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Bersani, Franceschini o Marino?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Chi preferite, oggi, tra i candidati del PD?

Sondaggio concluso il 26/06/2009, 17:30

Bersani
2
9%
Franceschini
4
18%
Marino
11
50%
Chi vorrei non è in questa lista
5
23%
 
Voti totali : 22

Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda franz il 01/07/2009, 17:19

Molte critiche alla candidata del Pd più votata nel Nord-Est dopo l'intervista a Repubblica
Pollastrini, Zingaretti, Follini, Carloni, Chiaromonte, Carra: "Abbia più rispetto

Fuoco di fila contro Debora Serracchiani
"Franceschini simpatico? Lo era anche Totò"

E lei replica su Facebook: "Sto con Dario perché vuole creare una nuova classe dirigente"

ROMA - Fuoco di fila nei confronti di Debora Serracchiani, la candidata del Pd più votata nel Nord-Est, dopo l'intervista pubblicata da Repubblica oggi. Pollastrini, Zingaretti, Follini, Carloni, Chiaromonte, Carra, Marrazzo: è lungo l'elenco degli esponenti del Pd che contestano le affermazioni della donna che ha messo a segno l'indiscutibile primato di superare il premier Berlusconi alle ultime elezioni europee nella sua circoscrizione, e che ha dichiarato senza mezzi termini la sua preferenza per Dario Franceschini, bollando Pierluigi Bersani e Massimo D'Alema come "apparato". E lei, dopo essere stata bersagliate di critica, replica su Facebook: "Non sto con Dario per simpatia, ma perché vuole creare una nuova classe dirigente".

"Il Pd - sottolinea Gianni Pittella, responsabile organizzazione mozione Bersani - nasce dall'incontro di milioni di cittadine e cittadini che hanno creduto in un progetto nuovo che affonda le sue radici nella storia delle grandi famiglie riformiste italiane. Negare questa storia, rimuoverla con sprezzante disinvoltura, negare il ruolo di chi ne è stato e ne è protagonista, è come recidere le proprie radici e buttarsi nel vuoto".

Mentre il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, trova futile la motivazione in virtù della quale Serracchiani dichiara di schierarsi con Franceschini ("è il più simpatico"): "Se questo è il criterio, peccato che siano morti Totò e Tina Pica. Erano molto simpatici e sarebbero stati un ticket straordinario". Sulla stessa lunghezza d'onda il governatore del Lazio, Piero Marrazzo: In politica certamente conta l'aspetto umano, ma soprattutto conta la visione. A me interessa sapere chi nel Partito democratico vuole costruire un partito riformista che sappia dare un'idea di Italia più moderna e giusta e che sappia parlare alle persone".

Toni simili nelle dichiarazioni del senatore del Pd Marco Follini: "Ho letto una densa e pensosa intervista di Deborah Serracchiani che annuncia che voterà Franceschini 'perché' è più simpatico. Ora finalmente so a cosa serve il rinnovamento: a sbaragliare gli antipatici".

E di Barbara Pollastrini: "'Potrei rispondere 'sapete perché preferisco Bersani? perché sa cantare...'. Ma per favore, non scherziamo! Cerchiamo di rispettarci di più e di saperci ascoltare. Comunque ci si schieri il Congresso ha il compito di dare prestigio alla politica e al nostro progetto. Ed è evidente quanto ci sia bisogno in Italia di una classe dirigente e di un'alternativa credibili".

E infine anche di Enzo Carra: "A Curzio Maltese - scrive Carra sul suo blog - la 'promessa' Debora Serracchiani ha rivelato di stare dalla parte di Franceschini 'perche' è il più simpatico'. Un buon motivo, non c'è dubbio. Ma basta per la leadership di un grande partito? Nel mondo di Debora il leader è biondo, bello, di gentile aspetto. E la colonna sonora è dell'orchestra Casadei: 'Tu sei la mia simpatia'".

Mentre il deputato del Partito Democratico Roberto Giachetti nel suo blog coglie l'occasione per esprimere solidarietà a D'Alema: "La mia vicenda politica, come noto, credo che non abbia mai incrociato quella di D'Alema, e probabilmente anche in futuro non accadrà. Ma oggi sento la necessità di esprimere pubblicamente, attraverso il blog, tutta la mia stima nei confronti di Massimo D'Alema anche in ragione del contributo sincero che ha dato alla costruzione del Pd".

