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Bersani, Franceschini o Marino?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Chi preferite, oggi, tra i candidati del PD?

Sondaggio concluso il 26/06/2009, 17:30

Bersani
2
9%
Franceschini
4
18%
Marino
11
50%
Chi vorrei non è in questa lista
5
23%
 
Voti totali : 22

Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda pagheca il 01/07/2009, 8:48

Robyn ha scritto:Non sono d'accordo con l'economista Sandro B secondo il quale il recupero dell'evasione e la contemporanea riduzione delle aliquote non è un toccasana per il deficit.La riduzione delle aliquote oltre a ristabilire un minimo di giustizia sociale muove lo sviluppo e quindi fà crescere le entrate necessarie a ridurre il deficit.


non mi sembra cosi' semplice, Robyn.
La giustizia sociale e' superiore certamente in quei paesi dove le aliquote sono alte, perche' le tasse sono anche il modo di ridistribuire ricchezza. Non il solo, ma certamente uno dei piu' importanti.
Anche la storia dello sviluppo e' notoriamente discutibile. Ci sono paesi, come quelli scandinavi, dove le aliquote sono altissime eppure lo sviluppo non ha mai smesso di crescere. Anche la politica economica di Bush, come e' normale per la destra, si rifaceva a questo concetto, che infatti non ha funzionato.
Non e' che le aliquote in Italia siano necessariamente quelle giuste. Ma non sono un economista e mi e' difficile giudicare. E' pero' vero che a questi livelli di debito pubblico l'ultima delle possibilita' e' quella di abbassare le aliquote. Ripeto: non e' cosi' semplice. La giustizia sociale non e' un problema di aliquote, ma di servizi, di investimenti, di leggi, etc. Lo sviluppo non e' un problema di aliquote, ma di avere uno stato moderno, in grado di orientare gli investimenti verso la ricerca e lo sviluppo.
Io penso che la priorita' numero uno, passata la bufera (crisi del credito e sue conseguenze) sia ridurre il debito pubblico a cifre ragionevoli, e modernizzare l'apparato dello stato con riforme credibili, prendendo a prestito soluzioni adottate altrove e senza cercare di reinventare il manico dell'ombrello. L'italiano deve abituarsi all'idea che finche' questo non e' stato fatto deve pagare un sacco di soldi in tasse. Punto.

pagheca
Ultima modifica di pagheca il 01/07/2009, 15:00, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bersani o Franceschini? IGNAZIO MARINO

Messaggioda Loredana Poncini il 01/07/2009, 8:54

Grazie, Franz : sei il primo, nel web, in un forum, che "a domanda mi rispondi" ! :)
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda pagheca il 01/07/2009, 10:06

Loredana,

penso di interpretare un'opinione non solo mia se scrivo che non e' che la gente non ti vuole rispondere, e' che e' veramente difficile dire si o no a questo o a quello come se si trattasse di scegliere i pelati al mercato

E perche' non Renzi? E perche' non Mario Rossi o un qualche personaggio del partito tra i mille a disposizione? Il problema e' che Marino fino adesso non e' candidato (almeno: a me non risulta) per cui la scelta non si pone. Ma e' anche che e' oggettivamente difficile scegliere sulla base di "che ne pensi di ...?". Io che ne so chi e' Marino, cosa vuole, cosa fa? Perche' non ce lo racconti tu?

L'incarico di segretario di un partito e' molto complesso. Non e' un duplicato del PdC ma bisogna ammettere che quel ruolo ne e' spesso l'anticamera (lo e' in alcuni paesi e quindi non vedrei questa come una bestemmia). Inoltre e' difficile basarsi su un nome o su una sensazione per decidere qual'e' la persona giusta. E' tutto il processo di selezione che in questo momento mi genera dei dubbi. D'accordo, la base deve avere voce in capitolo, ma non mi pare di avere visto emergere personaggi che promettono quella svolta che a questo punto e' necessaria, insieme alla capacita' di creare coesione tra parti diametralmente opposte fra loro. Qui il problema non e' dire "siccome io la penso cosi', e siccome X la pensa come me, automaticamente voto per X". Qui si tratta di identificare una persona in grado di dare risposte innovative ai problemi presenti, anche se non magari diverse da quelle che ci aspetteremmo. E per facilitare questa identificazione il PD deve innanzitutto creare un "metodo" attraverso la quale sia messa in grado di conoscere, e quindi di giudicare.

