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Franco Marini ed i Radicali

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Franco Marini ed i Radicali

Messaggioda Robyn il 18/07/2009, 14:32

L'adozione di figli da parte dei single è possibile solo dalla figura femminile,relativamente giovane 27 anni circa.Può essere solo una bambina e non un bambino.Infatti la bambina quando sarà grande preferirà la figura maschile per il fatto che non ha avuto la figura paterna.Per quel che riguarda il maschio non può esserci l'adozione,perche i bambini maschi o femmine che siano hanno sempre bisogno della figura materna.L'omosessualità dipende dal fatto che viene a mancare una delle due figure.In alcuni casi è una patologia congenita fin dalla nascita nonostante ci sia gia la figura maschile e femminile.In altri può svilupparsi per la mancanza di una di una delle due figure,maschile o femminile
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Re: Franco Marini ed i Radicali

Messaggioda franz il 18/07/2009, 17:12

Robyn ha scritto:L'omosessualità dipende dal fatto che viene a mancare una delle due figure.

Scusa l'estrema franchezza ma queste sono idiozie.
Dovresti avere la correttezza di indicare studi scientifici che attestino quando vai affermando.
Non dicendo "si, ci sono, me lo ha detto mio cugino che l'ha letto sulla gazzetta di paperopoli".
Elencando gli studi, le ricerche.

Una breve sintesi dei quali puo' essere questa:

Prima teoria: "colpa" della famiglia.
Prima dell'ipotesi che l'origine dell'omosessualità fosse da ricercare nella biologia, essa era indicata nel modello famigliare dove l'individuo era inserito, ed in particolar modo se vi era la presenza di una madre possessiva, "castrante", ed un padre debole o assente. Se tuttavia questa teoria fosse accreditabile, si sarebbe potuto curare l'omosessualità con la psicanalisi, cosa che lo stesso Freud riconosce come impossibile.

Seconda teoria: gli ormoni.
Per un certo periodo i ricercatori hanno sostenuto che la determinazione dell'orientamento sessuale fosse dovuta sostanzialmente alla quantità maggiore o minore di ormoni femminili (in particolare l'estradiolo) o maschili (testosterone) presenti nell'individuo nella fase prenatale, indirizzati al cervello durante la settima settimana di sviluppo. La tesi tuttavia é stata in buona parte abbandonata, in quanto ciò avrebbe significato che un'ampia percentuale di maschi, in condizioni cliniche da comportare una carenza di ormoni androgeni nella fase prenatale, sarebbe dovuta essere omosessuale, così come lo sarebbe dovuto essere ogni individuo di sesso femminile esposto in età prenatale ad un eccesso di adrogeni.

Terza teoria: l'ipotalamo.
Nel 1977 Roger Gorski dell'Univerità di Los Angeles, nota che nel cervello dei topi il nucleo che determina il comportamento sessuale é più grosso nei maschi che nelle femmine, scoperta confermata anche da Laura Allen, della stessa università, la quale nel 1989 afferma che anche nel cervello umano il nucleo del comportamento sessuale (INAH-3) è diverso fra maschi e femmine. Il ricercatore olandese Dick Swaab nel 1991 rileva la presenza nel cervello umano di un altro nucleo, l'SNC, il quale non varia secondo il comportamento sessuale (maschio o femmina), ma secondo l'orientamento sessuale. Il maggior impulso alla tesi della causa ipotalamica é dato da Simon LeVay, un neuroanatomista del Salk Institute for biological studies di La Jolla, California, il quale nel 1993 pubblica una ricerca secondo cui sia l'INNAH-3 di Allen che l'SNC di Swaab variano non solo a seconda del sesso, ma anche dell'orientamento sessuale. Tale tesi é però contraddetta da William Byne, il quale afferma che LeVay si é servito per arrivare a questa conclusione di cervelli di maschi omosessuali provenienti da persone ammalate di AIDS: l'ingrossamento dei due nuclei potrebbe essere infatti attribuito a disfunzioni ormonali dovute alla malattia.

Quarta teoria: i cromosomi.
Il gruppo di ricerca guidato da Dean Hamer, del National Institut of Heatl, asserisce di aver individuato nella regione del cromosoma X, denominata "xq28", contenente centinaia di geni, il gene determinante l'omosessualità. Studiando l'albero genealogico materno di 114 maschi omosessuali, Hamer ha accertato che il 13,5% dei loro fratelli é gay, come pure il 7,5% dei cugini maschi e degli zii, individuando una percentuale molto maggiore rispetto a quella della media della popolazione. L'incidenza dell'omosessualità nella famiglia paterna é risultata invece nella media della popolazione. Hamer sostiene quindi che l'omosessualità sia trasmissibile solo per via materna e che responsabile sia probabilmente un gene del cromosoma X. Valida o meno la teoria cromosomica, certo é che basta un nulla per creare polemica: James Watson, scopritore nel 1953 con Francis Crick del DNA, in un'intervista al Sunday Telegraph, rivendica il diritto per la madre di abortire nel caso in cui il figlio abbia imperfezioni, tra le quali nomina l'omosessualità.