Dopo quest'ondata di polemiche, la Serracchiani affida la sua replica a Facebook: "Ho scelto Dario Franceschini non certo per la simpatia, ma perché vuole assumersi la responsabilità di creare una squadra, di crescere una classe dirigente che diventi la classe di governo di un partito non più votato alla sola resistenza".
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda pagheca il 01/07/2009, 17:27

be', pero' non e' che abbiano tutti i torti... e comunque mi sembra che i contenuti latitano. Mi sembrano schermaglie tra alleanze comunque.

Ma in effetti c'e' da domandarsi se un partito cosi' ci interessa. Oppure se andrebbe fatto un discorso piu' ampio.

p
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda mauri il 01/07/2009, 17:28

è iniziata la campagna, la bimba inizia ad utilizzare le tattiche mediatiche e i media iniziano a parlare di lei
non sto a giudicare la ragazza e quello che dice è condivisibile

"lavorero' in prima persona per la realizzazione della nostra idea di Pd. Un partito che sa ascoltare, che discute e decide dando quelle risposte che finora non ha saputo dare, che torni sul territorio, che consolidi le proprie posizioni, che trovi il linguaggio per tornare a parlare alla testa e al cuore delle persone e che costituisca l'alternativa di governo del Paese. Un partito riformista che sappia rispondere ai problemi quotidiani della gente. Il partito che abbiamo sognato con le primarie del 14 ottobre'' http://it.notizie.yahoo.com/19/20090701 ... c2b_1.html

e mi sembra non parli polichese anche se utiliza alcune parole che appartengono al politico del calcio, squadra, in campo..., spero ne coni delle nuove o ne riprenda di vecchie, persone, gruppo, lavoro, in gioco...
mentre il sasso caduto nello stagno

"Le affermazioni di Debora non sono piaciute però a molti esponenti del Pd, soprattutto da quanti appoggiano la candidatura dell'ex ministro dello Sviluppo economico. "Potrei rispondere 'sapete perché preferisco Bersani? perché sa cantare...'. Ma per favore, non scherziamo! Cerchiamo di rispettarci di più e di saperci ascoltare", commenta Barbara Pollastrini. "Spero che Franceschini, anche in funzione del suo ruolo di segretario - aggiunge -, richieda a tutti noi un certo stile. Anche perché c'è un giorno dopo e avremo un destino comune"
http://it.notizie.yahoo.com/7/20090701/ ... aed_1.html

il problema di questi dirigenti è che si prendono troppo in considerazione, e di conseguenza non si mettono in gioco e stanno arroccati, sono dei bacchettoni conservatori senza umorismo
vai così ragazza, 1 a 0 per te, mauri

ps
tra i due litiganti...
mauri
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda mauri il 01/07/2009, 17:35

togliamo chiampy dal sondaggio?
propongo di metterci la bimba e poi...
ciao, mauri
mauri
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda franz il 01/07/2009, 17:37

mauri ha scritto:togliamo chiampy dal sondaggio?
propongo di metterci la bimba e poi...
ciao, mauri

Toglerei anche Chiamparino ma non metteri altri se non ufficialmente candidati.
Se qualcuno mi dice quando scadono i termini mi organizzo meglio.

Franz
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda pagheca il 01/07/2009, 18:14

mauri ha scritto:è iniziata la campagna, la bimba inizia ad utilizzare le tattiche mediatiche e i media iniziano a parlare di lei
non sto a giudicare la ragazza e quello che dice è condivisibile

