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Cgil al solito conservatrice.

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Cgil al solito conservatrice.

Messaggioda ranvit il 16/07/2009, 19:03

Se la Cgil vuole strappare qualche concessione, bene. Ma non è possibile continuare nella politica conservatrice che tanti danni ha fatto all'economia del Paese e alla stessa sinistra.
Piuttosto si impegnassero a far abbassare l'incidenza dei contributi con il contemporaneo aumento in pari misura degli stipendi!

Vittorio

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Da repubblica.it :

ECONOMIA Incontro con le parti sociali stamani a Palazzo Chigi sugli interventi
in materia previdenziale messi a punto dal governo nell'ambito del decreto anticrisi
Pensioni, Sacconi "soddisfatto"
Cgil: "Norme del tutto inaccettabili"
Quella del sindacato è l'unica voce contraria. Piccinini:
"Misura illegittima, significa solo che lavoreranno di più per avere di meno"

ROMA - Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi si è detto "molto soddisfatto" dell'esito del confronto tenuto stamane a Palazzo Chigi tra governo e parti sociali sugli interventi in materia previdenziale che l'esecutivo ha messo a punto in un emendamento al dl anticrisi. "Abbiamo registrato il consenso di tutte le organizzazioni sulle misure adottate - ha affermato Sacconi - in particolare sull'innalzamento dell'età pensionabile delle donne nella pubblica amministrazione, alla destinazione delle economie in provvedimento su famiglia, non autosufficienza e welfare. Solo la Cgil ha espresso alcune perplessità ma direi costruttive".

Ma in effetti l'opposizione della Cgil in particolare sull'elevamento dell'età pensionabile delle donne nel pubblico impiego è più netta di "alcune perplessità": "Queste norme significano una cosa sola: lavoreremo più a lungo per avere di meno come pensione", contesta il segretario confederale della Cgil, Morena Piccinini, che definisce pertanto le norme che il governo intende introdurre "inaccettabili".

Riguardo all'innalzamento a 65 anni dell'età pensionabile per le donne nel pubblico impiego Piccinini osserva che "non si potrà certo fermare a loro questo innalzamento" e che si tratta di una misura "illegittima". Circa poi i criteri di adeguamento dell'età pensionabile in relazione all'allungamento della vita il segretario confederale Cgil sottolinea che "questo aspetto, questa eventualità è già contenuta nelle norma in vigore". Per Piccinini dunque bisogna "ritornare ai criteri di flessibilità per la parificazione uomo/donna contenuti nella legge Dini ed avviare una discussione approfondita sui coefficienti per i giovani".

Sacconi replica però di escludere nel "modo più assoluto" che l'aumento dell'età pensionabile delle donne possa essere esteso al settore privato. La decisione di aumentare l'età di pensionamento delle donne nel pubblico impiego, ha ricordato, "è stata presa perché la Corte di giustizia ce lo ha imposto e solo nel settore del pubblico impiego si può chiedere alle donne di lavorare di più". Secondo il ministro sulla misura "c'è stato apprezzamento dell'Ue e anche del mercato finanziario".

Per il futuro, ha aggiunto, "dobbiamo fare in modo che la spesa previdenziale rimanga ferma rispetto all'allungamento della vita. Allora dal 2015 e solo dal 2015, se ci sarà un incremento dell'aspettativa di vita ulteriore rispetto a quello attuale ci sarà un incremento dell'età di pensione ma, ripeto, al massimo per tre mesi nel 2015".

Sulle modifiche al sistema previdenziale si sono detti d'accordo tutti gli altri sindacati e associazioni di categoria. Secondo Cisl e Uil dagli emendamenti del governo sulle pensioni arriva "un utile contributo per la stabilizzazione del sistema".

In particolare, secondo il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, la misura scelta per arrivare all'equiparazione nel 2018 non è altro che "una risposta molto graduale ad una sentenza inappellabile della Corte di Giustizia europea". Dello stesso parere il segretario confederale della Cisl Maurizio Petriccioli che fa notare come il governo abbia anche salvaguardato i diritti acquisiti al 31 dicembre 2009.

L'Ugl chiede invece al governo "di fare uno sforzo in più per distinguere tra le lavoratrici e le madri lavoratrici per le quali la cura dei figli si aggiunge agli altri carichi familiari".

(16 luglio 2009)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Cgil al solito conservatrice.

