Espulso dal Pd. Al circolo del Torrino, che Bianchini coordinava, militanti e tesserati sono sconvolti. "E' un bravo ragazzo, non possiamo crederci, un grandissimo lavoratore, sempre disponibile", dice un ragazzo incredulo. Bianchini è stato immediatamente espulso dal partito. "Suscita amarezza e costernazione - dice Riccardo Milana, segretario del Pd di Roma - apprendere che la persona arrestata con l'accusa di essere lo stupratore fosse un aderente al Pd e, da qualche mese, coordinasse il circolo del Torrino. E' stato immediatamente sospeso dall'incarico e dal partito". Milana ha ringraziato gli investigatori e ha dichiarato "vicinanza e solidarietà alle donne vittime della violenza". E ha aggiunto che "nulla fino a ora aveva fatto sospettare una condotta come quella di cui Bianchini è accusato", ricordandolo come "una persona educata, con normali affetti e rapporti personali".
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COORDINATORE DEL PD, SARA' ESPULSO- Oltre a lavorare come ragioniere, Bianchini era iscritto all'università (a un passo dalla laurea in Giurisprudenza) ma soprattutto era, da circa un anno, coordinatore del circolo del Pd del Torrino, una zona periferica molto vicina al quartiere Ardeatino dove vivono i genitori del ragazzo e dove sono stati commessi almeno due stupri. Una tessera subito ritirata: «In considerazione della gravità delle accuse, il Pd di Roma assumerà immediatamente nei confronti di questa persona un provvedimento di allontanamento ed espulsione dal partito» ha detto in una nota Riccardo Milana, coordinatore del Pd di Roma.
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Roma, preso lo stupratore seriale
E' un impiegato di 33 anniAveva una
doppia vita, assolutamente insospettabile. Di giorno ragioniere contabile presso una società di Cinecittà e coordinatore di un circolo del Pd, nella zona Torrino. E di notte stupratore. Si chiama Luca Bianchini ed ha 33 anni l'uomo sospettato di essere il maniaco che violentava le donne aggredendole nei garage con un coltello e il volto coperto. «Aveva sul suo comodino, il libro 'Criminal Profiling' di Massimo Picozzi, era la sua lettura serale», racconta il capo della Mobile di Roma, Vittorio Rizzi. E nella sua casa, oltre al coltello con cui minacciava le vittime, sarebbe stato ritrovato materiale pornografico, con molti titoli che rimandano al tema dello stupro. Ma, portato in questura, il sospetto aggressore ha negato tutto: «
Vi state sbagliando, avete preso un abbaglio».
Da circa un anno Bianchini, che aveva iniziato a militare nella Margherita, era diventato circolo del Pd del Torrino, una zona periferica molto vicina al quartiere Ardeatino dove vivono i genitori del ragazzo e dove sono stati commessi almeno due stupri. Al circolo ora molti militanti e tesserati sono sconvolti. «È un bravo ragazzo, non possiamo crederci, un grandissimo lavoratore, sempre in prima linea, sempre disponibile», dice un ragazzo incredulo. «Uno che viveva di politica, uno come noi, tranquillo, preciso. Se volevi una cosa fatta bene allora ti dovevi rivolgere a Luca». Nessuno qui aveva notato comportamenti anomali. «Mai sentito neanche un apprezzamento su una ragazza, mai una battuta volgare, sempre gentile con le donne -ricordano in tanti, ragazze comprese- anzi fin troppo serio». Qui del precedente per tentata violenza non lo sapeva nessuno. «Siamo sconvolti, quando abbiamo visto la foto sui siti non ci volevamo credere», dicono i ragazzi del circolo Torrino.
Bianchini è stato fermato nel suo ufficio, a Cinecittà, dove lavora come impiegato contabile. Iscritto all'Università alla facoltà di Giurisprudenza, era ad un passo dalla laurea. Ad incastrarlo sarebbe stato il dna.
E il coltello ritrovato nel corso di una perquisizione in casa sua: l'arma con cui minacciava le sue vittime, ritrovato nel suo appartamento, dove gli agenti hanno rtrovato anche molto materiale pornografico. Dai titoli inquietanti: «Io ti stuprerò», «Stupri dal vero». Sul comodino, la sua lettura serale: "Criminal Profiling" di Massimo Picozzi. L'uomo ha un precedente per violenza sessuale. La polizia è risalita a lui risentendo molte vittime di aggressioni avvenute molto tempo fa ma portate avanti con le stesse modalità delle ultime tre.
A Biancini, infatti, con un precedente per stupro e una condanna risalente a 14 anni fa, potrebbero essere associati, secondo il sospetto degli investigatori altri 15 casi di stupri o tentati stupri.
E proprio la vittima di una aggressione avvenuta parecchio tempo fa ha aiutato gli inquirenti a trovare lo stupratore seriale. La donna, infatti, ricordava l'automobile del suo aggressore e gli inquirenti rintracciando l'auto sono riusciti a risalire fino a lui tramite il nuovo proprietario.
L'ultima violenza è avvenuta una settimana fa, con modalità simili ad altri due stupri avvenuti sempre nelle ultime settimane. Le vittime era no tutte state sorprese in un garage dopo aver lasciato l'auto. Per tutti e tre gli episodi coicideva il dna, per questo si è parlato di "stupratore seriale". "Non è un mostro, è un mostriciattolo", aveva detto il sindaco Alemanno riferendosi al fatto che le politiche della sicurezza non c'entravano niente: E' una persona malata".
Le forze dell'ordine tuttavia avevano acquisito subito una serie di elementi e forse un identikit dell'uomo che tra l'altro avrebbe aggredito qualche tempo fa anche un'altra donna, poliziotta, che era riuscita a metterlo in fuga. Si attendono ora gli sviluppo dell'interrogatorio a cui sarà sottoposto l'uomo. Fonti della questura dicono che la persona è "fortemente sospettata" delle ultime aggressioni.
Si congratula adesso con il questore il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ora si riferisce così allo stupratore: «Questo mostro è inchiodato da prove inequivocabili come il Dna». E rivendica che «Da oggi Roma ha fatto un passo avanti importantissimo per la sua sicurezza e per la sua vivibilità».
Anche il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, si congratula con le forze dell'ordien e con la questura per il lavoro svolto: «Ora tutti noi abbiamo la responsabilità di tenere alta la vigilanza e garantire il massimo impegno per una città in cui tutti possano vivere serenamente di giorno e di notte».
10 luglio 2009
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“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)