"lavorero' in prima persona per la realizzazione della nostra idea di Pd. Un partito che sa ascoltare, che discute e decide dando quelle risposte che finora non ha saputo dare, che torni sul territorio, che consolidi le proprie posizioni, che trovi il linguaggio per tornare a parlare alla testa e al cuore delle persone e che costituisca l'alternativa di governo del Paese. Un partito riformista che sappia rispondere ai problemi quotidiani della gente. Il partito che abbiamo sognato con le primarie del 14 ottobre'' http://it.notizie.yahoo.com/19/20090701 ... c2b_1.html

e mi sembra non parli polichese anche se utiliza alcune parole che appartengono al politico del calcio, squadra, in campo..., spero ne coni delle nuove o ne riprenda di vecchie, persone, gruppo, lavoro, in gioco...
mentre il sasso caduto nello stagno



che bello sarebbe sentir parlare di una proposta concreta che non siano giochi di potere! Ma solo a me queste sembrano parole vuote e generiche che ho gia' sentito fare mille volte? Ma che vuol dire "partito che sa ascoltare, che discute e decide dando quelle risposte che finora non ha saputo dare,"? Io vorrei sentire parlare qualcuno cosi':

"penso che le priorita' oggi sono battersi per ottenere questo e quello. Abbiamo bisogno di competenze in termini di X ed Y. Dobbiamo ristrutturare il partito come se fosse il PS spagnolo/il New Labour/una struttura in grado di ...". E qui non so cosa metterci ma appunto io non sono pagato per fare il dirigente di partito. Loro si.

Un conto siamo noi che possiamo anche limitarci a dire che vogliamo il nuovo. Un conto e' chi il nuovo dovrebbe rappresentarlo e che dovrebbe dirci cosa intende fare di nuovo...

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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda ranvit il 01/07/2009, 18:36

Cosi' è....per ora davvero deludenti le prime mosse!

D'altra parte se cosi' non fosse, Berlusconi avrebbe qualche problema....e invece dorme tranquillo nonostante tutte le cazzate che fa!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda Gab il 01/07/2009, 19:38

Visto che incomincia a venir fuori materiale di qualche sostanza!

da repubblica.it

All'Ambra Jovinelli di Roma, sulle note di Vasco Rossi, l'ex ministro lancia la sua candidatura
alla segreteria del Pd. "Vocazione maggioritaria sì, ma da soli non si vince"
Bersani: "Un partito del lavoro e laico"
E si richiama all'esperienza di Prodi
Il candidato si difende: "Vogliono mettermi una patina di grigio, ma io sono un innovatore"
Poi attacca: "No alla leadership mediatica. E basta anche col dibattito tra vecchio e nuovo"

ROMA - "Per l'Italia": questo il titolo della convention - e della mozione - con cui Pierluigi Bersani, dal palcoscenico del teatro Ambra Jovinelli di Roma, lancia la sua candidatura alla guida del Pd. Sulle note di Vasco Rossi, il protagonista dell'evento viene accolto da un lungo applauso: in prima fila Massimo D'Alema, Enrico Letta, Rosy Bindi. "Io voglio un partito con il profilo popolare - dice lui - dovrà essere un partito del lavoro e che dovrà essere laico, laico (ripetuto due volte, ndr)". E non manca un riferimento alle ultime polemiche interne: "Se impostiamo il dibattito su categorie inafferrabili, come vecchio o nuovo, giovane o vecchio, con la cravatta o senza cravatta, l'Italia volterà la faccia dall'altra parte e noi forse perderemo anche il partito".

Prendendo spunto dalla canzone di Vasco (Siamo solo noi/che possiamo farlo...), Bersani si richiama esplicitamente all'esperienza di governo di Romano Prodi: "Voglio salutare Romano Prodi che è riuscito a sfondare nel campo altrui. Ma l'Ulivo non può solo essere richiamato in funzione evocativa: va riconosciuta l'autonomia delle altre forze del centrosinistra, da soli non si può fare nulla. Vocazione maggioritaria non può essere dargli un ruolo esclusivo". Anche se, precisa, le alleanze dovranno essere decise dal congresso.

Sul fronte dello scontro generazionale, Bersani la mette così: "La nuova generazione è in campo, non non c'è bisogno di inventarsela o rappresentarla per simboli, ma di aprirle la strada perchè possa prendere in mano il paese". Poi l'assicurazione he il partito sarà "aperto a ogni livello" ai giovani: "E' quel che mi impegno a fare, perchè voglio un partito nel quale ci sia rispetto, rispetto anche per la generazione precedente, che apra la strada ai giovani".


