non riesco a capire perchè chi amministrava la nostra città non è intervenuto prima, 5-10-15anni fa quando forse si poteva ancora fare qualcosa. anche solo i controlli che tutti i giorni vengono effettuati dai vigili urbani, dalla polizia,dalle ASL. perchè non si è fatto prima?c'era davvero qualche interesse losco da parte di qualche amministratore? perchè Prof la nostra città è stata ridotta ad una periferia di pechino?
su questo aspetto la Sua generazione deve dare delle risposte alla mia generazione.
wall1989
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 92
Iscritto il: 08/11/2009, 11:58

Re: Illegalità cinese dilagante: cosa vorrei dal PD

Messaggioda pierodm il 27/11/2009, 1:54

Sarà una questione di pelle - anche la telematica evidentemente ha la sua dermatologia - ma i post della pastorella riescono ad essere ogni volta, per me, come un pestone sui piedi.
Sarà perchè puzzano di artefatto?

" ...ci sono alcuni cinesi che piano piano hanno imparato a vivere come persone civili..."
La frase dal sen fuggita è illuminante.
Non conosco la situazione della città in cui vivono la pastorella e il disallineato, e voglio credere che le cose stiano esattamente come descritte, sotto l'aspetto economico-produttivo.
E voglio credere che le colpe del vecchio sindaco siano esattamente quelle raccontate.
Se però le azioni della nuova giunta di destra sono tanto soddisfacenti - e rispecchiano un atteggiamento di fondo così diverso da quello della sinistra - mi chiedo perché pastorella e professore si dichiarano appartenenti a quest'area di scriteriati: anche perchè non sembrano allineati sulle posizioni leghiste o berlusconiane solo su questo argomento, ma anche su altri, da Mani Pulite al '68, dal sindacato al "giustizialismo" dipietrista.

A proposito di civiltà, comunque, alla pastorella consiglierei di non sbilanciarsi troppo.
Alla fine degli anni '80-inizio '90 frequentavo, per ragioni professionali, tipografie ed editori. Due di questi ebbero intenzione di studiare il lancio di pubblicazioni in cinese, per la comunità cinese che già allora stava crescendo.
Per fare questo avevano bisogno di elaborare programmi informatici in cinese, oltre allla soluzione ottimale del fattore linguistico e culturale, e per questi motivi intrecciarono un intenso rapporto con l'ambascita cinese, che fornì la consulenza di molti giovani ricercatori ed esperti in diversi settori.
Quello che colpì i miei amici fu l'estrema competenza e serietà di questi giovani, la loro scrupolosa preparazione, e la conoscenza dei problemi con la quale si sedevano al tavolo, quando c'erano delle riunioni di lavoro. Per la cronaca, tutti govani laureati, che parlavano diverse lingue, e si mostravano molto capaci nell'utilizzazione di tecnologie, oltre che nella preparazione di documentazione e dossier tecnici, nei calcoli economici e nella programmazione dell'attività.
Le trattative non andarono a buon fine, tutto sommato, proprio per la discrasia che esisteva tra questo genere di approccio tecnocratico dei cinesi, e l'arruffata approssimazione praticona dei miei amici.
Non voglio dire che "la civiltà" consiste in un rigoroso approccio tecnocratico, ma certamente non credo che sia il caso di esibire tanta superiorità verso un popolo che può essere probabilmente più temuto che disprezzato.
A questo proposito, la pastorella mostra una sgradevole tendenza a dare giudizi azzardati su troppe cose, dalle "pessime generazioni" ai "musi gialli" - come in verità li ha definiti il suo educatore (o ventriloquo?).
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: Illegalità cinese dilagante: cosa vorrei dal PD

Messaggioda Giorgio Graffieti il 27/11/2009, 6:16

pierodm ha scritto:" ...ci sono alcuni cinesi che piano piano hanno imparato a vivere come persone civili..."
La frase dal sen fuggita è illuminante.

illuminante davvero... definire "selvaggio" un popolo che ci da lezioni non da oggi, ma da migliaia di anni, è surreale o forse semplicemente da ignoranti... "nel senso che si ignora" (come avrebbe detto Almirante ricordandolo in bianco e nero in una memorabile "tribuna politica"... mazza quanto so' vecchio).

