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La Chiesa e Berlusconi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: La Chiesa e Berlusconi

Messaggioda franz il 07/07/2009, 8:46

Le parole di monsignor Crociata vero segno di distacco della gerarchia
Contatti Letta-Vaticano: si cerca di ottenere un'udienza a tempi brevi

Berlusconi tenta il contropiede
"Incontro con il Papa dopo il G8"

Un parallelo di cattivo augurio: Prodi cadde dopo aspre schermaglie con la Chiesa
di CLAUDIO TITO

ROMA - Un'udienza dal Papa al termine del G8. Silvio Berlusconi prova a ribaltare il tavolo delle polemiche. La "scossa" assestata ieri dal segretario della Cei, Mariano Crociata, lo ha colpito. Il richiamo esplicito al "libertinaggio" non se lo aspettava. Soprattutto alla vigilia del summit tra i "grandi" della Terra. Tanto che per tutta la giornata il premier e il suo staff non sono riusciti a organizzare una risposta al richiamo avanzato dai vescovi italiani. Pochissime le dichiarazioni in difesa del Cavaliere. "Ma dobbiamo fare qualcosa - ha avvertito il capo del governo - dobbiamo evitare che si crei un cortocircuito. Bisogna trovare un modo per mettere a tacere tutte le polemiche".

Il discorso pronunciato da Mons. Crociata per ricordare la figura di Santa Maria Goretti ha dunque lasciato il segno. E ha reso difficile la messa a punto di una replica. In primo luogo agli esponenti del centrosinistra che hanno rimarcato la forza dell'intervento del segretario Cei. Tant'è che da ieri il premier sta facendo di tutto per studiare una risposta che vada al di là della dialettica politica. Vuole invertire il trend del confronto e ha messo in moto la sua diplomazia. Con un unico obiettivo: strappare alla Santa Sede un incontro con il Pontefice a conclusione del summit dell'Aquila. L'unico modo, a suo giudizio, per "troncare le polemiche". Ratzinger ha già inserito nella sua agenda un colloquio con il presidente americano, Barack Obama, e al momento non è previsto uno spazio per il capo del governo italiano. Eppure i contatti sono stati avviati. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, si è attivato. Ed ha avuto primi colloqui con i vertici della Cei sia con quelli della Segreteria di Stato.

Certo, il suo obiettivo non è stato solo quello di verificare la possibilità di un'udienza con il Papa. Ma anche quello di "sondare" gli umori della Chiesa e delle massime gerarchie ecclesiastiche italiane. Anche perché un affondo così pungente a due giorni dal G8 è stato interpretato come un vero segnale di "distacco". Prima gli appunti alla nuova legge sugli immigrati, ora questo sulle "abitudini private". L'inquilino di Palazzo Chigi teme che la "luna di miele" con il mondo cattolico possa chiudersi. Già il voto delle europee aveva segnato un allontanamento dei cattolici in tutti gli studi dei flussi commissionati dal Pdl. Ora questo ennesimo "uno due" ha fatto calare su Palazzo Grazioli il velo della paura. Letta avrebbe ricevuto la garanzia che il rapporto non si è "rotto". "Le parole di Mons. Crociata non vanno strumentalizzate in chiave politica", ha così tagliato corto il vicecapogruppo alla Camera, Osvaldo Napoli. "Si tratta di interpretazioni forzate - chiosa Gaetano Quagliariello - e si affidano alle parole di Monsignor Crociata significati "extra petita". Non è che parlando di Santa Maria Goretti si potesse fare un'esaltazione delle discoteche".

Eppure il clima intorno al Cavaliere non è più quello di qualche mese fa. E il premier lo ha intuito. Le foto di Villa Certosa preannunciate dalla stampa straniera, gli scontri ormai espliciti con Rupert Murdoch, il clima cambiato con i cosiddetti "poteri forti" ed ora anche la Conferenza episcopale italiana. Fattori che messi in fila hanno impressionato non poco il presidente del consiglio. Si sente "sotto assedio" e ha chiesto un intervento diplomatico immediato a Gianni Letta. Sa bene che il voto cattolico resta determinante in Italia.

