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tesseramento

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

tesseramento

Messaggioda Gab il 17/07/2009, 12:13

Leggo da diverse parti varie polemiche su tesseramento e tempi stretti.
C'e la possibilita' di effettuare il tessermento online per poi ritirare la tessera presso i circoli.
http://www.partitodemocratico.it/circol ... mento.aspx

Nel regolamento pero' http://www.partitodemocratico.it/dettag ... sseramento
non trovo quale data fa' fede.
Basterebbe riconoscere come data valida quella della sottoscrizione online e permettere il ritiro entro 15 giorni.
Forse e' gia' cosi' ma non ho trovato la carta che canta a tal proposito.

DA quello che dice Migliavacca ( vedi ) mi sembra possibile.

Non so!

Gab



da l'Unità
Marino: «Sul tesseramento caos inquietante, penalizzano chi attira nuovi iscritti»

Il terzo uomo gira per l’Italia: ieri Venezia, Treviso, stasera al Gay Village di Roma con Paola Concia. E giovedì Ignazio Marino presenterà a Milano il programma da candidato segretario del Pd.

Professore, la sua proposta di prolungare di 10 giorni il tesseramento è stata bocciata perché «non si cambiano le regole a partita iniziata». Deluso?

«Intanto dovremmo avere certezza delle regole. Sono sempre più a disagio in una situazione dove continuo a ricevere mail, post sul mio blog, messaggi che denunciano grandi difficoltà per iscriversi in alcune aree del Paese. A Milano è come un gioco dell’oca trovare un circolo aperto e imbroccare l’orario. Alcuni chiedono 50 o 100 euro. Non voglio dare interpretazioni ma...».

Ma qual è la sua lettura della vicenda?

«Dal Sud arrivano notizie di tesseramenti che superano il normale, altrove professionisti del mondo della sanità e del lavoro attratti dal mio nome non riescono a iscriversi. Circoli chiusi, lavori in corso, centralini che non rispondono. Una situazione che richiederebbe un intervento netto, trasparente e chiaro del segretario per risolverla».

Il Nazareno replica che anche i volontari vanno in ferie. Lei vede disattenzione o dolo?

«Sembra esserci un meccanismo che sfavorisce chi vuole attrarre nuovi iscritti al Pd. Ma se ci fosse una logica del tipo “meglio meno iscritti più controllati dai dirigenti nazionali”, bé, sarebbe l’opposto dello spirito con cui è nato il Pd. Quello di un partito aperto alla gente, che trae forza dai circoli e nel dinamismo straordinario di 3 milioni di votanti alle primarie».
Porterà comunque in direzione la proposta di tesseramento prolungato?

«Rilancio l’appello alla gente: iscrivetevi, fate pressioni per allungare i termini. Non capisco le obiezioni di alcuni, a meno che dicano con chiarezza di volere un partito piccolo, chiuso nelle stanze, organico al potere di piccoli gruppi, fatto di correnti che detengono pacchetti di azioni, dove non contano gli azionisti semplici ma solo i membri del cda. Sarebbe una visione di nomenclatura opposta alla mia. Se non è così rispondano: chi può rimetterci da un partito più grande e più forte?».

Ha notizia di persone riuscite a tesserarsi per votarla?

«Sì, c’è un effetto positivo straordinario. Migliaia di nuovi iscritti. Troppi per rispondere a tutti, per ora, in una campagna elettorale con pochi mezzi e senza sostegno economico dal partito».

D’Alema l’aveva sconsigliata di candidarsi. Lo ha convinto?

«Ci siamo incontrati per caso a Red Tv e scambiati le opinioni. Lui resta convinto che io abbia fatto un errore, ma tra persone intelligenti l’aver condiviso anni di lavoro efficace su ricerca, sanità e bioetica lascia un solido rapporto personale di stima e rispetto».

Le ha fatto gli auguri?

«Lo aveva fatto subito, il primo giorno».

Englaro, Veronesi, Odifreddi. Non teme di essere inchiodato alla battaglia per la laicità, importante ma non esaustiva?

«No, alla nostra mozione si avvicinano tanti di estrazione diversa. Cattolici, scout, i sindaci di Forlì Balzani e di Genova Vincenzi, Casson. Abbiamo nominato responsabile comunicazione politica l’ex collaboratore di Prodi, Sandro Gozi».

Ha sentito il Professore?

«Non ancora. Lo chiamerò».

Tanti militanti si sono risentiti per la sua denuncia di una questione morale su Bianchini, coordinatore di circolo e presunto stupratore. Pentito?

