Un saluto a tutti gli amici del forum.
Siamo a ridosso delle votazioni per le primarie e voglio augurarmi che gli errori del passato siano una risorsa per non commetterne di simili.
Mi riferisco alla fallimentare esperienza politica dell'ulivo, quando Prodi mise insieme quel calderone nauseabondo di forze disomogenee e rissose fra loro con l'unico scopo di vincere le elezioni. In tempi non sospetti, predicavo che tutto ciò era un errore. Meglio perdere da soli che vincere insieme a forze il cui unico collante è l'antiberlusconismo.
Infatti quella breve (per fortuna) esperienza negativa è naufragata insieme a Romano e la sua scellerata idea che ci ha sputtanati totalmente sul fronte politico.
Dobbiamo ringraziare Walter che con la sua coraggiosa scelta ha riconciliato parte del popolo che si riconosce in una certa sinistra. Meglio soli, rischiando di perdere le elezioni ma non l'identità. C'è ancora del cammino da fare. Il PD è una grande forza ma deve maturare ancora e rafforzare le sue radici socialiste. Per fare questo occorrerà andare incontro ad alcune scissioni che inizialmente potrebbero indebolire numericamente il partito, ma lo rafforzeranno negli ideali. La parte ex democristiana, pur avendo qualcosa in comune da condividere con l'anima socialista, è comunque una forza che mal si concilia con l'intereza del programma della sinistra socialista, cui il PD è figlio legittimo. Bisogna smetterla con l'ipocrisia del pluralismo. Essere plurali non significa avere disomogeneità tali da dover far rinunciare ad entrare di dirittot nella famiglia socialista europea. E finchè sussisteranno dentro il PD forze che provengono dalla ex DC, il Partito Democratico non potrà aderire alla sinistra europea.
Rispettoper tutti, ma i socialisti sono cosa diversa da i popolari.
Condiviso ilpensiero di FRanceschini secondo il quale l'esperienza di Prodi è stata fallimentare e non bisogna fare l'errore di ripeterla, anche se solo in parte. Non bisogna cercare allenaze scomode al solo scopo di fare numero. Prodi ce lo ha insegnato. Fare numero non significa avere qualità, anzi.
Su questo metto in guardia Bersani che è più favorevole ad allenaze di comodo con la scusa che occorre crescereinsieme e provare a superare le difficoltà che dividono (per esempio con DiPietro). Il Pd ha i numeri per fare bene da solo e un pò di voti in meno all'inizio non devono spaventare. Occorre riendicare le radici.
Quindi concludendo, auguro ogni bene a Bersani che è il nuovo segretario da domani sera. Auguro che la scissione ci sia al più presto e che gli ex democristiani tornino ad essere forze palesemente cattoliche e popolari per il bene dell'equilibrio democratico. E che i socialisti possano iniziare a camminare da soli. Inizialmente non sarà un grande successo, ma chirivendica con orgoglio le proprie radici, alla fine viene premiato. Senza se e senza ma che fanno tentennare ricordando le fallimentari esperienze Prodiane.
Auguri a tutti di buon voto.
Vs Professor Luchetti
professorluchetti@libero.it