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Ddl sicurezza: Una legge che porterà dolore

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Ddl sicurezza: Una legge che porterà dolore

Messaggioda franz il 02/07/2009, 16:03

parla Il segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti
Ddl sicurezza, il Vaticano:
«Una legge che porterà dolore»

Monsignor Marchetto: «Sono dispiaciuto per il via libera definitivo»

MILANO - Ha immediatamente raccolto il parere contrario di monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti, l'approvazione in via definitiva del disegno di legge sulla sicurezza. La nuova legge porterà «molti dolori e difficoltà» gli immigrati, secondo Marchetto. «Anche se si aspettava questa approvazione - afferma al telefono l’Arcivescovo commentando l’ok del Parlamento alla nuova legge - non posso non essere triste e dispiaciuto, con preoccupazioni per la prospettiva che ci si apre dinanzi e a mio avviso porterà molti dolori e difficoltà per persone che, già per il fatto di essere irregolari, si trovano in una situazione di precarietà».

«NON DEMONIZZARE LO STRANIERO» - Il responsabile vaticano per l'immigrazione, mons. Antonio Maria Vegliò, chiede che non vengano demonizzati o criminalizzati gli stranieri. Nel giorno in cui è stato approvato il pacchetto sulla sicurezza, l'esponente della Santa Sede, in un articolo su "Aggiornamenti Sociali", critica chi vede nell'immigrazione «un'invasione dalla quale bisogna difendersi».

LE CRITICH
E - Marchetto da parte sua analizza i vari punti critici della legge appena approvata, a partire dal reato di immigrazione clandestina. «La criminalizzazione dei migranti è per me il peccato originale dietro al quale va tutto il resto», afferma il presule. L’estensione a due a sei mesi della permanenza nei centri di espulsione (Cie) «avrà gravi conseguenze per coloro che saranno detenuti e - afferma Marchetto - poiché in Europa ci sono paesi che prevedono un periodo di detenzione più breve non si può dire che si tratti di un costringimento europeo». Il segretario del dicastero vaticano critica poi l’obbligo di denuncia dei clandestini da parte dei pubblici ufficiali: «Sarà carico di conseguenze», prevede.

02 luglio 2009
http://www.corriere.it

Palazzo Madama approva il progetto del governo. Critica l'opposizione
Il Vaticano: "Basta criminalizzare gli stranieri. Norma che porterà dolore"

Il pacchetto sicurezza diventa legge
Sì alle ronde, la clandestinità è reato


ROMA - Si potranno organizzare le ronde; diventa reato l'immigrazione clandestina. Da oggi il ddl sicurezza è legge dello Stato. L'ok definitivo del Senato è giunto in tarda mattinata con il voto di fiducia: 157 favorevoli tra PdL, Lega Nord e MpA; 124 no; 3 astenuti. Plaude la maggioranza ("Una legge per gli italiani", ha detto Maurizio Gasparri); forti le critiche sollevate dall'opposizione e dal Vaticano: "Basta criminalizzare gli stranieri. E' una norma che porterà dolore".

Inasprite pene per gli immigrati. Dopo un lungo braccio di ferro con l'opposizione, la nuova legge impone un giro di vite sugli immigrati irregolari che da oggi rischieranno il processo. La permanenza nei Centri di identificazione temporanea per verificare la provenienza dei migranti potrà toccare i 18 mesi (finora il limite era di 60 giorni). Una pena fino a tre anni di carcere è prevista per chi affitta case o locali ai clandestini.

Le ronde. Potranno collaborare con le forze dell'ordine le associazioni di cittadini organizzate in ronde. Le associazioni saranno iscritte in un apposito elenco a cura del prefetto. Sarà un decreto del ministro dell'Interno a disciplinare i requisiti necessari, ma fin d'ora il governo ha assicurato che le ronde non saranno armate.