Messaggioda chango il 16/07/2009, 23:43

quale sarebbe la politica conservatrice?
a meno che non si voglia far passare per "riformatrice" sta roba di Sacconi.
alcune obiezioni della CGIL sono fondate. in particolar modo, quelle relative all'adeguamento dell'età pensionabile rispetto all'aspettativa di vita.
i coefficienti di conversione, dovrebbero essere stati rivisti nel protocollo del welfare del 2007 e entrare in vigore dal 1/1/2010 e rivisti ogni tre anni. perché introdurre, come sembra, un meccanismo nuovo? perchè aspettare il 2015? forse perchè il 2013 dovrebbe essere anno di elezioni politiche?
ma se poi si vuole controllare la spesa previdenziale, non sarebbe meglio far passare anche la quota retributiva al sistema contributivo?
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Re: Cgil al solito conservatrice.

Messaggioda ranvit il 17/07/2009, 10:44

chango ha scritto:quale sarebbe la politica conservatrice?
a meno che non si voglia far passare per "riformatrice" sta roba di Sacconi.
alcune obiezioni della CGIL sono fondate. in particolar modo, quelle relative all'adeguamento dell'età pensionabile rispetto all'aspettativa di vita.
i coefficienti di conversione, dovrebbero essere stati rivisti nel protocollo del welfare del 2007 e entrare in vigore dal 1/1/2010 e rivisti ogni tre anni. perché introdurre, come sembra, un meccanismo nuovo? perchè aspettare il 2015? forse perchè il 2013 dovrebbe essere anno di elezioni politiche?
ma se poi si vuole controllare la spesa previdenziale, non sarebbe meglio far passare anche la quota retributiva al sistema contributivo?


Che alcune obiezioni della Cgil siano legittime è sacrosanto. Ma certo non l'innalzamento dell'età alle statali.

Poi scusa, perchè fare nel 2013 quello che si puo' fare nel 2015 con un meccanismo che mi sembra alquanto indolore e soprattutto molto piu' semplice e comprensibile?

La conservazione della Cgil è sempre stata, ed è, quella di ostacolare qualsivoglia modifica alle prerogative dei lavoratori in servizio e pensionati a scapito di quelli che non lavorano o non protetti dall'articolo 18.


Come ho già detto sarebbe preferibile che impiegassero le loro energie verso un'abbassamento dei contributi aziendali a vantaggio degli stipendi.
Altra opera meritoria sarebbe quella di mettere in busta paga il lordo che "paga" l'impresa con l'evidenza di come si arriva da tale lordo al netto percepito!

Vittorio
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Re: Cgil al solito conservatrice.

Messaggioda chango il 17/07/2009, 11:24

ranvit ha scritto:
chango ha scritto:quale sarebbe la politica conservatrice?
a meno che non si voglia far passare per "riformatrice" sta roba di Sacconi.
alcune obiezioni della CGIL sono fondate. in particolar modo, quelle relative all'adeguamento dell'età pensionabile rispetto all'aspettativa di vita.
i coefficienti di conversione, dovrebbero essere stati rivisti nel protocollo del welfare del 2007 e entrare in vigore dal 1/1/2010 e rivisti ogni tre anni. perché introdurre, come sembra, un meccanismo nuovo? perchè aspettare il 2015? forse perchè il 2013 dovrebbe essere anno di elezioni politiche?
ma se poi si vuole controllare la spesa previdenziale, non sarebbe meglio far passare anche la quota retributiva al sistema contributivo?


Che alcune obiezioni della Cgil siano legittime è sacrosanto. Ma certo non l'innalzamento dell'età alle statali.

Poi scusa, perchè fare nel 2013 quello che si puo' fare nel 2015 con un meccanismo che mi sembra alquanto indolore e soprattutto molto piu' semplice e comprensibile?

La conservazione della Cgil è sempre stata, ed è, quella di ostacolare qualsivoglia modifica alle prerogative dei lavoratori in servizio e pensionati a scapito di quelli che non lavorano o non protetti dall'articolo 18.


Come ho già detto sarebbe preferibile che impiegassero le loro energie verso un'abbassamento dei contributi aziendali a vantaggio degli stipendi.
Altra opera meritoria sarebbe quella di mettere in busta paga il lordo che "paga" l'impresa con l'evidenza di come si arriva da tale lordo al netto percepito!

Vittorio


il meccanismo non è alquanto indolore e ha come obiettivo lo stesso dell'aggiornamento dei coefficienti di conversione: adeguare l'età pensionabile all'aspettativa di vita.
perché utilizzare nuovi meccanismi quando la legge ne metta a disposizione già uno?
se l'intervento del governo ha come scopo il mantenere sotto controllo i conti previdenziali, perché rinviare al 2015 quello che può essere fatto nel 2013?

che la CGIL abbia dei limiti mi pare evidente, però andrei cauto con le accuse.
in cambio di cosa un sindacato dovrebbe rinunciare a proteggere i propri iscritti? o meglio, in cambio di cosa dovrebbe essere disponibile a modificare strumenti che tutelano i propri iscritti?

