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Dario, we have a problem

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: FRANZ, we have a problem

Messaggioda Loredana Poncini il 22/06/2009, 7:35

L'art.49 della Costituzione recita : " Tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partito per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. "
E' utilizzabile il web per perseguire questa finalità da parte nostra, come forumulivisti ?
Ecco il mio problema di internauta, partecipante a costituentedemocratica.net dal 2007 !
Da QUESTO FORUM sta venendo fuori un punto cruciale, che è anche un 2° passo per andare avanti : o ci rapportiamo in modo bidirezionale con i parlamentari -come sito politico- o ci sprechiamo parlandoci addosso (e per ognuno niente è più prezioso del tempo ! ) . Per la stima che nutro per tutti Voi partecipanti a "perlulivo" auspico mi aiutiate in questa mia ormai improcrastinabile decisione : butto il mio pc (portatitile come il modem-tim ! ) alle ortiche del mio trascurato giardinetto, oppure tento ancora di vivere, e in Rete, l'Art. 49 ? :roll:
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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda franz il 22/06/2009, 8:15

pierodm ha scritto:se pure quelle due orette il politico le dovesse strappare con fatica, la questione si chiarirebbe: o al rapporto con i cittadini ci crede, o non ci crede.

E' evidente che mi riferivo in modo specifico al tempo in rete, non al tempo del rapporto diretto con i cittadini.
Il primo è un subset del secondo.
Sarebbe interessante avere un'idea di come è organizzato il tempo dei parlamentari, anche se una media dubito che sia significativa. Ci saranno quelli che dedicano al rapporto coi cittadini piu' tempo, altri meno. Poi c'è il tema "rete". Per me è chiaro che come sempre ci sono quelli piu' impegnati, che proprio per esserlo hanno poco tempo, e quelli a cui interessa pcoco. Avrebbero tempo ma lo dedicano ad altro. Alcuni hanno un loro sito. E si aspettano che noi si vada li', a visitare teoricamente un migliaio di siti (se tuttti facessero così). Anche loro pero' se volessero frequentare la rete hanno l'imbarazzo della scelta (tra forum e blog un migliaio di opportunità).
La rete è enorme e dispersiva. Noi stessi qui su questo forum siamo meno di un cinquantamillesimo dell'elettorato, quindi un centomillesimo dell'elettorato potenziale di centrosinistra.

Ciao,
Franz
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Perche'?

Messaggioda pagheca il 22/06/2009, 10:41

Quando vedo quelle auto scortate che dentro roma mi sorpassano a sirene spiegate imponendomi di farmi da parte, oppure abbagliando sull'autostrada mentre viaggiano al di sopra dei limiti, e dietro si cela un volto sconosciuto, forse qualche sottosegretario o qualche parlamentare importante, mi viene da pensare se e' vero che c'e' questa eisgenza di sicurezza per queste persone tutto sommato secondarie (tante, tantissime, visto che questa scenetta in Italia, almeno a Roma, si ripete continuametne) che li costringe a vivere questa vita appartata, a folle velocita', a una velocita' superiore a quella di tante altre persone che svolgono ruoli fondamentali per l'Italia.