Detto questo, secondo me la parola chiave del PD "potrebbe" essere (e non dovrebbe, perche' magari c'e' un concetto piu' urgente che aspetta solo di essere individuato) modernizzazione. Questo Paese e' vecchio. Vetusto. Ha bisogno di essere rigirato come un calzino e di essere adeguato al XXI secolo. Tutto il resto (diritti, laicita', salari, giustizia) potrebbe discendere da un'interpretazione intelligente di questo concetto. Chi presentasse un'offerta del genere avrebbe molto probabilmente il mio modesto appoggio. Probabilmente da questo punto di vista Chiamparino e' il piu' indicato, ma forse c'e' qualcuno di meglio, qualcuno che si e' formato in un ambiente internazionale, che si renda conto di cosa succede nel resto del mondo e della gap che ci separa da tanti paesi diversi. Vorrei saperlo. Vorrei vedere gente che dice "io penso di fare questo e quello, di riformare cosi' il partito, di dargli questi indirizzi". Finora ho visto solo discussioni del tipo "X mi sta piu' simpatico, di Y non mi piace il cognome, Z e' piu' di sinistra", come se di sinistra si traducesse immediatamente in un impatto con la realta' in grado di cambiare il partito e il paese.

pagheca

p.s. peccato che Chiamparino non si presentera', ma ha fatto bene. Non e' giusto questo continuo cambiamento di cariche. E' un problema che andrebbe gestito a monte con un qualche criterio.
Ultima modifica di pagheca il 01/07/2009, 11:39, modificato 3 volte in totale.
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Re: Bersani o Franceschini? o altri

Messaggioda mauri il 01/07/2009, 10:33

okkai allora mettiamo sul piatto i giovani, ma devono avere le ppalle, concreti, smaliziati e con esperienza per fare il segretario in questa fase particolarmente difficile, infatti ritengo ci voglia un volpone e i giovani non hanno pelo
comincio con questo

http://www.repubblica.it/2009/02/sezion ... -pd-3.html

studiamoli e poi decidiamo chi
ciao, mauri

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Re: Bersani o Franceschini? o altri

Messaggioda pagheca il 01/07/2009, 10:37

mauri ha scritto:okkai allora mettiamo sul piatto i giovani, ma devono avere le ppalle, concreti, smaliziati e con esperienza per fare il segretario in questa fase particolarmente difficile, infatti ritengo ci voglia un volpone e i giovani non hanno pelo
comincio con questo

http://www.repubblica.it/2009/02/sezion ... -pd-3.html

studiamoli e poi decidiamo chi
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giovani anagraficamente o come carriera politica?
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda Paolo65 il 01/07/2009, 11:36

Serve un candidato di rottura non uno per continuare la solita solfa.

Chiamparino e Marino parrebbero di rottura e non legati alle solite cordate.

Franceschini e Bersani farebbero perdere altro tempo al PD. Se solo leggessero le % di preferenza tra gli elettori dovrebbero andarsene a casa.

Con quale entusiasmo si andrebbe a votare un veltroniano o un dalemiano?

Da tempo dico che gli elettori del PD sono un pò "fessi" perchè si fanno abbindolare ogni volta da certi leader,ma stavolta non credo che il duo B&F riuscirà ad ingannare che con loro il PD si rinnoverà.

Paolo
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda mauri il 01/07/2009, 12:04

pagheca ha scritto:giovani anagraficamente o come carriera politica?
pagheca


giusta osservazione, facciamo tutte e due?, allora questo lombardo eliminato

"Da tempo dico che gli elettori del PD sono un pò "fessi" perchè si fanno abbindolare ogni volta da certi leader,ma stavolta non credo che il duo B&F riuscirà ad ingannare che con loro il PD si rinnoverà."

insomma non si può essere critici o negativi in tutto, nessuno è perfetto per fortuna
bisogna decidere altrimenti i problemi non si superano anzi affossano
ciao, mauri
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda pagheca il 01/07/2009, 12:34

questa intervista alla Serracchiani mi fa pensare che il PD non ha futuro.