Ma non solo. "Dobbiamo impedire che pure la Chiesa faccia parte dell'assedio - è stata la richiesta del premier -. Dobbiamo fare di tutto per ricucire". Anche perché, in effetti, le reazioni d'Oltretevere hanno fatto ben poco per attenuare le parole del segretario della Cei. Dopo il caso Noemi e le foto di Porto Rotondo, il Vaticano e i Vescovi avevano invitato ad un "chiarimento" pubblico e subito dopo hanno concordato la necessità di una presa di distanza per non mettere a repentaglio la "credibilità" della Chiesa davanti ai fedeli. Basti pensare che qualche presule proprio ieri ricordava con qualche rimpianto che persino Enrico Berlinguer nel 1947, allora leader dei giovani comunisti, esaltava la figura di Maria Goretti in quel momento non ancora santa. Sottolineava "la moralità e lo spirito di sacrificio di cui sono ricche le tradizioni italiane, le tradizioni di Mario Goretti e Irma Bandiera". E Berlusconi ricorda bene che la fine dell'ultimo governo Prodi venne preceduta da una tagliente schermaglia con la gerarchi ecclesiastica.
(7 luglio 2009)
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Re: La Chiesa e Berlusconi

Messaggioda Robyn il 07/07/2009, 16:52

Finalmente è arrivata la deus es caritas in veritae.E un pugno allo stomaco ai poteri forti,ed un vantaggio della sinistra dalla matrice sociale che deve far sentire la sua voce nel paese Ciao Robyn
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Papa: occorrono uomini retti in politica ed economia

Messaggioda franz il 09/07/2009, 8:00

BENEDETTO XVI: «bisogna mettere mano ad un profondo rinnovamento morale e culturale»
Papa: occorrono uomini retti in politica ed economia
Per il pontefice devono essere «attenti al bene comune»

CITTA' DEL VATICANO - Un monito. Perché «occorrono uomini retti tanto nella politica quanto nell'economia, che siano sinceramente attenti al bene comune». Benedetto XVI, durante l'udienza generale, illustra il contenuto della sua enciclica «Caritas in veritate» e, allo stesso tempo, si riferisce al vertice cominciato mercoledì all'Aquila.

L'ETICA- «La situazione mondiale, come ampiamente dimostra la cronaca degli ultimi mesi, continua a presentare non piccoli problemi e lo 'scandalò di disuguaglianze clamorose, che permangono nonostante gli impegni presi nel passato», spiega il pontefice. E sottolinea la necessità di un comportamento etico a tutti i livelli: « È importante che si ponga mano ad un profondo rinnovamento morale e culturale e ad un responsabile discernimento circa le scelte da compiere per il bene comune». Più attenzione all'uomo, dunque, ma anche «il rigetto di una visione prometeica dell'essere umano, che lo ritenga assoluto artefice del proprio destino».

....
08 luglio 2009
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L'etica elastica

Messaggioda Gab il 14/07/2009, 16:43

L'etica elastica

Abbiamo dovuto preoccuparci, durante il G8, di abbassare i toni come ha chiesto il capo dello Stato perché quando ospiti illustri arrivano a casa bisogna innanzitutto preoccuparsi che non confondano la condotta di uno con quella di tutti, che non credano che il delirio di onnipotenza senile dell'uomo che ci governa offuschi e screditi la reputazione di una nazione intera. Perché la reputazione è fondamentale, per gli individui come per gli Stati. Anche se il concetto è molto cambiato nel tempo. È diventato abbastanza elastico (sarebbe interessante chiedere alle centinaia di giovani donne che frequentano palazzo Grazioli e alle loro madri) e, soprattutto, si è svincolato dalla sostanza delle cose. Sarà un punto di vista marginale, ma considero più integra la reputazione della escort Patrizia d'Addario che si prostituisce per rendere giustizia al sacrificio del padre - conoscete la storia: le licenze edilizie mai ottenute, la disperazione, il suicidio - piuttosto che quella di un uomo di Stato che promette solennemente una somma concordata per chi muore di fame e di malattia in Africa e poi ne dispensa solo il 3 per cento, cioè niente.