I cinesi erano un impero e tessevano la seta quando da noi la "civiltà" era pressoché rappresentata da Ötzi che sul Similaun si inchiappettava le capre.
«vedo gente, faccio cose...»
Giorgio Graffieti
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 378
Iscritto il: 07/11/2009, 19:22

Re: Illegalità cinese dilagante: cosa vorrei dal PD

Messaggioda franz il 27/11/2009, 8:56

disallineato ha scritto:Caro Franz,
Noi ci siamo integrati nel tessuto sociale americano, o dovunque siamo andati.
La comunità cinese ha formato un enclave.

Mi pare di ricordare che Little Italy e Chinatown sono confinanti .... anche noi abbiamo creato una enclave e siamo stati poi integrati (o aiutati a farlo) sconfiggendo la nostra criminalità. Questo non vuol dire che tutti gli italiani fossero criminali.
Non tutte le comunità si integrano allo stesso modo; alcune sono piu' portate a fare gruppo a se' (un caso storico è la comunità ebraica) ed in questo esito convergono vari fattori: la lingua, la cultura, la religione ed anche il nostro atteggiamento verso di loro (gli ebrei piu' che isolarsi, venivano "ghettizzati" da noi).
Quale è il problema pratese? L'enclave o la legalità?
Vedi, il primo non mi sembra grave ed il secondo va relativizzato.
In un paese come il nostro dove ogni anno si denunciano 2'760'000 reati alle forze dell'ordine, il problema della legalità è prevalentemente indigeno, non dei cinesi.
Quella comunità è altamente impreditoriale e ritengo che venga volentieri in Italia (e meno in germania altri paesi) perché qui da noi le capacità di fare impresa latitano abbastatanza (quindi le loro possono brillare) e lo stato non riesce a far rispettare la legalità nemeno agli italiani.

Ciao,
Franz

PS: per chi volesse approfondire, segnalo questo PDF http://www.codiciricerche.it/download/a ... DC_art.pdf
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Illegalità cinese dilagante: cosa vorrei dal PD

Messaggioda disallineato il 27/11/2009, 9:53

Cari amici del forum,
dopo le Vs riflessioni, ritengo opportuno fare alcune doverose precisazioni, altrimenti si rischia di parlare di razzismo, di civiltà e culture storiche che null ahanno a che vedere con l’argomento che mi sono onorato di aprire.

Tralascio le battute da osteria dell’amico PieroDM sulla puzza dei piedi, perché occorrerebbe aprire un argomento specifico sulla scurrilità.

Vi ho descritto la penosa situazione che stiamo vivendo nella mia città, che è emblema dell’invasione irregolare e irregolata da parte della comunità cinese. Non stiamo parlando della culture e della civiltà di quel popolo che ha origini antichissime e dalla quale abbiamo imparato molto. E non è una questione nemmeno di razzismo, perché Prato come molte altre città italiane ha imparato la convivenza con chi veniva da “fuori” da decenni. Nell’immediato dopoguerra, il boom economico e la nascita incredibile di tantissime realtà industriali ed artigianali ha richiamato una fortissima “emigrazione” di gente dal sud. A quei tempi, anche il meridionale era visto come una persona “immigrata” eppure nel corso degli anni, pratesi e non si sono uniti, hanno fatto un'unica comunità contribuendo in modo positivo alla crescita economica della mia città. Oggi credo che i pratesi doc siano l’assoluta minoranza (ammesso che ce ne sia ancora qualcuno, oltre a me), ma questo non è assolutamente un problema. Poi nel corso degli ultimi anni si sono avute forti presenze di immigrati extracomunitari, albanesi, romeni, pachistani (ce ne sono davvero tantissimi), nordafricani, bangadesh, indiani che si sono integrati nel tessuto economico pratese, continuando a contribuire allo sviluppo del sistema Prato. Qualcuno ha potuto anche acquistare casa, chi ha inviato i suoi guadagni nel proprio paese per aiutare la famiglia e via dicendo, senza creare grosse difficoltà se non quelle normali per un minimo di integrazione. Come è accaduto da tantissime altre parti.

Il problema è stato il permissivismo del sindaco Mattei e della sua giunta, purtroppo di sinistra. Ma non possiamo esimerci da criticare i nostri quando sbagliano, perché altrimenti saremmo faziosi e poco credibili. Criticare l’avversario politico è facilissimo: vogliamo metterci a parlare degli errori del centrodestra: in una giornata intaseremmo il forum. Ma se vogliamo essere onesti con noi stessi dobbiamo saper riconoscere anche i nostri errori e quelli dei nostri politici. E Prato sta pagando duramente la catastrofica amministrazione dell’ex sindaco Mattei. Che dopo aver contribuito a rovinare il sistema Prato, l’hanno promosso come consigliere (o qualche altro incarico, non vorrei sbagliarmi) alla regione. Praticamente, come la peggior politica insegna, più fai danni e più vai avanti in carriera. Non mi meraviglierei se un domani questo esemplare della malapolitica venisse proposto come segretario del partito democratico.

