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Le DOPARIE

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Le DOPARIE

Messaggioda pagheca il 03/10/2009, 14:45

ho espresso un pariere molto dubbioso sulle doparie, ma oggi mi chiedo cosa sarebbe successo, in una situazione di "doparie per tutti" (non solo per i ministri, ma anche per i palrmanetari), a quelli che ieri non erano a votare contro lo scudo fiscale...

Detto questo, con molta amarezza, non vedo come potrebbe essere possibile esprimere un giudizio sensato su decine o su centinaia di persone, senza lasciarsi andare ad un semplice plauso ai presenzialisti, ai demagogi e ai populisti. Come si svolgerebbero queste doparie nella pratica?

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Re: Le DOPARIE

Messaggioda incrociatore il 03/10/2009, 14:50

pierodm ha scritto:Quelli che costruiscono il muro sul lago sarebbero la "classe dirigente"?

ahimé... purtroppo sì... non perché ne abbiano le qualità, ma perché sono chiamati al ruolo di dirigere. E perché sono chiamati al ruolo di dirigere degli imbecilli? Perché, evidentemente, la democrazia non è quella per la quale tu pensi io sia soddisfatto, ma ha un grosso deficit. Questo deficit come lo misuriamo se non nella impossibilità di far emergere idee alternative e migliori? E perché non emergono? Perché "gli imbecilli" tanto imbecilli dal punto di vista della propaganda e del rimbambimento delle menti, non sono...

Ma dove sta la via di uscita di questo circolo vizioso se non nel trovare il modo di far emergere una discussione vera anche fra i lobotomizzati dal "grande fratello"?

Io sinceramente non saprei dove andare a parare, diversamente... a meno di considerare una svolta autoritaria che è fuori da ogni mia vocazione.
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda incrociatore il 03/10/2009, 14:58

pagheca ha scritto:ho espresso un pariere molto dubbioso sulle doparie, ma oggi mi chiedo cosa sarebbe successo, in una situazione di "doparie per tutti" (non solo per i ministri, ma anche per i palrmanetari), a quelli che ieri non erano a votare contro lo scudo fiscale...

Detto questo, con molta amarezza, non vedo come potrebbe essere possibile esprimere un giudizio sensato su decine o su centinaia di persone, senza lasciarsi andare ad un semplice plauso ai presenzialisti, ai demagogi e ai populisti. Come si svolgerebbero queste doparie nella pratica?

pagheca

quello successo ieri ha poco a che vedere con eventuali "doparie".

Come ricordato le "doparie" sono un modo per avvicinare i cittadini alla politica facendoli discutere sulle idee e coinvolgendoli sulle scelte... non sono uno strumento di giudizio delle persone... se ci fosse un sistema elettorale degno di questo nome, il giudizio sulle persone dovrebbe essere lasciato alla elezioni vere e proprie... ma ci hanno tolto anche questa facoltà.

Quello che è successo ieri ha solo riferimento al comportamento degli eletti che sono lì certo senza vincolo di mandato, ma che dovrebbero avere (almeno nel PD) maggior rispetto della volontà palpabile degli elettori.... a maggior ragione con questo sistema elettorale di merda, nel quale si ritrovano nominati e non eletti.
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda Loredana Poncini il 03/10/2009, 15:11

I nominati in parlamento secondo le scelte dei vertici del partito non ancora democratico fanno solo gli interessi loro, e non riescono neppur più a imbonire noi. c'è proprio una banalità del male politico, che difende i forti illudendoci che difende anche noi.
Le primarie sono finte, e le doparie non sono che un volo della fantasia degli internauti tipo il ning pdobama.
Scusatemi, non l'ho fatto apposta, nell'invitarVi, con questo tema, a discutere sul sesso degli angeli ! ! !
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda pierodm il 04/10/2009, 6:03

Essendomi arreso, mi adeguo: discorso semplice, stando bene attento a non sbattere le alucce da pulcino che rischiano di farmi fare qualche saltello facilmente equivocabile come volo pindarico.

