Su Travaglio distinguerei il suo lavoro di cronista giudiziario, che sa fare benissimo, restando uno dei pochi giornalisti a citare fatti che altrimenti nessuno conoscerebbe (l'informazione in Italia è reticente e omissiva da sempre e sopratutto da quando abbiamo B. in politica), dalle sue opinioni e prese di posizione in piazza (quanto dice - ad esempio - sul mercato del lavoro o su Grillo, non sta in piedi ed è pieno di palesi contraddizioni, che non sono coerenti con la stima rivolta a Montanelli, uno che non amava certe compagnie e la "piazza").
La Guzzanti?
Una che vota PDCI.
Abbiamo detto tutto.
Però questi non sono "politici" propriamente detti e, se pure possano irritare, oppure nel caso della manifestazione, di fatto, foraggiare la propaganda di destra, non si possono paragonare le loro prese di posizioni, discutibili e non condivisibili, con quanto può fare un premier e la sua maggioranza.
Questi qua possono fare e disfare leggi a loro piacimento.
Gli altri denunciano quanto fanno lorsignori e magari lo fanno male; anche molto molto male, come nel caso di Grillo e della Guzzanti.
Ma appunto perchè ci sono responsabilità diverse, non si possono paragonare e mettere in un unico calderone.
Altrimenti davvero cis arebbe da rispolverare il detto "guardare il dito e non la luna".
E se lo dico io, che non amo la "piazza" e tanto meno la propaganda dell'estrema sinistra...