Norme anti-racket. Vengono inoltre ripristinati i poteri del procuratore nazionale antimafia e inasprito il 41-bis sulla detenzione dei boss mafiosi. Rispetto ad una stesura precedente, torna l'obbligo per gli imprenditori di denunciare i tentativi di racket, pena l'esclusione dalle gare d'appalto che scatta anche quando la richiesta del pizzo emerga dalle risultanze di un rinvio a giudizio.

Ritorna il reato di oltraggio. Aggravanti per i reati commessi su anziani e disabili; introdotte norme più severe contro i graffitari e contro coloro che impiegano bambini per l'accattonaggio. Ritorna ad essere penalmente rilevante il reato di oltraggio a pubblico ufficiale.

I complimenti del centrodestra. "Una legge per gli italiani", ha detto Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl. Soddisfatto anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni, "padre politico" del provvedimento: "E' un passo in avanti molto importante per garantire la sicurezza ai cittadini. Non è un provvedimento razzista".

Le critiche. Ma dall'opposizione si alza dura la protesta. "E' un pugno sbattuto sul tavolo. Così si favorisce la clandestinità", ha sostenuto Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd. E i parlamentari dell'Italia dei Valori hanno alzato in aula cartelli con scritto: "I veri clandestini siete voi. Governo: clandestino del diritto".

Critico anche il Vaticano. Il presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti, monsignor Antonio Maria Veglio, ha scritto: "I migranti hanno il diritto di bussare alle nostre porte. Basta demonizzare e criminalizzare il forestiero. L'arrivo dei migranti non è certo un pericolo. Sbagliato trincerarsi dentro le proprie mura". Gli fa eco il segretario del pontificio Consiglio, monsignor Agostino Marchetto: "La nuova legge porterà "molti dolori e difficoltà agli immigrati".
E dal forum del Terzo settore, il portavoce Andrea Olivero avverte che la legge è "un'ulteriore chiusura a quel dialogo tanto auspicato tra istituzioni e società civile".

(2 luglio 2009)
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Re: Ddl sicurezza: Una legge che porterà dolore

Messaggioda mario il 02/07/2009, 21:17

La gente è con la destra sul problema della sicurezza.
E scritte ”i clandestini siete voi” lasciano il tempo che trovano o peggio convincono ancora di più i seguaci di Berlusconi della nostra inadeguatezza.
La gente però oltre che alla questione sicurezza è sensibile anche alla questione legalità.
Perché in Italia se c’è qualcosa che manca è proprio il rispetto del diritto.
Io sono convinto che se la sinistra contrapponesse alla campagna sulla sicurezza una campagna sulla legalità vincerebbe.
Dovremmo chiedere una maggiore legalità a partire dalla prima elementare, negli insegnamenti e nelle norme, e poi in tutte le scuole, nelle università, nei concorsi, nelle strade, nei partiti, nel sistema fiscale, nelle televisioni, nelle fabbriche contro i furbacchioni.
Il primo a fare le spese di una tale campagna sarebbe Berlusconi.
Perché la gente odia gli intrallazzi, ma in assenza di legalità è disposta anche ad accordarsi con gli intrallazzoni.
Battiamoci per la legalità. Prendiamo esempio dagli U.S.A. dove è non consentito che il presidente dica bugie, o goda di immunità. Dove chi organizza imbrogli tipo Parmalat viene condannato a 150 anni di carcere.
E la gente sarà con noi.
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Re: Ddl sicurezza: Una legge che porterà dolore

Messaggioda franz il 02/07/2009, 21:57

mario ha scritto:Io sono convinto che se la sinistra contrapponesse alla campagna sulla sicurezza una campagna sulla legalità vincerebbe.

Non sono cose da contrapporre. Non sono antitetiche.
Come puo' esistere sicurezza senza legalità?

Franz
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Re: Ddl sicurezza: Una legge che porterà dolore

Messaggioda Stefano'62 il 03/07/2009, 0:06

Non saranno antitetiche né da contrapporre peró non sono la stessa cosa,Mario ha ragione da vendere,eppure il PD nicchia.
C'é n'é abbastanza da pensar male.
Che schifo.
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Re: Ddl sicurezza: Una legge che porterà dolore

Messaggioda lucameni il 03/07/2009, 2:06

"Battiamoci per la legalità".