Per riprendere il discorso sulla comunità cinese presente a Prato, si dice che è la più numerosa in europa, termini percentuali rispetto alla popolazione (fra regolari e clandestini stima presunta), occorre dire che hanno grosse difficoltà di integrazione perché tendano a fare comunità chiusa, con le loro attività, i loro negozi, il loro tempo libero. Anche gli studenti cinesi hanno difficoltà ad integrarsi con i coetanei pratesi, perché i genitori stessi non li lasciano frequentare facilmente i loro compagni pratesi.
Quando wall diche che alcuni cinesi hanno “imparato piano piano a vivere come persone civili”, può sembrare un affermazione sprezzante, ma chi conosce la realtà pratese sa di cosa sta parlando.
Non vi augurero’ mai di vivere in un condominio ove metà o parte di abitanti sono cinesi, perché le difficoltà sono pesanti. Hanno usi e costumi diversi che a volte compromettono anche l’igiene, il buon vicinato, la sicurezza.
Bombole del gas accatastate in luoghi angusti che potrebbero diventare vere e proprie bombe capaci di distruggere un intero condominio o magazzino. Usi alimentari vomitevoli per la nostra cultura: vengono messi ad essiccare all’aperto, pesci, pezzi di carne e derrate varie e vi lascio immaginare la puzza di putrefazione che arriva al condomino che ha la sventura di viverci accanto. Fritture con oli che vengono usati all’infinito e che già dalle prime volte emanano “odori” nauseanti, figuriamoci alla ventesima frittura.
Non fanno quasi mai le raccolte differenziate, gettando materiali vari nei cassonetti, che siano scarti di lavorazione tessili o scarti alimentari. Le fognature vengono utilizzate come discariche versandoci anche prodotti tossici ( prodotti chimici per lavorazioni tessili, olio dell’automobile).
A voi forse sembrano novelle o storie horror, e son contento per voi, perché significa che non avete minimamente l’idea di cosa significhi avere una comunità cinese così vasta nella propria città.

Wall ha riportato quelle affermazioni, perché qualcuno di loro, finalmente ha iniziato ad adeguarsi alle nostre disposizioni e rispetta le regole alle quali noi ci siamo abituati da anni.

Nei posti di lavoro, vengono attrezzate stanze adibite a dormitori come fossero piccole cellette che ricordano gli angusti monasteri. Non parliamo del rispetto della sicurezza nei luoghi di lavoro, della prevenzione, dei corsi sulla sicurezza che tutte le imprese devono obbligatoriamente fare e far fare ai propri dipendenti. Non parliamo del pagamento dei contributi previdenziali. Non parliamo dell’altissimo tasso di clandestinità ed irregolarità nei loro luoghi di lavoro. Per due o tre dipendenti vene sono minimo il doppio clandestini.
Altro che inchiappettamento delle capre, come ha scherzosamente scritto Graffietti.
Cari amici, la situazione è terribile e probabilmente soluzione.
L’amico PieroDm, ne sta facendo una questione destra-sinistra, chiedendoci e stupendosi se siamo soddisfatti di quello che sta facendo la nuova giunta di centrodestra.
Caro ragazzo, qua da noi, tutti i cittadini avrebbero voluto vedere queste azioni atte a riportare un minimo di regolarità e provare a contrastare lo sprezzo delle leggi. Qua da noi, stiamo subendo l’illegalità cinese e se qualcuno fa controlli e prova a far rispettare le leggi, è il benvenuto ed è quello che avremmo voluto veder fare 20 anni fa, 15 anni fa, 10 anni fa. Il peggior sindaco che Prato ha avuto, Mattei, ci ha sempre risposto sprezzamente, beandosi e riempiendosi la bocca con parole come integrazione, razzismo e cazzate del genere, quando era evidente che i problemi erano diversi. Ed il suo lassismo colpevole ha contribuito ad arrivare a questa situazione.
Che devo rispondere alla generazione di wall, quando ci chiede conto? Hanno ragione ad essere incazzati, noi, la mia generazione non abbiamo saputo dare un calcio nel sedere a Mattei e alla sua giunta catastrofica, semplicemente perché qua da noi è sempre stata tradizione votare a sinistra, mentre la stessa sinistra ci stava portando in un vicolo cieco.
Il mio è un grido di dolore verso quella stessa sinistra, la mia sinistra che non è stata capace di ragionare razionalmente e lasciar perdere l’ideologia stupida e univoca fatta di slogan e di etichette.
E quello che continuo a chiedere è se c’era proprio bisogno di aspettare il centrodestra per fare quello che i cittadini chiedevano e supplicavano?

