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Dario, we have a problem

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Dario, we have a problem

Messaggioda franz il 19/06/2009, 13:52

mauri ha scritto:noi diamo per scontato che gli "eletti" utilizzano internet, non è così, sono degli emeriti ignoranti informatici che nemmeno parlano le lingue
non usano la mail, quindi non dobbiamo aspettarci risposte se non in casi sporadici, i mezzi per comunicare con loro rimangono le lettere scritte, i fax oppure parlarci direttamente ma questo richiede tempi biblici ottimi per il vecchio modo di fare politica che consisteva nei rapporti interpersonali

Non sarei cosi' drastico ed eviterei di generalizzare.
Che "tutti" siano o non siano in grado di usare gli strumenti informatici non lo so.
Dubito che una ipotesi o l'altra valgano al 100%.
Il problema determinante è il tempo; la ristrettezza del tempo. Unica risorsa scarsa, incomprimibile.
L'anello debole, il fattore limitante, è dato dalla quantità di tempo necessario per leggere centinaia e migliaia di interventi (email, blog, forum) ed intervenire in ogni luogo.
Servono come minimo un'ora o due al giorno.
Credi che un parlamentare abbia questo tempo?

Ecco, forse un'ora o due la settimana. E se fossero in 20 a farlo ecco che le cose cambierebbero.

Ciao,
Franz
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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda Loredana Poncini il 19/06/2009, 20:11

Ma il punto, Franz, è proprio questo: l'importanza, e quindi il tempo da dedicare a internet. Anzi , il tempo può diventare secondario, se il web non è usato SOLO come un fax, o e-mail e stop. Un elicottero non si guida come un'auto un po' più potente...Di Pietro, grillescamente, se n'è accorto da tempo e fomentano quotidianamente gli internauti con piogge di newsletter, etc. I nostri big scorazzano in pulman e in treno, ma la TV resta imperante, purtroppo, perché non è democratica per niente. E' la testa dei professionisti della pOLITICA CHE è D'ANTAN... ;) (se no non farebbero orecchie da sordomuti ai siti come questo, in cui ci lasciano parlare tra noi e noi !) :idea:
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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda trilogy il 19/06/2009, 20:22

Bene, grazie ai primi commenti Il nostro ipotetico manuale della comunicazione su internet potrebbe anche decollare….. ;)

Riformulerei le osservazioni di Loredana, Mauri e Franz in questo modo:

Principi di corretta presenza in rete:

a) Un blog può essere uno strumento utile di comunicazione, ma nella fase di progettazione occorre tenere ben presente la finalità che ci si prefigge. Possiamo distinguere 2 modalità principali di presenza in rete:

1. blog di informazione
2. blog di comunicazione - interazione.

Nel primo caso l’attività è di tipo unidirezionale. Non è previsto l’interscambio di opinioni con i lettori. Questa tipologia è relativamente facile da organizzare e gestire.
L’obiettivo è di informare il cittadino sull’attività svolta dal promotore del blog:
promozione di iniziative politiche, conferenze, dibattiti ecc.
attività parlamentare, legislativa a livello nazionale o locale,
commenti su fatti di attualità.

Elementi di successo – errori da evitare
Per un blog di questo tipo l’impegno è rappresentato dall’aggiornamento costante che dovrebbe essere previsto: giornalmente, ogni tre giorni, settimanalmente. Lo pagina in rete non aggiornata trasmette al visitatore una immagine di trascuratezza, di disinteresse. Se il blog prevede abitualmente commenti su fatti di attualità politica, va aggiornato prontamente nel caso di eventi che suscitino particolare attenzione nell’opinione pubblica sia a livello nazionale che locale.

Nel secondo caso, l’attività prevista è di tipo bidirezionale. Oltre alle attività descritte in precedenza viene organizzato nel blog uno spazio per ricevere e-mail o commenti dai lettori.
E’ una tipologia di presenza su internet molto apprezzata dai cittadini. Richiede un impegno di tempo maggiore rispetto alla prima tipologia. Se non viene gestito con impegno professionale può essere controproducente.
Non c’è niente di più irritante per un lettore di trovare uno spazio per esprimersi o contattare qualcuno e non ricevere alcuna risposta.

Elementi di successo – Errori da Evitare
Se il blog prevede uno spazio di interazione con i lettori, ad esempio un indirizzo mail,o lo spazio per inserire commenti è necessario prevedere ed organizzare le procedure per la risposta. La risposta dovrebbe essere tempestiva (quotidiana, 2 volte la settimana, 1 volta la settimana) ed esauriente nel contenuto. Le risposte possono essere di tipo individuale con e-mail. Oppure collettive nel caso il blog preveda uno spazio per i commenti: Ad esempio: Mi scrivono Francesco, Giacomo e Susanna riguardo all’informazione rai……concordo con loro che…….ecc. ecc.