Mentre noi rispettavamo la consegna di non esibire le miserie di Berlusconi al mondo, Gianni Letta e gli sherpa dei rapporti fra governo e Vaticano lavoravano alacremente al baratto, qualcosa che somiglia molto al prezzo delle indulgenze di antichissima memoria. A Palazzo se ne parla da giorni. È in corso una trattativa. I contraenti sono appunto il governo e lo Stato Vaticano. La posta in gioco è molto alta: la reputazione - sì, ancora lei - del presidente del Consiglio presso l'elettorato cattolico. La merce di scambio è preziosa: la vita, la possibilità per ognuno di noi disporne. Un diritto costituzionale. Detto in parole molto semplici: nella maggioranza c'è chi spera che la Chiesa chiuda un occhio e anche tutti e due sull'incredibile esempio di «utilizzazione finale» delle donne italiane offerto da chi dovrebbe rappresentarci in cambio di una legge gradita al Vaticano sul fine vita.

Una legge, quella sul testamento biologico, controversa e delicatissima. Approvata dal Senato lo scorso 26 marzo, nelle ultime settimane ha avuto una repentina e sorprendente accelerazione nel percorso verso la Camera. Perché tanta fretta? Perché il premier è rimasto molto turbato dal documento della Cei contro il libertinaggio e forse anche di più dalla perdita di voti cattolici alle ultime elezioni europee. Bisogna recuperare credito, impedire le omelie dei preti di campagna e gli editoriali di Famiglia Cristiana. Bisogna che gli italiani dimentichino cosa il presidente del Consiglio pensa delle donne, persino di quelle in coma (Eluana può avere figli, vi ricordate quella sciagurata frase?) quale sia il loro posto al mondo, l'uso a cui sono destinate. In generale, bisogna che l'ossessione del premier, la sua malattia, non indispettiscano la Chiesa fino al punto di indebolirlo e isolarlo. Dunque, diamole qualcosa. Ma, a giudicare dall'indignazione che si è diffusa nella base dei fedeli, non è affatto detto che lo scambio questa volta possa essere accettato.

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Re: L'etica elastica

Messaggioda lucameni il 14/07/2009, 17:13

Abbassare i toni?
Mi pare faccia il paio con le preoccupazioni sull'antiberlusconismo.
C'è stato tanto di quell'antiberlusconismo che l'opposizione c'ha inciuciato per 15 anni e non gli ha abrogato manco una legge vergogna.
E azzardarsi a chiedere il rispetto della legalità ormai è visto come un turpe esercizio di massimalismo, anche da parte di presunti leader dell'opposione. Mica una questione di destra, sinistra, estremismo o massimalismo.
Semplicemente l'idea di opposizione, di proporsi in maniera intransigente (e questo non vuol dire con toni poco urbani) per mettere una pezza alle peggio cose di questa maggioranza, non è contemplata.
Non è contemplata perchè ci deve essere il "dialogo" sempre e comunque.
Roba da matti.
Ancora non ho capito se vivo in un Truman Show o è tutto vero.
Se l'idea di democrazia è scesa a inciucio istituzionalizzato, dove l'unico con licenza di insulto sia papi.
E gli altri tutti presi dal galateo, dimentichi di tutto il resto (vedi scudo fiscale etc etc).
Oggi sono a Roma e giusto ieri ascoltavo in una tv privata un consigliere comunale PD.
Un agnellino, per il quale il problema dell'Italia sarebbero i toni poco urbani tra i politici.
Mica altro.
Mica le leggi vergogna, il bavaglio all'informazione (peraltro gradita anche a tanti esponenti dell'opposizione).
Sembrava di ascoltare uno del PDL, soltanto meno invasato da amore per il capo supremo.
Delle due l'una: o il berlusconismo è entrato dentro di noi e non ce ne accorgiamo più (della serie guardiamo il dito e non la luna); o c'è il timore - logicamente e storicamente infondato - che tenere un atteggiamento intransigente sui temi della legalità voglia dire apparire come comunisti; oppure ci sono interessi di casta che non hanno schieramento e ci spacciano per "dialogo".
O forse un mix di tutte e tre le cose.
Ma quando in un partito si fa capire che i problemi dell'Italia sono dati non da coloro che fanno i propri interessi, violano le leggi, fanno strame della Costituzione, ma da chi denuncia questi comportamenti, pur con toni non sempre urbani, allora siamo alla frutta.
Se si antepone la mordacchia intesa come dialogo alla denuncia del malaffare, siamo all'ammazza caffè.
Temo sia così e ci sia veramente poco da fare.
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La stampa cattolica contro il premier