Il fatto e' che queste scene io le ho viste in un solo paese. Certo, non ho vissuto in TUTTI i paesi del pianeta, ma in quelli dove ho vissuto o sono stato per lavoro almeno piu' di un mese (circa 15, in tutti i continenti) ho visto membri del governo e parlamentari in giro tranquillamente per strada, senza quel condazzo permanente di brutti ceffi, modello primario d'ospedale (un altro fenomeno tutto italiano) tra l'altro, che affollano le fotografie di qualsiasi misconosciuto nel nostro paese. Anche queste foto di ragazzotte che affollano le cronache di oggi mi lasciano perplesso. Perche' tutte questa mania della foto accanto al personaggio importante? Perche' questa continua ricerca del personaggio? Perche' questi "bagni di folla"? Ricordo ancora il primo ministro australiano uscire da un grande palazzo con la moglie, da soli, e nessuno delle persone intorno ad importunarlo o anche a girarsi. Grazie a questo atteggiamento servile dei cittadini e' chiaro che chiunque riesca a ritagliarsi un momento di notorieta' al telegiornale creda di essere diventato il padrone del mondo. Come diceva - mi sembra - Toto' se metti in testa un cappello da posteggiatore in Italia quello crede di essere diventato un generale. Io mi chiedo perche'. Mi sembra che questa ossessione per la notorieta', per le regole speciali, per le macchine che sfrecciano a sirene spiegate, per tutto quell'ammasso di eccezioni per i politici che hanno annegato il nostro paese, sia aumentata sempre piu' a dismisura e coinvolga destra e sinistra. Uscite da soli quando siete per strada, rifiutate la foto insieme a uno sconosciuto e evitate di essere importunati. Leggevo che a Ciampino esiste un ingresso a parte per i parlamentari. E perche'? Rifiutatevi di usufruirne. Svegliatevi prima la mattina se non volete perdere l'aereo. Perche' il vostro tempo e' piu' prezioso di quello di un chirurgo che deve completare un'operazione importante o di un Nobel che deve andare a un congresso? Perche' si occupa del bene comune e non del privato? Infatti si e' visto a cosa e' servito costuire questo mondo a parte! Rifiutate di mangiare alla "bouvette", un privilegio borbonico che non ha eguali ovunque nel mondo civilizzato, e andate a prendervi un panino a prezzo di mercato al baretto di sotto. Richiedera' un po' di tempo, ma scoprirete che faccia ha la gente normale.

Ricordo una volta di avere volato tempo fa accanto a una tizia che lavora in televisione (non ricordo - giuro - chi fosse). La notai perche' mentre l'aereo stava ancora rollando all'arrivo a Linate, questa donna si alzo', prese il suo bagliaio dalla cappelliera e si avvio' all'uscita, nella totale indifferenza del personale che invece costringeva - per motivi di sicurezza, sia chiaro, non per divertimento - tutti gli altri a stare seduti. Quando ero in Italia mi e' successo piu' di una volta che il volo partisse in ritardo perche' un politico (di infimo livello, in un caso il leghista Maroni, uno di quelli del Roma Ladrona, per intenderci) doveva prendere quel volo. Tutto questo e' diventato intollerabile, e' un punto cruciale della democrazia.

So beninteso (li ho visti con i miei occhi) che molti politici non si comportano affatto cosi'. Fanno le file come gli altri, li incontri al supermercato, non usufruiscono di corridoi preferenziali. Per parte nostra dobbiamo imparare a distinguere queste persone dal resto. Ma voi fate la vostra parte.

Anche questa ossessione per la sicurezza richiede una profonda riflessione: ma siamo sicuri che ce ne sia bisogno? E se ce n'e' bisogno, perche' proprio in Italia? Eppure non siamo gli unici ad avere problemi, strade affollate, a combattere in paesi stranieri, ad avere vissuto il dramma delle bombe. La sicurezza puo' essere comprensibile se e' una questione di emergenza, ma se diventa la norma, ci si dovrebbe domandare perche'. Tutto questo deve avere un limite, deve finire, ha una data di scadenza.

Qui in UK anche la polizia non parcheggia in divieto di sosta. In Australia i poliziotti in bicicletta facevano la fila dietro le macchine ai semafori. Perche' in Italia anche alla semplice polizia deve essere consentito di avere questo atteggiamento arrogante, da paese sudamericano (e anche qui, fino a un certo punto: in Cile la Polizia e' estremamente rispettosa e corretta, oggi). Perche' non si insegna ai nuovi poliziotti che un atteggiamento cortese nei confronti della cittadinanza e' il punto di partenza per costruire un clima di collaborazione?

Dario, ci sei? Voi tutti che state sempre dalla parte opposta del podio, ci sentite? Ci vedete? Che cosa intendete fare per questo? Risponderete mai a queste domande? Avete perso la lingua?

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Re: Perche'?

Messaggioda franz il 22/06/2009, 11:30

pagheca ha scritto:Quando vedo quelle auto scortate che dentro roma mi sorpassano ...

Tema importante ed interessante ma che poco c'entra con il thread in cui il messaggio è ora inserito.
Salvo che si parla di politici e di alcune particolarità italiane.
Proporrei di dare a questo messaggio una autonomia propria.