Altri elementi che sono graditi o sgraditi in un blog politico?
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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda Loredana Poncini il 19/06/2009, 21:04

Più che gradita, mi sembra indispensabile la pratica democratica di un ascolto da chi ci rappresenta (come fa Pietro Ichino, nel suo blog ed in cambiamento.org , ad es.) portando avanti il lavoro parlamentare illustrandolo e discutendo con chi interpella il sito. Se no, se parliamo solo tra noi cittadini fruitori della rete,nei forum, ma i nominati dai capi-partito combinano tra loro tutto, che democrazia (anche in rete )si crea ? :roll:
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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda pagheca il 20/06/2009, 0:10

franz ha scritto:Servono come minimo un'ora o due al giorno.
Credi che un parlamentare abbia questo tempo?

Ecco, forse un'ora o due la settimana. E se fossero in 20 a farlo ecco che le cose cambierebbero.

Ciao,
Franz


ragazzi, sfatiamo questo mito del parlamentare superimpegnato che si occupa di massimi sistemi. Spesso si tratta di gente che fa questo lavoro e spesso gli affari suoi, poco e male. Tra l'altro si tratta di gente che ha la vita assai semplificata in Italia. Niente bollette da andare a pagare, macchina da parcheggiare, file nel traffico, fare la spesa. Collaboratori che risolvono gran parte dei problemi di cui e' costellata la nostra esistenza. Non c'e' bisogno di uscire a prendere il latte all'ultimo momento o a portare la macchina dal meccanico. Forse alcuni, sotto elezioni, oppure perche' impeganti con le loro attivita', ma veramente secondo me gli italiani hanno un'immagine del parlamentare come di qualcuno che chissa' che fa, superiore agli altri, che non puo' perdere tempo in cose umane come noi. Ma figuriamoci. Allora come mai, come ricordavo recentemente in un altro forum, nel caso di tanti MP qui (che guadagnano una frazione di quello che ricevono i parlmaentari italiani tra salari, benefit e decine di assurdi contributi) interagiscono tranquillamente con la gente comune?

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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda mauri il 20/06/2009, 12:08

come arrivata giro questa voce in più che potrebbe dare dei frutti
buona domenica, mauri

Caro utente di openpolis,
dopo un anno di duro lavoro siamo lieti di presentarti la nuova iniziativa di openpolis, il sito
http://parlamento.openpolis.it/

Abbiamo reso disponibili nuovi strumenti di informazione, di controllo e di partecipazione interamente dedicati al monitoraggio parlamentare.

Ogni utente ha la possibilità di:

* informarsi, consultando tutte le informazioni sui parlamentari, sugli atti e sulle votazioni;
* monitorare l'attività parlamentare, seguendo le azioni di un parlamentare nel tempo o le vicende di un atto durante il suo iter parlamentare e ricevere avvisi quando vengono compiute azioni;
* partecipare, intervenendo direttamente sul testo di un atto per commentarlo, descriverlo, emendarlo, aggiungere note e votarlo.

Inoltre, sono disponibili informazioni e statistiche sui parlamentari e sulla loro attività; in particolare, strumenti immediati e facilmente consultabili sono:

* le classifiche dei parlamentari, con i deputati e i senatori più presenti, più attivi e più ribelli, ovvero i parlamentari che più spesso votano in maniera difforme rispetto il gruppo di appartenenza.

* l'indice di attività, che prende in esame il numero e la tipologia di atti prodotti dai parlamentari in modo da poterli confrontare tra di loro. In questo modo, possiamo individuare i parlamentari più attivi, la cui attività da un punto di vista quantitativo è stata maggiore.
* il grafico delle distanze, che mostra le distanze tra i deputati e senatori ricavate confrontando i voti espressi nelle votazioni elettroniche finora svolte. Nel grafico i parlamentari che votano nello stesso modo si trovano più vicini mentre quelli che votano in maniera difforme sono più lontanti. Pertanto, è possibile confrontare e verificare i comportamenti di voto dei singoli rappresentanti e dei gruppi parlamentari.


Come utente di openpolis, puoi utilizzale le tue password di identificazione di openpolis per accedere a openparlamento.it, e in più puoi attivare gratuitamente l'account premium, con maggiori funzionalità, fino al 15 Ottobre.

Iniziamo adesso un percorso di collaborazione e condivisione, in cui il coinvolgimento degli utenti e della community sarà fondamentale; pertanto ti chiediamo di utilizzare il blog di http://parlamento.openpolis.it/ per segnalazioni, commenti e suggerimenti.
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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda franz il 20/06/2009, 16:47

mauri ha scritto:come arrivata giro questa voce in più che potrebbe dare dei frutti
buona domenica, mauri

Notevole!!!
Grazie.
Franz
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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda pierodm il 20/06/2009, 17:57

Innanzi tutto metterei in cornice l'intervento di Pagheca - che mi ha tolto le parole di bocca.
tra l'altro, se pure quelle due orette il politico le dovesse strappare con fatica, la questione si chiarirebbe: o al rapporto con i cittadini ci crede, o non ci crede. Se il tempo non lo trova, significa che òa cosa è secondaria, e dunque non ci crede: meglio allora che non perdiamo tempo nemmeno noi a interloquire, per ricevere magari qualche risposta di routine, distratta e frettolosa.

