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MOVIMENTO INTERESSANTE!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: MOVIMENTO INTERESSANTE!

Messaggioda matthelm il 01/11/2009, 12:38

[quote="pierodm"]La "conversione", tra l'altro, di Cicciobello alla causa clericale è stata talmente sfacciata e opportunistica da essere grottesca: i primi a storcere il naso dovrebbero essere coloro che si ritengono cattolici veri, e perfino coloro che hanno un'indole "centrista" intimamente sincera (anche se nell'indole centrista sincera è geneticamente ricompreso uno spesso strato di pelo sullo stomaco che attutisce la sensibilità).[/quote]

Capiscono anche i più distanti che riflettere su temi più o meno importanti, a torto o a ragione, con personaggi come pierodm con cui il pd , da prevedere nel suo Statuto!, non dovrebbe prendere nemmeno un caffè anche se si è capito che sono dei provocatori.

Ecco perché aspetto al varco Bersani.
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Re: MOVIMENTO INTERESSANTE!

Messaggioda pierodm il 01/11/2009, 12:48

Gli interessi delle realtà sociali sono spesso in contrasto (imprenditori contro operai; malati contro strutture sanitarie; utenti dei servizi contro dipendenti dei fornitori di servizi, addirittura). E quindi le soluzioni migliori sono quelle centriste, che trovano un giusto equilibrio tra le esigenze di tutti.

Su questa tesi - molto chiaramente e onestamente esposta - non sono d'accordo: sarebbe troppo facile trovare "il giusto" con modalità geometriche, diciamo così.
E' vero che le realtà sociali mostrano spesso posizioni opposte e interessi divergenti, ma la ricerca del giusto equilibrio non è la soluzione, o come minimo possiamo dire che non lo è sempre e che non è affatto sempre chiaro in che cosa consista - a meno che governare e gestire i problemi sociali non si riduca alla misione di dare un contentino un po' a tutti.

La tesi onestamente esposta da Cardif sarebbe tuttavia accettabile sul piano pratico in una società nella quale i contrasti sono tutto sommato veniali, con origini ed effetti non profondi e facilmente conciliabili con atti di governo improntati al buon senso - come dire che l'apparente crudezza dei contrasti sarebbe dovuta a una nevrosi delle parti sociali, che una pacata riflessione super partes sfronderebbe dagli eccessi.
Una risposta, questa, che in effetti è assunta e spesso riproposta dai " moderati", tanto che possiamo dire che questa sia la loro posizione politica più caratteristica, più qualificante, e la ragione per cui trasmettono un messaggio tranquillizzante.
Ma siamo in grado di affermare che la realtà sociale sia questa?
A me sembra che siamo passati da un secolo - anzi due, dalla nascita dei sistemi democratici liberali, che si fondavano sulla libera espressione delle correnti di pensiero e degli interessi contrapposti - di lotte senza infingimenti, ad un momento in cui si tende non solo ad un pensiero unico, ma ad una visione cloroformizzata dei rapporti sociali ed economici, senza tener più conto che dietro l'apparente "giusto equilibrio" si materializza in realtà la dominanza di una parte su l'altra, ossia l'effetto inevitabile dei rapporti di forza e di potere, i quali - se pure una qualche forma di giusto equilibrio si realizasse per un momento - tendono inevitabilmente a vanificarlo o a sovvertirlo a proprio vantaggio.
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Re: MOVIMENTO INTERESSANTE!

Messaggioda pierodm il 01/11/2009, 13:08

Matthelm - ...con personaggi come pierodm con cui il pd , da prevedere nel suo Statuto!, non dovrebbe prendere nemmeno un caffè anche se si è capito che sono dei provocatori

