lo sbattezzo

[mauri]

per chi volesse iniziare le pratiche qui ci sono le istruzioni

http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/

magari da inviare al pàpi...
ciao, mauri

Pd: Quindici Deputati Scrivono a 'l'Unita'', Quel Fumetto Mette Disagio
http://it.notizie.yahoo.com/19/20090729 ... c2b_1.html

[matthelm]

“Diventiamo più seri: impariamo a ridere.”

Da Italia provvisoria. Album del dopoguerra - Giovannino Guareschi

[lucameni]

per replicare al cattolicesimo strumentale di "papi" non mi pare che atteggiarsi ad atei anticlericali, con tanto di sbattezzo, sia qualcosa di particolarmente furbo e intelligente.
Nemmeno a vederla dal punto di vista etico, visto che si vuole smerdare una fede e i suoi (forse pochi) coerenti fedeli insieme i suoi poco coerenti papi.
Tutti insieme appassionatamente.
Mi pare anzi, rientri nel classico autolesionismo di gran parte della sinistra che, anche quando ha la possibilità di assist favolosi, riesce comunque a farsi autogol.
Vabbè tutto nella norma.

[ranvit]

da repubblica.it :

Quindici deputati del Pd scrivono una lettera alla direttrice del giornale contro la pubblicazione
di una striscia satirica sulle avventure di un operaio che vuole uscire dalla Chiesa cattolica
L'Unità "ride" dello sbattezzo e fa arrabbiare la Binetti
"Una caduta di tono che crea disagio", secondo i firmatari fra cui anche
Castagnetti, Carra e Bobba. La replica: "Solo satira, senza toni grevi"

ROMA - L'odissea dai toni surreali di Beto, operaio trentenne che in una striscia satirica pubblicata sull'Unità vuole sbattezzarsi, scoprendo avventura dopo avventura che lasciare la Chiesa cattolica è tutt'altro che semplice, non ha fatto ridere Paola Binetti. Che, in una lettera firmata insieme ad altri 14 deputati del Pd, indirizzata al direttore Concita de Gregorio, protesta esprimendo "disagio" per il fumetto a puntate dal titolo esplicito: "Lo Sbattezzo".

Per undici puntate, l'ultima uscita oggi, Beto, "supereroe" per caso in difesa della laicità - con tanto di maschera e mantello - ha affrontato ostacoli e cavilli di ogni tipo per ottenere il documento ufficiale che attesti il suo sbattezzo. I fumetti, editi dalla casa editrice Becco Giallo di Padova, sono anche diventati un libro, "Quasi quasi mi sbattezzo", di Alessandro Lise e Alberto Talami, e raccontano la storia (vera) dell'operaio disegnatore Beto per rinunciare ufficialmente ad essere cattolico.

Ma, satira o non satira, il tema non è andato giù alla Binetti, ad Enzo Carra, Pierluigi Castagnetti e Luigi Bobba, altri firmatari della lettera, che hanno preso carta e penna per protestare. "Non c'è dubbio - si legge nel testo pubblicato oggi a pagina 18 del giornale - che l'attuale clima politico e culturale sia piuttosto complesso e che nel Pd si stiano cercando varie strade per costruire spazi positivi di confronto tra culture, storie e tradizioni diverse".

"Le differenze ci sono ed emergono con facilità a proposito di molte questioni, non solo di quelle cosiddette eticamente sensibili - prosegue la missiva - ma i messaggi di risposta che arrivano sono sempre impostati a rassicurare, a garantire rispetto per tutte le posizioni, a sottolineare la libertà di coscienza di tutti".

