pagheca ha scritto:D'altra parte molta gente si e' convinta in Italia che il PdR sia una specie di divinita' intoccabile. Ci vuole lungimiranza, perche' il giorno che ci capita quello che invece proviene dall'altra parte politica, sara' dura recuperare il diritto di critica...
Intanto si plaude alla bocciatura che la Corte Costituzionale ha espresso sul Lodo Alfano.
Le reazioni esagitate del “Capo” sono molto eloquenti sui “particolari privilegi” che gli venivano dalla sua approvazione: un obiettivo mirato da quando si è messo in politica.
Il suo “narcisismo”, però, non è niente in rapporto alla volontà e agli interessi dei “poteri forti” che si celano dietro la sua figura. Anzi, ostenta la sua immagine (barzellette, giovani donne … cucù, etc), e la dà in pasto alla stampa (amica o nemica che sia) per meglio nascondere agli occhi degli italiani il “sottobanco" che si pratica.
La carica di Presidente della Repubblica è l’aspirazione massima per gonfiargli il petto, fino all’inverosimile.
La candidatura del “Capo” a questo Organo costituzionale, per il popolo italiano, sarebbe una ignominia, alla pari di quella che sta subendo per la carica che ricopre attualmente. Non la si deve dare, allora, quasi per scontata, come se fosse un male necessario o come il minor male: si solleverebbero tutti i caduti per la libertà dell’Italia.