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Conflitto d'interessi, la bozza Veltroni

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Conflitto d'interessi, la bozza Veltroni

Messaggioda ranvit il 02/08/2009, 11:04

Dal corriere.it :

incompatibilità tra incarichi di governo e proprietà di patrimoni superiore a 30 milioni»
Conflitto d'interessi, la bozza Veltroni sottoscritta da Pd, Idv e Udc
L'ex segretario: «L'assenza di questa norma ha privato l'Italia di una regola tipica delle democrazie liberali»


ROMA - Tredici articoli e il tentativo di rimediare a quello che viene definito un «vulnus» della legislazione italiana: è la proposta di legge per regolare il conflitto di interessi che Walter Veltroni ha presentato insieme a Roberto Zaccaria, del Pd, e a deputati di tutti i partiti d'opposizione: Massimo Donadi e Leoluca Orlando dell'Italia dei Valori, Bruno Tabacci dell'Udc e Beppe Giulietti, portavoce dell'Associazione Articolo 21, eletto nell'Idv e ora passato al gruppo Misto.

SEPARAZIONE - «Come avevo annunciato - afferma Veltroni - ho lavorato con Roberto Zaccaria ad un testo di legge che affronti in modo definitivo il tema, cruciale in una democrazia, della separazione tra interessi pubblici e privati. In questi anni la colpevole assenza di questa norma ha finito con il privare il nostro Paese di una regola tipica di tutte le democrazie liberali. Il valore politico di questa iniziativa - conclude l'ex segretario del Pd - è per me in primo luogo nel fatto che essa è sostenuta e sottoscritta unitariamente da autorevoli parlamentari di tutta l'opposizione».

LE REGOLE - Nella relazione al testo si definisce inefficace la legge Frattini del 2004 e si citano il testo di Dario Franceschini della passata legislatura e quello di Gianclaudio Bressa, presentato nell'aprile scorso. La proposta di legge in particolare, stabilisce la «incompatibilità assoluta» tra precisi incarichi di governo (da presidente del Consiglio a sottosegretario a commissario del governo) e, ad esempio, «la proprietà di un patrimonio di valore superiore a 30 milioni di euro la cui natura, anche riguardo alla concentrazione nel medesimo settore di mercato, configura l'ipotesi di conflitto di interessi», «la proprietà, il collegamento o il controllo diretto o indiretto di un'impresa che svolga la propria attività sulla base di qualunque titolo abilitativo rilasciato dallo Stato». In questo caso, la soluzione indicata dalla proposta di legge è «l'invito ad optare (da parte dell'Autorità Antitrust, ndr), con decadenza dalla carica in caso di mancata opzione». Fuori dai casi di incompatibilità assoluta, invece, si indica la strada dell'obbligo di astensione, sottoponendo il caso all'Autorità. La proposta di Veltroni indica poi la strada per la «repressione di situazioni di conflitto di interessi»: diffida, sanzioni amministrative pecuniarie per violazione degli obblighi di dichiarazione o di astensione o per inottemperanza alla diffida, che arrivano fino a un livello «non inferiore al doppio e non superiore al quadruplo del vantaggio patrimoniale effettivamente conseguito dall'impresa» proprietà del soggetto. Il testo prevede infine anche la «parità di accesso ai mezzi di comunicazione durante le campagne elettorali», da parte dei candidati a cariche elettive.


01 agosto 2009
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Molto bene Walter!
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Re: Conflitto d'interessi, la bozza Veltroni

Messaggioda pierodm il 02/08/2009, 13:08

Oddìo, s'è svejato Walterino !

Ma perché proprio 30 'sti milioni?
Anzi, perché misurare la situazione a rischio in milioni?
E le baronìe universitarie? E i posti di responsabilità e le consulenze ben pagate commissionate e trasmesse di padre in figlio, di marito in moglie, di zio e nipote?
E gli studi di geometra del cognato dell'assessore ai lavori pubblici?

