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Lettera, accorata, al senatore Marino

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Lettera, accorata, al senatore Marino

Messaggioda Manuela il 09/07/2009, 11:10

Il senatore Marino ha deciso di candidarsi a segretario del PD, e ha risvegliato l’interesse di chi, come me, assisteva indifferente alla contesa tutta interna e autoreferenziale fra Bersani e Franceschini.
Il senatore ha la biografia giusta e ha fatto, nei soli 3 anni da cui è in Parlamento, le battaglie giuste. Ha anche usato le parole giuste – cultura del merito, laicità, solidarietà, rispetto delle regole, diritti uguali per tutti.
Ma, abituata all’altalena di speranze e delusioni (più queste che quelle) che ha segnato questi ultimi 15 anni (e che si è andata a mano a mano trasformando nella convinzione che il PD è irriformabile, e quindi è inutile accanirsi a tenerlo in vita), prima di aderire con convinzione, avrei alcune cose da chiedere al senatore Marino.

La prima, la più importante, è di non essere realista. O, per meglio dire, di rifiutare quella forma di “realismo” che è accettazione dell’esistente, di rassegnazione, di furbizia; che è accettazione del “noi italiani siamo fatti così”, che è poi un’altra versione del “tengo famiglia”.
Non ascoltare i suggerimenti di chi ti dirà (e qui passo alla seconda persona, e al “tu”) che, se corri troppo in fretta, la base non ti seguirà – e lo dico facendo parte di quella “base” che non è più tale perché si è stancata di voltarsi indietro ad aspettare i dirigenti, sempre cronicamente in ritardo.
Non ascoltare chi ti dirà che l’Italia è fatta così, irrimediabilmente proporzionalista, e che il voto cattolico lo si conquista accordandosi con Casini.
Ecco, mi piacerebbe che tu fossi così poco realista da rifiutare, nel caso (probabile, ahimè) di sconfitta, accordi per la “gestione condivisa” del partito, e restassi invece a lavorare per acquisire i consensi necessari – fra gli elettori, non fra i notabili - per costruire negli anni una maggioranza capace di vincere il prossimo congresso.
Per favore, non ascoltare chi ti dice che le candidature “contro” sono un male: chissenefrega se la tua candidatura è pro o contro, l’importante è che sia radicalmente alternativa ad una classe dirigente screditata, che non ha più niente da dire al paese, che è incapace di guardare avanti e quindi sta sempre nostalgicamente rivolta all’indietro.
Per favore, per favore non dire che vuoi “un partito radicato nel territorio”. Abbiamo bisogno di un partito radicato nelle intelligenze e nelle coscienze delle persone, non abbiamo bisogno di sedi, ma di individui portatori di una nuova cultura politica: la cultura del merito, appunto, della laicità, della solidarietà, di tutte quelle cose importanti che hai citato.
E abbiamo bisogno di un leader che voglia prima di tutto trasformare l’Italia, che sappia vedere lontano, l’Italia del futuro e sappia raccontarla; e che sia, per questo, senza alcun dubbio, in caso di vittoria al congresso, il nostro prossimo candidato premier. Senza altri patteggiamenti. Anche per questo dovrà saper conquistare elettori, non militanti.

Vorrei finire con una vecchia esortazione, di cui, per molto tempo, ho sentito la mancanza: soprattutto, volare alto. Non ho dubbi che tu l’abbia sempre fatto, la tua biografia lo conferma. Non lasciare, per favore, che le sirene del realismo politico ti tirino giù, e ti inducano a piccole strategie per un piccolo tornaconto immediato, annebbiando una grande idea di futuro.
E a questo punto, dopo aver chiesto tanto, se tu non arrivassi a poterti presentare alle primarie perché non hai sufficienti consensi di iscritti, questa avventura non comincerebbe nemmeno, e noi non sapremmo mai come sarebbe andata a finire.
Così va a finire che dovrò iscrivermi al PD: preferisco rischiare un’altra delusione, che portare un frammento di una tale responsabilità.
Manuela
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Re: Lettera, accorata, al senatore Marino

Messaggioda Loredana Poncini il 09/07/2009, 18:51

Come fare arrivare, questa lettera di Manuela (di cui vorrei poter sottoscrivere ogni frase !) a Ignazio Marino ?
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Re: Lettera, accorata, al senatore Marino

Messaggioda Manuela il 09/07/2009, 19:53

Poiché ho letto qualche tuo intevento, sapevo che l'avresti apprezzata. Ho postato la lettera sul sito di Marino e su Facebook. Ma mi interessava soprattutto provocare una discussione
Manuela
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Re: Lettera, accorata, al senatore Marino

Messaggioda Loredana Poncini il 11/07/2009, 8:55

Manuela ed Enzo, via Giordano Bruno ospita un sito, il vostro, degno del Filosofo a cui l'avete intestato !
Spero che Ignazio Marino accolga l'appello accorato delle persone che vogliono essere sempre meno qualunquiste ed omologabili in "apolitiche" (come è voluto dal sultano attuale...) :)
Loredana Poncini
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