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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda pagheca il 22/06/2009, 17:35

penso che il proliferare infinito di argomenti sia un limite di questo formato di forum. Comunque lo faccio.

saluti
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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda pagheca il 22/06/2009, 17:35

penso che il proliferare infinito di argomenti sia un limite di questo formato di forum. Comunque lo faccio.

saluti
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Re: FRANZ, we have a problem

Messaggioda trilogy il 23/06/2009, 9:16

Loredana Poncini ha scritto:L'art.49 della Costituzione recita : " Tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partito per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. "
E' utilizzabile il web per perseguire questa finalità da parte nostra, come forumulivisti ?
Ecco il mio problema di internauta, partecipante a costituentedemocratica.net dal 2007 !
Da QUESTO FORUM sta venendo fuori un punto cruciale, che è anche un 2° passo per andare avanti : o ci rapportiamo in modo bidirezionale con i parlamentari -come sito politico- o ci sprechiamo parlandoci addosso (e per ognuno niente è più prezioso del tempo ! ) . Per la stima che nutro per tutti Voi partecipanti a "perlulivo" auspico mi aiutiate in questa mia ormai improcrastinabile decisione : butto il mio pc (portatitile come il modem-tim ! ) alle ortiche del mio trascurato giardinetto, oppure tento ancora di vivere, e in Rete, l'Art. 49 ? :roll:


Prima di buttare il "pc alle ortiche" farei qualche cosa. L'idea del manuale in pdf e' una "provocazione", ma anche un passo per cercare una interazione. L'esigenza è sentita soprattutto da noi e quindi siamo noi a dover fare il primo passo, spiegando ai politici i vantaggi che possono ottenere da una corretta presenza in rete.

ciao
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Re: Franz, we have a problem

Messaggioda Loredana Poncini il 23/06/2009, 18:05

Trilogy, per "noi" ( a cui spetta di fare il primo passo), intendi noi forumulivisti ? E riguardo ai politici con cui intenderci, usando internet, con quali suggerisci cercare collegamenti ? E' una rivoluzione copernicana, cmq, pensare di snidare loro dai loro blog e siti ufficiali, e nello stesso tempo, collegare noi dai nostri forum-intranet, per diventare a tutti gli effetti INTER-NET !
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Re: Franz, we have a problem

Messaggioda trilogy il 26/06/2009, 11:45

Loredana Poncini ha scritto:Trilogy, per "noi" ( a cui spetta di fare il primo passo), intendi noi forumulivisti ? E riguardo ai politici con cui intenderci, usando internet, con quali suggerisci cercare collegamenti ? E' una rivoluzione copernicana, cmq, pensare di snidare loro dai loro blog e siti ufficiali, e nello stesso tempo, collegare noi dai nostri forum-intranet, per diventare a tutti gli effetti INTER-NET !


scusa se rispondo solo oggi, ero fuori.
Si, intendo in primo luogo noi forumulisti, poi se ci sono altri che manifestano l'esigenza ben vengano.
Riguardo ai politici, rivolgerei l'invito, la sollecitazione a tutti. Personalmente non ho preclusioni verso nessuno.
Le "rivoluzioni copernicane" mi piacciono :D e l'avvicinarsi del congresso le può facilitare......
ciao
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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda pagheca il 15/07/2009, 9:33

segnalo questa inchiesta de L'Espresso che sottolinea il problema che gia' avevamo anticipato in questo argomento :), quello della mancata comprensione, da parte dei politici italiani, dei reali e innovativi meccanismi propri di internet.

http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 4&ref=hpsp

Mi spiace di non poter commentare ma come dicevo vado un po' di fretta in questo periodo.
Buona lettura.

p.s. la lettera di Sandra Zampa in un altro argomento (viewtopic.php?f=5&t=1690&p=15137&hilit=sandra+zampa#p15137) sottolinea ancora una volta la tentazione dei molti politici di utilizzare internet come una bacheca dove pubblicare i loro "editti", come si faceva una volta sulle mura interne del castello. Interazione: zero. Volonta' di comunicare (bidirezionalmente, altrimenti si usa il termine "arringare") con gli elettori: zero. Volonta' di ascoltare con gli elettori e discutere con loro: zero. Gli elettori sono qui per ascoltare le iniziative degli "eletti". Mi spiace, ma trovo questo comportamento altamente lesivo dei rapporti con l'elettorato, del partito, delle nostre possibilita' di risorgere, di creare un rapporto nuovo con elettorato/eletti, e in piu' il segno della mancata comprensione, da parte dei politici, delle reali potenzialita' del web 2.0. Eppure e' semplice.
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