A parte l'immagine terrificante di un intero PD che viene a casa mia a prendere il caffè, non ho capito bene la sintassi della frase citata: solo che, alla fine, sarei un provocatore. Ma un provocatore di chi? Chi sarebbero le oneste persone che malignamente vorrei provocare?
Il fatto è che queste cose le penso e le dico da molto prima che nella mia vita si materializzasse Matthlem, il PD, i centristi col mal di pancia, Cicciobello e tutto il cucuzzaro.
Il pelo sullo stomaco di quelli che professano fede centrista è testimoniato da decenni di esperienza democristiana, tanto da suggerire a un insospettabile liberale - comunque, certamente non bolscevico, diacimo così - come Montanelli la felicissima espressione che non sto qui a ripetere ma che sicuramente molti ricordano, circa il suo naso.
Più modestamente, io preferisco la definizione "timorati di tutto fuorché di Dio" - in termini più strettamente politici, partiti ed elettori che non per caso, per disgrazia o per lento degrado, ma per sistema e per corrispondenza d'amorosi sensi, e interessi, sono stati capaci di trascorrere da Scelba a Martinazzoli, da Merzagora a Sbardella, da Moro a Darida, Lima, Ciancimino e oggi Cuffaro, al solo scopo di mantenersi al potere - come dice Pasolini, "chi non crede in nulla, e ci governa".
Tuttavia, sia pure: è una provocazione. E allora?
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Re: MOVIMENTO INTERESSANTE!

Messaggioda lucameni il 01/11/2009, 13:11

matthelm ha scritto:
pierodm ha scritto:La "conversione", tra l'altro, di Cicciobello alla causa clericale è stata talmente sfacciata e opportunistica da essere grottesca: i primi a storcere il naso dovrebbero essere coloro che si ritengono cattolici veri, e perfino coloro che hanno un'indole "centrista" intimamente sincera (anche se nell'indole centrista sincera è geneticamente ricompreso uno spesso strato di pelo sullo stomaco che attutisce la sensibilità).[/quote]

Capiscono anche i più distanti che riflettere su temi più o meno importanti, a torto o a ragione, con personaggi come pierodm con cui il pd , da prevedere nel suo Statuto!, non dovrebbe prendere nemmeno un caffè anche se si è capito che sono dei provocatori.

Ecco perché aspetto al varco Bersani.



Però va anche detto che Bersani è stato l'unico tra i tre candidati, con buona pace degli elettori più di sinistra del Pd (e probabilmente maggiormente simpatizzanti dell'ex ministro), a dire di voler cercare un'alleanza con l'UDC.
Per non parlare del fatto che alle spalle ha quel D'Alema che, tra patti della crostata, bicamerali e quant'altro, è stato in prima fila nel non voler fare un'opposizione intransigente al centrodestra berlusconiano. In altre parole quello che i più grezzi chiamano "inciucio".
La sensazione è che i dirigenti del Cs sappiano bene che dovranno comunque tentare accordi elettorali con queste formazioni più centriste, siano esse realmente di ispirazione liberale oppure di ispirazione meramente poltronistica (spesso le due cose si confondono).
Semmai, da come vediamo in questo forum, è il popolo elettore ad essere diffidente e, talora, spocchioso nella propria volontà di purezza e autosufficienza di sinistra dura e pura.
Io stesso del resto, nella mia rivendicata cultura non di sinistra, elettore a sinistra per ripiego più che per convinzione, ho espresso dubbi e interrogativi, non certo per repulsione ad un'idea centrista e liberale (anzi) e perchè suggestionato dall'idea tutta italiana e fasulla che bipolarismo voglia dire bipartitismo, ma sugli uomini (visto il passato inciucista di alcuni di essi) e sulle prospettive (la storia recente insegna qualcosa) e strategie.
Insomma, occorre più chiarezza, non fosse altro che, legittimamente, l'UDC non credo abbia intenzione di costruire un'alleanza di Cs per il medio - lungo termine. Il che farebbe pensare, prima o poi, non a un "centro" che si allea per diversi anni stabilmente con una sinistra riformista (il che non vuol dire sinistra inciucista e semplicemente post-comunista), ma a un qualcosa che poi partorirà ancora due "centri".
Di più nin zo'.
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Re: MOVIMENTO INTERESSANTE!

Messaggioda trilogy il 01/11/2009, 13:13

pierodm ha scritto:Gli interessi delle realtà sociali sono spesso in contrasto (imprenditori contro operai; malati contro strutture sanitarie; utenti dei servizi contro dipendenti dei fornitori di servizi, addirittura). E quindi le soluzioni migliori sono quelle centriste, che trovano un giusto equilibrio tra le esigenze di tutti.