La "classe dirigente" non è un elenco di dirigenti, ma un'entità sociologica, culturale e politica, in rapporto più con la storia di una nazione che con qualche tornata elettorale: diciamo che i facenti funzione di dirigenza sono come la matrioska piccola dentro la matrioska assai più grande della "classe dirigente", che comprende molte altre cose e altri fenomeni.
Aggiungiamo che questa distinzione è tanto più importante proprio nelle situazioni in cui esiste una grande distanza tra il valore delle persone chiamate a ricoprire un ruolo direttivo, una funzione di guida e di comando, e il valore che teoricamente sarebbe richiesto per meritare ed esercitare questa funzione.

Per il resto, pur nella rassegnazione della resa, vorrei solo precisare che quando si parla di popolo, volontà popolare, etc, se ne parla con l'ovvio sottinteso che si tratta della sua maggioranza, o meglio, di una massa critica capace di determinare un giudizio prevalente - per esempio, quando si dice che il fascismo raccoglieva il consenso degli italiani.
Ciò detto, depongo le mie argomentazioni personali, e riferisco solo quello che ho ascoltato ieri da Neri Marcorè declamato sul palco di piazza del Popolo: una citazione in fondo banale, perché ben nota, ma che ieri ci stava obiettivamente bene.
Si tratta di Tocqueville, e il suo celebre ammonimento contro il rischio, la possibilità di una dittatura della maggioranza, specialmente se questa maggioranza è variamente rincoglionita, ignorante, fuorviata dagl'interessi minuti, adescata da furbi demagoghi, etc.
Certo, Tocqueville non è il salumiere sotto casa, e anzi è tutto sommato un intellettuale, quindi sospettabile delle peggiori iniquità - e non è nemmeno uno scienziato, o almeno un tecnico, un elettricista, un ascensorista, un agronomo, ché già sarebbe qualcosa.
In compenso Tocqueville non è stato mai iscritto al PCI, e dunque non è imputabile di reminiscenze staliniste.

La differenza tra una cultura politica solida e una sbrindellata sta tutta qui: Tocqueville riusciva a vedere e a descrivere con lucidità quello che era, a rigore di storia e di logica, un pericolo, una possibilità. Noi le cose ce le abbiamo sotto gli occhi e riusciamo a non vederle, a fare come se non ci fossero, a negare che ci siano.
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda ranvit il 04/10/2009, 10:27

Vogliamo abolire il suffragio universale?

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda annalu il 04/10/2009, 12:09

ranvit ha scritto:Vogliamo abolire il suffragio universale?

Vittorio

Già, questo sospetto era venuto anche a me ...

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Re: Le DOPARIE

Messaggioda pierodm il 04/10/2009, 19:34

Mi ero già arreso, non posso quindi farlo una seconda volta: sarebbe una giaculatoria.

Mi chiedo: possibile che tra tante cose, tanti significati, tante interpretazioni, tante conseguenze, di fronte a quello che ho scritto, l'unica reazione sia quella di rispondere la cosa più stupida? Quella di fare una battuta insignificante, o - unica alternativa possibile - una battuta che sottintende che il mio discorso sia una stravaganza idiota, venuta in mente a uno che si è svegliato una mattina con l'umore di traverso?
Come se - di fronte ad una riflessione critica sull'informazione, o sulla televisione, o sull'industria culturale - uno rispondesse: allora vogliamo abilire i giornali? O di fronte all'analisi sulla malasanità, uno rispondesse: allora vogliamo abolire gli ospedali, la medicina, i dottori?
Bah.

Veramente, non è una questione personale, dato che il mio discorso non è una "genialata" personale.
Ma qui mi sembra che siamo come i cagnolini di Pavlov, ché si reagisce al suono di una parola o ad un giro di frase senza darsi il disturbo di capire l'intero discorso - e, mi viene il sospetto, senza nemmeno leggerlo.
Va be', pazienza.
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda franz il 04/10/2009, 19:59

ranvit ha scritto:Vogliamo abolire il suffragio universale?

Vittorio

Sicuramente no, anche se le tentazioni non mancano, ed è facile metterle in bocca a chi paventa il rischio di una dittatura della maggioranza imposta da un popolo in prevalenza rincoglionito ed ignorante.

