la campagna dell'inter procede invece a gonfie vele: 24mila
Partito Kakà, se ne vanno gli abbonati
Clamoroso crollo delle tessere, sono meno di mille i tifosi del Milan che hanno rinnovato
MILANO — Chissà se la trattativa avviata per Luis Fabiano, il Fabuloso della Confederations Cup, restituirà ai tifosi milanisti, mai così abbacchiati, entusiasmo e voglia di sostenere la squadra nel prossimo campionato. Il club che, secondo i dati comunicati nei giorni scorsi in Sardegna nel workshop con gli sponsor, è stato seguito negli ultimi dieci anni da 10 milioni di spettatori a San Siro (praticamente la media di un milione all’anno), sta subendo un vero e proprio processo di disaffezione. Sarà l’effetto della cessione di Kaká, del mancato arrivo, al suo posto, di un fuoriclasse o della recessione globale, fatto sta che in via Turati in questi giorni si sta registrando un record negativo. Si mormora che ancora non sia stata toccata quota 1.000 abbonamenti: i dati non ufficiali sono a dir poco sconfortanti. Si sussurra di 800 tessere: poche, pochissime considerando la grande passione che il pubblico rossonero ha sempre dimostrato verso la squadra. Insomma, d’accordo che i tempi dei 70 mila abbonamenti staccati negli anni Novanta sono lontanissimi ma l’inversione di tendenza attuale preoccupa non poco i vertici rossoneri. I numeri ovviamente non sono confermati perché l’ufficio booking, su input di Adriano Galliani (l'unico a visionarne gli aggiornamenti quotidianamente), non li ha resi pubblici. «Il periodo di prelazione scadrà il prossimo 8 luglio, perciò prima di quella data non ufficializzeremo alcuna cifra» dichiara Daniela Gozzi, il direttore stadio del club rossonero. «Diciamo che i numeri sono in linea con quelli dello scorso anno nel medesimo periodo». Peccato che nella passata stagione il periodo di prelazione si chiuse con più di 12 mila abbonamenti staccati, numeri impossibili da raffrontare con quelli odierni.
Del resto pure tra gli ultrà il sentimento comune è di gelo e indifferenza. Il tam tam fra gli appartenenti alla curva è la diserzione al botteghino come ripicca per la vendita di Kaká e per una campagna acquisti di basso profilo. Una folta rappresentanza di tifosi è annunciata nella giornata di lunedì a Milanello, quando il Milan si radunerà per il ritiro estivo.
Umori opposti dall’altra parte del Naviglio: duemila persone giovedì si sono assiepate alla Banca Popolare di Milano per esercitare il diritto di prelazione scaduto ieri. Sono già quasi 24.000 i tifosi nerazzurri che hanno deciso di seguire l’Inter di Mourinho nel prossimo campionato. I numeri certificano un incremento di vendita del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sarà merito degli innesti già avvenuti di Milito e Thiago Motta o della possibilità di acquistare posti al primo anello blu (fino al passato campionato destinati ai tifosi ospiti), fatto sta che mai come in questa estate il popolo nerazzurro ha confermato di apprezzare il progetto interista. E la Juve? Reduce da 18 mila abbonamenti sottoscritti lo scorso anno, aspetta di chiudere il periodo di prelazione l’11 luglio prossimo prima di comunicare i dati ufficiali. Considerando che al momento mancano all’appello tutte le tessere degli Juventus Club (l’anno scorso si aggiravano attorno alle novemila unità), al momento sono rappresentate solo da poche migliaia gli abbonamenti staccati. La crisi si fa sentire, ecco perché a Torino il club bianconero offre l’abbonamento (pur arricchito di una partita in più, ovvero il derby) allo stesso prezzo dello scorso anno.
Monica Colombo
04 luglio 2009
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