Su questa tesi - molto chiaramente e onestamente esposta - non sono d'accordo: sarebbe troppo facile trovare "il giusto" con modalità geometriche, diciamo così. (..)

(..)A me sembra che siamo passati da un secolo - anzi due, dalla nascita dei sistemi democratici liberali, che si fondavano sulla libera espressione delle correnti di pensiero e degli interessi contrapposti - di lotte senza infingimenti, ad un momento in cui si tende non solo ad un pensiero unico, ma ad una visione cloroformizzata dei rapporti sociali ed economici, senza tener più conto che dietro l'apparente "giusto equilibrio" si materializza in realtà la dominanza di una parte su l'altra, ossia l'effetto inevitabile dei rapporti di forza e di potere, i quali - se pure una qualche forma di giusto equilibrio si realizasse per un momento - tendono inevitabilmente a vanificarlo o a sovvertirlo a proprio vantaggio.


L'Italia contemporanea è un esempio molto coerente: alla maggioranza dei cittadini si rifilano "i patti" firmati da Bruno Vespa, alla minoranza dominante gli scudi fiscali. E' una forma di giusto equilibrio :)
Comunque le soluzioni centriste funzionavano bene in una certa epoca storica, quando le risorse per il consenso (spesa pubblica) potevano crescere in modo illimitato e quindi si accontentavano tutti con interventi finanziari a pioggia. Oggi la situazione è molto differente
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Re: MOVIMENTO INTERESSANTE!

Messaggioda lucameni il 01/11/2009, 13:23

io credo che qui si continui volutamente a confondere il prossimo con l'idea di un centro come competizione a tre, che vada a scompaginare il cosidetto bipolarismo, forse suggestionati dalla quarantennale esperienza della DC (situazione sicuramente anomala).
Le cose sono spesso un po' più complesse.
La tendenza bipolare la fanno gli elettori e il cosidetto terzo polo, nel caso ci sia, aspira semplicemente a diventare uno dei due poli che si contendono la vittoria elettorale. Un po' come successe in GB con l'alleanza tra socialdemocratici e liberali che per un pelo non scalzò i laburisti come principare antagonista dei conservatori. Se fosse successo il sistema maggioritario sarebbe rimasto in piedi, soltanto con nuovi protagonisti in campo.
Idem se si intende per partito centrista quello che da prima delle elezioni si presenza in alleanza con altre formazioni.
Il timore di giochetti sulla pelle degli elettori, fermo restando che un sistema parlamentare non lo si può considerare sistema cementificato, ci sarebbe semmai nel caso di manifesta ambiguità e scelta di alleanze (di governo) nel post-elezioni.
Credo che molte delle polemiche, artificiose, che si sono innestate sul cosidetto centrismo, a parte le legittime repulsioni ideologiche di alcuni, siano state imbastite in quanto si è voluto identificare il bipolarismo come bipartitismo. Come fosse un dogma.
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Re: MOVIMENTO INTERESSANTE!

Messaggioda franz il 01/11/2009, 14:53

trilogy ha scritto:Comunque le soluzioni centriste funzionavano bene in una certa epoca storica, quando le risorse per il consenso (spesa pubblica) potevano crescere in modo illimitato e quindi si accontentavano tutti con interventi finanziari a pioggia. Oggi la situazione è molto differente

Già ... :mrgreen: oggi la situazione è la seguente.
1) un governo di centro destra spende e spande come (o peggio) di prima (le soluzioni centriste) e non aumenta le imposte per bilanciare questa spesa causando un aumento del deficit e del debito. Se la cava con qualche condono o scudo ma il dissesto finanziario prevale. Il governo pensa in realtà solo ai guai del premier per cui alle elezoni risulta poco credibile e gli elettori pensano che si possa provare a cambiare.
2) un governo di centro sinistra eredita il disastro e deve intervenire, con tagli dolorosi alla spesa e, visto che non usa fare condoni e scudi, con un certo aumento della pressione fiscale. Il dissesto viene risanato ma finisce per perdere le prossime elezioni.
3) il ciclo ricomincia .... ed anche l'elettore piu' ottuso capisce che non puo' andare avanti all'infinito.