La parte che non ho apprezzato e' quella in rosso. Penso che ognuno abbia il diritto di dire che preferisce questo a quello ma bisognerebbe piantarla con il tentativo sistematico di screditare coloro che non ci piacciono in base a qualche accusa di avere fatto la mossa sbagliata, di essersi comportati male. Puo' sembrare un dettaglio in un'intervista cosi' ma, ancora una volta, queste affermazioni non fanno che versare fiele su una competizione che chi sta nel partito avrebbe il dovere di mantenere chiara, aperta, corretta e lineare. E invece affermazioni come queste dividono, creano polemiche inutili, distolgono l'attenzione dai contenuti. Cara Debora, non mi interessa sapere se il modo di presentarsi di un candidato, o il fatto che ci siano 2, 3 o 100 candidati sia quello giusto o no secondo te, anche perche' queste cose sollevano vespai, discussioni a non finire basati essenzialmente sul nulla e sospette di essere un tentativo di non sapere mantenere il confronto sul piano dei contenuti, l'unico che serve veramente a qualcosa. Qui non stiamo facendo propaganda per le politiche. Il partito deve restare uno SOPRATTUTTO dopo che si e' scelto un segretario. Quello che voglio e' una persona che dica una cosa del genere "e' importante che Bersani si sia presentato, e che a chiunque del PD sia garantito il diritto di farlo, ma preferisco X per questo e quel motivo".

Ancora una volta ho l'impressione che siamo lontani anni luce dalla costituzione di un partito moderno, compatto e che nel futuro non si smembrera' in mille correnti e polemiche. Pollice verso per la Serracchiani. Anche dopo l'elezione del nuovo segretario, temo, la giostra continuera' immutata.

pagheca


La Serracchiani rinuncia alla candidatura al congresso
E dice: "Perché sto con Dario? Perché è più simpatico"
"Io non corro, sosterrò Franceschini
D'Alema e gli altri sono l'apparato"
"Partiamo sfavoriti al congresso, ma poi c'è il voto delle primarie se non provano ad abolirle come qualcuno vorrebbe"
di CURZIO MALTESE


"Io non corro, sosterrò Franceschini D'Alema e gli altri sono l'apparato"
ROMA - La più votata nel Nord Est, la donna che ha battuto Berlusconi alle europee, Debora Serracchiani, non si candida alla segreteria del Pd, come le chiedevano molti dei suoi elettori. Ha deciso di correre con Dario Franceschini, contro Pierluigi Bersani. Oggi esce il suo istant book sulla travolgente esperienza di pochi mesi. Titolo: "Il coraggio che manca".

Serracchiani, non sarà che un po' di coraggio è mancato anche a lei?
"Al contrario, non candidarmi mi sembra la scelta più coraggiosa. La strada più semplice era candidarmi, riempire la terza casella. Farmi la mia bella corrente, prendere il mio pezzetto di partito e cucirci sopra il nome. Ma sono queste le cose che ci hanno portato dove siamo".

Magari non sarebbe stato un pezzetto piccolo. Sono molti gli insoddisfatti dal duello Franceschini-Bersani.
"Un terzo candidato servirebbe oggi soltanto a frammentare. Sono contenta che Chiamparino abbia rinunciato. Spero anzi che venga con noi".

Perché ha scelto di stare dalla parte di Franceschini?
"Perché è il più simpatico"

Ottima ragione. Ma una volta non era scettica?
"Sì. Poi però l'ho conosciuto in campagna elettorale. E come segretario è stato bravo, innovativo, coraggioso".

Senza contare che ieri le ha offerto la vice segreteria?
"Mai parlato di vice o di ticket. Abbiamo discusso di come dovrà essere il Pd che ancora non s'è visto".

In questi casi si dice: vicino ai problemi degli italiani.
"Appunto, si dice e non si fa. E a me, come a milioni di elettori, interessa che si faccia davvero".