Tutelare chi non lavora non dovrebbe essere compito di un sindacato ma del governo e sul fatto che non siano disponibili a impegnarsi a tutelare chi non è tutelato dall'articolo 18 ci sarebbe da discutere.
e sarebbe anche ora di smitizzare quest'articolo 18 che è una forma di tutela "residuale".

abbassare i contributi aziendali cosa vuol dire?
trasferirli in parte sulla fiscalità generale?
ridurre i contributi previdenziali?
abolire il TFR?
chango
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Re: Cgil al solito conservatrice.

Messaggioda ranvit il 17/07/2009, 11:46

chango ha scritto:il meccanismo non è alquanto indolore e ha come obiettivo lo stesso dell'aggiornamento dei coefficienti di conversione: adeguare l'età pensionabile all'aspettativa di vita.
perché utilizzare nuovi meccanismi quando la legge ne metta a disposizione già uno?
se l'intervento del governo ha come scopo il mantenere sotto controllo i conti previdenziali, perché rinviare al 2015 quello che può essere fatto nel 2013?

che la CGIL abbia dei limiti mi pare evidente, però andrei cauto con le accuse.
in cambio di cosa un sindacato dovrebbe rinunciare a proteggere i propri iscritti? o meglio, in cambio di cosa dovrebbe essere disponibile a modificare strumenti che tutelano i propri iscritti?

Tutelare chi non lavora non dovrebbe essere compito di un sindacato ma del governo e sul fatto che non siano disponibili a impegnarsi a tutelare chi non è tutelato dall'articolo 18 ci sarebbe da discutere.
e sarebbe anche ora di smitizzare quest'articolo 18 che è una forma di tutela "residuale".

abbassare i contributi aziendali cosa vuol dire?
trasferirli in parte sulla fiscalità generale?
ridurre i contributi previdenziali?
abolire il TFR?



Appunto....se si puo' fare nel 2015 perchè anticipare? Solo perchè la Cgil teme di perdere la possibilità di dire sempre l'ultima parola?

Le accuse alla Cgil sono una mia costante da quando, nel mondo del lavoro a vari livelli di responsabilità fino alla massima, ne ho visto all'opera i suoi "funzionari".

La Cgil non dovrebbe certo rinunciare a proteggere i propri iscritti, anzi è per questo che ho proposto che si interessi di aumentarne il netto percepito abbassando i contributi aziendali....nel senso di far versare alle imprese sempre la stessa cifra ma riversandone una parte nel netto dei lavoratori anzichè all'Inps...
Ma cio' non toglie che vi sono almeno altrettanti lavoratori "da proteggere" tipo chi non lavora, i precari e i lavoratori delle piccole imprese che quando licenziati non hanno alcuna protezione.

L'articolo 18 andrebbe semplicemente abolito e sostituito da un salario di disoccupazione....per tutti!

Il Tfr sta bene dove sta.

Vittorio
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Re: Cgil al solito conservatrice.

Messaggioda chango il 17/07/2009, 12:04

ranvit ha scritto:
chango ha scritto:il meccanismo non è alquanto indolore e ha come obiettivo lo stesso dell'aggiornamento dei coefficienti di conversione: adeguare l'età pensionabile all'aspettativa di vita.
perché utilizzare nuovi meccanismi quando la legge ne metta a disposizione già uno?
se l'intervento del governo ha come scopo il mantenere sotto controllo i conti previdenziali, perché rinviare al 2015 quello che può essere fatto nel 2013?

che la CGIL abbia dei limiti mi pare evidente, però andrei cauto con le accuse.
in cambio di cosa un sindacato dovrebbe rinunciare a proteggere i propri iscritti? o meglio, in cambio di cosa dovrebbe essere disponibile a modificare strumenti che tutelano i propri iscritti?

Tutelare chi non lavora non dovrebbe essere compito di un sindacato ma del governo e sul fatto che non siano disponibili a impegnarsi a tutelare chi non è tutelato dall'articolo 18 ci sarebbe da discutere.
e sarebbe anche ora di smitizzare quest'articolo 18 che è una forma di tutela "residuale".

abbassare i contributi aziendali cosa vuol dire?
trasferirli in parte sulla fiscalità generale?
ridurre i contributi previdenziali?
abolire il TFR?



Appunto....se si puo' fare nel 2015 perchè anticipare? Solo perchè la Cgil teme di perdere la possibilità di dire sempre l'ultima parola?

Le accuse alla Cgil sono una mia costante da quando, nel mondo del lavoro a vari livelli di responsabilità fino alla massima, ne ho visto all'opera i suoi "funzionari".

La Cgil non dovrebbe certo rinunciare a proteggere i propri iscritti, anzi è per questo che ho proposto che si interessi di aumentarne il netto percepito abbassando i contributi aziendali....nel senso di far versare alle imprese sempre la stessa cifra ma riversandone una parte nel netto dei lavoratori anzichè all'Inps...
Ma cio' non toglie che vi sono almeno altrettanti lavoratori "da proteggere" tipo chi non lavora, i precari e i lavoratori delle piccole imprese che quando licenziati non hanno alcuna protezione.