Secondo lo sfidante di Dario Franceschini alla leadership, "i problemi del Pd sono venuti dal non aver messo il progetto su basi culturali e organizzative abbastanza solide. Ed è questo il problema che il congresso, che dovrà essere fondativo, deve risolvere". Ancora, Bersani ammonisce "a non attardarsi a discutere di categorie che non interessano agli italiani come quella giovani-vecchi. Farò un congresso contro nessuno, discutendo di politica ed evitando la retorica, che non scalda i cuori. Io ci metterò la testa: e sarò il candidato di nessuno che pensa che ci sia bisogno di tutti".E il partito "non dovrà essere post-identitario: l'identità riconoscibile è fondamentale altrimenti non sanno chi sei davvero".

Ma il candidato alla segreteria non ci sta a essere definito il rappresentante del vecchio: "Vedo che si cerca di mettere ua patina di grigio sulla mia candidatura, ma posso dire che mi sono sempre preso la briga di cambiare qualcosa: non ho mai lasciato le cose come le ho trovate". Poi aggiunge, dicendo di volersi "levare un sassolino dalla scarpa": "Se dell'innovazione ne parliamo a chiacchere non mi piace, ma se ne parliamo a fatti io credo di aver qualcosa da dire". Il riferimento, probabilmente, è all'intervista a Repubblica di Debora Serracchiani, col suo strascico polemico.

Ancora, sule primarie, l'auspicio di una svolta radicale rispetto alle regole decise da Walter Veltroni: "No a meccanismi di leadership mediatica o comunicativa. Sì alle primarie per le elezioni negli enti locali e per le politiche, e le primarie dovranno essere di coalizione e non solo del Pd. ' urgente correggere la costituzione formale del partito cambiando lo statuto: la sovranità dovrà appartenere agli iscritti, che sulla base di regole, la delegano". Insomma, fine delle primarie "aperte" a tutti i simpatizzanti.

Infine, le parole dedicate agli avversari. Dal governo che deve "smetterla con gli spot: servono soldi veri"; al fatto che "la condizione femminile è oggi insultata dagli stereotipi del berlusconismo".
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Re: Bersani o Franceschini? IGNAZIO MARINO !

Messaggioda Loredana Poncini il 01/07/2009, 20:25

Pachega, son consapevole che non stiamo scegliendo pelati, infatti Ignazio pelato non è...!
Mi accorgo piuttosto che il mio orientamento si diversifica forse troppo dal vostro. Noi donne scegliamo, concretamente, nei mercati di tutti i tipi, anziché disquisire su quanto aspiriamo che avvenga. Il dialogo, perciò, è difficile, ed a tratti impossibile. Il web, infattiè maschile sin dalla cibernetica dei primordi, nata per strategie di guerra. Perciò, forse, le internaute sono una minoranza...
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda Robyn il 01/07/2009, 21:00

La riduzione delle aliquote tramite la lotta all'evasione,come dice Sandro B,permettono di recuperare l'evasione fiscale,quindi gli evasori non hanno più scuse.La situazione americana o inglese è stata diversa.Si era in presenza di una certa pressione fiscale in assenza di evasione.E normale che questi paesi riducendo le aliquote hanno avuto meno risorse per il welfare,e senza un welfare solidaristico l'economia và a picco.Berlusconi per quel che ricordo non ridusse le aliquote ma lascio che il debito, tramite evasione e la distruzione dei consumi(libertà di licenziare le persone),salisse a dismisura.La situazione italiana è abbastanza diversa.Una volta raggiunta un'aliquota minima del 16% per i lavoratori ed una del 36% per piccola e media industria,mantenendola invariata al 40% per la grande industria ed aumentandola per gli straricchi ci si ferma,e si continua la lotta all'evasione.La lotta all'evasione è solo finalizzata al recupero di 200 mld di euro sommersi e le entrate tributarie devono rimanere invariate,altrimenti se diminuiscono ci sono meno risorse per il welfare.Una pressione fiscale accettabile muove gli investimenti perche si recupera la capacità di autofinanziamento
PS Deborah S è andata a dire quelle cose a Repubblica.Così non si và molto lontano.Quello di riproporre le vecchie divisioni ,tipo vecchio,nuovo,comunismo anticomunismo non è un toccasana per il partito democratico dell'Ulivo
Ciao Robyn
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