E se dovesse spuntare un terzo candidato, ora che lei e Chiamparino avete lasciato il posto libero? Per esempio il senatore Ignazio Marino?
"Non penso che riuscire a parlare di laicità sia sufficiente per guidare il secondo partito d'Italia. Comunque io la mia scelta l'ho fatta"

Che cosa non le piace di Bersani?
"Rappresenta l'apparato. In tutto, linguaggio compreso. Parlano ancora di piattaforma programmatica, un'espressione che proprio non si può più sentire. Non mi sono piaciuti i modi della sua candidatura. Da un anno è un candidato a prescindere, come direbbe Totò. A prescindere dall'avversario, dal segretario in carica, dal risultato elettorale, da tutto".
Quindi, non ha avuto dubbi a schierarsi con Franceschini?
"Nemmeno mezzo. Di qua c'è il progetto del Pd, dall'altra parte c'è D'Alema. Io sto col Pd".

C'è D'Alema, ci sono le tessere, gli apparati, come dice lei, tante personalità del partito...
"È vero. Partiamo sfavoriti al congresso. Ma poi c'è il voto delle primarie. Se non provano ad abolirle, come qualcuno vorrebbe. Sono fiduciosa. Se vincesse
Bersani sarebbe un salto all'indietro"

Se invece vincerà Franceschini sarà la rivoluzione?
"Lo spero. Franceschini dovrà aprire il partito al rinnovamento, chiamare gente nuova, come ha fatto con me, pescare fra le straordinarie risorse di questo pezzo d'Italia"

Non era anche il programma di Veltroni?
"Sì, certo"

Mi spiega con parole semplici perché Franceschini con un risultato del 26 per cento dovrebbe riuscire dove Veltroni ha fallito partendo dal 33?
"Perché Franceschini è molto più determinato di Veltroni ed è una dote necessaria per fare il segretario di un partito. È abbastanza semplice?"

Al limite della brutalità. Di che cosa avete parlato con Franceschini, invece che di poltrone?
"Dei grandi temi sui quali il Pd deve ancora dare risposte chiare all'elettorato"

Non abbiamo così tanto spazio. Mi elenca soltanto i principali?
"La laicità, la questione morale, il conflitto d'interessi, la riforma del welfare. Non generiche aspirazioni, ma proposte concrete da portare al congresso e sulle quali confrontarsi. Questo è il primo congresso vero del Pd, con uno scontro autentico che arriverà alle primarie. Può essere un'altra passerella di narcisismi assortiti oppure un'occasione straordinaria per discutere sulle cose e illustrare agli italiani le nostre proposte. Se si butta via questa occasione non ne avremo un'altra"

Nell'intervento che l'ha resa celebre, lei partiva proprio dalla laicità e dal caso Englaro. Che cosa le fa pensare che il cattolico Franceschini sia più sensibile al tema del suo rivale?
"Proprio il fatto che venga dal mondo cattolico. Paradossalmente i cattolici democratici hanno molte meno remore a sfidare il clericalismo di quante ne abbiano gli altri"

Una legge sul conflitto d'interessi, la questione morale, le norme contro le candidature di condannati. Sono tutte questioni che il centrosinistra ha archiviato da tempo.
"I leader sì, gli elettori per nulla. Certo, se vogliamo contribuire ulteriormente al successo di Di Pietro..."

In questi mesi si è data una ragione della sua clamorosa e immediata popolarità?
"E' il fatto che sono una persona normale. L'elettorato si identifica nel linguaggio, nel modo di essere, direi quasi nella fisicità. E poi non vengo da tutta una vita di sezione"

Non sarebbe ora per il Pd di esprimere un leader che non provenga dal funzionariato politico, come avviene già da tempo per tutti i partiti occidentali?
"Franceschini è un mio collega, un avvocato. Certo, sta in politica da tempo. Ma lui faceva il consigliere comunale quando Bersani era già ministro e D'Alema aveva già smesso di fare il segretario del Pds. C'è una bella differenza anche qui, le pare?"
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda Paolo65 il 01/07/2009, 14:07

Nella sua "purezza" la Debora è avvilente!

Si messo dietro al carro di Franceschini, con una proposta di vice in tasca se tutto va bene, per poi spiegare che la sola differenza tra Franceschini e Veltroni è che il primo è più determinato del secondo; per il resto si potrebbe pensare che il discorso del Lingotto vedrà la luce con Franceschini.