Messaggioda franz il 15/07/2009, 8:30

Lo scandalo sui settimanali diocesani. Avvenire all'attacco
Numerosi editoriali denunciano "il degrado morale" e dicono "basta"

"Escort, una melma inaccettabile"
la stampa cattolica contro il premier

di ORAZIO LA ROCCA

ROMA - "Degrado morale e libertinaggio: bisogna reagire". "Lettera aperta a Berlusconi: tra confusione e immoralità". "Basta eccessi e derive, gli italiani chiedono coerenza e sobrietà". "Una privacy che non si può nascondere". "Le vicende che coinvolgono il premier gettano molte ombre sulla credibilità del Paese: speriamo di uscire presto da questa melma". "Il re è nudo?".

Sono solo alcuni dei titoli degli editoriali dedicati al caso Berlusconi dai settimanali diocesani dell'ultimo mese sulla scia dei richiami già fatti da Famiglia Cristiana e dal quotidiano dei vescovi Avvenire, che ancora ieri ha pubblicato un altro severo editoriale sul premier, pur senza nominarlo, dal titolo "Reati e peccati: riscoperta l'etica pubblica, adesso un passo avanti".

Lo firma Francesco D'Agostino, ex presidente del Comitato nazionale di Bioetica, che stigmatizza i "disdicevoli comportamenti pubblici", richiamandosi a "quell'etica pubblica" alla quale "i nostri governanti" sembra siano portati a "mancare di rispetto". Dichiarandosi persino "d'accordo con i "laicisti": gli scandali sono intollerabili per una democrazia".
Altri interrogativi, altrettanto severi, uniti a critiche e a richieste di "chiarezza", adesso emergono anche dalla galassia dei periodici diocesani, una rete di informazione cattolica di base che fa capo ai vescovi locali, formata da 168 testate per oltre un milione di copie diffuse ogni settimana. L'ultimo nato è Vola, il quindicinale della diocesi dell'Aquila presentato lunedì scorso.

Tra i giudizi più taglienti quello de il Corriere Cesenate che nell'editoriale "Autorevolezza ricercasi" parla di "clima da basso impero in cui" un premier "si trova nella necessità di dover smentire in pubblico le accuse che provengono da signore di dubbia fama", accuse che "lo pongono in una condizione "sotto ricatto" non accettabile per un Paese che si rispetti. Se ancora di rispetto si può parlare. Speriamo di uscire quanto prima di questa melma. Il puzzo è davvero insopportabile".

Il Corriere Cesenate dedica anche una "Lettera aperta a Berlusconi, tra confusione e immoralità", nella quale lo critica perché non fa emergere "la verità", "parla di immondizia, ma non smentisce chiaramente, lascia che le domande fluttuino nella testa dell'opinione pubblica e alla fine, qualsiasi cosa sia successa, tutta questa confusione lascerà negli italiani un'idea di immoralità e di marciume". Al recente richiamo del segretario della Cei, monsignor Mariano Crociata, La Cittadella di Mantova dedica un editoriale indignato fin dal titolo, "Degrado morale e libertinaggio, bisogna reagire", notando che l'intervento di Crociata ha suscitato "una vasta eco" nel paese.

Il Risveglio popolare, del Canavesano, ricorda il "duro attacco di Giuliano Ferrara al premier per le vicende scabrose delle veline e delle escort a Villa Certosa e a Palazzo Grazioli", lamenta che "l'opinione pubblica è disorientata" e per questo si spinge a chiedere "una parola risolutrice" persino al capo dello Stato. E' di "basso profilo la politica italiana in questo momento" lamenta la Voce del Logudoro di Ozieri che ammonisce: chi assume "ruoli di rappresentanza nazionale e internazionale ha l'obbligo morale di rispondere all'opinione pubblica, con una vita il più possibile integerrima e al di sopra di ogni privato festino o quant'altro".

