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Bersani, Franceschini o Marino?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Chi preferite, oggi, tra i candidati del PD?

Sondaggio concluso il 26/06/2009, 17:30

Bersani
2
9%
Franceschini
4
18%
Marino
11
50%
Chi vorrei non è in questa lista
5
23%
 
Voti totali : 22

Re: Bersani, Franceschini o Marino?

Messaggioda incrociatore il 12/07/2009, 19:16

franz ha scritto:
pierodm ha scritto:Marino ha sbagliato mira, su questo non c'è dubbio.

Peggio: ha cannato di brutto, perché dovrebbe essere evidente che la "questione morale" non c'entra un tubo con il caso dello stupratore di Roma (o presunto tale). La questione morale attiene al comportamento (etica) di amministratori e dirigenti nello svolgimento del loro ruolo politico: appalti, decisioni politiche prese agevolando amici e parenti, corruzione, concussione, clientelismo e via elencando tutto quanto abbiamo ereditato intatto e potenziato dalla Democrazia Cristiana della prima Repubblica. Il caso dello stupratore (che stiamo discutendo altrove) è un crimine contro la persona, non contro la morale o l'etica politica. Quindi Marino dicendo "Nel Pd enorme questione morale" l'ha fatta fuori dal vaso, e di parecchio.
Tanto è vero che si è già scusato (Non c'era nessun intento offensivo, mi spiace se qualcuno si è sentito offeso - dice - sono convinto che la linfa del Pd siano i circoli, le migliaia di persone che ci lavorano ogni giorno, i coordinatori che fanno un lavoro straordinario. Il Pd è un partito sano").

Che poi abbia ragione sul fatto che la questione esiste è altrettanto ovvio ma legare le due cose (la questione morale e lo stupratore) è un errore che un segretario non dovrebbe e non deve fare. Se lo fa dimostra di essere inadatto al ruolo.
Verissimo pero' che esiste un problema generale di selezione del personale politico.
La domanda "come selezioniamo i dirigenti" è piu' che lecita e dovrebbe riguardare tutti i partiti, non solo il pd.
Qui nel forum c'è un thread "Nudi nel PD" in cui si parla delle 63 domande che Obama rivolge a cui ogni aspirante "Democratico". 63 domande che richiedono dettagli e particolari della propria carriera e vita privata.
Insomma per ricoprire un ruolo chiave nell'amministrazione bisogna essere piu' che "puliti"
.
E non solo nell'amministrazione. Anche nel partito, io dico.

Il concetto che ha esposto Marino quindi è giusto ma ha sbagliato tempi e metodi, cosa molto grave per un candidato segretario di un grande partito. Errore ammissibile in una bocciofila. Non oltre.

Ciao,
Franz


Marino non dice che la questione morale esiste perché un coordinatore di circolo si scopre che ha una seconda vita oscura... ma perché si continua a ignorare i trascorsi di ciascuno e, molte volte, si prescinde da quei trascorsi per assegnare responsabilità. È incredibile non che un coordinatore di circolo sia uno stupratore, ma che un violentatore (comprovato in tribunale) sia diventato coordinatore... mi sembra una differenza enorme.

Quindi, in questo senso, la questione morale c'entra eccome.

Se si fosse nella situazione inversa è ovvio che la questione sarebbe sbagliato porla in quei termini, ma qui non c'è un coordinatore che diventa criminale (che è poi ancora un'accusa da provare in Tribunale), c'è uno con trascorsi criminosi... proprio contigui all'accusa che gli è mossa ora, che è diventato coordinatore.

L'etica mi rifiuto di circoscriverla solo all'onestà di comportamento nei Consigli di Amministrazione relativamente al non rubare, ma mi sento dovrebbe riguardare ogni atteggiamento non conforme ai principi tutelati dalla nostra Costituzione e delle Leggi che da essa discendono.
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Re: Bersani, Franceschini o Marino?

Messaggioda Robyn il 12/07/2009, 20:55

Pebbe Grillo dice che si candita.Perche non la smette a creare danni al cs?Poi i termini sono scaduti
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Re: Bersani, Franceschini o Marino?

Messaggioda Gab il 12/07/2009, 22:34

Robyn ha scritto:Pebbe Grillo dice che si candita.Perche non la smette a creare danni al cs?Poi i termini sono scaduti


Scaduti i termini ? Non mi sembra . Scadranno il 22 (se non erro).

