figura molto importante quella dell'alto rappresentante, averla affidata agli inglesi, un paese tradizionalmente euroscettico e fuori dalla moneta unica è una scelta molto discutibile, con conseguenze di lungo periodo.
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(..)Ma è sulla figura dell’Alto rappresentante, che non a caso i britannici non si sono lasciati sfuggire, che si concentrano le novità più importanti, ma anche le maggiori insidie. Anche perché il costituendo “servizio per l’azione esterna” dell’Unione, che sarà in larga parte a disposizione dell'AR (oltre che del Presidente del Consiglio)e che potrebbe costituire l'embrione di un ministero degli Esteri europeo, dovrebbe essere composto di oltre quattromila funzionari provenienti dal Segretariato Generale del Consiglio, dalla Commissione e dal personale distaccato dai servizi diplomatici degli Stati membri. Con la nomina della Ashton come AR - che nel suo curriculum internazionale può vantare solo un anno, ancorché positivo, come commissaria al commercio dell’Ue - l’influenza del Foreign Office sull’impostazione del nuovo servizio diplomatico sarà probabile (e non è detto che sia un male).
Il nuovo AR potrà inoltre avvalersi di un bilancio in costante crescita allocato alla Pesc, nel quadro delle prospettive finanziarie 2007-2013: 1,74 miliardi di euro, circa 250 milioni all’anno, con un deciso aumento rispetto agli anni precedenti (46 milioni nel 2003; 62 nel 2004 e nel 2005; 102 nel 2006). Il budget Pesc rappresenta circa lo 0,20 % del budget totale previsto dalle prospettive finanziarie 2007-2013, cui andrà aggiunto quello allocato alle relazioni esterne della Commissione nello stesso periodo: 49 miliardi, che rappresenta circa il 5,68% del budget totale previsto dalle prospettive finanziarie 2007-2013. (..)
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