Sulla Vita Cattolica di Cremona, il direttore don Vincenzo Rini invoca "chiarezza" e quella "verità che non appare in comportamenti che disprezzano la dignità del corpo e della sessualità". In un altro editoriale si chiede, polemicamente, "Il Re è nudo?". L'Appennino Camerte aderisce, invece, "al disagio espresso da Avvenire" sul caso Berlusconi, "un disagio che sta affiorando, al di fuori di ogni meschino interesse partitico, in altri giornali di diverso orientamento e anche all'interno del collegio episcopale".

(15 luglio 2009)
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Re: La Chiesa e Berlusconi

Messaggioda paolor1990 il 18/07/2009, 19:17

Caro Franz, per me Berlusconi sta bene dove è, preferisco molto meglio il Presidente Berlusconi che una faccia di mortadella come Prodi. Buttate fango a tutta birra contro Berlusconi senza vedere cosa avete dentro il vostro partito; ci sono persone senza un minimo di idee per il paese, la vostra prima idea è colpire l'avversario politico ma poi buttato giù il cattivo chi sarà colui che gestirà il paese? Non vorrai mica appoggiare Franceschini? Parla solo male di Berlusconi, ma non ha mai detto cosa farebbe se fosse lui al posto suo. Tutte queste chiacchere di Berlusconi che va a donne, è come scoprire l'acqua calda, le strade sono piene di queste brave signore e se ci sono queste in giro la sera è perchè c'è qualche buon uomo che l'aspetta, e cosa avete mai scoperto? Ma pensate alle cose per il paese invece di prendervela per un paio di serate con "una di notte" e dite cosa fareste al posto di Berlusconi per questo paese.
Alcune domande che dovrebbero trovare risposte:
1) Prodi appena si è insediato a Palazzo Chigi dopo avere vinto le elezioni, cosa ha fatto? Ha subito aumentato le tasse, Berlusconi no!! Cosa dici in proposito?
2) Prodi non è stato capace di salvare l'Alitalia e i posti di lavoro, c'era nel vostro partito chi diceva che Berlusconi non aveva affatto una cordata Italiana per salvare l'Alitalia, ma vi hanno subito scomunicato, la cordata c'era e l'Alitalia e i suoi dipendenti sono stati salvati, la sinistra in questo caso non è stata capace di concludere nulla, Berlusconi in questo caso ha vinto la partita. Cosa dici in proposito?
3) In pochi mesi appena Berlusconi si è insedito al Governo ha pulito le strade di Napoli, Prodi non ne è stato capace, mettila o rigirala come vuoi ma anche qui Berlusconi ha vinto la partita.
4) Gli estracomunitari sono stati finalmente fermati prima di partire per l'Italia, la sicilia e l'Italia è finalmente più libera, la sinistra non è mai stata capace di fare nulla in questo caso. Bravo Berlusconi, il mio voto lo avrai anche la prossima volta. Cosa rispondi in proposito? Vuoi il bene degli altri o degli Italiani?
Fin quando non troverete una persona con gli attributi, non cercate di fare cadere Berlusconi che poi se andate a governare non terminate come vostro solito la legislatura!