Chiunque proponga soluzioni concrete per evitare questo "pendolo" (che è la forma meno virtuosa e piu' deleteria di alternanza) puo' sperare di vincere le elezioni.

Franz
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Re: MOVIMENTO INTERESSANTE!

Messaggioda cardif il 01/11/2009, 19:29

a pierodm: la frase che riporti, estrapolata, sembrerebbe proporre un centro prevalente in cui contemperare le
istanze sociali. Ma non è quello che ho inteso dire, anzi mi sono espresso contro tale soluzione. Hanno ragione di incidere sulle decisioni gli imprenditori e gli operai, i pensionati e i disoccupati; banchieri/assicuratori/petrolieri e consumatori; insomma tutti. Se il potere decisionale in sede politica stesse nelle mani di una sola categoria, farebbe scelte secondo il proprio tornaconto, anche a danno di altre categorie, cosa ovviamente non democratica (quando non si arrivi a oncentrare il potere decisionale nelle mani di una sola persona, che farebbe solo i suoi interessi; ovviamente quì mi scappa: vedi Berlusconi). Non vedo all'interno di un solo partito o di una stessa coalizione la ricerca di soluzione delle istanze contrapposte, ma nella dialettica politica tra più partiti, o tra due poli che raggruppino più partiti, che rappresentano ciascuno prevalentemente determinate istanze. Non teorizzando ma ricorrendo ad un esempio per spegarmi meglio: sul piano pratico, se i disoccupati in un determinato periodo aumentano, aumenterà la loro rappresentanza politica (nel caso che facciano confluire i loro voti sull'area che fa proprie le loro esigenze); nella dialettica politica, quindi, essi avranno un maggior peso degli imprenditori limitatamente a quel periodo temporale, supposto che questi siano la parte altra e siano
rappresentati dalla controparte politica dei disoccupati. Schematico, lo so; ma non sono tanto capace di teorizzare. Comunque, si può discutere delle forme, ma il tema della giustizia sociale credo proprio che debba essere prioritario. Non credo di aver teorizzato il pensiero unico, assolutamente; anche perché ci sono tanti "pensieri" e diventerebbe "unico" quello che s'impossessa del governo, oscurando gli altri (un pò come le televisioni).

lucameni dice che "il cosidetto terzo polo, nel caso ci sia, aspira semplicemente a diventare uno dei due poli che
si contendono la vittoria elettorale". Solo che la vedo lunga; non immagino in tempi brevi l'attuale area centrista soppiantare uno dei poli; lo stasso Casini ha detto di aspirare al 14%; e se raggiungesse il 20%? E' legittimo che gli elettori possano creare, col loro voto, un polo centrale di notevole peso, ma credo che destabilizzerebbe il sistema. Ci vorrebbe prima una riforma elettorale e del sistema politico.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: MOVIMENTO INTERESSANTE!

Messaggioda lucameni il 01/11/2009, 20:13

"lo stasso Casini ha detto di aspirare al 14%; e se raggiungesse il 20%? E' legittimo che gli elettori possano creare, col loro voto, un polo centrale di notevole peso, ma credo che destabilizzerebbe il sistema."

