incrociatore ha scritto:SONO DUE FRASI DISTINTE
la prima ci dice che nel caso che... siamo ammessi
nella seconda ci dice che siamo ammessi SEMPRE e COMUNQUE (quindi anche non soddisfacendo la frase precedente) se...
sei estenuante.
Sono d'accordo: sono estenuante.
Ma perchè ripeto che per me quella che dai e UNA interpretazione possibile. Non dico che la tua interpretazione sia sbagliata. Sostengo che non è l'unica.
L'altra è che SEMPRE e COMUNQUE bisogna soddisfare sia la prima che la seconda condizione.
Per me la tua formulazione sarebbe stata piu' chiaramente espressa in altro modo, scrivendo per esempio il legame tra le due condizioni come "oppure". In questo caso le due regole (le due frasi distinte) sono veramente distinte (o l'una, o l'altra). La logica, salvo che per i politici, non è una plastilina da modellare come si vuole:
Ti faccio un esempio:
sono ammessi i casi che (condizione vera/falsa) oppure che (condizione 1 vera/falsa e condizione 2 vera/falsa)
secondo esempio
sono ammessi i casi che (condizione vera/falsa) e che (condizione 1 vera/falsa e condizione 2 vera/falsa).
E' evidente che i due esempi sono diversi.
Nel primo caso per essere ammessi deve essere vera la prima oppure deve essere vera la seconda, in entrambe le sue due parti.
Nel secondo devono essere vere tutte le condizioni.
Chi ha scritto quella regola si è inventato un'altra espressione booleana che non esiste. "e, in ogni caso".
Ora tu insisti che per te "e, in ogni caso" significa un oppure scritto alla cazzo (tua citazione) mentre per me pur essendo d'accordo con la critica sulla modalità di scrittura esistono due interpretazioni possibili. La tua e la mia.
Puo' essere un "e" che lega in ogni caso le due parti "a prescindere" oppure un "o" che le slega in ogni caso.
Visto che sta scritto "e" penso che la congiuzione sia piu' realistica, anche se non è auspicabile per Marino e questa interpretazione soggettivamente mi farebbe dispiacere.
Una sola interpretazione pero', essendo molto diverse nell'esito applicativo, puo' essere quella giusta.
Francamente non ho alcun problema ad adattarmi alla "interpretazione autentica" della commissione, dovesse esserci ma permettimi prima di essa di essere estenuante nel sottolineare la mia interpretazione.
Franz