Come vedi, Robyn, la teoria che l'omosessualità dipenda dalla famiglia, dalla qualità della presenza o assenza di figure materne e/o paterne è vetusta e ormai abbandonata. Non è la cultura (l'insieme dei rapporti familiari) ad essere la causa ma la biologia. Poi che siano ormoni, geni o un misto dei due, ancora non si sa con precisione ma gli indizi puntano tutti li.
Il fatto che la causa sia biologica pero' non vuol dire che sia una malattia. Tra l'altro l'omosessualità la si riscontra in altri esseri viventi (e non solo mammiferi). Vedi il caso in gemania dei pinguini gay. http://it.notizie.yahoo.com/37/20090604 ... 693a4.html
Per fortuna le leggi della natura sono molo più progressiste e molto meno discriminatorie di quelle umane. Proprio quella natura cui di solito si appella chi non ha altri argomenti per opporsi alle nozze gay o alle adozioni. Una coppia di pinguini gay ospiti dello zoo tedesco di Bremerhaven, sulle rive del Mar Nero, ha felicemente adottato un pulcino della sua stessa specie. Stando a quanto ha riferito un portavoce dello zoo, i pinguini, i cui nomi sono "Z" e "Vielpunkt", si prendono cura del pulcino esattamente come farebbe una coppia di pinguini eterosessuale.

Fattene una ragione .... quei i pinguini non sono nemmeno radicali.

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Re: Franco Marini ed i Radicali

Messaggioda matthelm il 18/07/2009, 17:31

Uhhh, Robin, hai toccato un argomentone! per taluni hai bestemmiato. Per me no.

Sono molte le ipotesi con aspetti di verità, anche quella da te riportata che io sottoscrivo. Non sempre sarà così ma spesso è così.

Infatti le teorie finché rimangono tali sono fatte per essere smentite e confermate, anche più volte.
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Re: Franco Marini ed i Radicali

Messaggioda franz il 18/07/2009, 18:48

matthelm ha scritto:Infatti le teorie finché rimangono tali sono fatte per essere smentite e confermate, anche più volte.

Le teorie possono essere tante. Alcune false (come la terra piatta e con un sole che le gira intorno) altre piu' vere ma imprecise. Ci sono quindi (a parte quelle false) teorie sempre piu' precise.
Quelle falsificate non possono essere riconfermate (se mi fai un esempio contrario.... di teoria scientifica, intendo).

Nel campo delle omosessualità una prova molto importante per l'origine genetica è quella che esamina la percentuale di gemelli omozigoti omosessuali rispetto ai fratelli normali. Stessa famiglia (quindi stesso ambiente culturale, famigliare) ma diversa percentuale di casi (maggiore per i gemelli omozigoti). Altro forte indizio è la percentuale di omosessuali che pare essere la stessa ovunque, nel genere umano. È una teoria difficile da verificare perché in alcuni paesi l'omosessualità è punita penalmente (fino all'ergastolo o alla pena capitale) e quindi l'omosessuale è costretto alla clandestinità.
Dove questo non avviene si verifica una % di omosessualità indipendente dai modelli culturali.

Poi ognuno ovviamente è libero di continuare a credere altre teorie o congetture, solo perché si adattano meglio al suo pensiero.
Sicuramente oggi non esiste una teoria assodata e la questione è ancora aperta.
Tuttavia lo è per motivi ideologici, ritengo.

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Re: Franco Marini ed i Radicali

Messaggioda pagheca il 19/07/2009, 0:39

E' facile auspicare la laicita', in Italia, quando si aspira al 5%. Molto piu' difficile, praticamente impossibile, quando si aspira al 50%+1 voto. Bisogna provarci, senza dubbio, ma non sara' facile. Ne e' prova il fatto che i radicali hanno sempre raccolto una manciata di voti, nulla piu'.

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Re: Franco Marini ed i Radicali

Messaggioda pierodm il 19/07/2009, 6:59

"I radicali" ormai sono Pannella e la Bonino.
Possiamo dilungarci per ore a discutere di quello che fu e di quello che è il "partito radicale", ma la sostanza è questa: nel bene o nel male le idee dei radicali sono più vicine alla tradizione di una generica "sinistra" rispetto a quelle di molti che nel PD ci stanno da "fondatori" e da dirigenti - non solo la Binetti, che è un caso estremo.
Lasciamo stare, poi, i calcoli elettorali, che con questo discorso poco ci azzeccano.
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Re: Franco Marini ed i Radicali