Pretendere che la sinistra o il PD si faccia portatore di una politica di legalità e di lotta dura alla corruzione è pura utopia.
15 anni di inciuci e di interessi convergenti della casta politica (vedi le "riforme" sulla giustizia) la dicono lunga anche come è messa la sinistra.
Tra l'altro presso la fascia cosidetta "garantista" dei militanti pare che la parola "legalità" puzzi di giustizialismo e non aiuti il "dialogo".
Vabbè.
E non basta certo l'affermazione della propria diversità, magari tirando fuori San Berlinguer.
Vogliamo dire "meno peggio" di altri, almeno facendo comparazioni tra gli intrallazzoni corrotti e bugiardi dell'una e dell'altra parte?
Ecco questo sarebbe affermazione meno ipocrita e meno surreale.
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Re: Ddl sicurezza: Una legge che porterà dolore

Messaggioda franz il 03/07/2009, 8:49

Stefano'62 ha scritto:Non saranno antitetiche né da contrapporre peró non sono la stessa cosa,Mario ha ragione da vendere,eppure il PD nicchia.
C'é n'é abbastanza da pensar male.
Che schifo.

Non sono la stessa cosa e non sono antitetiche. Bisogna sostenerle entrambe.
Perché il PD nicchia? Tu dici che c'è da pensar male ma io penso invece che il PD abbia le remore di non voler perdere quei voti di sinistra che non apprezzano battaglie per la sicurezza (ritenuta una cosa di destra) e la legalità (che la sinistra non ha mai apprezzato). C'è il timore a spostarsi troppo sui temi di destra perché si ritene che in questo modo la sinistra oggi fuori dal parlamento potrebbe avere piu' spazio, piu' elettorato e tornarci. Ma ammetto che anche questo è un "pensar male" :-)
Ciao,
Franz
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Re: Ddl sicurezza: Una legge che porterà dolore

Messaggioda franz il 03/07/2009, 10:15

LE IDEE
Ora l'italia è più cattiva
di ADRIANO SOFRI


Variando Pietro Nenni ("Da oggi siamo tutti più liberi") il governo ieri ci ha dichiarati tutti più sicuri. Da ieri, siamo tutti più insicuri, più ipocriti e più cattivi. Più insicuri e ipocriti, perché viviamo di rendita sulla fatica umile e spesso umiliata degli altri.
Infermieri e domestiche e badanti di vecchi e bambini, quello che abbiamo di più prezioso (e di prostitute, addette ad altre cure corporali), e lavoratori primatisti di morti bianche, e li chiamiamo delinquenti e li additiamo alla paura.

Ci sono centinaia di migliaia di persone che aspettano la regolarizzazione secondo il capriccio dei decreti flussi, e intanto sul loro lavoro si regge la nostra vita quotidiana, e basta consultare le loro pratiche di questura per saperne tutto, nome cognome luogo di impiego e residenza, nome e indirizzo di chi li impiega.

La legge, vi obietterà qualcuno, vuole colpire gli ingressi, non chi c'è già: non è vero. La legge vuole e può colpire nel mucchio. È una legge incostituzionale, non solo contro la Costituzione italiana, ma contro ogni concezione dei diritti umani, e punisce una condizione di nascita - l'essere straniero - invece che la commissione di un reato. Dichiara reato quella condizione anagrafica. Ci si può sentire più sicuri quando si condanna a spaventarsi e nascondersi una parte così ingente e innocente di nostri coabitanti? Quando persone di nascita straniera temano a presentarsi a un ospedale, a far registrare una nascita, a frequentare un servizio sociale, o anche a rivolgersi, le vittime della tratta, ad associazioni volontarie e istituzionali (forze di polizia comprese) impegnate a offrir loro un sostegno. Quando gli stranieri temano, come avviene già, mi racconta una benemerita visitatrice di carceri, Rita Bernardini, di andare al colloquio con un famigliare detenuto, per paura di essere denunciato? Lo strappo che gli obblighi della legge e i suoi compiaciuti effetti psicologici e propagandistici provoca nella trama della vita quotidiana non farà che accrescere la clandestinità, questa sì lucrosa e criminale, di tutti i rapporti sociali delle persone straniere. È anche una legge razzista?

