da antonio bianco il 19/07/2009, 22:35
Grillo, il Pd, e la burocrazia kafkiana: Di ROBERTO COTRONEO L' Unità
"La vicenda di Beppe Grillo e della sua polemica con il Partito Democratico è di quelle su cui è obbligatorio riflettere senza luoghi comuni e senza neppure facilonerie. Grillo è un populista, un personaggio televisivo che usa il suo blog per lanciare battaglie senza mezzi termini, e spesso per condurre battaglie che hanno un fondamento e possono essere condivise. In una recente intervista ha dichiarato di aver sempre votato a sinistra, e ultimamente di aver votato la lista di Antonio Di Pietro, alleato del Partito Democratico di Walter Veltroni, tra l'altro. Grillo spesso ha attaccato e ridicolizzato molti partiti, incarnando l'antipolitica, e lo ha fatto anche con i leader del Partito Democratico. I suoi toni sono talvolta eccessivi, e qualche altra sono offensivi, e soprattutto sono i toni di chi ha usato la vena paradossale e grottesca per tutta una vita, e ha usato questa vena perché è quella dei giullari e dei saltimbanchi. Vogliamo un giullare alla guida del maggior partito di opposizione italiano? Ognuno può pensarla come vuole, ma direi di no.
Però Grillo non è soltanto questo. Grillo ha uno dei dieci blog politici e di protesta più cliccati del mondo, è un po' vecchio quando parla della rete come fosse ancora al Cern di Ginevra 20 anni fa, però non si può dire che non si sia occupato di temi cari alla sinistra e cari a tutti noi: dalla libertà di usare reti wi-fi senza pagare, come in tutti i paesi civili del mondo, alla privatizzazione dell'acqua potabile, fino al conflitto di interessi di Silvio Berlusconi, passando per molti temi ambientalisti, a cominciare dal nucleare.
Si può negare la tessera del Partito Democratico, un partito moderno e riformista a un uomo così? Francamente è impossibile. E non basta la motivazione che in passato ha sostenuto liste "ostili". Io credo, e lo dico pacatamente che questo può diventare un serio problema democratico dentro il Pd. Si vuole impedire la corsa alla segreteria di Beppe Grillo? Trovo che sia francamente impensabile che ci arrivi anche solo vicino, ma deve potersi iscrivere, e deve parlare. E negargli la tessera prima ad Arzachena, poi a San'Ilario (dove c'è la stazione di "Bocca di Rosa" scritta da un altro genovese libertario e un po' folle come Fabrizio De André), e ora opporsi ancora alla decisione del circolo Irpino di dargli la tessera sia francamente troppo. In questi anni ho scritto su questo giornale decine di articoli durissimi sul populismo anche brutale di Grillo, e lui non mi è mai piaciuto. Ho ricevuto mail di proteste, qualche vlta anche di insulti dai suoi adepti e dai suoi sostenitori. E non erano delle belle lettere. Per nulla. Ma Voltaire rimane Voltaire, e la burocrazia è sempre, quando va bene, kafkian, se non peggio: "Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo". Vale per tutto, e tutti. Ma soprattutto dentro il partito democratico. "
Bellissimo articolo, scritto da un democratico.
" Un messaggio a ranvit : purtroppo anch'io ho la tua stessa sensazione sul PD"