Omofobia, affossata la legge

[franz]

Franz : "Uccidere e/o stuprare è reato"

Certo....ma è già cosi'. Non c'è bisogno di nuove leggi!

Vittorio

Stuprare un minore è un reato piu' grave, tanto che in alcuni paesi non c'è prescrizione.
Non è un'aggravante ma una tipologia differente.
Polanski lo sa bene.
Senza leggi particolari ora sarebbe un uomo libero e come lui non avrebbro problemi migliaia di pedofili.

Il problema quindi è tutto qui.
In vari paesi ci si interroga se l'omofobia sia una particolare tipologia (come la pedofilia, il razzismo) da sanzuionare appositamente. Quancuno dice di si', qualcuno di no. Da noi invece di discutere e decidere si fanno i giochetti di rimandare le leggi in commissione, per tergiversare.

Franz

[franz]

Ammetto più facilmente che ci siano categorie protette per handicap psichici e/o fisici (a prescindere dall'orientamento sessuale).
I soggetti deboli vanno sì protetti con speciali normative.
L'omosessuale non è, per questo, un soggetto debole.
L'omosessualità non è un handicap né psichico né fisico.
Dobbiamo fare in modo che non sia un handicap sociale perseguendo severamente la discriminazione.

Non si puo' generalizzare. In realtà qualcuno è debole, altri meno, ma è evidente che subiscono una pressione sociale e psicologica e spesso violenza fisica "in quanto tali" e quindi "in quanto tali" vanno tutelati in modo speciale, anche dalla legge.
Tu puoi dire che un uomo di colore non ha un handicap né psichico né fisico.
Eppure in molti paesi civili il razzismo è sanzionato in modo pesante e specifico.
E non importa se il nero (o il bianco) è un soggetto debole oppure no.
Una violenza razzista contro un soggetto debole o soccombente (20 bianchi contro un nero o viceversa) viene sanzionata come tale ed è diversa dalla classica rissa.
Pestare un travestito (o presunto tale) deve essere, secondo me, come pestare un nero o un bambino.

Franz

[Robyn]

La legge sull'omofobia si deve fare comunque anche se è stata bocciata,armonizzata con il trattato di lisbona.Bisogna fare anche le civil pasrtnership subito dopo Ciao Robyn

[pagheca]

scusate la domanda che puo' apparire retorica, ma chi e' veramente questa Paola Binetti? Voglio dire, come e' arrivata al PD? Su Wikipedia c'e' una scheda che la descrive come "membro dell'Opus Dei", e che sostiene di indossare un cilicio. Dice anche che considera l'omosessualita' una malattia mentale, in totale contrasto con le direttive del WHO e con la stragrande maggioranza della comunita' psichiatrica. Ma se anche avesse ragione lei sola, questo non spiega la sua presa di posizione di ieri, visto che se cosi' fosse questo potrebbe essere un motivo in piu' per definire l'omofobia un'aggravante. O no?

Dice anche che e' una psichiatra (una masochista che indossa il cilicio e che cura malati mentali?) ma non c'e' una parola sulla sua effettiva storia politica. Qualcuno mi sa dire dove e' stata eletta, come e' arrivata al PD, soprattutto chi l'ha proposta, chi la segue e chi rappresenta?

Tra l'altro, ricordo che la Binetti fu uno degli assenti alla famosa votazione alla legge sullo scudo fiscale, sebbene sulla sua webpage ci sia una serie di scuse per questa cosa. Essenzialmente lei continua il suo lavoro di docente. A questo punto mi chiedo se ai parlamentari, viste anche le prebende che prendono proprio per questo, non si dovrebbe imporre di abbandonare qualsiasi altro incarico. Decisione rischiosa (perche' questo significherebbe anche un allontanamento totale dalla societa') ma a questo punto inevitabile.

saluti
pagheca

[incrociatore]

A questo punto mi chiedo se ai parlamentari, viste anche le prebende che prendono proprio per questo, non si dovrebbe imporre di abbandonare qualsiasi altro incarico. Decisione rischiosa (perche' questo significherebbe anche un allontanamento totale dalla societa') ma a questo punto inevitabile.

io sentirei di esprimermi all'esatto opposto...
credo che chi viene chiamato ad una responsabilità politica debba avere una professione, un lavoro... insomma un mestiere (che non può essere la politica in sé) perché la politica è un servizio, non un lavoro. Anche nella retribuzione dovrebbero continuare a percepire quello che percepivano con il lavoro che facevano.