Chiamparino almeno ha dato ad intendere che non era l'aria di buttarsi nella mischia. La Debora invece ritiene di "cambiare da dentro il sistema".

Povera illusa! Poteva essere un candidato temibile e costringere i 2 a darsi da fare, ed invece è probabile che abbia scelto il cavallo perdente, e che svanirà nel nulla dopo le primarie.

Altra occasione persa per il PD.

Paolo
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda Gab il 01/07/2009, 17:13

pagheca ha scritto:questa intervista alla Serracchiani mi fa pensare che il PD non ha futuro.
...


Comunque pagheca atteniamoci alla valutazione delle proposte, per ora son solo schermaglie.

Di certo molti dei dirigenti PD non fanno un figurone.
I due contendenti, per ora, hanno almeno mostrato il coraggio di proporsi.
Qualche Chiamparino ha mostrato di non reggere il colpo. Meglio ora che dopo un eventuale successo!


Le reazioni all'intervista della Serracchiani, riportate sotto, invece mi danno la sensazione che l'apparato ha una fifa tremenda! Tutti molto scomposti per ora.
Palma d'oro spetta a Giachetti. Le sue dichiarazioni credo finissero con slurp slurp .. il giornalista le avrà omesse per decenza. :-(

"Il Pd - sottolinea Gianni Pittella, responsabile organizzazione mozione Bersani - nasce dall'incontro di milioni di cittadine e cittadini che hanno creduto in un progetto nuovo che affonda le sue radici nella storia delle grandi famiglie riformiste italiane. Negare questa storia, rimuoverla con sprezzante disinvoltura, negare il ruolo di chi ne è stato e ne è protagonista, è come recidere le proprie radici e buttarsi nel vuoto".

Mentre il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, trova futile la motivazione in virtù della quale Serracchiani dichiara di schierarsi con Franceschini ("è il più simpatico"): "Se questo è il criterio, peccato che siano morti Totò e Tina Pica. Erano molto simpatici e sarebbero stati un ticket straordinario". Sulla stessa lunghezza d'onda il governatore del Lazio, Piero Marrazzo: In politica certamente conta l'aspetto umano, ma soprattutto conta la visione. A me interessa sapere chi nel Partito democratico vuole costruire un partito riformista che sappia dare un'idea di Italia più moderna e giusta e che sappia parlare alle persone".

Toni simili nelle dichiarazioni del senatore del Pd Marco Follini: "Ho letto una densa e pensosa intervista di Deborah Serracchiani che annuncia che voterà Franceschini 'perché' è più simpatico. Ora finalmente so a cosa serve il rinnovamento: a sbaragliare gli antipatici".

E di Barbara Pollastrarini: "'Potrei rispondere 'sapete perché preferisco Bersani? perché sa cantare...'. Ma per favore, non scherziamo! Cerchiamo di rispettarci di più e di saperci ascoltare. Comunque ci si schieri il Congresso ha il compito di dare prestigio alla politica e al nostro progetto. Ed è evidente quanto ci sia bisogno in Italia di una classe dirigente e di un'alternativa credibili".

E infine anche di Enzo Carra: "A Curzio Maltese - scrive Carra sul suo blog - la 'promessa' Debora Serracchiani ha rivelato di stare dalla parte di Franceschini 'perche' è il più simpatico'. Un buon motivo, non c'è dubbio. Ma basta per la leadership di un grande partito? Nel mondo di Debora il leader è biondo, bello, di gentile aspetto. E la colonna sonora è dell'orchestra Casadei: 'Tu sei la mia simpatia'".

Mentre il deputato del Partito Democratico Roberto Giachetti nel suo blog coglie l'occasione per esprimere solidarietà a D'Alema: "La mia vicenda politica, come noto, credo che non abbia mai incrociato quella di D'Alema, e probabilmente anche in futuro non accadrà. Ma oggi sento la necessità di esprimere pubblicamente, attraverso il blog, tutta la mia stima nei confronti di Massimo D'Alema anche in ragione del contributo sincero che ha dato alla costruzione del Pd".


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