"In questo clima ci stupiscono due aspetti concreti, a nostro avviso contraddittori, che appaiono sull'Unità - sottolineano i deputati del Pd - da un lato il richiamo costante alla Chiesa perchè esprima un suo giudizio critico, severo, sui comportamenti del Capo di Governo e dall'altro la striscia sullo sbattezzo, giunta ormai alla sua undicesima puntata patrocinata dall'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (UAAR), costituitasi legalmente nel 1991". Binetti e gli altri si interrogano poi sulla "ragione di questa insistenza che suscita una profonda perplessità sul rapporto tra il giornale della De Gregorio e il Pd, "attuale e futuro".

La direzione dell'Unità risponde apprezzando la premessa politica della lettera, che riconosce lo sforzo affinché le varie anime del Partito democratico in questa fase di rilancio possano percepirsi come una risorsa e non come un ostacolo, ma respingendo l'idea che ci sia alcuna insistenza sul tema sbattezzo. Sottolinea i toni paradossali e ironici della striscia, definita invece dai 15 deputati "una vera e propria caduta di tono" e ricorda che i fumetti già pubblicati dal giornale nel mese di luglio hanno avuto molto successo fra il pubblico giovane. Sul giornale è già uscita a puntate la storia di Peppino Impastato, ora sta per arrivare il racconto di una giovane libanese, Zeina. Seguiranno poi Tien An Men e la vita di Fabrizio De Andrè. Che, c'è da sperare, rassereneranno gli animi e non metteranno più a disagio i quindici deputati offesi da Beto.

(30 luglio 2009)
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Il disagio è di chi nel terzo millennio deve ancora rilevare la presenza di tanta arroganza della Chiesa e dei suoi "fans".

Vittorio

[lucameni]

e perciò per replicare a questa arroganza via con lo sbattezzo.
Si politicamente e culturalmente una furbata. Da PD insomma.
Eggià.

[pagheca]

e perciò per replicare a questa arroganza via con lo sbattezzo.
Si politicamente e culturalmente una furbata. Da PD insomma.
Eggià.

ovviamente sono d'accordo sull'assurdita' delle accuse dei 15 per la striscia.

Pero' vorrei far notare che quella parte della lettera che si riferisce alla richiesta di un giudizio della Chiesa sul comportamneto di SB, mette in luce quella contraddizione di cui parlavo proprio giorni fa su un altro argomento.

Non bisogna, ripeto, confondere le accuse "laiche", diciamo cosi', a SB, con quelle "religiose", anzi, cattoliche, visto che non si chiede al rabbino o all'imam di fare altrettanto, mi sembra. Si tratta di accuse profondamente diverse.

Non si vieta alla Chiesa di esprimere un suo parere, ma chiedere che lo faccia, anche se con la scusa che SB spesso strumentalizza la Chiesa per i suoi fini, e' profondamente sbagliato e pericoloso. Ho capito che siamo in pochi a pensarlo, in base al principio del "tutto fa brodo" per attaccare SB, pero' cosi' facendo si accetta una contraddizione tipica della societa' italiana che poi non manchera' di creare problemi prima o poi. Se siamo infatti tanto interessati al giudizio della Chiesa su questa questione, perche' non lo siamo su tutte le altre questioni? Se SB non puo' permettersi di essere un "adultero", perche' dovrebbe essere permettesso a noi comuni cittadini? Si sta facendo una grande e pericolosa confusione, ripeto, ragazzi. La societa' italiana dovrebbe decidersi a non strumentalizzare MAI la Chiesa Cattolica e il Vaticano, non solo quando non fa comodo... E invece quante volte ho letto "monito della Chiesa su...", seguito dall'approvazione di qualche politico di centrosinistra, del genere "anche il Papa...". Per poi dover fare marcia indietro il giorno dopo quando la Chiesa il monito lo fa di nuovo, ma questa volta in temi di aborto, staminali o omosessualita'. Un po' di lungimiranza in piu' non guasterebbe da parte dei nostri politici forse...

pagheca

[ranvit]

Se uno si vuole sbattezzare....che problema dovrebbe avere il Pd? Ma fosse anche il Pdl...