Se Grillo si vuol candidare si faccia avanti. Il PD deve affrontare queste sfide e far scendere Grillo dal suo palco.
Lo si faccia iascrivere, concorrere e presentare il suo progetto.

Sul progetto i 6 candidati (Grillo incluso) si confronteranno.
Punto.

Se si faranno storie e/o fregnacce per tener fuori Grillo allora si che faremo una figuraccia.

Io ora ho una sola richiesta.
Caro Giuseppe Piero, si presenti seriamente questa volta ed eviti di mettere in piedi uno dei suoi spettacoli.
Rispetti la serieta' del partito e di conseguenza presenti un progetto serio. Su quello lo valuteremo.
grazie

Gab
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Re: Bersani, Franceschini o Marino?

Messaggioda franz il 12/07/2009, 22:44

Gab ha scritto:Scaduti i termini ? Non mi sembra . Scadranno il 22 (se non erro).

Se Grillo si vuol candidare si faccia avanti. Il PD deve affrontare queste sfide e far scendere Grillo dal suo palco.
Lo si faccia iascrivere, concorrere e presentare il suo progetto.

Sul progetto i 6 candidati (Grillo incluso) si confronteranno.

In attesa di rinfrescare il sondaggio con i nuovi nomi (il 22) intanto gradirei conoscere i nomi dei sei.
Io ero rimasto a 3 (4 con Grillo).

Ciao,
Franz
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Re: Bersani, Franceschini o Marino?

Messaggioda franz il 12/07/2009, 22:46

DI PIETRO: «sarà respinto perché non si deve disturbare il manovratore»
«Non serve un commissario liquidatore»

Pittella: «Grillo? Il Pd ha bisogno di ben altro». Orlando: «Per guidare un partito bisogna volergli un po' di bene»

MILANO - Il Pd emana una nota "burocratica": «Per candidarsi a segretario nazionale del Partito Democratico occorre essere iscritti ed essere in regola con i requisiti d'iscrizione: riconoscersi nel Manifesto dei valori, nel Codice etico e nello Statuto del Pd». Ma l'annuncio di Beppe Grillo di voler correre per la segreteria del partito e presentarsi alle primarie del 25 ottobre fa venire più di un mal di pancia. Gianni Pittella, coordinatore organizzativo della mozione Bersani, la mette giù dura: «Al di là dei requisiti formali che servono per partecipare al congresso, se il Pd avesse bisogno di un commissario liquidatore, Grillo, viste le cose che dice sul Partito Democratico, sarebbe un ottimo candidato. Ma al Pd serve ben altro: un segretario che gli dia la forza per essere il primo partito di opposizione».

«VUOLE RILANCIARE CARRIERA» - Sulla stessa linea Andrea Orlando, portavoce del Pd: «Al di là delle regole e degli statuti, che crediamo impediscano questo tipo di candidatura, il fatto che più conta è che per guidare un partito, o meglio ancora per guidare un progetto politico, bisogna volergli almeno un po' di bene. E non mi sembra che in questi anni Grillo abbia dimostrato di voler bene a questo progetto. La candidatura mi sembra essere stata dettata più per rilanciare una carriera artisticamente un po' in declino, piuttosto che da una seria volontà politica».

«UNO SBADIGLIO LO SEPPELLIRÀ» - Commenti negativi anche dai Giovani del Pd. «Posso parafrasare un motto molto in voga nel '68? Dico a Grillo che uno sbadiglio lo seppellirà. Non ho preoccupazioni, vivo serenamente questa sua uscita, in modo molto laico - ha detto il presidente, Fausto Raciti, a Sarzana per la prima festa dei Giovani Democratici a cui sono stati invitati i tre candidati Franceschini, Bersani e Marino -. È la ricerca di un po' di palcoscenico politico, una mossa a carattere promozionale. Grillo venderà qualche biglietto in più al prossimo spettacolo. Non ci tocca minimamente». Per Angelo Petrosillo, segretario dei giovani Pd della Puglia, «non andrebbe fatto candidare perché è una persona culturalmente incompatibile con i valori del Pd: le primarie sono uno strumento utile per aprirsi ma senza smarrire la propria identità». «Mi sembra una cosa poco seria - aggiunge Matteo Bianchi, vicesegretario della Liguria -. Per me non ha un progetto e non prende sul serio nemmeno lui la partecipazione. È solo una trovata pubblicitaria, ma non deve farlo a spese del Pd. Le primarie non sono un gioco».