Ora il rischio paventato da Tocqueville è per l'appunto un rischio.
I rischi vanno gestiti ed il modo peggiore è buttare via il bambino (la democrazia) insieme all'acqua sporca (la maggiornaza di un popolo ritenuto ignorante).

Come gestire questo rischio?
la democrazia (diretta, semidiretta, rappresentativa) è la causa del male da estirpare oppure la cura della malattia?
Partiamo da qui.

Franz
Ultima modifica di franz il 04/10/2009, 22:48, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda annalu il 04/10/2009, 21:02

franz ha scritto:
ranvit ha scritto:Vogliamo abolire il suffragio universale?

Vittorio

Sicuramente no, anche se le tentazioni non mancano, ed è facile metterle in bocca a chi paventa il rischio di una dittatura della maggioranza imposta da un popolo in prevalenza rincoglionito ed ignorante.

Ora il rischio paventato da Tocqueville è per l'appunto un rischio.
I rischi vanno gestiti ed il modo peggiore è buttare via il bambino (la democrazia) insieme all'acqua sporca (la maggiornaza di un popolo ritenuto ignorante).

Come gestire questo rischio?
la democrazia (diretta, semidiretta, rappresentativa) è la causa del male da estirpare oppure la cura della malattia?
Partiamo da qui.

Franz

Bene, questo mi sembra l'atteggiamento corretto per affrontare il problema (trascuro volutamente l'intervento di Piero, che mi è parso inutilmente permaloso).

La democrazia è un bene serio e prezioso, che ovviamente comporta alcuni rischi, soprattutto rischi che possono portare alla perdita della democrazia stessa.
Come tutti i beni preziosi, la democrazia si mantiene grazie ad un difficile gioco di equilibrio: da una parte si rischia di dare spazio ad una forma di "democrazia plebiscitaria" che sconfina facilmente nel populismo, dall'altra si rischia di scivolare in una "dittatura della maggioranza" che può sfociare in una dittatura vera e propria.
Entrambi i rischi sono ben noti, e fanno parte della storia del nostro e di altri paesi, europei o sudamericani.

La democrazia diretta può sfociare nel populismo, quella rappresentativa nella dittatura.
Il problema non è però il "popolo bue" in quanto tale (questa non è affatto una prerogativa italica) quanto la libertà e la correttezza con la quale l'informazione fluisce verso la popolazione nel suo insieme.
Se i telegiornali più importanti hanno la correttezza della BBC, se gli spettacoli satirici sono liberi di prendere a pesci in faccia chiunque e il giornalismo d'inchiesta fa il suo dovere, le persone risultano informate e la loro capacità di scelta resta elevata, anche se leggono poco e non sono motivate ad andare a caccia di notizie.
Se l'informazione è il Tg4 di Emilio Fede, e come "alternativa oggettiva" abbiamo solo il Tg1 ultima versione, allora è ovvio che le persone meno informate acquisiscono una visione della realtà distorta, con "i comunisti" cattivi e gli immigrati che delinquono.

Da noi c'è l'ulteriore problema dell'acquiescenza verso il potere, dell'onnipresenza di una burocrazia da azzeccagarbugli e di una classe politica poco capace di idee innovative, soprattutto da parte (e mi dispiace davvero) della sinistra.

Dopo la caduta del Muro di Berlino e con esso delle ideologie del '900, mi ero augurata che la politica di centrosinistra sapesse attestarsi sull'obiettivo "minimalista" del "buon governo", o governo "degli onesti".
Questo obiettivo mi sembrava impersonato dall'Ulivo di Prodi. Ma evidentemente quello che ritenevo un obiettivo minimalista era in realtà una pretesa assurda: troppo difficile il "buon governo", quanto agli onesti poi ...

Comunque per ora non mi aspetto che un dibattito su democrazia diretta o rappresentativa possa offrire la soluzione: teniamoci per ora le regole democratiche che abbiamo solo cercando di tornare ad una legge elettorale appena appena decorosa.
Poi bisognerebbe riuscire a definire alcuni obiettivi minimi per un ritorno ad una democrazia reale, a cominciare dalla libertà di informazione. La manifestazione di ieri è stata un timido inizio, ma che accadrà se verrà oscurata da una maximanifestazione berlusconiana, forse in preparazione per il 2 novembre?

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