«Ammetto che la forma non era delle migliori. Intendevo mettere al centro la questione della legalità. Vorrei parlamentari incensurati».

Grillino anche lei?

«No, semplice buon senso».
17 luglio 2009
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Re: tesseramento

Messaggioda Loredana Poncini il 18/07/2009, 12:02

A Torino il mio Circolo territoriale ed i limitrofi ho visto con i miei occhi che si danno i turni per permettere le iscrizioni ( in cui i Radicali primeggiano...)
Buone nuove, quindi, dal PASSAGGIO A NORD-OVEST ( al NUOVO PD, s'intende !)
E a Genova, Ignazio, come va ?
Facci sapere ... :D
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Tessere Pd da Napoli

Messaggioda franz il 18/07/2009, 12:21

Da http://antefatto.ilcannocchiale.it/

16 luglio 2009

Settantamila tessere tra Napoli e provincia, più di un decimo delle 600mila adesioni raccolte in tutta Italia. Ma ci sono comuni nel napoletano dove il numero degli iscritti è superiore a quello dei voti ricevuti alle elezioni provinciali. Dati che fanno del Pd partenopeo un caso nazionale. In negativo. Un tesserificio di democristiana memoria, che però, al contrario della Dc, colleziona sconfitte e figuracce. Terribile quella alle elezioni provinciali di Napoli, con il Pd inchiodato al 19% e il candidato democrat Luigi Nicolais quasi doppiato dal pidiellino Luigi Cesaro. Il tutto nell’indifferenza dei dirigenti locali e dei signori delle tessere. Sempre pronti a minimizzare, sopire, fare distinguo. E a rivendicare la correttezza di un tesseramento anomalo, i cui numeri mostruosi hanno indotto uno dei candidati alla segreteria nazionale, Ignazio Marino, a chiedere un commissario che verifichi la legittimità delle procedure.

Ma come si arriva a realizzare il poco invidiabile record del più alto numero di tessere abbinato a un consenso nelle urne in caduta libera? Le tecniche delle ‘campagne di adesione’ – chiamiamole così – secondo quanto rivelato da alcuni dirigenti e segretari di periferia, a condizione di mantenere l’anonimato, sono un mix di vecchi metodi contaminati da un uso oculato e scientifico del telefono e del computer. Premessa: a differenza della Dc di gavianea memoria, nel Pd napoletano vengono iscritte solo persone vive. Come?
Il primo metodo, il più classico, il più usato, è il ‘porta a porta’. I capibastone mandano gli uomini della loro corrente a perlustrare il territorio, ordinando un tot di adesioni: “Dal comune x vogliamo cento tessere”. Di solito il numero è scelto a tavolino, nel tentativo di non esagerare: quando le iscrizioni superano il 25% del numero dei voti raccolti alle elezioni politiche del 2008, il circolo viene messo sotto osservazione e il tesseramento rischia di essere invalidato. Lo sherpa fa il giro dei caseggiati, dei bar, delle associazioni dove è conosciuto. Incontra, parla, bussa alle porte dei parenti, degli amici, dei parenti degli amici e degli amici degli amici. Si preoccupa di informarli dell’indirizzo e degli orari di apertura al pubblico del circolo dove devono recarsi per formalizzare l’iscrizione. E fissa un appuntamento lì, per essere presente al momento della compilazione della tessera. All’ ‘iscritto’ viene anche chiesto di segnalare qualche nome col quale proseguire la catena di Sant’Antonio delle adesioni. E’ un militante che crede nel progetto del Pd? Nossignore, è solo un povero cristo che non vuole inimicarsi un piccolo potente del luogo e dice sì a un favore che non gli costa quasi nulla. Poi chissà cosa voterà.

C’è poi il telefono. Un metodo fruttuoso, costa meno fatica e rende molto. Il commissario provinciale del Pd napoletano Enrico Morando ne rivelò i dettagli a un quotidiano nazionale, spiegando un episodio cui aveva assistito a dicembre: “Arrivo in questo circolo e vedo che telefonano dicendo di andare ad iscriversi. Vedo che seguono degli elenchi. Chiedo: sono gli elenchi delle primarie 2007? Risposta: no, degli iscritti Ds e Margherita. Ed escludo di aver visto un’eccezione, ma la regola”. La persona che riceve la chiamata quasi sempre si reca al circolo e aderisce. E’ un militante che crede nel progetto del Pd? A sentire Luigi Cimmino, presidente della commissione di garanzia del tesseramento della federazione napoletana, parrebbe di no: “Purtroppo – sospira - da queste parti la politica, insieme all’ente pubblico, è ancora il principale ufficio di collocamento”. Come dire: chi si iscrive così, lo fa nella speranza di riceverne prima o poi un tornaconto. Altre banche dati a cui i circoli Pd attingono: le fotocopie degli elenchi delle primarie 2007 (quei pochi fortunati che le hanno), gli iscritti ai patronati, i clienti di studi legali specializzati in infortunistica e cause di lavoro, e qualsiasi elenco che si riesca ad afferrare grazie al controllo di un assessorato o di una municipalizzata.