Ora Mattei è alla regione, con il suo bello stipendio e il suo sederone comodamente appioppato sulla poltronciona, tutto propenso a far carriera, mentre i suoi cittadini che gli avevano riposto fiducia per 2 legislature, devono subire l’invasione di questa comunità che tende sempre più a spadroneggiare. E subire anche i ricatti ed i moniti del console cinese che sta “invitando” l’amministrazione pratese a smettere di fare i controlli e di chiudere le attività illegali (la stragrande maggioranza)

Quindi prego gli amici del forum che partecipano a questo argomento, di non deviare sulla civiltà e sulla cultura antichissima del popolo cinese, o sulla loro preparazione professionale. Nessuno discute questo.
Il problema è non aver posto regole alla loro invasione, non aver fatto controlli per tanti anni e adesso come fare a non farsi ricattare dal console. Questo è il problema e l’argomento pertinente alla discussione.
Cordialità a tutti
disallineato
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1129
Iscritto il: 06/12/2008, 12:58
Località: Prato

Re: Illegalità cinese dilagante: cosa vorrei dal PD

Messaggioda disallineato il 27/11/2009, 10:05

franz ha scritto:
disallineato ha scritto:Caro Franz,
Noi ci siamo integrati nel tessuto sociale americano, o dovunque siamo andati.
La comunità cinese ha formato un enclave.

Mi pare di ricordare che Little Italy e Chinatown sono confinanti .... anche noi abbiamo creato una enclave e siamo stati poi integrati (o aiutati a farlo) sconfiggendo la nostra criminalità. Questo non vuol dire che tutti gli italiani fossero criminali.
Non tutte le comunità si integrano allo stesso modo; alcune sono piu' portate a fare gruppo a se' (un caso storico è la comunità ebraica) ed in questo esito convergono vari fattori: la lingua, la cultura, la religione ed anche il nostro atteggiamento verso di loro (gli ebrei piu' che isolarsi, venivano "ghettizzati" da noi).
Quale è il problema pratese? L'enclave o la legalità?
Vedi, il primo non mi sembra grave ed il secondo va relativizzato.
In un paese come il nostro dove ogni anno si denunciano 2'760'000 reati alle forze dell'ordine, il problema della legalità è prevalentemente indigeno, non dei cinesi.
Quella comunità è altamente impreditoriale e ritengo che venga volentieri in Italia (e meno in germania altri paesi) perché qui da noi le capacità di fare impresa latitano abbastatanza (quindi le loro possono brillare) e lo stato non riesce a far rispettare la legalità nemeno agli italiani.

Ciao,
Franz

PS: per chi volesse approfondire, segnalo questo PDF http://www.codiciricerche.it/download/a ... DC_art.pdf

Il problema è diverso caro Franz. E' stato distrutto il tessuto economico pratese con il colpevole lassismo delle autorità e dell'amministrazione comunale. Eppure avevamo dei chiari esempi vicino a noi. C'è un paese, San Donnino a pochisismi km da Prato ove negli anni precedenti, la comunità cinese aveva contribuito a distrurre le attività artigianali, in prevalenza piccoli artigiani che si occupavano di pelletteria, borse, cintrue e suppellettili. Arrivando in massa, senza regole, lavorando prevalentemente a nero, senza contributi hanno fatto una concorrenza criminale e gli artigiani della zona, in circa 10anni sono spariti.
Quando i cinesi hannoiniziato aspostarsi a Prato, occorreva inizare a fare da subito i controlli. Tu apri un aditta e la guardia di finanza, vigili urbani, personale delle ASL vengonoa farti visitine preventive, sapendo qual'è il tuo metodo di lavoro. Perchè non sono stati fatti? Interessi pesonali, economici, collusioni? Non lo so. Io voglio pensar che ci siano state "solo" delle colpevoli ottusità.
Smettiamo di fare gli eesempi degli italiani al'estero. Non sono pertinenti con la comunità cinese e con la loro persistente illegalità che sta distruggendo il mondo del lavoro pratese, ma che piano piano rischiate di trovarvela anche sotto casa vostra.
Cordialità anche a te
disallineato
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1129
Iscritto il: 06/12/2008, 12:58
Località: Prato

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 18 ospiti