Piuttosto la Chiesa (e anche lucameni) si preoccupassero un po' di piu' dei tanti (cosiddetti) cattolici che nella propria vita privata se ne strafottono sempre di piu' dei precetti e degli insegnamenti cattolici....


Nel merito, comunque, sono dell'idea che se il Pd assumesse un'atteggiamento piu' apertamente in difesa dello Stato laico, avrebbe maggiore consensi.....ma temo che aspetteremo che lo faccia prima il Cd. D'altra parte in tutti gli altri Paesi a maggioranza di Cd nel mondo occidentale, la laicità dello Stato è ampiamente perseguita!

Vittorio

[lucameni]

la striscia sicuramente sarà roba prettamente ironica e nulla più.
Chi non l'ha letta non può darne un giudizio, nemmeno coloro che ne hanno dato un'interpretazione seria tanto da tirare fuori l'UAAR.
La contraddizione sta anche in quelli che, viste le contraddizioni e le omissioni della Chiesa verso B., ha preso la palla al balzo per farne un caso da "sbattezzo".
Ben oltre l'ironia, presunta o meno, di cattivo gusto o meno, della striscia.
Guelfi e Ghibellini, forse, come da tradizione.
Ma sempre autolesionisti e intempestivi.

[lucameni]

"Piuttosto la Chiesa (e anche lucameni) si preoccupassero un po' di piu' dei tanti (cosiddetti) cattolici"

Fossi un parroco. Il fatto è che non lo sono e non ho incarichi per convertire le anime "perdute".
A meno che il prete non lo voglia fare Ranvit preoccupato, come pare visto che mi cita, di qualche mio peccato di incoerenza.
Conversione e preoccupazioni che, peraltro, se espresse, sarebbero comunque intese come ingerenza.
Insomma quando fa comodo bisogna fare i preti, tutti, e quando non fa comodo manco esprimere l'idea che certe iniziative siano solo inconcludenti e -ripeto- autolesioniste; tanto più per un PD che vuole essere una "sintesi di culture".
Come cattolico, non so se adulto, posso solo essere il più possibile - appunto - coerente e prendere atto che gli altri (tanti) non lo sono. E dispiacermene.


Farmi carico pure delle scopate poco cattoliche di Berlusconi e dei suoi cattolici da family-day mi pare troppo oneroso, ammetto poco gradito (oltre che illogico e non vedo come coerente con la pretesa di laicità dello Stato. Della serie: voliamo bassi).
Se poi essere cattolici o definirsi tali (mi sa che c'è una differenza) significa venire marchiati per i comportamenti incoerenti dei citati, il problema non può essere il mio ma di chi, pur di trovare argomenti polemici, si diletta in epurazioni oppure a dispensare condanne e assoluzioni. Forse "laiche".

[pagheca]

Facciamo un esempio "pratico". Immaginiamo che il candidato presidente del consiglio del CS un giorno, neanche tanto lontano, sia omosessuale dichiarato. Vendola lo e', un po' come mi pare il Presidente del Consiglio recentemente eletto in Islanda. Insomma, e' questione di tempo e non ci vedo nulla di strano, e spero voi con me... I politici non si giudicano per le loro abitudini sessuali, no?

Supponiamo che a quel punto ci fosse un'alzata di scudi sull'inadeguatezza di un tale personaggio, che pratica apertamente la sodomia a fare il mestiere di PdC. 'L'Avvenire pubblica un articolo di condanna, dicendo che una tale candidatura e' diseducativa per le giovani generazioni. Il CS protesta per questa - gia' immagino le parole - "grave ingerenza nelle elezioni di uno Stato Sovrano". A quel punto pero' i numi tutelari del CD si alzano e dicono... "ma come? facevate tante storie per i comportamenti adulteri di SB, chiedendo a piu' riprese la condanna ufficiale da parte della Chiesa, e adesso pretendete che la Chiesa taccia di fronte a questa candidatura'?"

pagheca