«BUROCRATI NON LO BLOCCHINO»
- Il comico incassa invece il plauso di un già candidato, l'outsider Mario Adinolfi che fa un «appello ai burocrati del Pd affinché non impediscano nei fatti la candidatura di Beppe Grillo». «Se lo fa con serietà, se non è una boutade estiva, se conosce e accetta le regole e si sottopone al vaglio degli iscritti al Pd iscrivendosi lui stesso entro i termini stabiliti, a me viene da dire solo una cosa a Beppe Grillo: benvenuto tra noi» dice il candidato, che con Grillo condivide la passione del blog. «Ho paura che tra qualche giorno scoprirà che le modalità di presentazione al congresso sono complesse e burocratiche, ma deve essere serio e evitare grida qualunquiste» conclude.

DI PIETRO: «DISTURBA IL MANOVRATORE» - Tra i favorevoli c'è anche il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, secondo cui «la candidatura di Grillo a segretario del Pd è una gran bella notizia. Così anche noi dell'Italia dei Valori potremmo avere interlocutori ai quali non fa schifo dialogare con la nostra forza politica, salvo poi cercare voti al momento delle elezioni come pretendono i notabili del Pd. Peccato che con una scusa o un'altra la sua candidatura, come la mia delle precedenti primarie, verrà respinta perché non si deve disturbare il manovratore». Duro invece il commento di Luigi Li Gotti, sempre dell'Idv: «È un uomo di spettacolo, un comico e si comporta come tale. Usa tutti i mezzi per fare spettacolo ma cosa diversa è fare politica. Finché si tratta di provocazione va bene, ma guai se quello di Grillo si trasformasse in impegno politico diretto». Infine, per Marco Travaglio «è la notizia più divertente del decennio»: «È geniale - aggiunge -. Credo che sicuramente prenderebbe un sacco di voti. Le ultime elezioni europee hanno dimostrato che è sufficiente mettere qualcuno che dica cose vere e forti e la gente ci si attacca e lo vota». Quanto agli altri candidati alle primarie: «Non so come reagiranno, ma se non ricordo male quando alle primarie si candidarono personaggi come Di Pietro, Furio Colombo e Pannella si trovarono dei geroglifici formali per non farli candidare».

12 luglio 2009
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Re: Bersani, Franceschini o Marino?

Messaggioda pierodm il 12/07/2009, 22:50

...uno che finisce in Tribunale con l'accusa, provata, di violenza sessuale non dovrebbe essere stato messo a fare il coordinatore di un circolo... così come un medico che finisce in tribunale con l'accusa di aver preso mazzette da industrie farmaceutiche non deve fare il Direttore Sanitario in un ASL... - Incrociatore.

Che confusione.
Un medico corrotto non può assumere un ruolo dove il tema di una possibile, ulteriore corruzione è fondamentale.
Ma un medico a suo tempo corrotto può benissimo essere un ottimo medico, che continua a curare le persone - magari nel carcere in cui sta scontando la condanna.

Un coordinatore di circolo non è depositario della salute, della sicurezza, della vita sessuale degl'iscritti.
Un coordinatore di circolo è in realtà, con tutto il rispetto per la carica, poco più di nessuno.
Bisognerebbe capire il senso, tuttavia, dello scandalo: se si fosse "saputo" coram populo dei suoi precedenti, chi avrebbe dovuto prendere una decisione, e quale decisione, in base a quale criterio?

Insomma, parliamoci chiaro: precedenti come quelli in oggetto sono brutti e imbarazzanti, ma ho l'impressione che ci sia un furore esagerato e un'incapacità di vedere le cose con chiarezza, che spingono ad attaccarsi alla maniglia sbagliata per sollevare un problema che in sé è assolutamente giusto. Con l'aggravante che il furore sembra più dovuto al clamore mediatico dell'avvenimento, più che al peso effettivo che ha politicamente un coordinatore di circolo.
Mi sembra che abbia sollevato uno scandalo infinitamente più attenuato la serie di episodi di malaffare, di amicizie e vicinanze "pericolose" che hanno visto coinvolti in questi ultimi tempi alcuni politici e amministratori del PD.
Andare a cercare "l'etica" nelle pieghe dei ghetti urbani, nella vita psichica d'un disgraziato, o perfino nell'eventuale incertezza o acquiescenza tra militanti in un circolo, è senz'altro possibile: ma conservando il senso delle proporzioni, evitando di farne una crociata.

