pinopic1 ha scritto:Il problema del consenso esiste in condizioni normali. In caso di collasso del sistema chi rinuncerebbe a salvarsi con la secessione?
C'è anche da dire che gran parte del debito pubblico italiano è sottoscritto da italiani. Le ripercussioni fuori d'Italia sarebbero minime.
temo che non sia cosi' semplice. Guarda per esempio alla crisi argentina di fine anni 90. Come tutti i paragoni, bisogna stare attenti a fare troppe proiezioni, pero' ci somiglia parecchio e ricordiamoci che i fenomeni di macroeconomia hanno la brutta tendenza a essere fortemente non lineari, nel senso che di colpo, e inaspettatamente, ci si puo' trovare con una esplosione esponenziale dei problemi.
Una crisi economica del genere significherebbe che l'Italia diventa insolvente, ovvero non e' in grado di pagare il debito e gli interessi. Ora io non sono uno specialista in economia, e posso prendere delle cantonate grosse come condomini, pero' so che siamo undicesimi al mondo per quota di debito estero (cioe' la quota di beni posseduti istituzioni e privati stranieri). Se il rating del Paese crollasse questo debito, che in termini assoluti e' di molto superiore al trilione di dollari (non tantissimo, ma comunque una bella cifra), diventerebbe a rischio per gli investitori stranieri, trascinando molti dei suoi creditori in uno stato di crisi.
Da quel che ho capito per adesso conviene sostenere l'Italia, proprio per sventare questo pericolo, cosi' come su una nave con una falla conviene che tutti si diano da fare per turarla, ma c'e' un limite, superato il quale conviene invece darsela a gambe e lasciarla affondare. Non sto parlando solo di economia, ma proprio di fondamenti dello stato, di quei parametri fondamentali che garantiscono l'esistenza stessa dello stato.
Personalmente io credo che il paese potrebbe trovarsi veramente sull'orlo del baratro (non conosco sufficientemente le cose per poter dire "si trova sul", per cui preferisco dire "potrebbe trovarsi"), nel senso che ogni potenziale tentativo di miglioramento e' sconfitto da un lento e inesorabile peggioramento di tutti i parametri, della qualita' della vita, della coesione sociale, da un aumento della sperequazione, da una incapacita' dello Stato stesso di agire sul territorio, dall'incapacita di rifornirsi di gente capace a causa della grande corruzione. Per non parlare della situazione al Sud, unica in tutta l'Europa. Spero di sbagliarmi,ma sinceramente in questo periodo vedo un problema immenso e difficilmente risolvibile, di fronte al quale in un certo senso il problema di cosa diverra' il PD, o il distriubuire il WiFi gratis a tutti (come propone Grillo), o di combattere per l'acqua potabile pubblica, o di... approvare le bandiere regionali, impallidiscono al confronto. Sono il solo a pensarla cosi'?
pagheca