Infine ci sono gli archivi dei signori delle tessere. Quelli loro, personali. Costruiti in anni di attività politica. Ci sono consiglieri regionali che poco alla volta hanno elaborato file excel con decine di migliaia di nomi, indirizzi, numeri di cellulare, posta elettronica. Sulla scrivania di uno di loro campeggia un librone di circa 700 pagine, coi nomi in ordine alfabetico. A Natale, serve per mandare gli auguri. Prima dei congressi, serve per rimettere in moto il tesserificio. Le persone iscritte su input diretto del capobastone sono militanti che credono nel progetto del Pd? No, sono solo vassalli che hanno chiesto un piacere, attendono una risposta a una pratica, hanno segnalato il figlio per un concorso. Gente che non può dire no, ma che a stento va a votare.

Dice Michele Caiazzo, consigliere regionale del Pd, autore di uno studio che analizza i flussi elettorali del Pd napoletano alle provinciali e alle europee, dal quale è emerso che a Visciano, Casamarciano, San Giuseppe Vesuviano e Pimonte il numero delle tessere ha superato quello dei voti: “Occorre vigilare ed intervenire per ripristinare il rispetto delle regole in quelle realtà in cui ‘infiltrati’ si iscrivono, o vengono iscritti, al Pd non perché credono nel progetto ispiratore ma perché “danno peso” a questo o quel gruppo”. Traduzione: basta coi signori delle tessere la cui principale preoccupazione è acquisire potere all’interno del partito, mentre gli elettori scappano.
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Re: tesseramento

Messaggioda Loredana Poncini il 18/07/2009, 12:44

2 Italie, insomma: quella di Torino e quella di Napoli, tanto per fare nomi ....
Mi viene in mente un sistema, letto in un libro giallo, tanto tempo fa. E' questo, scoperto da un investigatore assicurativo ed usato per mandare in tilt un sistema: per non far tornare i conti, basta aggiungere pochi spiccioli al fatturato...
Applicazione ai tesseramenti nostri:
anziché inveire contro i bassolini che fanno man bassa, iscriviamoci noi tutti ed ancora di più---
/(Mi viene in mente di fare appello alla cittadinanza attiva delle carissime monache benedettine dell'Isola San Giulio che frequento da anni ! ). ENTRO IL 21 c.m. , mi raccomando !
Che ne dite ?
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Re: tesseramento

Messaggioda ranvit il 18/07/2009, 19:08

Aggiungo a quanto detto nel post preso da ilcannocchiale....in realtà non disturbano molto.... chiedono attraverso amici la carta d'identità (ovviamente io mi sono rifiutato), ne fanno fotocopia, ci mettono i 15 euro, e....ti ritrovi iscritto. Si fa per dire "ti ritrovi", molti non lo sanno nemmeno....

E' un vero schifo!

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Re: tesseramento

Messaggioda Gab il 20/07/2009, 12:01

ranvit ha scritto:Aggiungo a quanto detto nel post preso da ilcannocchiale....in realtà non disturbano molto.... chiedono attraverso amici la carta d'identità (ovviamente io mi sono rifiutato), ne fanno fotocopia, ci mettono i 15 euro, e....ti ritrovi iscritto. Si fa per dire "ti ritrovi", molti non lo sanno nemmeno....

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Chi chiede ? Quale circolo?

Nomi , cognomi di persone o di circoli e segnalazione a
http://www.partitodemocratico.it/dettag ... %20Garanti

Chi ha altre segnalazioni di tale tipo puo' mandare un messaggio nela casella di posta.

Anche senza essere iscritto si puo' fare qualcosa !

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Re: tesseramento

Messaggioda ranvit il 20/07/2009, 12:13

Gab ha scritto:
ranvit ha scritto:Aggiungo a quanto detto nel post preso da ilcannocchiale....in realtà non disturbano molto.... chiedono attraverso amici la carta d'identità (ovviamente io mi sono rifiutato), ne fanno fotocopia, ci mettono i 15 euro, e....ti ritrovi iscritto. Si fa per dire "ti ritrovi", molti non lo sanno nemmeno....

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I nomi? Non ce ne è bisogno....ad essere prudente, l'80% del personale politico e dei circoli della Campania!