Ma direi che, più in generale, il punto è: vogliamo un cambiamento in questo rapporto, o vogliamo una nuova e ulteriore forma di presa per il culo?

Di "rivoluzioni democratiche" sento parlare ad ondate, da anni, da quando cioè si è cominciato a prospettare il "partito leggero" e la "ricchezza delle diversità", insieme con le primarie, i pullman, le fabbriche del programma, etc: a rischio di sembrare ... be', ciò che sono, cioè scettico, ho sempre reagito pensando che fossero stupidaggini illusorie.
Ma il mio scetticismo aveva ragione: dopo quindici anni siamo ancora qui, anzi, più che mai qui a fantasticare di palingenesi democratiche.

Io francamente mi acconteneterei - come mi sarei accontentato in questi anni - di un buon, vecchio, sano e cazzuto partito che fosse capace di fare quello che doveva fare: non perdere consensi a raffica, non farsi raggirare da Papi, conservare se non il potere almeno l'autorevolezza.

Come nota a margine, vorrei far notare che - per sapere cosa fare, se ce n'è l'intenzione, o cosa non fare - non serve una conversazione fitta fitta con i blogger e gl'internauti, a meno di non essere degli svampiti un po' coglioni.
Ne dico una a caso: la Gerit.
Questa della "esternalizazione" della riscossione tributaria è una catastrofe e una vergogna, che tutti sanno.
C'è bisogno che ci scriviamo sopra un dossier telematico? Che subissiamo di e-mail qualche parlamentare?
Se un politico non "sa" significa che non vuole sapere, o che pensa che vada bene così: del resto qualcuno l'ha pensata e l'ha fatta 'sta cosa.
Torno a dire quello che dissi tempo addietro: siamo bravi a rendere complicate le cose semplici, e semplificare quelle che sono complesse, inseguendo nel frattempo il miraggio di una "democratizzazione" che è niente di più che l'ingenua sensazione di "contare qualcosa".
In questa democrazia noi non contiamo niente, come portatori di "idee" e di volontà: inutile illudersi nel giocare di fioretto, contro le cannonate e i bombardieri - e probabilmente nemmeo la gran parte dei singoli parlamentari conta un granché.
Più che i pporti strettamente politici o politicanti, serve molto meglio allo scopo l'obiezione di coscienza civile e professionale: disertare le anticamere e i seminari, non cercare gli appoggi "giusti", far sentire in solido il disprezzo e il disinteresse per tante iniziative stolide, clientelari, inutili - a cominciare dalle cose più semplici, come le feste di paese, nelle quali gli enti locali devolvono risorse mentrel'acqua potabile non arriva in tutte le case e i posti negli asili nido sono la metà di quelli che servirebbero, tanto per fare un esempio a caso.

Non sono affatto sicuro che tanti politici e assessori capirebbero - sono de coccio, hanno la pellaccia d'ippopotamo - ma forse (dico, forse) a qualcuno farebbe un po' male: sicuramente più male di un'e-mail indignata, o di una lementazione sul blog, che sarebbero liquidate come "entità statistica" di malcontento.
Insomma, cerco di fare mia una massima d'un famoso avvocato: niente cause penali, solo cause civili di risarcimento, perché colpire qualcuno nella tasca è molto più doloroso.
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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda mauri il 21/06/2009, 16:56

forse ho inteso male?
mi sembrava di avere capito che questa fosse una proposta/premessa per far crescere la ns comunità nel web, tramite informazione e confronto, libero, per richiamare l'attenzione e non solamente l'orecchio degli eletti con il fine di discutere con loro gli spunti di programma e idee, visto che ne sono così tanto a corto
deve essere il popolo del web a porgere a loro una mano dandogli la possibilità di costruire IL programma del csx passando attraverso il confronto e la discussione
trilogy il punto 2 va bene se visto in questa ottica di lavoro
ciao, mauri

ps
il tempo lo hanno, specie i ns, 2 ore le trovano cambiando le abitudini, invece di informarsi leggendo 20 quotidiani si informano rapidamente nel web e poi si confrontano, devono smetterla di prendere plurincarichi e lavori, devono fare i parlamentari e basta ed è per questo che li paghiamo
mauri
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Re: Dario, we have a problem

Messaggioda pagheca il 22/06/2009, 0:41

soprattutto deve cessare questa idea borbonica secondo la quale fare il parlamentare e' un lavoro apparte rispetto a tutti gli altri: e' un lavoro come tanti altri dal punto di vista dell'impegno richiesto e come tale questa gente si deve comportare come si comportano gli altri e non con quest'aria superiore e supponente che spesso hanno.

saluti
pagheca
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