Tra l'altro, tutti quelli che un mestiere ce l'hanno non mi pare che abbiano smesso di farlo (Binetti compresa)... quindi fare il parlamentare non mi sembra che sia incompatibile con un lavoro.

[pagheca]

A questo punto mi chiedo se ai parlamentari, viste anche le prebende che prendono proprio per questo, non si dovrebbe imporre di abbandonare qualsiasi altro incarico. Decisione rischiosa (perche' questo significherebbe anche un allontanamento totale dalla societa') ma a questo punto inevitabile.

io sentirei di esprimermi all'esatto opposto...
credo che chi viene chiamato ad una responsabilità politica debba avere una professione, un lavoro... insomma un mestiere (che non può essere la politica in sé) perché la politica è un servizio, non un lavoro. Anche nella retribuzione dovrebbero continuare a percepire quello che percepivano con il lavoro che facevano.

Tra l'altro, tutti quelli che un mestiere ce l'hanno non mi pare che abbiano smesso di farlo (Binetti compresa)... quindi fare il parlamentare non mi sembra che sia incompatibile con un lavoro.

E' una questione di tempi: o stai qui o stai li. Se sei docente universitario per esempio, non si tratta solo di ore di lezione, ma anche di seguire gli studenti, di un 50% di tempo speso con la burocrazia, ad aggiornare i corsi, etc. Eppoi mica tutti vivono a Roma! Quindi delle due l'una: o si fa il parlamentare, o si fa un altro lavoro, altrimenti si faranno ENTRAMBI, male. D'altra parte in altri paesi e' proprio quello che succede.

Scusa ma faccio fatica a capire anche quella sulla Binetti. Quello che e' successo dimostra proprio il contrario di quello che sostieni.

pagheca

[Iafran]

scusate la domanda che puo' apparire retorica, ma chi e' veramente questa Paola Binetti? Voglio dire, come e' arrivata al PD? Su Wikipedia c'e' una scheda che la descrive come "membro dell'Opus Dei", e che sostiene di indossare un cilicio. Dice anche che considera l'omosessualita' una malattia mentale, in totale contrasto con le direttive del WHO e con la stragrande maggioranza della comunita' psichiatrica. Ma se anche avesse ragione lei sola, questo non spiega la sua presa di posizione di ieri, visto che se cosi' fosse questo potrebbe essere un motivo in piu' per definire l'omofobia un'aggravante.

Gli “scherzi da prete” … quanto meno te li aspetti!
Forse perché alla tavola del PD la pietanza predominante è la solita … verdura? Non sarebbe ora di variare, servire un piatto di fusilli o di strozzapreti, per esempio? Costerebbe quel che costerebbe, però sarebbe … “come il caffè di montagna”!

[pagheca]

?

Non ho capito niente.

pagheca

[Iafran]

?

Non ho capito niente.

Il PD dovrebbe essere un partito laico, indipendente dai “consigli” del Vaticano, a costo di fare a meno di qualche suo “esimio” rappresentante politico (Rutelli e altri che vedono solo convenienze “secolari”).

[incrociatore]

E' una questione di tempi: o stai qui o stai li. Se sei docente universitario per esempio, non si tratta solo di ore di lezione, ma anche di seguire gli studenti, di un 50% di tempo speso con la burocrazia, ad aggiornare i corsi, etc. Eppoi mica tutti vivono a Roma! Quindi delle due l'una: o si fa il parlamentare, o si fa un altro lavoro, altrimenti si faranno ENTRAMBI, male. D'altra parte in altri paesi e' proprio quello che succede.

Scusa ma faccio fatica a capire anche quella sulla Binetti. Quello che e' successo dimostra proprio il contrario di quello che sostieni.

La "settimana" parlamentare mi sembra che vada dal martedì al giovedì... 3 giorni... pochini per poter affermare o qui o là... e poi, permettimi, lo sai meglio di me che con la votazione con le impronte digitali e la possibilità offerta oggi dalla teleconferenza (che non c'era ai tempi di Crispi... e nemmeno di De Gasperi), votare o esporre un'interrogazione da Sydney piuttosto che da uno scranno di Montecitorio, non farebbe molta differenza... tanto meno da Abbiategrasso. È solo questione di concepire in modo diverso un servizio... certo che se si continua a considerarlo un lavoro...

La Binetti, che è medico e continua a farlo (non saprei se aggiungere purtroppo) dimostra che si può essere presenti in Parlamento tanto quanto la Melandri che un lavoro vero, probabilmente, non sa nemmeno che cos'è.