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Re: tesseramento

Messaggioda ranvit il 21/07/2009, 11:20

da repubblica.it :

Oggi stop al tesseramento, ma Ignazio Marino insiste sulla proroga
Bersani: "Quando si esalta il partito senza tessere questo è il risultato"
Pd, iscritti fermi a quota 600 mila
un terzo in meno di Ds e Margherita
di GOFFREDO DE MARCHIS

ROMA - Quasi due anni dopo la sua fondazione, la straordinaria affluenza di 3 milioni e mezzo di persone alle primarie, il Partito democratico ferma oggi la lancetta delle iscrizioni a distanza siderale dalla previsione degli esordi: 1 milione di tesserati. Secondo i dati più prudenti (o più realisti) il Pd si fermerà a 600 mila iscritti. Per gli ottimisti alla fine si arriverà a 670 mila. Sempre molto lontani dalla cifra tonda che il 14 ottobre del 2007 sembrava lì, a portata di mano, un gioco da ragazzi. Poi sono venute la sconfitta alle politiche, i passaggi negativi in Abruzzo e Sardegna, le dimissioni choc di Veltroni e i 4 milioni di voti persi alle Europee. Ma resta un'occasione sprecata: "Quando si esalta il partito senza tessere, questo è il risultato", è il commento amaro di Pierluigi Bersani. Molti mesi fa lo disse anche Massimo D'Alema: "Io non so neanche dove fare l'iscrizione...". Col senno di poi, si poteva fidelizzare subito una parte dei "fondatori" convincendoli ad aderire formalmente. Oppure si potevano richiamare in tempi brevi i 3 milioni e mezzo di elettori per fargli prendere la tessera. "Ma ci spiegarono che ormai le elezioni erano alle porte. Eppure fra ottobre e aprile sono passati sei mesi...", raccontano i nemici del "partito liquido".

Fatto sta che il Partito democratico, nel momento in cui si chiudono le iscrizioni in vista del congresso (oggi), si ferma almeno 300 mila iscritti sotto il risultato sperato e molto al di sotto degli stessi partiti fondatori. Nella loro ultima campagna di tesseramento i Ds avevano staccato 590 mila tessere e la Margherita, pur fra mille contestazioni, 400 mila.
L'ultimo rilevamento ufficiale del Pd risale al 1 luglio: allora gli iscritti erano 505 mila. Alla fine della settimana ci sarà il rilevamento definitivo. Il rush finale farà schizzare in alto il numero conclusivo. Già da domani però si metteranno al lavoro le commissioni di garanzia territoriali per la convalida delle iscrizioni. E gli esperti dell'organizzazione si aspettano qualche brutta sorpresa, cioè contestazioni. Soprattutto in casi particolari. In alcuni circoli di Napoli e provincia, dove le tessere superano a volte il numero degli elettori democratici. Anche se il commissario Enrico Morando non nega il boom, ma garantisce su una sostanziale regolarità delle iscrizioni. L'altra situazione a rischio è a Roma, dove negli ultimi dieci giorni c'è stato un lievitamento per alcuni "sospetto".

Oggi la direzione dà il via libera ai tre candidati Franceschini, Bersani (ieri il governatore calabrese Loiero ha aderito alla sua mozione), Marino e Adinolfi. Il chirurgo ieri ha scritto una lettera al segretario insistendo su un rinvio della dead line: "Ci sono difficoltà e irregolarità diffuse. Teniamo aperto il tesseramento fino al 31 luglio". Ma il partito ha risposto di nuovo di no. Ignazio Marino ha bisogno di una quota minima del 5 per cento di iscritti per partecipare alle primarie. È un obiettivo largamente alla sua portata, ma per sicurezza avrebbe voluto qualche giorno in più. Va anche deciso il numero dei collegi delle primarie del 25 ottobre. La volta scorsa furono 475, come quelli della legge maggioritaria. Stavolta saranno 375, visto che si eleggono "solo" mille delegati dell'assemblea nazionale. In direzione si parlerà anche del Dpef e al termine i due sfidanti Franceschini e Bersani (Marino non è in direzione) faranno insieme una conferenza stampa sui conti pubblici.

(21 luglio 2009)

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Figuriamoci poi si si togliessero tutte le tessere "forzate" dai giochini dei vari boss locali (vedi Campania....non so la situzione altrove).

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Re: tesseramento

Messaggioda Loredana Poncini il 22/07/2009, 19:18

Sarà possibile conoscere il numero dei "tesserati" del PD, regione per regione, in modo ufficiale, o continueranno le illazioni a non finire ?
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