A destabilizzare il sistema c'ha già pensato - tra le altre cose - il porcellum e prima una legge elettorale ibrida.
Non ritengo comunque che un terzo polo, ammesso poi si possa definire tale, possa destabilizzare, tanto più in un sistema parlamentare come il nostro dove c'è il divieto di mandato imperativo.
Il problema sta semmai nel comportamento dei suoi leader, se vogliano o meno lucrare nel post elezioni (nel caso non penso che l'elettorato sarà molto generoso), oppure "distanti e distinti" vogliano comunque schierarsi da una parte o dall'altra. Oppure ancora rimanere all'opposizione a prescindere (la soluzione meno probabile).
Malgrado i gravi limiti di quel partito va detto che, almeno a livello nazionale, l'UDC è all'opposizione (a volte più dello stesso PD): si è presentato da solo, ovviamente non ha vinto, e ora fa quello che le urne hanno detto.
Il "movimento interessante" in realtà non è un'invenzione di Rutelli ma ha fatto già parlare di sè nelle elezioni trentine: una margherita che semplicemente non si è sciolta nel PD.
Perciò non è che veda poi questa grande novità in questo protopartito di centro "che guarda a sinistra" (Dellai).
Più dubbio è semmai il rapporto con l'UDC, nel quale sicuramente molti esponenti scalpitano per prendere le redini di un Cd orfano di Berlusconi (ma non del berlusconismo).
Per questo parlavo di un "centro" che poi rischia di scindersi per l'ennesima volta.
Al di là dell'antipatia per Rutelli, in questo forum abbondantemente esternata, se poi vogliamo fare un discorso più propriamente politico e non solo di pancia, allora va detto che un Cs che ad esempio viaggi su 3 gambe (PD, sinistra socialista, centro popolare e laico liberale) non mi pare affatto uno scandalo.
Certo meno scandaloso e molto meno complicato di un'ammucchiata tipo Unione, qui ancora rimpianta (ma perchè????), o fuori dalla realtà come un PD autosufficiente e in contemplativa solitudine.
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Re: MOVIMENTO INTERESSANTE!

Messaggioda matthelm il 09/11/2009, 13:00

Anche questo mi sembra è un movimento degno di nota:

«Ineccepibile la scelta di Rutelli,
Casini addio»


Tabacci: il leader udc si è riavvicinato a Berlusconi, io non ho nulla a che fare con Arcore

MILANO — Casini addio. Bruno Tabac­ci ha passato la domenica a casa del figlio, a Milano, a scrivere le lettere di dimissioni dall’Udc e dalla vicepresidenza della com­missione Bilancio. Per il momento va nel gruppo misto, in attesa di costruire il nuo­vo grande partito di centro.


Bruno Tabacci
«C’è stata un’accelerazione, di fronte a cui non si può restare indifferenti. Non ho alcun intento polemico verso Casini: cre­do che il suo riavvicinamento a Berlusconi sia tattico, non strategico; ma ovviamente non è questa la mia posizione. Non penso che tra Berlusconi e Casini sia stata sanata la rottura del febbraio 2008. Allora ero can­didato alla presidenza del Consiglio per la Rosa Bianca, e rinunciai, senza porre con­dizioni. Ora le cose sono cambiate. Invece di tergiversare, in questi mesi Casini avrebbe dovuto accelerare la costruzione di un nuovo partito, superando l’Udc e gli sforzi sia pure apprezzabili per la costi­tuente di centro. Mi auguro che con Pier Ferdinando ci si possa ritrovare più avan­ti; prima o poi, pure lui dovrà ricollocarsi al centro nell’orizzonte di un partito comu­ne; anche perché immagino che ad Arcore non caverà un ragno dal buco. Io comun­que con Arcore e dintorni non intendo ave­re nulla a che fare».

Il centro che verrà, dice Tabacci, dovrà essere «distante e alternativo al populi­smo di Berlusconi e della Lega, anche se certo non agli elettori di quello schiera­mento mediaticamente ancora irretiti». E dovrà essere «un’alleanza dinamica, aperta al dialogo tra laici e cattolici, di­stinta ma attenta all’evoluzione della sini­stra politica e del Pd». Tabacci guarda ov­viamente a Rutelli e agli scontenti del Pd: «La definitiva collocazione del Parti­to democratico di Bersani nell’alveo del socialismo europeo è coerente con l’evo­luzione del filone postcomunista italia­no, molto meno per gli altri che non pos­sono cancellare la loro storia. In questo senso l’iniziativa di Rutelli è motivata e ineccepibile. Bersani fa il suo mestiere, ma noi dobbiamo fare il nostro». Che succede domani? «Ho chiesto a Pez­zotta da giorni di riunire gli amici della Ro­sa Bianca per condividere questi passaggi. Chiederò l’iscrizione al gruppo misto, in­crociando alcuni colleghi che sono già là: penso a Giulietti che arriva dall’Italia dei valori e alle rappresentanze regionali co­me quelle di Raffaele Lombardo — un’al­tra forza in movimento almeno in Sici­lia — con cui ho dialogato al momento delle incursioni leghiste sui fondi Fas. Sono certo che molti arriveranno: Ca­learo, Pisicchio, Lanzillotta, Vernet­ti; e parecchi altri. Io comunque parlo per me. A giorni si vedrà lo spazio per un’iniziativa politica e parlamentare adeguata, con Rutelli e Dellai, la cui traccia potrebbe essere il Ma­nifesto per il cambiamento e il buongover­no sottoscritto nei giorni scorsi».