L'articolo 18 andrebbe semplicemente abolito e sostituito da un salario di disoccupazione....per tutti!

Il Tfr sta bene dove sta.

Vittorio


la data del 2013 è stata fissata, se non ricordo male, nel protocollo del welfare del 2007. la questione non è perchè anticiparla ma perchè posticiparla.
perchè rinunciare ad una verifica triennale dei coefficienti di conversione, per un meccanismo che non si sa bene come funzioni?

la tua proposta sui contributi mi era chiara anche prima, quello che vorrei capire è a quale parte di contributi rinunciare? quelli relativi a strumenti di welfare? quelli pensionsitici? al TFR?

sui vari soggetti da proteggere non mi pare che la CGIL sia contraria a forme di maggiore protezione.

l'articolo 18 con il sussidio di disoccupazione non c'entra nulla e non è la presenza dell'articolo 18 ad impedire la nascita di un serio sistema di ammortizzatori sociali.
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Re: Cgil al solito conservatrice.

Messaggioda ranvit il 17/07/2009, 13:06

Ho verificato da tantissimi anni che in Italia nel contesto della sinistra quando si tocca la Cgil non c'è verso di fare discussioni concrete. E' una lobby!
Mi scuserai quindi se mi fermo qui.
Del resto di queste cose si è parlato tantissime volte nei forum in cui ho partecipato negli ultimi 8 anni...


Personalmente considero la Cgil una delle palle al piede al rinnovamento del Paese : costi del lavoro alti e bassi salari netti, sud penalizzato dal non uso di salari piu' bassi rispetto al nord, mancanza di un salario di disoccupazione per tutti, Cig solo per i "protetti" dal sindacato, aziende fatte chiudere pur di difendere l'ultima parola, politica sindacale politicizzata, etc
Faccio notare che hanno cominciato ad accorgersene gli stessi lavoratori che ormai votano prevalentemente per Lega e Pdl.

Vittorio
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Re: Cgil al solito conservatrice.

Messaggioda chango il 17/07/2009, 13:39

ranvit ha scritto:Ho verificato da tantissimi anni che in Italia nel contesto della sinistra quando si tocca la Cgil non c'è verso di fare discussioni concrete. E' una lobby!
Mi scuserai quindi se mi fermo qui.
Del resto di queste cose si è parlato tantissime volte nei forum in cui ho partecipato negli ultimi 8 anni...


Personalmente considero la Cgil una delle palle al piede al rinnovamento del Paese : costi del lavoro alti e bassi salari netti, sud penalizzato dal non uso di salari piu' bassi rispetto al nord, mancanza di un salario di disoccupazione per tutti, Cig solo per i "protetti" dal sindacato, aziende fatte chiudere pur di difendere l'ultima parola, politica sindacale politicizzata, etc
Faccio notare che hanno cominciato ad accorgersene gli stessi lavoratori che ormai votano prevalentemente per Lega e Pdl.

Vittorio


essendo un lavoratore autonomo non ho nessun interesse a difendere la CGIL o un qualsiasi sindacato.

sul fatto che la CGIL sia una palla al piede posso anche concordare, ma non è diversa da nessun altra associazione di categoria ( CISL, UIL, Confindustria, Confcommercio,ecc.) e dalla politica italiana. non ha responsabilità maggiori o minori di qualunque altro componente della classe dirigente di questo paese.

prendere spunto da un'obiezione della CGIl su una proposta per criticarla a prescindere dal merito della questione, non mi sembra un modo di portare avanti una discussione concreta.

ti faccio notare che diversi lavoratori che votano Lega o Pdl, non hanno problemi ad avere in tasca la tessere della CGIL.
questo più che un problema del sindacato è un problema dei partiti di "sinistra".
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Re: Cgil al solito conservatrice.

Messaggioda antonio bianco il 17/07/2009, 23:17

Che la GGIL sia quello che descrive Ranvit, non ci sono dubbi... sindacato conservatore, lobby di potere ecc...
Però, anche se nel caso specifico sono favorevole all' innalzamento dell' età pensionabile, ritengo che la CGIL stia facendo quello che gli spetta: cioè sta difendendo gli interessi dei lavoratori.
Critico la CISL, UIL e UGL che invece fanno "politica" e non "sindacato" accordandosi ad occhi chiusi con il governo condividendo provvedimenti palesemente contro gli interessi dei lavoratori.

Con questo non voglio difendere la CGIL perchè nel recente passato ha commesso gli stessi peccati.
Ciao a tutti ... Antonio
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