Quando dico che è lecito "perdonare" Marino per la sua scarsa mira, intendo riferirmi al fatto che la competizione personalistica e leaderistica impostata in questo modo finisce per indurre anche i migliori a dare il peggio di sé, a farli competre a chi usa i toni più aspri nella ricerca di una "credibilità" che in realtà funziona con gli stessi meccanismi della demagogia.
Nel momento, cioè, in cui tutti si battono all'insegna del "nuovo" e della rifondazione, nessuno s'identifica con il partito del quale vorrebbe pure diventare segretario, ma trova istintivamente e inevitabilmente più fcile e produttivo gareggiare con gli altri a chi ne è più "nemico".
Come mia abitudine e convinzione, io non cerco le responsabilità per qualcosa di sbagliato nella stupidità o nella nequizia individuale - salvo evidenza contraria - ma nelle circostanze e nelle situazioni: e di questa situazione politica sbagliata, che comporta facilmente azioni comunque sbagliate, Marino ha certamente la responsabilità minore. Molte di più ne hanno Franceschini e Bersani, cioè i piddini e ulivini di lungo corso, insieme ai tanti altri con i quali hanno condiviso il percorso di questi ultimi quindici anni.
Questo partito, quasta nouevelle cuisine ha smantellato partiti che avevano una struttura, che consentiva di lavorarci dentro, e adesso si ritrova una base di militanti costretti al fai-da-te e ad una dirigenza costretta ai fare proclami.
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Re: Bersani, Franceschini o Marino?

Messaggioda pagheca il 12/07/2009, 22:53

L'articolo 12 del Regolamento per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea Nazionale (http://www.partitodemocratico.it/dettag ... _nazionale) recita:

3. Il Presidente dell’Assemblea Nazionale proclama eletto alla carica di Segretario il candidato che, sulla base delle comunicazioni della Commissione nazionale, abbia riportato la maggioranza assoluta dei membri dell’Assemblea Nazionale eletti nelle liste a lui collegate.

4. Qualora nessun candidato abbia riportato tale maggioranza assoluta, il Presidente dell’Assemblea nazionale indice, in quella stessa seduta, il ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati collegati al maggior numero di componenti l’Assemblea e proclama eletto Segretario il candidato che ha ricevuto il maggior numero di voti validamente espressi.



Scusate, non sono molto forte in queste cose, ma il voto segreto di chi? Dell'Assemblea nazionale o dei votanti registrati per il primo turno? Visto che e' altamente improbabile che un candidato raggiunga il 50% + 1 voto (vista anche la proliferazione di candidati) e' chiaro che sara' questa l'elezione che decidera' il segretario.

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Re: Bersani, Franceschini o Marino?

Messaggioda Gab il 12/07/2009, 23:15

franz ha scritto:
Gab ha scritto:Scaduti i termini ? Non mi sembra . Scadranno il 22 (se non erro).

Se Grillo si vuol candidare si faccia avanti. Il PD deve affrontare queste sfide e far scendere Grillo dal suo palco.
Lo si faccia iascrivere, concorrere e presentare il suo progetto.

Sul progetto i 6 candidati (Grillo incluso) si confronteranno.

In attesa di rinfrescare il sondaggio con i nuovi nomi (il 22) intanto gradirei conoscere i nomi dei sei.
Io ero rimasto a 3 (4 con Grillo).

Ciao,
Franz


Non voglio infierire con battute tipo .. ah la vecchiaia ! ;-)

Adinolfi, Bersani, Franceschini, Grillo, Marino, Rutigliano
( http://redazionepd.ilcannocchiale.it/?r=152238 )

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Re: Bersani, Franceschini o Marino?

Messaggioda incrociatore il 12/07/2009, 23:33

pierodm ha scritto:...Insomma, parliamoci chiaro: precedenti come quelli in oggetto sono brutti e imbarazzanti, ma ho l'impressione che ci sia un furore esagerato e un'incapacità di vedere le cose con chiarezza, che spingono ad attaccarsi alla maniglia sbagliata per sollevare un problema che in sé è assolutamente giusto. Con l'aggravante che il furore sembra più dovuto al clamore mediatico dell'avvenimento, più che al peso effettivo che ha politicamente un coordinatore di circolo.
Mi sembra che abbia sollevato uno scandalo infinitamente più attenuato la serie di episodi di malaffare, di amicizie e vicinanze "pericolose" che hanno visto coinvolti in questi ultimi tempi alcuni politici e amministratori del PD.