Tabacci è convinto che il Paese stia vi­vendo un’ora decisiva, esposto all’offensi­va finale del berlusconismo. «Non è il mo­mento di tatticismi. Bisogna buttare il cuo­re oltre l’ostacolo. La commistione inces­sante tra pubblico e privato, l’esaltazione dei conflitti di interesse, una pratica di go­verno in cui il fare confuso soppianta la bussola dell’ideale, hanno ridotto ai mini­mi termini lo spirito etico della politica ita­liana. E ora si vorrebbe imporre un assetto presidenziale senza contrappesi, sul model­lo della Russia di Putin, e stravolgere l’equi­librio dei poteri, ponendo il legislativo e il giudiziario in capo al governo. Così non si dà il potere al popolo; così lo si spoglia, la­sciandolo indifeso. Preferisco di gran lunga un modello parlamentare certo più sobrio di quello attuale, che rappresenti le articola­zioni della nostra società. La mia opposizio­ne sarà intransigente. Oggi Berlusconi ricat­ta sulla giustizia; poi verrà il resto».

Alla riforma della giustizia del Pdl Tabac­ci proprio non crede. «Io ho provato sulla mia pelle gli eccessi della magistratura. Mi sono assunto le mie responsabilità, pure quelle che non avevo. Sono rimasto fuori dalla politica per sette anni, dal 1994 al 2001. Ma non voglio certo essere 'vendica­to' da Berlusconi, né gli riconosco alcun titolo a farlo. Ricordo bene quegli anni. Ri­cordo le monetine dei comunisti, le manet­te dei fascisti, il cappio dei leghisti. Ricor­do il ruolo di Violante con le Procure e del­la Finocchiaro nella commissione per le autorizzazioni a procedere. Ma ricordo an­che le tv di Berlusconi, con Emilio Fede che promuoveva il giovane Brosio a leader del marciapiede d’oro, in attesa davanti al Palazzo di Giustizia dell’ultimo avviso di garanzia. E ricordo che il primo atto di Ber­lusconi in politica fu di offrire l’Interno a Di Pietro e la Giustizia a Davigo. Appogge­rei e avrei appoggiato in tutti questi anni una riforma della giustizia che toccasse i cuori e gli interessi dei cittadini: si può ar­rivare alla divisione delle carriere, si devo­no accelerare i processi; ma per risponde­re a chi ha sete di giustizia, non per rincor­rere i processi di Berlusconi». Si candiderà alla Regione Lombardia? «Non ho certo fatto una mossa per suggeri­re una mia candidatura, che vedo molto lontana dalla mie condizioni esistenziali — risponde Tabacci —. Il presidente della Lombardia l’ho fatto più di vent’anni fa. Uno dei motivi della mia critica all’Udc è il sostegno a Formigoni, alla logica di potere di Cl in connessione con la Lega. Dico no al quarto mandato, all’'Impero' di Formi­goni, che ci ha dato i disastri di Malpensa e dell’Expo; e pure sulla sanità ci saranno molte cose da dire. Non ho mire personali. Voglio contribuire a lanciare un appello esemplare e credibile alla coscienza civile del popolo. Siamo nel mezzo di una crisi economica strutturale: se ne esce con rifor­me profonde, con un nuovo patto fiscale che saldi il rilancio economico alla redistri­buzione di una ricchezza che non può re­stare così sommersa. Non si può andare avanti con il 28% dell’economia in nero. Non servono i tagli lineari di Tremonti, che trattano alla stessa maniera cose diver­se; serve un’incisione rigorosa sulla quali­tà della spesa pubblica. Sono molto preoc­cupato per il Paese. Ma sono convinto che il mio stato d’animo non sia isolato. Per questo è necessario testimoniarlo».

Aldo Cazzullo - Corriere della sera
09 novembre 2009
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