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Re: La Chiesa e Berlusconi

Messaggioda lucameni il 18/07/2009, 19:33

paolor1990 ha scritto:Caro Franz, per me Berlusconi sta bene dove è, preferisco molto meglio il Presidente Berlusconi che una faccia di mortadella come Prodi. Buttate fango a tutta birra contro Berlusconi senza vedere cosa avete dentro il vostro partito; ci sono persone senza un minimo di idee per il paese, la vostra prima idea è colpire l'avversario politico ma poi buttato giù il cattivo chi sarà colui che gestirà il paese? Non vorrai mica appoggiare Franceschini? Parla solo male di Berlusconi, ma non ha mai detto cosa farebbe se fosse lui al posto suo. Tutte queste chiacchere di Berlusconi che va a donne, è come scoprire l'acqua calda, le strade sono piene di queste brave signore e se ci sono queste in giro la sera è perchè c'è qualche buon uomo che l'aspetta, e cosa avete mai scoperto? Ma pensate alle cose per il paese invece di prendervela per un paio di serate con "una di notte" e dite cosa fareste al posto di Berlusconi per questo paese.
Alcune domande che dovrebbero trovare risposte:
1) Prodi appena si è insediato a Palazzo Chigi dopo avere vinto le elezioni, cosa ha fatto? Ha subito aumentato le tasse, Berlusconi no!! Cosa dici in proposito?
2) Prodi non è stato capace di salvare l'Alitalia e i posti di lavoro, c'era nel vostro partito chi diceva che Berlusconi non aveva affatto una cordata Italiana per salvare l'Alitalia, ma vi hanno subito scomunicato, la cordata c'era e l'Alitalia e i suoi dipendenti sono stati salvati, la sinistra in questo caso non è stata capace di concludere nulla, Berlusconi in questo caso ha vinto la partita. Cosa dici in proposito?
3) In pochi mesi appena Berlusconi si è insedito al Governo ha pulito le strade di Napoli, Prodi non ne è stato capace, mettila o rigirala come vuoi ma anche qui Berlusconi ha vinto la partita.
4) Gli estracomunitari sono stati finalmente fermati prima di partire per l'Italia, la sicilia e l'Italia è finalmente più libera, la sinistra non è mai stata capace di fare nulla in questo caso. Bravo Berlusconi, il mio voto lo avrai anche la prossima volta. Cosa rispondi in proposito? Vuoi il bene degli altri o degli Italiani?
Fin quando non troverete una persona con gli attributi, non cercate di fare cadere Berlusconi che poi se andate a governare non terminate come vostro solito la legislatura!

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Caro Paolor è troppo facile rispondere ai tuoi luoghi comuni e alle balle che racconti. Per non parlare delle "omissioni" sul tuo padrone.
Sarebbe un dialogo tra muti, non fosse altro che qui si discute animatamente, a volte pure troppo, consapevoli degli evidenti limiti della classe politica (Cs compreso).
Ma - a differenza vostra - non abbiamo un "Unto" cui votarci e da adorare, privandoci di ogni senso critico (e etico).
Ti posso inoltre dire che una simile sequela di sciocchezze come quella da te dispensata, non mi fa rabbia.
Certe amenità le sento ogni giorno, in particolare da persone che si vantano di non sapere nulla di politica.
Certo è che una sequela così concetrata di argomentazioni (anzi "argomentazioni") è una botta di grande comicità :DDDD
E, forse ti dispiacerà, dubito che qui troverai persone predisposte ad incazzarsi con te; più probabile che si mettano a ridere
;)
Auguri per tutto.
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Re: La Chiesa e Berlusconi

Messaggioda franz il 19/07/2009, 12:00

paolor1990 ha scritto:Pensate gente pensate!!!

Caro paolor1990,
grazie del tuo intervento ma questo thread discute delle prese di posizione della Chiesa sul problema del "troiame" (a chiamare le cose per nome) o della "malma" o degli "uomini non retti" piuttosto che del "libertinaggio gaio e irresponsabile".
Non si discute di Prodi, di Alitalia, di Franceschini e di tasse, temi cui cui siamo ben lieti di approfondire e lo facciamo ogni guorno negli altri 15'000 messaggi di questi forum.
Qui non siano noi a "buttare fango a tutta birra" ma sono persone di chiesa, dall'umile prete di campagna alle gerarchie Vaticane. AL papa stesso, che in occasione del G8 ha ricevuito Obama e (perché mai?) non ha ricevuto Berlusconi.
Se vuoi lamentarti di questo stai sbagliando indirizzo. Vero che non sappiamo anche dove tu potresti lamentarti per cui accettiamo qui ben volentieri lo sfogo del tuo disagio, che comprendiamo pienamente.

Ciao,
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Re: La Chiesa e Berlusconi

Messaggioda incrociatore il 19/07/2009, 13:10

dite la verità... paolo1990 lo avete tirato fuori voi per provare a rianimare il Forum...
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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