Piero, la frase che ti ho evidenziato dimostra esattamente il senso di quella "enorme questione morale" di cui parla Marino, solo che, non capisco se per incapacità o per interesse, alle sue parole si vuole dare un significato diverso.

pierodm ha scritto:...uno che finisce in Tribunale con l'accusa, provata, di violenza sessuale non dovrebbe essere stato messo a fare il coordinatore di un circolo... così come un medico che finisce in tribunale con l'accusa di aver preso mazzette da industrie farmaceutiche non deve fare il Direttore Sanitario in un ASL... - Incrociatore.

Che confusione.
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Ma quale confusione, Piero? io che ho detto? la stessa cosa, mi sembra. Perché uno finito in Tribunale per tentata violenza e che è stato definito "non in grado di intendere e di volere" dovrebbe poter fare il coordinatore di un Circolo? nessuno gli vieterebbe di aiutare a stampare volantini... ma perché il coordinatore?

pierodm ha scritto:Un coordinatore di circolo non è depositario della salute, della sicurezza, della vita sessuale degl'iscritti.
Un coordinatore di circolo è in realtà, con tutto il rispetto per la carica, poco più di nessuno.
Bisognerebbe capire il senso, tuttavia, dello scandalo: se si fosse "saputo" coram populo dei suoi precedenti, chi avrebbe dovuto prendere una decisione, e quale decisione, in base a quale criterio?

Certo che un coordinatore non è un granché, ma perché cercarlo tra le liste della Procura? Qui non c'è un coordinatore che "ha dato di testa", qui si è messo coordinatore uno fuori di testa... possibile che solo io ci veda una differenza?
Chi deve decidere? è troppo immaginare sia un'assemblea di iscritti ad un Partito con dei princìpi?
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Re: Bersani, Franceschini o Marino?

Messaggioda incrociatore il 12/07/2009, 23:47

questa "l'interpretazione autentica" delle parole di Marino...

dal sito di Ignazio Marino:
__________________________

ASCOLTO LE CRITICHE MA PER ME LA LEGALITA' E' IMPORTANTE
“Credo che sia stata data ad arte una forma diversa ad un concetto. Per me che vengo da un'altra professione si deve guardare alla politica come un servizio. La legalità è estremamente importante”. Lo ha detto Ignazio Marino, replicando alla prima Festa dei Giovani Democratici, alle critiche mossegli da più parti sui suoi commenti all'arresto del presunto violentatore di Roma. “Con la Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale che presiedo al Senato, vedo quanto è diffusa l'illegalità nel paese. Quando un paziente entra in ospedale dovrebbe poter avere la certezza che chi lo dirige o chi guida un reparto è in quella posizione perché è il più bravo e non perché amico di un segretario di partito”.
“Dobbiamo essere orgogliosi di fare politica se c'è integrità. Ma non ditemi che vengo da un altro pianeta se noto che in parlamento nel centrodestra ci sono molti condannati definitivi? Se abbiamo 60 milioni di cittadini in Italia non possiamo provare ad eleggerne 900 incensurati?”

Marino ha poi smentito di aver dileggiato i circoli del Pd. “Dovrei aver perso la testa ad insultare i circoli - ha affermato - perché io non ho appartenenze e voglio solo una corrente: quella dei circoli. I militanti sono persone per bene, sono una forza straordinaria. Io li considero la vera linfa del Pd e su Facebook mi stanno sostenendo perché mi hanno capito.

“Il fuoco di fila contro di me non mi fa impressione - ha aggiunto - Ho più paura quando devo entrare in sala operatoria per un trapianto su un malato terminale e non sono sicuro che potrò salvare quella vita. La cronaca conta poco. Devo confessare però che ricoprendo un ruolo che può essere considerato importante, in tanti sono venuti da me perché ambivano ad una posizione o ad una raccomandazione. Io ho risposto che posso solo raccomandare che vinca il migliore. So che non ho suscitato entusiasmo e molte simpatie ma almeno è diminuita la fila davanti alla mia porta”.
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