Messaggioda pagheca il 19/07/2009, 11:18

pierodm ha scritto:"I radicali" ormai sono Pannella e la Bonino.
Possiamo dilungarci per ore a discutere di quello che fu e di quello che è il "partito radicale", ma la sostanza è questa: nel bene o nel male le idee dei radicali sono più vicine alla tradizione di una generica "sinistra" rispetto a quelle di molti che nel PD ci stanno da "fondatori" e da dirigenti - non solo la Binetti, che è un caso estremo.
Lasciamo stare, poi, i calcoli elettorali, che con questo discorso poco ci azzeccano.


proviamo a non parlare per editti ma per cose concrete. I Radicali non sono di sinistra, ne desiderano esserlo. Si rifanno alla tradizione liberale e laica piuttosto. I radicali per esempio mettono al centro del loro programma una "ridefinizione del ruolo dei sindacati", sono insofferenti spesso a molte iniziative della sinistra. Non e' che per questo facciano necessariamente male, ma dire che le idee dei radicali sono piu' vicine alla sinistra mi sembra perlomeno inappropriato.

Per quanto riguarda il resto, non e' che si tratti di calcoli elettorali, e' che un partito deve esprimere delle necessita' caratteristiche del paese. Fare battaglie "giuste" per me e per te e ritrovarsi in due, puo' essere adatto ad un partito "radicale", ma non ad uno che punta a costituire un'alternativa al predominio delle destre. Guarda cosa e' successo appena marino ha citato dei temi etici (unioni civili tra gay e questione Englaro). Immediatamente alcuni di noi hanno detto "eh, no. Allora non lo voto".

Premetto che per me il matrimonio civile tra gay e' una cosa assolutamente ovvia, cosi' come l'adozione tra gay. Non per questioni di principio ma perche' il monitoraggio in UK delle conseguenze di questa scelta non mostrano alcuna conseguenza di cui preoccuparsi. Ma i pregiudizi, si sa, sono duri a morire e richiedono tempo per essere smaltiti. Il PD si deve impegnare nel fare crescere una cultura moderna e laica, ma ci si deve rendere conto che il tutto subito puo' solo provocare la sua sconfitta. Piuttosto converrebbe mettere al centro temi concreti, come la modernizzazione immediata dellos stato, come la semplificazione radicale della legge e dell'amministrazione. Cose di cui si possano vedere gli effetti in pochi anni anche attraverso l'immediato beneficio economico che ne deriva. Solo cosi' si puo' far passare "il resto" e dimostrare all'elettorato che se anche i gay si possono sposare e magari dopo adottare, il mondo non crollera'. Mettere le questioni etiche al centro della discussione e' secondo me un errore che rischia di terminare la carriera di qualsiasi potenziale segretario prima ancora che inizi.

Anche mettere al centro della discussione il sistema delle alleanze, secondo me e' un errore. Prima di parlare di questo bisogna creare un nucleo di priorita', e POI vedere chi ci sta, altrimenti si rischia la subalternita' e si innescano polemiche inutili dirottando l'attenzione dal problema principale (come risanare l'Italia - ricordo).

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Re: Franco Marini ed i Radicali

Messaggioda franz il 19/07/2009, 11:42

pierodm ha scritto:"I radicali" ormai sono Pannella e la Bonino.
Possiamo dilungarci per ore a discutere di quello che fu e di quello che è il "partito radicale", ma la sostanza è questa: nel bene o nel male le idee dei radicali sono più vicine alla tradizione di una generica "sinistra" rispetto a quelle di molti che nel PD ci stanno da "fondatori" e da dirigenti - non solo la Binetti, che è un caso estremo.
Lasciamo stare, poi, i calcoli elettorali, che con questo discorso poco ci azzeccano.

Le idee dei radicali vicine alla "generica" sinistra? Forse alcune, quando si parla di diritti civili e di bioetica.... ma se appena il discorso si sposta sui temi economici, di tipo "lib" (come art 18) ecco che l'incanto si spegne e forse nel PD ci sono forze (ichino ed i liberal) che sono piu' in sintonia con loro.
Ciao,
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Re: Franco Marini ed i Radicali

Messaggioda Robyn il 19/07/2009, 13:06

Mathlemm
Non bisogna aver paura di discutere di queste cose.Quello che bisogna evitare è l'esagitazione.Certo le cause dell'omosessualità possono essere diverse.Dal fattore biologico a quello familiare ed altre magari sconosciute
Pachega .I radicali sono sinistra liberale,solo che sui temi eticamente sensibili si spingono troppo
Ciao Robyn
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Re: Franco Marini ed i Radicali

Messaggioda franz il 19/07/2009, 13:53

Robyn ha scritto:Quello che bisogna evitare è l'esagitazione

Sono d'accordo. Ma aggiungo che bisogna evitare anche l'approssimazione.
Ci vuole piu' rigore.
Franz
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