Va be', facevo per dire: appena svegli non è che possono ragionare bene.
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Re: Conflitto d'interessi, la bozza Veltroni

Messaggioda mariok il 02/08/2009, 14:12

Il nostro caro Walter, ma non solo lui, evidentemente ha dormito per 15 anni e pensa di stare ancora nel 1994. A parte il fatto che l'iniziativa sa molto di propaganda, considerate le possibilità pari a zero di far andare avanti una tale legge e tenendo conto che vi sono già altre proposte più o meno simili come quella di Furio Colombo.

E il problema non è che sta in ritardo: si potrebbe dire meglio tardi che mai. Nè si tratta di cadere nel vizio italico del "benaltrismo" (perchè non anche i sindaci, gli assessori, i baroni ecc.).

La questione è che dopo 15 anni di regime di conflitto di interessi, senza che nulla sia stato fatto al riguardo (anche quando c'erano i numeri per farlo), sono stati prodotti guasti talmente profondi in tutto il sistema e negli assetti dell'informazione, che non scompariranno con la sola eliminazione della pricipale causa che li ha determinati.

Abbiamo visto, per esempio, come continuava a funzionare la Rai anche durante il governo Prodi, grazie ai numerosi punti di riferimento che al suo interno facevano capo ad Arcore. Basta por mente alle intercettazioni delle telefonate tra Berlusconi ed i vari Saccà per farsene una sia pur vaga idea.

Bisognerà quindi (se e quando ci libereremo da questo regime) porre mano anche a tutta una serie di profonde riforme di tutto il settore dell'informazione, a partire da quello che intendiamo farci con questa Rai ormai irrecuperabile. Per non parlare dell'editoria, con le sue commistioni con gli interessi pubblici e privati e con la perdita di qualunque parvenza di autonomia e di dignità del giornalismo e dell'ordine che (non) lo rappresenta, o delle posizioni di monopolio nel mercato pubblicitario, della completa perdita di ogni credibilità (se mai ne hanno avuta) delle cosiddette "Autorità indipendenti" ecc.

Per prendere consapevolezza di tanti guasti ed avere un'idea di come porvi riparo, dovremo forse aspettare altri 15 anni?
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Conflitto d'interessi, la bozza Veltroni

Messaggioda pianogrande il 02/08/2009, 14:53

Siore e siori, ecco a voi una bellissima "legge ombra".
Dall'opposizione, il conflitto di interessi (direi,ormai la concordanza di interessi) di Berlusconi, va combattuto giorno per giorno e caso per caso.
Veltroni può fare anche proposte di legge ma non senza essersi sporcato le manine con una opposizione dura sul caso per caso, sul giorno per giorno.
Quello sarebbe becero dipietrismo ed esporrebbe il delicato esserino alle critiche feroci degli scherani del "premier".
Meglio una proposta di legge che sta un po' sul patetico. Così tanto sul patetico che immagino le reazioni della maggioranza e dello stesso berlusca.
Mi tocca tornare a sperare in Bersani ed attendere la stagione post-congressuale e pre-elettorale.
Tutto è transitorio in questa vita.
Detta questa profonda verità filosofica, quando avremo nel PD qualcuno in servizio permanente effettivo?
Quando avremo qualcuno che sia attore e non spettatore?
Quando avremo qualcuno con le ..... e che sia disposto a rischiare qualcosa e capace di scaldare un po' i cuori?
E' chiaro ormai che "scaldare i cuori" è l'unica cosa che funziona in politica?
Basta con gli impiegatini che fanno i compitini!
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Conflitto d'interessi, la bozza Veltroni

Messaggioda ranvit il 02/08/2009, 16:53

Ragazzi.....che pretendete? Non sono gli eredi del Pci quello che arrivava alle conclusioni degli altri all'incirca 20 o 30 anni dopo? Naturalmente spiegando poi che avevano ragione ad avere torto....

Intendiamoci, non è che la soluzione per me sia il dipietrismo....

Vittorio
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Re: Conflitto d'interessi, la bozza Veltroni

Messaggioda mariok il 02/08/2009, 20:16

Bhe in questo caso più che di eredi si tratta di rinnegati.

E poi su qualche cosina, come per esempio la questione morale, a me sembra che Berlinguer fosse già allora molto più avanti rispetto a questi di oggi.
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