Si gioca troppo con le parole, mentre i fatti corrono. Le razze non esistono, i razzisti sì. Questa legge prende a pretesto i matrimoni di convenienza per ostacolare fino alla persecuzione i matrimoni misti, ostacola maniacalmente l'unità delle famiglie, fissa per gli stranieri senza permesso di soggiorno una pena pecuniaria grottesca per la sua irrealtà - da 5 a 10 mila euro, e giù risate - e in capo al paradosso si affaccia, come sempre, il carcere. Carcere fino a tre anni per chi affitti una stanza a un irregolare: be', dovremo vedere grandiose retate. Galera ripristinata - bazzecole, tre anni - a chi oltraggi un pubblico ufficiale: la più tipicamente fascista e arbitraria delle imputazioni. Quanto alle galere per chi non abbia commesso alcun reato, salvo metter piede sul suolo italiano, ora che si chiamano deliziosamente Centri di identificazione e di espulsione, ci si può restare sei mesi! Sei mesi, per aver messo piede.

Delle ronde, si è detto fin troppo: e dopo aver detto tanto, sono tornate tali e quali come nella primitiva ambizione, squadre aperte a ogni futuro, salvo il provvisorio pudore di negar loro non la gagliarda partecipazione di ammiratori del nazismo, ma la divisa e i distintivi.

Tutto questo è successo. Ogni dettaglio di questo furore repressivo è stato sconfessato e accantonato nei mesi scorsi, spesso per impulso di gruppi e personalità della stessa maggioranza, e gli articoli di legge sono stati ripetutamente battuti nello stesso attuale Parlamento introvabile. È bastato aspettare, rimettere insieme tutto, e nelle versioni più oltranziste, imporre il voto di fiducia - una sequela frenetica di voti di fiducia - e trionfare. Un tripudio di cravatte verdi, ministeriali e no, con l'aggiunta di qualche ex fascista berlusconizzato. (Perché non è vero che il berlusconismo si sia andato fascistizzando: è vero che il fascismo si è andato berlusconizzando). La morale politica è chiara. Il governo Berlusconi era già messo sotto dalla Lega ("doganato": si può dire così? Doganato dalla Lega). Ora un presidente del Consiglio provato da notti bianche e cene domestiche è un mero ratificatore del programma leghista. Ma la Chiesa cattolica, si obietterà, ha ripetuto ancora ieri il suo ripudio scandalizzato del reato di clandestinità e la sua diffidenza per le ronde e in genere lo spirito brutale che anima una tal idea della sicurezza. Appunto. Berlusconi è politicamente ricattabile, ma non da tutti allo stesso modo. Dalla Lega sì, dalle commissioni pontificie no, perlomeno non da quelle che si ricordano che il cristiano è uno straniero.

Un ultimo dettaglio: le carceri. Mai nella storia del nostro Stato si era sfiorato il numero attuale di detenuti: 64 mila. Dormono per terra, da svegli stanno ammucchiati. La legge riempirà a dismisura i loro cubicoli. Gli esperti hanno levato invano la loro voce: "Le carceri scoppiano, c'è da temere il ritorno della violenza, un'estate di rivolte". Può darsi. Ma non dovrebbe essere lo spauracchio delle rivolte, che non vengono, perché nemmeno di rivolte l'umanità schiacciata delle galere è oggi capace, a far allarmare e vergognare: bensì la domanda su quel loro giacere gli uni sugli altri, stranieri gli uni agli altri. La domanda se questi siano uomini.

