antonio bianco ha scritto:Troppo facile rispondere alla gente che gli chiede di non firmare: "Non firmare non significa niente"
Tutti sanno che la seconda volta il presidente è obbligato alla firma.
La gente onesta chiede al suo Presidente di aiutarli a fermare questa porcheria, il nostro Presidente non ci sente.
Tonino Di Pietro ha esagerato a parlare di viltà, ma nel merito non so dargli torto.
Troppo facile chiedere di non firmare solo perché una legge non piace (ed a me ripugna).
Il presidente della repubblica non è che non firma e basta ma deve anche motivare.
E nei motivi deve anche indicare argomenti che siano di sua comptenza (come per esempio l'assenza di fondo in una legge di spesa o una palese incostituzionalità). Deve anche indicare alle camere quali punti modificare.
Tra l'altro facendo un provvedimento pluritematico la mancata firma coinvolge anche altri aspetti.
Chiaro che il governo è prepotente, con l'avvallo della sua maggiornaza (pur incrinata dalle assenze) ed anche con la complicità di alcuni eletti nei banchi dell'opposizione (anche loro assenti) per cui è per molti naturale pensare ad un estrema difesa dello stato di diritto tramite una pari prepotenza della presidenza della repubblica.
Non tutti pero' ritengono che uno scontro istituzionale sia la via migliore per salvare quello che rimane dello stato di diritto. Il punto secondo me è tuttto qui.
La presidenza della repubblica non puo' essere parte in causa in un gioco di prepotenze, soprattutto quando il parlamento, con le assenze nei banchi dell'opposizione, dimostra di non sapersi prendere le sue responsabilità.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)