Cari amici del forum,
vorrei aprire un dibattito sul problema dell'illegalità cinese e sul ocmportamento di tante amministrazioni comunali.
Io vivo in una città simbolo per questo problema. Prato ove vive la più grossa comunità cinese in relazione agli abitanti.
A fronte di una popolazione censita di circa 170.000 abitanti, si stima una comunità di circa 20.000 cinesi legalizzati ed altrettanti illegali.
Il loro radicamento ha soppiantato e distrutto l'economia pratese. Purtroppo è stato un problema sottovalutato, sottostimato e affrontato con negligenza e colpevole distrazione ideologica.
lo dico a malincuore, ma in questo caso devo riconoscere delle colpo gravissime al centrosinistra che ha governato per 60anni. Infatti in questa ultima legislatura, un caposaldo rosso come era la mia città, ha ceduto il passo al centrodestra. Sicuramente si è trattato di un voto di protesta che verrà sovvertito alle prossime elezioni, ma oggi è così. E devo dire che un punto del programma per il quale il centrodestra ritengo abbia vinto (per pochi punti) è proprio sulla sicurezza e sull'illegalità. Devo anche dire, ad onore del vero che quei punti per i quali si erano fatti forte, li stanno rispettando in pieno perchènon passa giorno che non ci siano controlli nei magazzini e nelle attività gestite da cinesi e ovviamenti non passa giorno che non ci siano sequestri. Finalmente.
Dovevamo aspettare il centrodestra per fare questi controlli?
Mi sembra opportuno ricordare alcune cose. La comunità cinese ha iniziato l'invasione di Prato da circa una 20ina di anni, anche se all'inizio non vi erano problemi in quanto il numero era irrisorio.
Intorno la metà degli anni 90, la situazione era già grave ed era evidente che la comunità gialla si stava allargando creando notevoli problemi di integrazione e di illegalità. I cittadini e gli artigiani chiedevano all'amministrazione comunale di intervenire con controlli sanitari e fiscali presso quella comunità che tutti sapevano essere alcova di reati vari.
Gli artigiani in particolar modo chiedevano degli interventi per spezzare la cocnorrenza sleale ed illegale che si stava verificando.
Purtroppo per la sottovalutazione del problema e per un fattore ideologico, ci veniva risposto che i cinesi facevano comodo agli industriali che sfruttavano la manodopera a basso costo dei cinesi, quindi in pratica cdovevamo protestare con chi stava guadagnando con la comunità cinese. Bene, se un amministrazione comunale è al corrente di questo, non dovrebbe intervenire con controlli mirati? Se c'è un impresa italiana che sfrutta la manovalanza cinese in modo illegale, a chi spetta sanzionare quella azienda? Al cittadino? E se l'amministrazione comunale è al corrente della condizione igenico-sanitaria di tanti locali ove abitavano-lavoravano i cinesi, a chi tocca intervenire e cercare di stroncare quei sistemi? Agli artigiani?
Siccome protestare contro l'illegalità dei cinesi, sembrava un tema leghista e della destra, per contrapposizione la nostra pessima amministrazione comunale si è riempita la bocca con termini tipo "accoglienza" "razzismo" "integrazione" "xenofobia". Tutto per pura cecità ideologica. erano gli anni del sindaco Fabrizio Mattei, che è stato il peggior sindaco che Prato ha avuto (e forse nonsi meritava) che con il suo lassismo ha contribuito che un piccolo tumore diventasse metastasi. Ha sbagliato anche scelte di urbanistica e viabilità sul centro cittadino che hanno fatto si che il centro di Prato si vuotasse dei cittadini e si riempisse di extracomunitari ( irregolari ).
Purtroppo su questi temi il centrodestra ha battuto forte ed ha trovatoil consenso della gente.
Oggi stanno cercando di contrastare le irregolarità, con i sistematici controlli che vi parlavo pocanzi. Logicamente non sarà sufficiente, ma i cittadini vogliono vedere questi interventi.
Vio ho raccontato questo perchè sto assistendo ad alcuni errori, a mio modo di vedere, da parte del PD locale. Invece di appoggiare la politica del contrasto all'illegalità cinese, si iniziano ad ascoltare delle velate proteste ritirando fuori temi come "razzismo". Ma possibile che non abbiamo imparato nulla dalla catastrofica gestione di Mattei?
La gente non ne può più dei cinesi. Ma non perchè hanno gli occhi a mandorla o il muso "giallo". Non sopportiamo che la stragrande maggioranza delle imprese cinesi non paghino la tassa sui rifiuti, non rispettino gliorari notturni per i lavori, abbiano a libro paga 2 dipendenti e ci lavorino in 10.
Io vorrei che il PD, dopo la sconfitta elettorale qua a Prato (ma questo conta poco, le elezioni si vincono e si perdono) ma sopratutto dopo la distruzione della filiera tessile, si mostrasse alla sua gente ed ai suoi cittadini come partito in grado di contrastare l'illegalita cinese.
Sopratutto ora che sta inziando una "guerra" sottile e subdola da parte del consolato cinese, il quale ha già "ammonito" la nostra città a non persistere con i controlli sistematici nella comunità cinese, perchè altrimenti si potrebbe prefigurare discriminazione etnica. Mi sembra di sentire l'ex sindaco Mattei con quelle fobie ideologiche che hanno permesso la metastasi cinese.
Il console ci ha ammoniti e "minacciati" invitandoci a riflettere su cosa sarebbe Prato oggi senza la comunità cinese.
Per chi non vive questa nostra drammatica realtà, traduco: Sicocme molti attività sono in mano ai cinesi, affitti di case, capannoni, magazzini, se tutti icinesi se ne andassero, a chi verrebebro affittati?
Sarebbe un sogno, dico io. La mia Prato senza cinesi. Un sogno, uno stupendo sogno, potersi riappropriare della nostra città artigiana per eccellenza, polo tessile più importante in europa fino alla fine degli anni 90. Distrutta dal lassismo e dalla negligenza di un amministratozione cieca e sorda all'evolversi della situazione. E purtroppo quell'amministrazione era del centrosinistra.
Non vorrei si ripetessero gli stessi errori. Gli amministratori di oggi, che sono all'opposizione, devono lavorare insieme alla maggioranza e dimostrare ai cittadini pratesi che la sicurezza, l'illegalità è un tema che sta a cuore anche al centrosinistra e che gli slogan del razzismo e xenofobia son sono armi valide in realtà dove le vere vittime sono i cittadini pratesi.
Forse questo è un tema che puònon interessare a molti, però vorreiinvitarvi a riflettere che la metastasi cinese potrebbe allargarsi anche allaVs città e non solo com epresenza simbolica, ma come radicamento sul territorio tale da farvi sentire stranieri a casa vostra.
Con molta preoccupazione per quanto sopra descritto, vi saluto con affetto.