(3 luglio 2009)
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Re: Ddl sicurezza: Una legge che porterà dolore

Messaggioda pagheca il 03/07/2009, 10:30

se ci si limita a lasciare da una parte la propria morale e le proprie connotazioni politiche, e si va a rileggere gli argomenti di una parte e dell'altra si riscontra una grande asimmetria.

Da parte di chi ha voluto questa legge c'e' un concetto semplice, che si puo' esprimere in un argomento: i clandestini non hanno il diritto di stare in Italia. La legge e' fatta per permettere di punirli per questo.

Dall'altra parte invece c'e' una marea di argomentazioni, difficili da spiegare, di casi che sembrano piu' eccezioni che la norma. Infatti se si leggono gli articoli sull'argomento dei giornali si nota che mentre da una parte parlano con pochi, semplici, concetti, dalla parte nostra (e ci tengo a dire nostra perche' ritengo questa legge stupida oltre che ignobile) ci sono argomenti molto diversi tra loro, spesso capziosi, difficili da spiegare. Lasciando da parte il fatto che e' una legge ignobile - lo ripeto a scanso di equivoci - spesso gli argomenti per attaccarla sembrano costruiti ad hoc.

Mi chiedo: perche'?

Per me e' tutta la politica e la concezione che la gente ha dell'immigrazione che in Italia e' ingenua e spesso anomala. Le leggi sono da tempo scritte da incompetenti totali e l'effetto si vede. Spesso sono inapplicabili, sono la trascrizione delle idee di un qualche capopopolo col diploma di ragioniere (gente del calibro di Calderoli, per intenderci), fatte per costruire consenso. Perche' invece di reinventare il manico dell'ombrello non si va a vedere quali sono le politiche attuate dagli altri paesi che convivono da sempre con l'immigrazione di massa? perche' solo in italia vige l'identita' immigrato = morto di fame analfabeta che viene qui a delinquere e a rubarci il lavoro (anche nell'articolo di Sofri si riscontra questa idea che contrasta palesemente invece con l'idea che qui in UK, ma anche in Australia o in Svizzera, si ha dell'immigrato)? Perche' pochissimi hanno una chiara idea della differenza tra migrante, richiedente asilo, rifugiato politico, clandestino, etc.? Perche' la Svezia non ha inviato truppe in Iraq ma ha attratto il maggior numero di rifugiati politici del mondo da quel paese, dando loro case, scuole, diritti civili?

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Re: Ddl sicurezza: Una legge che porterà dolore

Messaggioda franz il 03/07/2009, 10:54

I clandestini sono tali ovunque ma ci sono due possibili approcci.

Il primo è quello di un mero problema amministrativo, che puo' essere regolarizzato oppure no ma che richiede l'intervento della amministrazione civile. Se regolarizzato poi ci sono gli aiuti che i paesi civili hanno.
Da noi l'amministrazione non funziona nemmemo per gli italiani e gli aiuti non ci sono nemmeno per chi ha l'italico passaporto. Quindi ...

Il secondo è quello di farne un problema penale. Che ovviamente non puo' essere regolarizzato.
Il clandestino viene criminalizzato.

L'Italia scelge il secondo perché l'amministrazione civile non funziona e gli aiuti non ci sono nememno per gli italiani.
Tuttavia nemmeno la giustizia penale e le carceri funzionano.

Quindi non cambierà nulla e non credo che gli italiani si sentiranno piu' siciri sapendo che ci sono potenzialmente alcune centinaia di migliaia di criminali in piu', oltre al quelli nostrani (mafia, camorra e compagnia cantante) su cui ormai si fanno solo film e serial televisivi.

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Re: Ddl sicurezza: Una legge che porterà dolore

Messaggioda pagheca il 03/07/2009, 11:05

qualcuno sa in quali paesi la clandestinita' e' un reato? Vorrei capire se anche questa e' un anomalia oppure no. Difficile da trovare su internet (almeno per me).

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